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Donald Trump in favore all’uso di amianto

Donald Trump
Donald Trump

Donald Trump sarebbe favorevole all’uso dell’amianto

L’amianto è un minerale altamente cancerogeno che nonostante la messa al bando nella maggior parte dei paesi mondiali, infatti sono pochissimi i paesi in cui l’uso di amianto è ancora legale e tra questi troviamo la Russia che addirittura pone la faccia di Donald Trump sui sacchetti di fibrocemento. Perché Donald Trump? Perché grazie a lui qualcosa sta per cambiare negli Stati Uniti d’america.

Secondo Trump è possibile utilizzare l’amianto, soprattutto nel settore edile, usando i giusti controlli e i giusti mezzi di sicurezza. Alla luce di queste considerazioni l’Epa (Agenzia di Protezione dell’Ambiente degli USA), ha infatti ripristinato l’utilizzo di asbesto per fabbricare materiali utili nel settore edile.

Parliamo infatti di eternit fibrocemento, una mistura di cemento e fibre di amianto con il quale sono stati costruiti in ogni parte del mondo indistruttibili castelli di morte, parliamo di morte perché solo negli Stati Uniti le vittime amianto corrispondono a circa 40 mila persone ogni anno.

Ogni l’amianto anno compie una strage di circa 107 mila persone in tutto il mondo. In Italia è stato messo al bando nel 1991 mentre in America qualche anno prima, oltre oceano infatti è stato vietato l’uso dell’asbesto nel 1989 ma nonostante tanta prevenzione la gente continua a morire di malattie amianto correlate.

Le patologie asbesto correlate sono in continuo aumento

Le patologie asbesto correlate sono infatti in continuo aumento nonostante la messa la bando del minerale, le associazioni ambientaliste e dedite alla salute umana tendono a sottolineare che invece di rimettere in circolazione un killer tanto letale quanto silenzioso, bisognerebbe trovare un modo per debellare l’amianto da ogni parte del mondo, anche negli ultimi paesi rimasti ancora affezionati alle ottime capacità termiche e strutturali del materiale incriminato.

Tra le associazioni che hanno preso posizione in merito alla questione spicca l’Osservatorio Nazionale Amianto, il presidente, l’avv. Ezio Bonanni ha infatti dichiarato:

«Questo dimostra che quanto denunciato dall’ONA è fondato: esiste una lobby internazionale dell’amianto che è in grado di muovere le pedine. È necessario che ci sia una risoluzione internazionale cogente nei confronti di tutti gli Stati per la messa al bando del minerale cancerogeno»

Alle parole dell’avv. Ezio Bonanni fanno eco anche e le proteste passate di Chelsea Clinton, figlia dell’ex Presidente Bill Clinton e della Adao (Associazione per le malattie legate all’amianto).

Naturalmente quella americana è una vicenda scottante ma per guardare i risultati dell’uso dell’amianto non c’è alcun bisogno di prendere un aereo e attraversare l’oceano, secondo ciò che è scritto nel “Il libro Bianco delle morti di amianto in Italia” spesso possono bastare anche esposizioni non elevate per provocare l’insorgenza del mesotelioma e delle altre patologie tumorali asbesto correlate. È proprio per questo che occorre una bonifica globale.

I servizi di consulenza dell’Osservatorio

L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni ti tutelano e assistono gratuitamente. Per accedere ai servizi gratuiti dell’associazione, basta consultare la pagina dei servizi di tutela legale e assistenza medica, oppure chiamare il numero gratuito 800 034 294.

Mesotelioma, nuovo studio sulle cure

Luciano Mutti - studio mesotelioma

Le linee guida per la cura del mesotelioma

Al Congresso della European Respiratory Society, tenutosi recentemente a Madrid, oltre 30 ricercatori, fra cui oncologi, patologi, chirurghi toracici, radioterapisti, hanno presentato le raccomandazioni riguardo un nuovo studio mesotelioma sul suo trattamento e cure.

Le linee guida contenenti le raccomandazioni si basano su una review dei principali studi internazionali. In particolare si tratta di studi condotti da ricercatori di tutto il mondo sulla grave patologia causata, nella quasi totalità dei casi, dall’esposizione alle fibre di amianto.

Tutelare le vittime di amianto è uno degli obiettivi dell’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto. Perciò mette a disposizione un servizio di consulenza gratuita legale e medica.

Consulenza ONA- studio mesotelioma

Linee Guida Mesotelioma: le raccomandazioni

Tra le raccomandazioni nelle linee guida presentate qualche mese fa al Congresso della European Respiratory Society (ERS) a Madrid:

  • uso della classificazione TNM (Tumor Nodes Metastasis) per identificare lo stadio della malattia;
  • utilizzo della video-toracoscopia per il controllo dei versamenti pleurici frequenti;
  • assistenza da parte di un team multi-disciplinare in centri specializzati per il trattamento del mesotelioma;
  • conduzione di trial clinici per la sperimentazione di nuovi farmaci;
  • aggiunta della molecola bevacizumab, che blocca la crescita dei vasi sanguigni del tumore, al trattamento chemioterapico standard del mesotelioma;
  • la sostituzione della pleuropneumonectomia, con l’intervento di pleurectomia-decorticazione con la rimozione della sola pleura viscerale e parietale. I risultati sono infatti comparabili in termini di sopravvivenza.

Inoltre, ad aggiungersi a queste raccomandazioni, ci sono anche le nuove linee guida cura mesotelioma stabilite dall’Avv. Ezio Bonanni.

Antonio Dal Cin: nuovo studio mesotelioma sulle cure

Lo annuncia Antonio Dal Cin, del coordinamento nazionale ONA, eroe silenzioso, che sta combattendo da 9 anni la dura battaglia contro le fibre mortali. Assistito dall’Avv. Ezio Bonanni ha ottenuto il riconoscimento dello status di vittima del dovere, perché affetto da asbestosi polmonare da amianto. Fortunatamente l’asbestosi non si è evoluta nel cancro della pleura e nel cancro del polmone.

Antonio Dal Cin combatte la sua battaglia contro l’amianto, quale massima espressione del genuino impegno dell’ONA.

«Nonostante un recente aggravamento delle mie condizioni di salute, non perdo la speranza di vincere contro la fibra assassina. Sono malato di asbestosi. Ci sono nuove speranze per i pazienti, e un filo di luce sembra filtrare tra le tenebre della morte, che è la sorella della fibra assassina. L’infiammazione ha un ruolo fondamentale nella degenerazione neoplastica e nella genesi del mesotelioma. Questo è stato evidenziato dall’Avv. Ezio Bonanni. Il fatto stesso che io sia sopravvissuto già per 9 anni la dice lunga sull’importanza della scienza medica, non dobbiamo mollare, io in particolare non posso morire perché ho due figli piccoli, uno di 4 e uno di 11, e una moglie che, purtroppo, non sta neanche lei così bene» – dichiara Antonio Dal Cin del coordinamento dell’Osservatorio Nazionale Amianto.

Luciano Mutti oncologo  è autore di numerose ricerche. Antonio Dal Cin fa riferimento al fatto che è stato pubblicato il nuovo studio sul mesotelioma Cancer Research (una delle tre più importanti riviste a mondo di ricerca sul cancro), in cui si dimostra in nuovo meccanismo di proliferazione del mesotelioma attraverso utilizzo di proteine per le quali esistono già potenziali farmaci utilizzati per malattie non neoplastiche.

Le diverse tipologie di mesotelioma

Il tumore del mesotelio, in base alla localizzazione, può essere:

Inoltre, in base al tipo di cellule mesoteliali esistono due classificazioni dei mesoteliomi: mesotelioma epitelioide e mesotelioma sarcomatoide.  In particolare le cellule tumorali epitelioidi sono il tipo più comune di cellule riscontrate nei mesoteliomi rispetto a quelle del tumore sarcomatoide, e sono molto spesso correlate ai mesoteliomi peritoneali. Nel caso in cui le cellule coinvolte sono di entrambe le tipologie, si parla di mesotelioma bifasico.

La pubblicazione sullo studio mesotelioma

La pubblicazioneA Polysome-Based microRNA Screen Identifies miR-24-3p as a Novel Promigratory miRNA in Mesothelioma” in sintesi conclude:

The expression of miRNAs in cancer has been widely studied and has allowed the definition of oncomirs and oncosuppressors. We note that it is often underestimated that many mRNAs are expressed, but translationally silent. In spite of this, systematic identification of miRNAs in equilibrium with their target mRNAs on polysomes has not been widely exploited. In order to identify biologically active oncomirs, we performed a screen for miRNAs acting on the polysomes of malignant mesothelioma (MPM) cells.

Only a small percentage of expressed miRNAs physically associated with polysomes. On polysomes, we identified miRNAs already characterized in MPM, as well as novel ones like miR-24-3p, which acted as a promigratory miRNA in all cancer cells tested. miR-24-3p positively regulated Rho-GTP activity, and inhibition of miR-24-3p reduced growth in MPM cells. Analysis of miR-24-3p common targets, in two mesothelioma cell lines, identified a common subset of down-regulated genes. These same genes were down-regulated during the progression of multiple cancer types. Among the specific targets of miR-24-3p was cingulin, a tight junction protein that inhibits Rho-GTP activity. Overexpression of miR-24-3p only partially abrogated cingulin mRNA, but completely abrogated cingulin protein, confirming its action via translational repression. We suggest that miR-24-3p is an oncomir, and speculate that identification of polysome-associated miRNAs efficiently sorts out biologically active miRNAs from inactive ones“.

Assistenza medica e tutela legale gratuita ONA

L’ONA offre assistenza medica gratuita, grazie ad un pool di medici coordinati dal Dott. Arturo Cianciosi. Infatti hanno aderito all’ONA i maggiori esperti delle diverse discipline mediche e sono stati raggiunti significativi risultati per la terapia e cura del mesotelioma.

L’Associazione offre anche il servizio di assistenza legale gratuita. La tutela legale delle vittime dell’amianto e, in particolare, del mesotelioma, è fornita grazie all’Avv. Ezio Bonanni, presidente ONA. L’Avv. Ezio Bonanni assiste le vittime dell’amianto dal gennaio 2000. In più di 20 anni, rispetto alla sua esperienza trentennale nel campo dell’avvocatura, ha ottenuto significativi risultati per la tutela delle vittime asbesto.

Numero ONA -  studio mesotelioma
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    Ilva: L’On.le Antonella Laricchia ha accolto le istanze ONA

    Gaetano Veneto
    Gaetano Veneto

    L’On.Le Antonella Laricchia accoglie le istanze ONA

    È terminato da pochi minuti l’incontro tra la delegazione dell’Osservatorio Nazionale Amianto e l’On.Le Antonella Laricchia (movimento 5 stelle Regione Puglia). L’incontro è stato di vitale importanza per scegliere la sorte dei lavoratori dell’Ilva di Taranto che sono continuamente esposti ad amianto e altri cancerogeni.

    L’incontro era stato fissato per presentare all’On.Le Laricchia una serie di proposte da parte dell’associazione Onlus, per tutelare la salute e la posizione professionale degli operai Ilva:

    • Immediato pensionamento (prepensionamento amianto) dei lavoratori esposti amianto in Ilva, con riconoscimento dei benefici a tutt’oggi attraverso un atto di indirizzo ministeriale, estesa naturalmente anche agli altri stablimenti della Regione Puglia;
    • Immediato pensionamento a coloro che si sono ammalati di patologie asbesto correlate: mesotelioma, asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici e cancro polmonare;
    • Sorveglianza sanitaria;
    • Bonifica degli stabilimenti contaminati;
    • Istituzione di un polo oncologico di primo ordine nella città di Taranto.

    Le istanze proposte dalla delegazione ONA

    La delegazione ONA era composta da alcuni dei migliori collaboratori dell’associazione tra cui il Prof. Gaetano Veneto e Domenico Favia, alla fine dell’incontro è stato comunicata la notizia del positivo riscontro da parte dell’On.Le Laricchia.

    L’On.Le Antonella Laricchia ha infatti accolto le istanze presentate dall’ONA e ha comunicato di prestarsi come portavoce per far si che il novo Governa possa rendere concrete le proposte dell’ONA. Sono proposte molto salienti che vanno prese in considerazione perché sono basate su numeri e criteri molto duri.

    Sono migliaia le vittime di amianto che ogni anno si ammalano o lasciano il mondo a causa di una patologia asbesto correlata, purtroppo chi lavora a contatto con l’asbesto o con altri cancerogeni (nell’Ilva sono presenti in grande quantità al punto da influenzare anche l’ambiente circostante) è destinato a rientrare in una spirale di dolore e sofferenza.

    L’associazione ha dichiarato di avere fiducia delle iniziative dell’On.Le Laricchia e di credere che le cose possano andare per il verso giusto.

    I servizi di assistenza e tutela ONA

    L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni ti tutelano e assistono gratuitamente. Per accedere ai servizi gratuiti dell’associazione, basta consultare la pagina dei servizi di tutela legale e assistenza medica, oppure chiamare il numero gratuito 800 034 294.

    Amianto in cinema Apollo: approfondimenti

    Cinema Apollo
    Cinema Apollo

    Ritorniamo alla situazione amianto nel Cinema Apollo

    Lo storico edificio Liberty del XX sec., sede dell’ex cinema Apollo, (situato tra via Cairoli e via Giolitti nel quartiere Esquilino, da oltre un anno giace in stato di semi abbandono. Oltre ai rischi legati alla sicurezza, si teme il disastro ambientale e sanitario, a causa della presenza di amianto.

    A segnalarlo sono stati gli abitanti del quartiere, che già lo scorso anno avevano chiesto al Comune di intervenire con sollecitudine. Oltre al cornicione che si sta sgretolando, gli inquilini dei due piani abitati temono che il tetto possa trasformarsi in una sorta di bomba ecologica al centro di Roma.

    Già perché la copertura in polistirolo, ricoperto da una guaina di carta catramata messo sul tetto nel 2000, negli anni si è deteriorata. Poiché le particelle di amianto sono più sottili di un capello, il rischio di contrarre patologie asbesto correlate a causa della loro dispersione aerea è molto alto.

    La storia dell’edificio del Cinema Apollo

    L’edificio Liberty, era stato affidato alla società privata ATI Calendula, poi è passato nuovamente nelle mani del Comune – dopo una sentenza del TAR del luglio 2016.

    Cinema Apollo Amianto: ONA interviene

    Una commissione tecnica, incaricata dal Campidoglio, ha effettivamente accertato la presenza di eternit. Il materiale è in fase di sgretolamento in più punti ed ora l’amianto sottostante si libera nell’aria. Senza voler entrare nelle diatribe intestine tra politicanti di una fazione o dell’altra, ONA si è mobilitata entrando come sempre a gamba tesa.

    L’Avv. Ezio Bonanni, in qualità di Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, ha chiesto al Sindaco di Roma, Virginia Raggi, di voler disporre l’immediata bonifica dell’amianto presente presso il Cinema Apollo in Roma.

    Nell’istanza depositata in data 02.08.2018, e inoltrata anche al Comitato dei cittadini che si è costituito spontaneamente, l’Avv. Ezio Bonanni ha argomentato che:

    le polveri e fibre di amianto sono cancerogene, e inducono patologie fibrotiche (asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici, con complicazioni cardiovascolari e cardiocircolatorie), e neoplastiche (mesotelioma, il tumore polmonare, alla laringe e all’ovaio, e allo stato attuale delle conoscenze anche i tumori del tratto digerente – faringe, stomaco e colon);

    • nel quarto “considerando” della direttiva 477/83/CEE e l’undicesimo “considerando” della direttiva 148/2009/CE, si fa riferimento all’assenza di un limite di soglia;
    • la IARC lo ha ribadito: “At present, it is not possible to assess whether there is a level of exposure in humans below which an increased risk of cancer would not occur”;
    • lo stesso Prof. Irving Selikoff in “Asbestos and disease” del 1978, afferma testualmente: “the trigger dose may be small, in some cases extraordinarily so” – Selikoff,

    Le ricerche sulla pericolosità dell’amianto

    1 International Agency for Research on Cancer (IARC, agenzia dell’OMS, nella sua ultima monografia in materia di amianto – World Health Organization IARC monographs on the evaluation of carcinogenic risks to humans – Vol. 100Carsenic, metals, fibres, and dusts volume 100 C – A review of human carcinogens” ASBESTOS – Lyon, France – 2012): “There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary. Also positive associations have been observed between exposure to all forms of asbestos and cancer of the pharynx, stomach, and colorectum”.

    Asbestos and Disease, Accademy Press 1978, Relationships – second criterion, p. 162) e ciò evidenzia come anche poche fibre, e dunque una c.d.”trigger dose” – anche “straordinariamente piccola“, può determinare l’insorgenza quantomeno del mesotelioma;

    • che il diritto alla salute è tutelato dall’art. 32 della Costituzione;
    • che con l’art. 1 L. 833/1978, prima le USL e poi le ASL sono state istituite per rendere concreto il precetto costituzionale della tutela della salute;
    • che questa condizione di rischio si estende anche a tutti coloro che frequentano la Stazione Termini di Roma, con una notevole moltiplicazione dei soggetti a rischio”.
    • L’Associazione ha già reso la disponibilità ai cittadini per l’assistenza tecnica, medica e legale, in relazione a morti sospette per patologie asbesto correlate, ferma la necessità di rimuovere al più presto la condizione di rischio.

    «Necessaria la bonifica, per rimuovere le condizioni di rischio, e quindi preservare la salute e l’incolumità pubblica» – dichiara l’Avv. Ezio Bonanni.

    Quanti soldi servono per effettuare la bonifica?

    Per la bonifica ci vorrà almeno 1 milione, cifra necessaria non solo per eliminare l’amianto ma anche per mettere in sicurezza il cornicione che sta crollando su Via Giolitti.

    La commissione trasparenza ha trovato nelle poste del bilancio comunale la somma necessaria che potrebbe arrivare dal fondo di riserva.

    Non ci resta che attendere fiduciosi, nel frattempo ONA si mete a disposizione dei cittadini che vogliamo segnalare la presenza del pericoloso killer silente, attraverso i suoi sportelli amianto on-line, nel sito istituzionale.

    Simona Mazza

    Ilva: l’ONA chiede il prepensionamento dei lavoratori

    Ilva
    Ilva

    Nuovo incontro presso il Ministero del Lavoro, tra i vertici dell‘ArcelorMittal e l’On.le Luigi Di Maio in merito alle sorti dell’Ilva di Taranto, il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’avv. Ezio Bonanni, torna a sottolineare la sua posizione in merito.

    Si può risolvere la situazione degli esuberi con il prepensionamento dei lavoratori esposti ad amianto presso l’Ilva.

    L’ONA ha avanzato al Ministro Di Maio le seguenti istanze:

    In tal modo, sarebbe possibile evitare ulteriori esposizioni amianto e portare al prepensionamento i lavoratori che lo sono già stati, in particolare anche quelli che hanno ottenuto il riconoscimento ma non hanno ancora maturato il diritto ad andare in pensione anche per effetto del prolungamento dell’età e dell’anzianità contributiva, stabilito dalla Legge Fornero.

    Dall’Ilva alla popolazione locale, ecco dati epidemiologici:

    472 casi di mesotelioma, registrati nella sola città di Taranto nel periodo dal 1993 al 2015 (Complessivamente in Puglia negli ultimi vent’anni sono stati censiti 1.191 mesotelioma e di questi il 40% sono a Taranto);
    Il 400% in più di casi di cancro tra i lavoratori impiegati nelle fonderie ILVA;
    Il 50% di cancri in più anche tra gli impiegati dello stabilimento, che sono stati esposti solo in modo indiretto;
    Il 500% di cancri in più rispetto alla media della popolazione generale, della città di Taranto, non impiegata nello stabilimento;

    Nel pomeriggio del 06.08.2018, ci sarà un ulteriore incontro ONA, con una delegazione guidata dal Prof. Gaetano Veneto, con l’On.Le Antonella Laricchia, al fine di sollecitare il Governo Nazionale al mantenimento dei livelli occupazionali, al prepensionamento dei lavoratori esposti ad amianto e altri cancerogeni, e alla bonifica, oltre alla costituzione di un polo oncologico di eccellenza nella città di Taranto.

    “Confidiamo nella saggezza del Governo Nazionale per ottenere il risarcimento per le vittime amianto e dei loro famigliari, il prepensionamento immediato per i lavoratori vittime anche se non hanno raggiunto il grado invalidante stabilito dalla legge generale, e il prepensionamento anche per coloro che sono stati esposti ad amianto attraverso il riconoscimento del beneficio amianto fino ad oggi, con il coefficiente 1,5, utile al prepensionamento, ai sensi dell’art.13 comma 8 Legge 257/92” dichiara l’avv. Ezio Bonanni in vista di questo importantissimo incontro.

    I servizi di assistenza ONA

    L’Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni ti tutelano e assistono gratuitamente. Per accedere ai servizi gratuiti dell’associazione, basta consultare la pagina dei servizi di tutela legale e assistenza medica, oppure chiamare il numero gratuito 800 034 294.