Le scienze sono discipline empiriche che permettono il raggiungimento della conoscenza e della consapevolezza di un determinato dato. Il tutto si realizza con l’individuazioni, dapprima, degli obiettivi da raggiungere e, successivamente, con l’applicazione del metodo scientifico. L’individuazione degli obiettivi e l’applicazione del metodo scientifico rappresentano i due momenti chiave della ricerca scientifica.
Infatti, le scienze si configurano come uno strumento indispensabile per la società. Sono applicate con il fine di progredire tecnologicamente e spiritualmente nel pieno rispetto delle leggi della natura. Per questo motivo, l’Osservatorio Nazionale Amianto ribadisce l’importanza di tornare ad investire sulla ricerca, e quindi sulle scienze, affinché si possa salvaguardare il benessere collettivo (art. 32 della Costituzione).
Le scienze empiriche: quali sono e la loro importanza
Le scienze empiriche sono discipline scientifiche che possono essere suddivise in tre categorie principali. Da una parte abbiamo le scienze naturali, ovvero tutte quelle scienze che studiano la vita e gli aspetti fisici e chimici della Terra. Queste scienze sono la biologia, la fisica, la chimica, l’astronomia e la geologia.
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Sono considerate scienze empiriche anche le scienze sociali e le scienze applicate. Appartengono alle scienze sociali o scienze umane tutte quelle discipline che studiano il comportamento umano e la collettività. E quindi, la psicologia, la sociologia, l’antropologia culturale e le scienze dell’educazione e della formazione.
Infine vi sono le scienze applicate, quali l’ingegneria e la medicina. Queste ultime utilizzano i risultati delle precedenti discipline empiriche per sviluppare prodotti e servizi innovativi.
Come nascono le scienze: origini ed evoluzioni
Le scienze fondano le loro origini in epoche lontane. Le prime attività di ricerca con l’applicazione di procedimenti metodici e ragionamenti logici sono tipici degli Elementi di Euclide, matematico greco del 300 a.C. Gli Elementi di Euclide rappresentano la prima formulazione della geometria lineare, ovvero della geometria piana che oggigiorno è insegnata nelle scuole secondarie.
Diversamente per il metodo scientifico vero e proprio, utilizzato in tutte le scienze, comprese quelle moderne. Il padre fondatore del metodo scientifico, invece, è Galileo Galilei, fisico, astronomo, filosofo e matematico. Il metodo scientifico introdotto da Galilei si basa su tre momenti fondamentali che sono l’osservazione, l’esperienza ed il calcolo.
Infatti, secondo lo scienziato, la ricerca si fonda dapprima sulle osservazioni a carattere sperimentale, poi sulla coerenza delle ipotesi e dei ragionamenti, e infine sulla ripetibilità del risultato.
Il metodo scientifico: origine ed evoluzione
Il metodo scientifico, e quindi l’indagine scientifica si pone alla base di tutte le scienze. Esso presuppone una prima osservazione, seguita da un esperimento, sviluppato in maniera controllata, in modo che si possa riprodurre il fenomeno osservato.
Infatti, il metodo scientifico permette di arrivare alla consapevolezza, nonché alla conoscenza di un determinato dato, grazie alla riproducibilità dell’evento. Il metodo scientifico e quindi la ricerca scientifica sono applicati prevalentemente in ambito universitario, negli istituti di ricerca e nelle imprese di tecnologia e sviluppo.
Per questo motivo è stata istituita la giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo nel 2001. L’UNESCO ha stabilito che il 10 Novembre è la Giornata mondiale dedicata alle scienze, una ricorrenza pensata per omaggiare i progressi scientifici raggiunti nel tempo. Nei prossimi paragrafi vedremo come il metodo scientifico ha aperto le porte alla conoscenza, e quindi all’innovazione e allo sviluppo sostenibile.
L’osservazione nel metodo scientifico
Come già rimarcato, il metodo scientifico presuppone l’individuazione degli obiettivi che sono raggiunti mediante l’osservazione attenta dei dati. Infatti, l’osservazione del dato sensibile è alla base dell’indagine scientifica e permette al concetto astratto di poter essere ricondotto ad un dato empirico.
L’osservazione prevede la formulazione di una ipotesi o previsione di un particolare evento atteso o prevedibile. Durante questa prima fase, l’osservatore si pone delle domande e avanza delle ipotesi sulla base delle sue conoscenze. Questo approccio è tipico delle scienze moderne e rientra nei sistemi della logica induttiva, ovvero dell’alto grado della probabilità.
L’esperienza nel metodo scientifico
Il passo successivo del metodo scientifico è quello del ragionamento. In questa fase il ricercatore utilizza la logica deduttiva per arrivare ad una definizione o soluzione all’evento osservato. Così facendo, il ricercatore intuisce i meccanismi che si trovano alla base del dato empirico ed è in grado di formulare delle previsioni.
Il fatto stesso che il ricercatore parta da singoli fatti per giungere a conclusioni generali, rientra nel concetto di induzione. L’induzione svolge un ruolo fondamentale nel metodo scientifico in quanto permette di cogliere e comprendere le leggi universali alla base di tutti quegli eventi che si ripetono in modo prevedibile.
Il calcolo per il metodo scientifico
Il calcolo rappresenta l’ultima tappa del metodo scientifico. L’obiettivo di questa fase è quella di giungere alla conoscenza dei fatti e delle leggi che regolano il verificarsi degli eventi. Per raggiungere tale obiettivo, i ricercatori analizzano i dati empirici osservati precedentemente e li incrociano tra di loro.
I dati empirici che provengono dalla fase di osservazione e dall’esperienza dell’indagine scientifica, rappresentano il livello massimo di astrazione per la conoscenza. Affinché i ricercatori possano giungere alla conoscenza di un determinato evento devono incrociare dati, esperienza e conoscenze teoriche.
Infatti, il dato empirico deve essere riproducibile con modalità e tempi noti, affinché la teoria risulti confermata.
Scienze e tecnologie per l’ambiente
Quando si parla di ambiente, in senso più ampio, ci si riferisce al luogo in cui si vive, ci si relaziona con gli altri o si riceve un’educazione. Tuttavia, l’etimologia della parola “ambiente” vuol dire proprio circondare. Per questo motivo, le scienze e le tecnologie per l’ambiente rappresentano quella disciplina che più di tutte coinvolge qualsiasi aspetto della vita dell’uomo.
Tale disciplina si fonda sulla chimica, sulla biologia e sulla geologia per il monitoraggio tecnologico degli equilibri degli ecosistemi e risorse naturali. Infatti, l’obiettivo di tale disciplina è quello di trovare soluzioni ai processi ambientali gestiti dall’uomo in modo smart, tecnologico ed innovativo.
Scienze geologiche: che cosa si studia
Le scienze geologiche sono una branca delle scienze ambientali. La disciplina, in particolare, studia soluzioni per la valutazione e la salvaguardia delle risorse naturali del pianeta, con particolare interesse al recupero delle materie prime secondarie. Quest’ultime sono recuperate da processi di produzione e riciclaggio, e poi riutilizzate come materie prime in fase di produzione. In questo modo si riduce l’impatto ambientale, prestando maggiore attenzione all’ambiente naturale.
L’educazione ambientale e la sensibilizzazione dei più piccoli all’ambiente salubre permette di salvaguardare l’ambiente ed i suoi equilibri sottilissimi. L’adozione di piccoli e semplici comportamenti nel quotidiano sono sufficienti per ridurre al minimo l’impatto. Evitare gli sprechi, di acquistare prodotti confezionati con la plastica o di spostarsi con mezzi privati, contribuiscono alla salvaguardia dell’ambiente.
Innovazione e sviluppo sostenibile per l’ambiente
Quando si parla di innovazione e sviluppo sostenibile per l’ambiente ci si riferisce all’attuazione di strategie che permettono di eliminare l’impatto negativo ambientale e salvaguardare, allo stesso tempo, la salute umana. Infatti, tra gli obiettivi dell’innovazione e sviluppo sostenibile vi sono quelli di protezione degli ambienti e degli ecosistemi naturali grazie alle più recenti tecnologie.
I moderni sistemi di rilevamento e monitoraggio mirano a fornire beni e servizi essenziali per la tutela della salute pubblica e ambientale. Le prime strategie ad essere entrate in azione sono quelle che permettono il riutilizzo dei prodotti di scarto provenienti dal processo di combustione.
Altre strategie sono rappresentate dai processi di rimboschimento, che rappresenta ancora uno dei sistemi più efficienti ed economici, e sistemi innovativi che purificano l’aria mediante appositi filtri. Tutte queste azioni sono frutto di osservazioni e sperimentazioni appurate mediante il metodo scientifico.
Osservatorio Nazionale Amianto e ambiente
L’Osservatorio Nazionale Amianto è particolarmente attivo nella salvaguardia dell’ambiente per il benessere collettivo. Per questo motivo, in occasione della giornata “Amianto e geotermia. Prevenzione primaria, epidemiologia e tutela” ha ribadito l’importanza di vivere in un ambiente sano e dell’esistenza di programmi di prevenzione, prima di tutto quella primaria.
Durante il convegno, il presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’Avv. Ezio Bonanni, ha divulgato i dati epidemiologici sull’impatto dell’amianto tra cittadini e lavoratori. Infatti, la mission dell’ONA è quello di sensibilizzare lavoratori e cittadini all’educazione alla salute e rispetto dell’ambiente.
Forme di prevenzione per l’ambiente
Fare prevenzione in ambito ambientale vuol dire adottare comportamenti in grado di controllare il disastro ambientale o le calamità naturali. In particolare si fa riferimento alle inondazioni di fiumi e torrenti, frane, terremoti, incendi e cambiamenti climatici.
Grazie ai sistemi di monitoraggio e alle più recenti e tecnologiche opere di ingegneria ambientale, gran parte delle calamità possono essere evitate. Infatti, la prevenzione ambientale si fonda su alcuni principi cardine, quali:
- la prevenzione;
- l’azione preventiva;
- principio di correzione;
Da un punto di vista economico e sociale, tutti questi principi permettono di ridurre i costi economici apportati per risanare eventuali danni. Per questo motivo si rende necessario un piano strategico, prima nazionale e poi mondiale, per individuare e coordinare le azioni da intraprendere in campo ambientale.
Forme di prevenzione per la salute umana
Le forme di prevenzione sono tre e corrispondono alla prevenzione primaria, prevenzione secondaria e prevenzione terziaria. Si tratta di comportamenti che, se adottati, permettono di abbassare le possibilità di ammalarsi e di ridurre al minimo i costi delle terapie salvavita.
In particolar modo, la prevenzione primaria è la forma principale di prevenzione. Essa consiste nell’adottare comportamenti salutari nella quotidianità individuale. Condurre uno stile di vita sano, frequentare luoghi all’aperto e incontaminati abbassa il rischio di insorgenza e sviluppo di patologie, tra cui il cancro.
Dopo la prevenzione prima, vi è la prevenzione secondaria e terziaria. Queste ultime racchiudono una serie di comportamenti da adottare in maniera tempestiva già ai primi campanelli di allarme.
In particolare, la prevenzione secondaria ha come obiettivo quello di individuare precocemente lo sviluppo di una patologia tramite tecniche di screening. La prevenzione terziaria, invece, coincide con le terapie vere e proprie. La prescrizione del piano terapeutico permette ai malati di contrastare la rapida progressione di una patologia e in alcuni casi anche la guarigione.
Osservatorio Nazionale Amianto e le scienze empiriche
L’Osservatorio Nazionale Amianto sostiene la ricerca e quindi le scienze empiriche sia in tema di salute umana che ambientale. Da anni sostiene la lunga battaglia contro l’amianto, schierandosi dalla parte di cittadini e lavoratori esposti al minerale killer.
L’APP Amianto è un applicazione che permette a cittadini e pubbliche amministrazioni di rimanere in contatto con l’Associazione e di segnalare in maniera completamente anonima tutti i siti contaminati dall’amianto.
Dona il tuo 5×1000 e unisciti a noi nella lotta contro l’amianto. Il tuo prezioso contributo permette all’associazione di continuare a fornire servizi gratuiti di assistenza a tutte le vittime e di sviluppare strumenti utili per il benessere collettivo.
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