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martedì, Settembre 10, 2024

Cura mesotelioma: nuove linee guida

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Sono disponibili nuove linee guida per la cura mesotelioma. Il mesotelioma è la classica neoplasia causata dai minerali di amianto. Queste fibre, provocano prima l’infiammazione (placche ed ispessimenti pleurici) e, poi, il tumore alla pleura e al peritoneo. In alcuni casi, può svilupparsi anche il tumore del pericardio e il tumore del testicolo come tumori da amianto.

L’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, sulla base dello studio della letteratura scientifica e dei risultati dei più recenti protocolli, ha sintetizzato le linee guida. Questo articolo contiene, dunque, le indicazioni sui più recenti modelli terapeutici. Inoltre, la consultazione di questo articolo, permette di ottenere una guida anche nella tutela legale. Inoltre si può fare richiesta per la consulenza medica

consulenza cura mesotelioma

Indice dei contenuti

Tempo stimato di lettura: 17 minuti

Mesotelioma: prevenzione primaria, secondaria e terziaria

La prevenzione primaria è il primo strumento per vincere le patologie amianto correlate, tra cui il mesotelioma, che è la neoplasia delle sierose (mesotelioma pleurico, peritoneale, pericardico e della tunica vaginale del testicolo).

Al di là delle linee guida, è necessario, innanzitutto, evitare ogni forma di esposizione. Ciò è stato confermato anche nella revisione del Consensus Report di Helsinki del 2014.

C’è poi la prevenzione secondaria:

  • ricerca scientifica;
  • sorveglianza sanitaria;
  • diagnosi precoce;
  • le nuove linee guida per la cura del mesotelioma.

Infine, la prevenzione terziaria, che consiste nella tutela dei diritti delle vittime e dei suoi familiari. Coloro che sono stati esposti ad amianto e si sono ammalati di mesotelioma, hanno diritto al prepensionamento amianto, alla rendita INAIL e al risarcimento.

Il mesotelioma in base alle diverse localizzazioni

Ci sono diversi tipi di mesotelioma, perché dipende su quale sierosa si sviluppa:

  • pleurico;
  • peritoneale;
  • pericardico;
  • tunica vaginale del testicolo.

La forma più frequente di mesotelioma è quella che colpisce la pleura, il mesotelio che riveste i polmoni e la parete interna del torace (circa il 90%). Il mesotelioma del peritoneo è, invece, più raro, con il 6,5%, e quello del pericardio, con lo 0,2% e quello della tunica vaginale del testicolo con lo 0.3% (in questi casi spesso si nota un testicolo rientrante).

In buona sostanza, il mesotelioma esaurisce la quasi integralità dei suoi casi con il cancro della pleura, che ha origine dal fenomeno di infiammazione che le fibre di amianto provocano nella pleura. Lo stesso meccanismo è alla base degli altri mesoteliomi.

Il mesotelioma pleurico

Il mesotelioma pleurico è il tumore alla pleura. È il classico tumore eternit, che, in questo caso, è sinonimo di amianto o asbesto. La pleura, è quella sottile membrana che avvolge i polmoni. Solitamente, i sintomi del tumore alla pleura amianto, si manifestano con sintomi specifici:

  • affanno;
  • tosse e dolore toracico;
  • difficoltà nella deglutizione;
  • gonfiore del collo e del viso;
  • stato generale di malessere e perdita di peso;
  • versamento pleurico.

In più, sono presenti gli ispessimenti pleurici e le placche pleuriche, che sono delle infiammazioni provocate dall’amianto.

I mesoteliomi incidono, per circa il 93%, sulla pleura, che è, quindi, l’organo bersaglio preferito dalle fibre di amianto.

Mesotelioma peritoneale

Il mesotelioma peritoneale colpisce questa sierosa, che avvolge gli organi dello stomaco.

Quasi sempre, questa neoplasia ha un esito infausto, e si presenta con sintomi imponenti:

  • perdita di peso;
  • dolore e gonfiore addominale a causa dell’ascite;
  • cachessia;
  • anomalie della coagulazione del sangue;
  • ostruzione intestinale;
  • anemia;
  • febbre.

Mesotelioma pericardico

Il mesotelioma pericardico è la neoplasia che colpisce il pericardio, ovvero, l’organo membranoso che, come un sacco, riveste il cuore e i grossi vasi all’origine.

Questa si presenta con i seguenti sintomi:

  • astenia;
  • perdita di peso;
  • tachicardia;
  • tosse;
  • stanchezza;
  • febbre;
  • ascite.

Mesotelioma della tunica vaginale del testicolo

Il mesotelioma testicolare è una patologia che colpisce il mesotelio che riveste i testicoli. Questa neoplasia, nella maggior parte dei casi, è riconoscibile con grumi testicolari e gonfiore dello scroto.

Tra i sintomi riconosciamo:

  • tumefazione non dolente;
  • dolore testicolare;
  • tumefazione dolente;
  • ginecomastia.

E, poi, troviamo anche dei sintomi che sono riferibili alle metastasi, che sono:

  • adenopatie sovraclaveari o inguinali;
  • deperimento;
  • dolore lombare o addominale;
  • tose;
  • dispnea;
  • deperimento;
  • raramente, anche paraplegia.

Cura mesotelioma: i tipi istologici

Il mesotelioma si distingue anche sulla base dei diversi tipi istologici:

  • sarcomatoide;
  • fibroso;
  • epitelioide;
  • epiteliomorfo;
  • benigno.

In altre parole questi tumori sono composti da cellule fusate (sarcomatoidi) o elementi epiteliali o entrambi (bifasici). Il mesotelioma desmoplastico, costituito da cellule tumorali blande tra bande dense di stroma, è un sottotipo di mesotelioma sarcomatoide L’istotipo epitelioide rappresenta circa il 70-85%, il bifasico il 10-25% e il sarcomatoide il 10% dei casi. Infine il mesotelioma desmoplastico è la forma più rara con meno del 2% del totale.

Cura mesotelioma: linee guida sugli esami

Le nuove linee guida per la cura mesotelioma mirano alla diagnosi precoce, con modalità non invasive (videotoracoscopia, per quanto riguarda il tumore della pleura). 

Già nella pubblicazione in questo notiziario amianto Mesotelioma: nuove cure per il cancro amianto, abbiamo sintetizzato quali sono gli strumenti di tutela sanitaria per coloro che sono stati esposti ad asbesto. Infatti, essendo, questi, minerali, l’unica causa del mesotelioma, sono a rischio coloro che ne sono stati esposti. Sono necessari i controlli sanitari periodici, specialmente, per chi è stato più esposto e per chi ha in corso delle infiammazioni pleuriche.

In caso di indizio di presenza di mesotelioma pleurico, il cui segno più frequente è la formazione del liquido pleurico nel torace. Siamo di fronte al versamento pleurico. Si tratta di una forma di pleurite oppure del sintomo di mesotelioma della pleura, per eccellenza.

In questo caso è necessario eseguire tempestivamente la videotoracoscopia, che è un intervento diagnostico mini invasivo.

Il dolore toracico è l’altro indizio, unito alla dispnea (difficoltà respiratoria) e alla tosse, che aumentano con il passare del tempo.

Le nuove linee guida, condivise da ONA, permettono di adottare la classificazione TNM, che permette di rendere omogenea la stadiazione della malattia e quindi il trattamento.

È necessario che i pazienti siano indirizzati verso istituti pubblici di assistenza in cui i centri sono specializzati nelle mesotelioma nuove cure. Mesotelioma centri specializzati hanno, prima di tutto, seguito molti casi e presso questi si fanno anche studi clinici per valutare i nuovi farmaci e i nuovi trattamenti.

Mesotelioma e chirurgia: le linee guida

Infatti, l’esperienza degli specialisti è determinante e le decisioni debbono essere assunte da un team di esperti, tra i quali chirurghi toracici, oncologi, radioterapisti e pneumologi e non da un singolo medico.

Il gruppo multidisciplinare deve decidere le terapie più adeguate, la chirurgia piuttosto che la chemioterapia e la radioterapia (mesotelioma terapia).

Cura mesotelioma: chirurgia, chemioterapia e radioterapia

L’intervento chirurgico sulla pleura, o sul peritoneo, per estirpare il cancro amianto è l’unico intervento terapeutico che permette la guarigione mesotelioma.

Questa malattia amianto è molto aggressiva e la guarigione mesotelioma è rara  Per aumentare mesotelioma aspettativa di vita l’intervento chirurgico permette la rimozione totale del cancro amianto. Solo in casi rari l’intervento chirurgico è eseguito per la sola riduzione della massa tumorale.  

Questa opzione è riservata solo a pazienti selezionati. Infatti con malattia localizzata, i giovani, in buone condizioni generali e senza malattie concomitanti hanno possibilità di guarire. Un trattamento che combina chirurgia, radioterapia e chemioterapia, per mesotelioma pleurico terapia efficace.

Mesotelioma chemioterapia e le nuove linee guida

Nel caso in cui l’intervento chirurgico è sconsigliato, l’approccio per la cura del mesotelioma è la chemioterapia come risulta dai lavori del Congresso di Madrid.

Infatti l’ona si attiene  alle indicazioni scientifiche. Ci sono anche casi di mesotelioma benigno. Con questa indicazione si intendono i casi in cui la vittima di mesotelioma rimane in vita, magari dopo 5 anni.  Ci sono poi anche i mesoteliomi pleurici benigni. Sono quei casi nei quali  il tumore della pleura  in realtà  non è tale punto raramente, infatti,  se c’è un cancro della pleura  si riesce a sopravvivere. Molte volte , però, se le terapie sono tempestive i risultati possono allungare la vita. 

Le aspettative di vita, infatti, sono in proporzione anche alla capacità  dei medici oncologi  di affrontare con i migliori protocolli neoplasia della pleura.

Comunque le nuove linee guida che l’Ona condivide stanno dando ottimi risultati e così il controllo dei sintomi, tra cui quelli di dispnea e dolore.

Cura mesotelioma: radioterapia

Nell’ultimo congresso della Società Europea di Radioterapia Oncologica (Estro), tenutosi a Milano, alla ricerca hanno preso parte 108 pazienti, tutti colpiti da un mesotelioma tra il 2014 e il 2018.

Questi pazienti operati sono stati poi sottoposti a chemioterapia, e successivamente a radioterapia emitoracica. Si tratta di una  radioterapia mirata cioè a colpire soltanto la metà del torace interessata dalla malattia.

In questo modo sono stati ottenuti risultati significativi.

L’intensità impiegata, al pari del numero delle sedute, è stata doppia rispetto a quella riservata ai pazienti inseriti nel gruppo di controllo (dose palliativa).

A due anni di distanza dalla diagnosi, gli specialisti hanno riscontrato un tasso di sopravvivenza doppio (58 contro 28 per cento).

Questi ultimi risultati sono stati verificati anche dei medici oncologi dell’associazione Osservatorio Nazionale Amianto ed è per tali motivi che proseguiamo nel nostro impegno in queste nuove linee guida.

Gli effetti collaterali, tra i quali la polmonite, sono stati dominati facilmente.

Cura mesotelioma pleurico senza interventi demolitivi

Il dato fondamentale delle nuove linee guida è che l’intervento chirurgico non deve essere eccessivamente demolitivo. Si deve evitare l’asportazione del polmone e del diaframma.

Così possono essere conservate le capacità respiratorie della vittima. Infatti, in passato,  erano eseguiti interventi demolitivi, che giungevano ad asportare anche il diaframma.  Ciò determinava, poi, difficoltà respiratorie.

Allo stesso modo , devono essere evitati interventi quali l’asportazione del polmone, della pleura integralmente (pleuropneumonectomia), e pericardio. Questi interventi così demolitivi sono sconsigliati.

Mesotelioma pleurico: linee guida per la cura

L’intervento chirurgico, secondo le nuove linee guida, deve essere il più possibile conservativo (pleurectomia-decorticazione). Questo tipo di intervento è costituito dalla rimozione della sola pleura, viscerale e parietale (e talvolta di pericardio e diaframma). Quindi deve essere vietata la rimozione del polmone.

In questo modo si conserva il polmone, con identica sopravvivenza e minori complicanze e migliore qualità della vita. Successivamente, il paziente può essere trattato con la chemioterapia, e ciò al fine di evitare eventuali ripetizioni di malattia.

Trattamenti diversi per mesotelioma localizzato e avanzato

Secondo il National Cancer Institute, per il mesotelioma maligno localizzato (stadio I) generalmente si effettua la resezione chirurgica. In caso invece di mesotelioma intracavitario, si combina la chirurgia palliativa (pleurectomia e decorticazione), con o senza radioterapia postoperatoria. In alternativa si può optare per la pneumonectomia extrapleurica o la radioterapia palliativa.

Le opzioni di trattamento per il mesotelioma maligno avanzato (stadi II, III e IV) sono diverse:

  • resezione chirurgica palliativa, in casi specifici;
  • somministrazione di nivolumab e ipilimumab di prima linea;
  • chemioterapia di associazione di prima linea con cisplatino più pemetrexed, con o senza bevacizumab;
  • studi clinici multimodali, che incorporano la chirurgia radicale con o senza chemioterapia e radiazioni

Infine, si può scegliere anche la terapia intracavitaria. Prevede la somministrazione intrapleurica o intraperitoneale di agenti chemioterapici (cisplatino, mitomicina e citarabina).

Mesotelioma: i nuovi farmaci per la cura

Il trattamento del mesotelioma con chemioterapia, si esegue sempre con cisplatino e pemetrexed. Per i pazienti che non sono operabili, è stato aggiunto il bevacizumab che è un anticorpo monoclonale.

Inoltre, sono stati testati farmaci anti angiogenetici e, in via sperimentale, i farmaci antivirali e immunoterapici. Siamo in attesa che la scienza medica ci fornisca i dati di questi risultati.

Inoltre, poiché l’infiammazione cronica è alla base dei meccanismi che provocano il mesotelioma, come chiarito anche da Cass., IV Sez. Pen., Sent. n. 45935/2019, sono importanti i farmaci antinfiammatori. Questa è la frontiera della cura del mesotelioma.

Difatti, la Corte di Cassazione, ha confermato le risultanze della letteratura scientifica, da cui non si può prescindere per la prevenzione e la cura di questi tumori amianto.

Quindi, la cura mesotelioma presuppone la terapia che blocca il release di fattori come l’HMGB1, che stimolano lo sviluppo delle cellule cancerose.

Cura mesotelioma: le sperimentazioni

Il Gruppo di ricerca mesotelioma ONA collabora con tutti i centri più importanti, in Italia e nel resto del mondo. Solo così si favorisce la cura mesotelioma per tutelare i pazienti.

Infatti sono in corso molte per mesotelioma cure sperimentali,  alcune delle quali possono essere efficaci.

L’ONA non alimenta false speranze. È importante che i pazienti si rivolgano sempre a sanitari (oncologi) del servizio sanitario nazionale. Le strutture pubbliche del sistema sanitario nazionale assicurano elevati standard di terapia e cura del mesotelioma.

Ricerca di cura mesotelioma negli Stati Uniti

La Food and Drug Administration statunitense ha approvato il dispositivo per la terapia antitumorale non invasiva con campi elettrici. Questo tipo di approccio si combina con la chemioterapia a base di pemetrexedplatino. Questi farmaci  sono comunque utilizzati per il trattamento di prima linea del mesotelioma pleurico maligno , non operabile, localmente avanzato o metastatico.

Il sistema NovoTTF-100L (TTF, Tumor Treating Fields) prodotto da Novocure, è il primo trattamento per il mesotelioma pleurico maligno (MPM) approvato dalla Fda negli ultimi 15 anni.

La terapia TTF è antitumorale non invasivo con campi elettrici sintonizzati su frequenze specifiche. In questo modo, si interrompe la divisione cellulare del tumore solido.

Cura mesotelioma ed infiammazione della pleura

In particolare, l’infiammazione cronica causata da prolungata esposizione alle fibre di amianto è un cruciale meccanismo di sviluppo del mesotelioma.

Linton, van Zandwijk, Reid, Clarke, Cao, Kao in “Inflammation in malignant mesotheliomafriend or foe?” propongono il ricorso a marcatori dell’infiammazione come fattori prognostici del mesotelioma.

Inoltre David James et al. confermano rilevanza dell’infiammazione: “Inflammation-Based Prognostic Indices in Malignant Pleural Mesothelioma Pinato. In  Journal of Thoracic Oncology 2012, Volume 7, I 3, 587 – 594”.

Un altro gruppo di autori ha dimostrato che scores basati sui markers di infiammazione come modified Glasgow Prognostic Score and Neutrophils/Lymphocites sono legati alla neo-angiogenesis. Il tutto in proporzione e quindi se elevati la prognosi è negativa.

D’ altra parte la stessa neo-angiogenesi (quindi la formazione di nuovi vasi indotta dal processo infiammatorio) induce crescita delle cellule di MPM. Inoltre, alti livelli di Vascular Endotheliale Growth Factor (VEGF) circolanti correlano con cattiva prognosi.

Così: Vascular endothelial growth factor is an autocrine growth factor in human malignant mesothelioma. Strizzi L, Catalano A, Vianale G, Orecchia S, Casalini A, Tassi G, Puntoni R, Mutti L, Procopio A. J Pathol. 2001 Apr;193(4):468-75).

Altre evidenze sperimentali supportano il ruolo cruciale dell’ infiammazione non solo nel tessuto tumorale del MPM ma anche nel tessuto mesoteliale iperplastico (HP).

Iperplasia della pleura e cancro del mesotelio

Ciò  quando si dimostra la somiglianza di miRNA tissutali espressi dal tessuto tumorale ed iperplastico e come questi miRNa siano legati all’infiammazione.

Ciò è affermato nella pubblicazione “Analysis of microRNA expression signatures in malignant pleural mesothelioma, pleural inflammation, and atypical mesothelial hyperplasia reveals common predictive tumorigenesis-related targets”.

Soppressione di IL1beta e riduzione aggressività del tumore

Altri autori hanno dimostrato in eleganti modelli sperimentali come la soppressione di IL1beta (una citochina ad azione antinfiammatoria) non solo rallenta la carcinogensis del MPM nell’animale cronicamente esposto all’amianto ma riduce anche l’aggressività del tumore.

Così, questi autori concludono: “this report provides experimental evidence implicating inflammation in a cancer whose etiology is connected with environmental exposure to a known carcinogen: asbestos” e “targeting inflammation as potential chemo-prevention strategy for cohorts chronically exposed to asbestos or other carcinogenic mineral fibers”.

Cancer Prev Res (Phila). 2016 May;9(5):406-414; Inflammation-Related IL1β/IL1R Signaling Promotes the Development of Asbestos-Induced Malignant Mesothelioma; Kadariya Y, Menges CW, Talarchek J1, Cai KQ, Klein-Szanto AJ, Pietrofesa RA, Christofidou-Solomidou M, Cheung M, Mossman BT, Shukla A4, Testa JR.

Cura mesotelioma: bloccare l’infiammazione

Si deve richiamare anche qui alla letteratura scientifica. Infatti in“Aspirin delays mesothelioma growth by inhibiting HMGB1-mediated tumor progression”, di H Yang et al (Cell Death and Disease, 2015 6,), si fa questo riferimento.

In particolare, ci riferiamo a ruolo dell’infiammazione  e quindi alla  sussistenza del mesotelioma in seguito a lungo processo infiammatorio.

Al punto che un antinfiammatorio (come l’Aspirina) possa prevenire la trasformazione neoplastica e allungare la sopravvivenza in modelli animali.

Questo ruolo dell’aspirina è molto importante andrà ulteriormente investigato.

Placche ed ispessimenti: diagnosi precoce mesotelioma pleura

La diagnosi precoce si realizza con la prevenzione secondaria. Consiste nell’eseguire la sorveglianza sanitaria per diagnosticare, il prima possibile, danni da amianto. La prevenzione primaria che, invece, è la forma più importante, presuppone di evitare qualsiasi esposizione alle fibre di amianto.

Quando si manifestano le placche e gli ispessimenti della pleura, che hanno un tempo di latenza inferiore, siamo di fronte al rischio del mesotelioma della pleura. Infatti, c’è la possibilità che l’infiammazione prosegua e provochi il mesotelioma. In particolare, il mesotelioma della pleura.

è molto importante. Ciò risulta confermato anche dalla letteratura scientifica alla quale intendiamo attenerci.

Tanto è vero che ciò risulta in: “Inflammation precedes the development of human malignant mesotheliomas in a SCID mouse xenograft model“.

Qui gli autori concludono che: “ several of these (inflammatory LM ) cytokines are produced in response to asbestos fibers, suggest that chronic inflammation  may be perpetuated  by mesothelial cells over the long latecy period”.  

Non solo, lo stretto nesso causale tra infiammazione ed insorgenza di mesotelioma è è confermato anche  dalle risultanze della American Cancer Society.

L’infiammazione e la lesività di tutte le esposizioni

La prova che tutte le successive esposizioni alimentano l’infiammazione e, quindi, lo sviluppo del cancro, è molto importante. Infatti, solo così è possibile effettuare una idonea prevenzione primaria.

In precedenza, si sosteneva che fossero rilevanti solo le prime esposizioni. In questo modo, molti lavoratori continuavano ad essere esposti. Invece, era necessario bloccare le esposizioni, perché tutti accelerano il decorso.

La rilevanza di tutte le esposizioni causa del mesotelioma

Ciò è stato confermato dai Quaderni del Ministero della Salute, n. 15, maggio-giugno 2012.

Infatti nella pubblicazione del Ministero della Salute, “Stato dell’arte e prospettive in materiali di contrasto alle patologie asbesto-correlate”, trovano conferma queste risultanze .

Che tutti i mesoteliomi rispondano alla teoria multistadio della cancerogenesi e della dose dipendenza è confermato anche dallo IARC. Infatti nella sua ultima monografia Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“.

Per cui, è necessario evitare anche tutte le esposizioni future, anche ai minerali di amianto.

When asbestos fibers are breathed in, they travel to the ends of small air passages and reach the pleura, where they can cause inflammation and scarring. This may damage cells’ DNA and cause changes that result in uncontrolled cell growth”.

La strage causata dalla fibra killer e i ritardi nelle bonifiche dei siti contaminati sul territorio italiano sono denunciati dall’Avvocato Bonanni “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2022“.

Conferma della rilevanza di tutte le esposizioni

La persistenza dell’inalazione fibre di amianto ha degli effetti altamente lesivi. Per tali motivi è necessario, prima di tutto, evitare l’esposizione, ovvero quantomeno abbatterne i livelli. Rimuovere l’amianto o quantomeno abbattere i livelli espositivi con le misure di sicurezza è molto importante. Infatti se l’amianto patogenetico del mesotelioma in proporzione alla sua espositiva, a maggior ragione già diminuire la dose è decisivo.

La nuova frontiera che l’ONA invoca per la terapia e cura del mesotelioma, ed in particolare del mesotelioma pleurico, è proprio quella legata all’infiammazione. Per tale ragione, questa è ritenuta la frontiera, insieme con la prevenzione primaria.

Conferma del nesso causale di tutte le esposizioni

Per tali ragioni, occorre rilevare che l’esposizione ad amianto determina il mantenimento di un costante stato infiammatorio. Questa è una condizione fondamentale alla trasformazione neoplastica di tessuto pleurico. A questo punto è ipotizzabile che l’utilizzo di un antinfiammatorio possa prevenire la trasformazione neoplastica. In ogni caso quantomeno  allungare la sopravvivenza in modelli animali, riducendo l’aggressività della malattia.

Lo stato infiammatorio causato da tutte precedenti esposizioni ed alimentata dalle successive, rappresenta la “conditio sine qua non”. Così non solo per indurre l’iniziale trasformazione neoplastica, ma anche la progressiva trasformazione neoplastica diffusa della pleura. Infatti in questo modo si facilita l’insorgenza di  foci neoplastici (noduli)  “metacroni” rispetto ai foci iniziali (mesotelioma neoplasia multicentrica e multifocale).

La continua esposizione a fibre ha anche un indubbio effetto di immuno-soppressione (macrofagi e neutrofili-mediata). Così c’è un ruolo fondamentale nello sviluppo delle mesotelioma della pleura e degli altri mesoteliomi.

Il rilascio di radicali liberi causati dall’infiammazione. In questo modo si contribuisce ai quadri di trasformazione neoplastica rispetto al fenomeno infiammatorio.

Mesotelioma e prova del nesso causale

Poiché tutte le esposizioni rilevano, è di tutta evidenza che la vittima di mesotelioma ha diritto all’integrale risarcimento di tutti i danni.

Il problema si pone perché i responsabili e  i datori di lavoro  negano il nesso causale. Infatti sostengono che il mesotelioma avrebbe origine da una sola fibra killer  e quindi non potrebbe essere individuato il responsabile di questa innovazione. In realtà questa tesi è fallace. 

Infatti nel caso in cui qualcuno dei responsabili dovesse eccepire l’assenza del nesso causale, in riferimento alle loro condotte, è invece evidente che tale nesso sussiste. Infatti se c’è stata esposizione c’è il nesso causale. Poiché tutte le esposizioni influiscono e quindi costituiscono quantomeno concausa, ex art. 41 c.p., con riferimento alle condotte attive ed omissive (art. 40, I e II co. c.p.).

Queste considerazioni non possono che rendere impossibile definire quando la prima cellula neoplastica compaia. Tuttavia proprio perché tutte le esposizioni hanno una rilevanza, il nesso causale è confermato.

Questa legge scientifica dimostra che tutti coloro che hanno causato l’esposizione ad amianto sono responsabili, corresponsabili.  Infatti si afferma la responsabilità in solido a carico di tutti coloro che hanno provocato delle esposizione ad amianto.

Questo discende dalla legge scientifica universale che è stata confermata. Se, infatti, tutte le esposizioni accelerano e aggravano e anticipano la morte per mesotelioma tutti coloro che la provocano sono responsabili.

Chi provoca le esposizioni asbesto causa il mesotelioma

Chiunque esponga un soggetto a fibre di amianto causa un processo infiammatorio che rappresenta  la “conditio sine qua non”  della comparsa del mesotelioma e della maggiore aggressività del nodulo maligno primario.

Così la responsabilità sussiste anche se il processo infiammatorio è alimentato da  successive esposizioni. Così il giurisprudenza: Cass. IV Sez. Penale, 45935/2019. Tanto è vero che la cancerogenesi è ricondotta già alle prime esposizioni, rispetto alle quali quelle successive possono avere solo aggravato il decorso, ed eventualmente anticipato la latenza. 

Nei soggetti predisposti tale nesso causale tra l’esposizione ad un carcinogeno completo (come l’amianto) e la comparsa ed aggressività di mesotelioma si configura con certezza.

Cura mesotelioma e tutela legale

L’ONA tutela le vittime di mesotelioma con assistenza medica per le vittime mesotelioma, con il dipartimento, con il quale è possibile ottenere la tutela legale e risarcitoria. Nel contempo, l’associazione fornisce anche il servizio di tutela legale vittime mesotelioma al quale si possono rivolgere tutti coloro che hanno subito dei danni.

L’ONA fornisce il servizio di assistenza legale gratuita per le vittime amianto, tra le quali quelle del mesotelioma.

Quindi è sufficiente chiedere l’assistenza all’associazione per ottenere la tutela legale gratuita, per l’indennizzo INAIL, il Fondo Vittime Amianto, il riconoscimento di causa di servizio, e le altre prestazioni previdenziali, tra cui il prepensionamento.

Tutte le vittime di mesotelioma e i loro familiari possono chiedere anche l’integrale risarcimento di tutti i danni.

Le vittime di mesotelioma, nel caso in cui ci sia stata esposizione professionale, hanno diritto al risarcimento dei danni amianto. La vittima del tumore del mesotelio e di altre patologie asbesto correlate, subisce i danni patrimoniali e quelli non patrimoniali. Gli stessi familiari subiscono dei pregiudizi.

Mesotelioma: causa di servizio e vittima del dovere

Per i pubblici dipendenti non privatizzati, c’è il diritto al riconoscimento della causa di servizio con l’equo indennizzo.

Inoltre, in caso di svolgimento di alcune delle attività di cui all’art. 1, co. 563, L. 266/05. Poi ci sono i casi dei cosiddetti equiparati. Sono coloro che svolgono il servizio in particolari condizioni ambientali ed operative eccedenti l’ordinarietà.

In quest’ultimo caso la regolamentazione normativa è dettata dall’art. 1, co. 564, L. 266/2005, e dall’art. 1 del d.p.r.243/2006, esteso alle esposizioni d’amianto. In tutti questi casi sussiste comunque il diritto alle riconoscimento dello status di vittima del dovere.

Tuttavia, l’azione legale non risolve il problema, perché questo cancro ha un esito, quasi sempre, infausto. Dunque, sono confermate le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni circa la necessità di evitare l’esposizione.

Risarcimento integrale dei danni

Tutti i danni debbono essere integralmente risarciti. L’indennizzo INAIL, oppure le altre prestazioni previdenziali, come quelle in favore delle vittime del dovere, non costituiscono integrale ristoro del pregiudizio.

Infatti i mesoteliomi e le altre patologie asbesto correlate hanno effetti invalidanti  e anche mortali sulla vittima ma anche sui suoi familiari.  Per questo motivo è fondamentale anche il risarcimento dei danni.

La vittima subisce anche dei danni morali ed esistenziali, che debbono essere integralmente risarciti (Cass., sez. Lav., sent. n. 777 del 2005). Le vittime, quindi, possono rivolgersi all’ONA per essere assistite anche per il risarcimento dei danni.

Abbiamo ottenuto significativi risultati per la tutela delle vittime del mesotelioma. L’ONA è al primo posto in Italia, nella ricerca e cura del mesotelioma.

Mesotelioma e i danni causati alle vittime

Il mesotelioma provoca innanzitutto il danno biologico. Ma non solo poiché  questa malattia è fortemente invalidante e cambia la vita di chi la subisce. Le fonti normative del diritto all’integrale risarcimento di tutti i danni (SS.UU. 26972/08) sono costituite prima di tutto  dalle norme di cui agli artt. 2, 3, 4, 29, 30, 31, 32, 35, 36 e 41 II co. della Costituzione.

Inoltre il fondamento giuridico  del diritto al risarcimento dei danni risiede anche  nelle  norme dei Trattati Internazionali. Si può ricordare l’art. 1 della Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, che sancisce  la tutela  della della «integrità morale quale massima espressione della dignità umana».

In più ci sono tutti gli altri diritti della persona umana. Ancora, quelli della e dei protocolli allegati. Queste norme sono a pieno titolo di diritto comunitario. Così l’art. 6 del Trattato di Lisbona. 

Tutto risulta confermato dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione. Tra le tante Corte di Cassazione, III Sez. Civ., sentenza n. 2352 del 2010, in quanto rientrante nel catalogo dei diritti della persona umana.

Fondamento del diritto al risarcimento del danno

L’integrità psicofisica e la salute di tutti i cittadini sono garantiti dall’art. 32 Cost.. questi tutele sono rafforzate nel rapporto di lavoro, per effetto dell’articolo 2087 del codice civile. Nello specifico è per effetto del testo unico di tutela della salute dei lavoratori  D. Lgs. 81/2008.

In caso di lesione dell’integrità psicofisica per malattia professionale, la vittima ha diritto anche al risarcimento di tutti gli altri danni.

La vittima subisce dei pregiudizi anche per la modificazione della sua identità personale e per i rapporti con i famigliari.

Risarcimento danni dei familiari vittime mesotelioma

I danni subiti dal lavoratore defunto per mesotelioma debbono essereliquidati ai suoi eredi, legittimi o testamentari.

I familiari e coloro che erano legati alla vittima primaria, hanno diritto al risarcimento dei danni iure proprio, che per gli eredi si aggiungono a quelli iure hereditario.

La quantificazione dei danni è effettuata con criterio equitativo.

In ultimo, infatti, le Sezioni Unite (22 luglio 2015, n. 15350) hanno confermato il principio del diritto al ristoro integrale di tutti i danni (SS.UU. n. 26972 e n. 26973 del 2008, a loro volta ricollegabili a SS.UU. 6572/2006). Cosi allo stesso modo devono essere risarciti  tutti i pregiudizi sofferti dai familiari (Corte di Cassazione, III Sezione Civile, sentenze 8827 e 8828 del 2003).

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