Osimertinib come cura tumore al polmone

Osimertinib, come cura per il tumore al polmone, è un farmaco utilizzato durante la chemioterapia. Questo è uno degli approcci terapeutici a cui sottoporre le vittime di cancro polmonare.

La chemioterapia trova impiego nel trattamento del carcinoma polmonare non a piccole cellule (adenocarcinoma o NSCLC) e a piccole cellule (microcitoma o SCLC).

Il tumore polmonare è una delle prime cause di morte nei Paesi industrializzati. Costituiscono fattori di rischio l’inquinamento, agenti cancerogeni e il fumo di sigaretta. Quest’ultimo è il responsabile di 8-9 tumori del polmone su 10.

Il fumo agisce in sinergia con altri fattori cancerogeni, come l’asbesto. Infatti, ogni anno, circa 70.000 decessi per tumore polmonare sono dovuti alle esposizioni a fibre di amianto. Anche IARC, nella monografia “Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite“, conferma questi dati.

L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA e il suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, assistono le vittime di tutte le patologie asbesto correlate, come il tumore del polmone. Si può così ricevere assistenza medica e legale gratuita.

consulenza Osimertinib
INDICE

Osimertinib: inibitore orale di EGFR di terza generazione
Cura tumore polmonare: dosaggio consigliato
Studi clinici riguardanti l’azione di Osimertinib Tagrisso
Quali sono gli effetti indesiderati provocati dal farmaco?

Tempo stimato di lettura: 5 minuti

Osimertinib Tagrisso: chemioterapia del tumore al polmone

Osimertinib è un inibitore di EGFR di terza generazione. È un tipo di medicinale antitumorale, denominato inibitore della tirosin-chinasi. Diversamente da quelli di prima e seconda generazione (Gefitinib, Erlotinib, Afatinib), Osimertinib Tagrisso agisce sulle cellule tumorali che presentano la mutazione T790M del gene EGFR.

Questa mutazione è una modifica specifica del gene di una proteina. Questa è chiamata recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR).

La funzione del farmaco è quella di inibire il recettore EGFR. Questo normalmente regola la crescita e la divisione delle cellule. In quelle del cancro del polmone, l’EGFR è iperattivo. Per questo causa la divisione incontrollata delle cellule tumorali. Bloccando l’EGFR, Osimertinib contribuisce a ridurne la crescita e la diffusione.

Osimertinib Tagrisso è generalmente usato nel trattamento di adulti affetti da adenocarcinoma. È indicato in pazienti con tumore in stadio avanzato. Questi inoltre presentano la mutazione T790M.

Altri farmaci antitumorali sono Alectinib, Atezolizumab, Brigatinib, Ceritinib, Crizotinib, Dabrafenib, Durvalumab, Gemcitabina, Etoposide, Nintedanib, Nivolumab, Pembrolizumab, Taxolo, Taxotere, Trametinib, Vinorelbina.

Come si somministra la terapia di Osimertinib?

La terapia di Osimertinib viene somministrata per via orale. La dose è 80 mg. Va assunta una volta al giorno. L’orario di assunzione è indipendente dal cibo.

La compressa non deve essere frantumata o masticata. Inoltra va assunta alla stessa ora ogni giorno.

Qualora ci fossero difficoltà nella deglutizione, il farmaco può essere disciolto in acqua. È importante assicurarsi che non rimanga alcun residuo del medicinale nel bicchiere.

Infine, durante il trattamento con Osimertinib, bisogna evitare di mangiare pompelmo o berne il succo. Questo alimento, infatti, potrebbe ridurre l’efficacia della terapia.

Gli eccipienti presenti nel farmaco sono mannitolo, cellulosa microcristallina, idrossipropilcellulosa, sodio stearil fumarato, alcool polivinilico, biossido di titanio, macrogol 3350, talco, ossido di ferro giallo (E 172), ossido di ferro rosso (E 172), ossido di ferro nero (E 172).

Studi sull’efficacia della terapia di Osimertinib

Gefitinib, Erlotinib e Afatinib rappresentano lo standard terapeutico nei pazienti con adenocarcinoma polmonare EGFR mutato. Nonostante la loro efficacia, dopo circa 9-12 mesi, la loro azione si riduce. A questo punto nei pazienti la malattia progredisce.

Infatti circa il 50% dei pazienti sviluppa una seconda mutazione a carico del gene EGFR. Questa è la mutazione T790M. Essa previene il legame di Gefitinib, Erlotinib o Afatinib al recettore EGFR. Così esso prosegue la sua azione di stimolo della crescita sulle cellule tumorali.

Osimertinib nasce quindi come farmaco per inibire le cellule tumorali con mutazione T790M. Si lega con poca affinità alle cellule esprimenti la forma non mutata del recettore. Questa è presente fisiologicamente in diversi tessuti del nostro corpo.

L’azione risulta efficace contro la malattia. Si sviluppano pochi effetti collaterali. In più si mantiene una buona qualità di vita per il paziente.

Inizialmente il farmaco è stato somministrato a 31 pazienti. Poi Osimertinib è stato somministrato ad ulteriori 222 pazienti con adenocarcinoma polmonare e mutazione del gene EGFR. Questi erano in progressione dopo la terapia con Gefitinib, Erlotinib o Afatinib.

Non tutti i pazienti arruolati avevano sviluppato, al momento della progressione della malattia, la mutazione T790M. Tuttavia, l’efficacia di Osimertinib è risultata nettamente maggiore in questo sottogruppo.

Successivamente, allo studio di fase III, AURA3, hanno partecipato 419 pazienti di diversi Paesi. In questa occasione si è confrontato Osimertinib con lo standard terapeutico, rappresentato dalla chemioterapia a base di platino (Cisplatino, Carboplatino e Pemetrexed).

I risultati hanno dimostrato che Osimertinib Tagrisso raddoppia la probabilità di ridurre le dimensioni della malattia. Inoltre triplica la sopravvivenza libera da progressione. Infine dimezza la frequenza degli effetti collaterali.

Effetti collaterali chemioterapia tumore al polmone

Nei pazienti sottoposti a Osimertinib possono manifestarsi degli effetti collaterali. Ci sono effetti indesiderati molto comuni, che sono riscontrati in più di 1 paziente su 10.

Questi sono diarrea, infiammazione del cavo orale, eruzione cutanea o secchezza della cute. Inoltre si può verificare la paronichia. Questa consiste in infiammazione e dolore del letto ungueale, cambiamento di colore delle unghie, distrofia ungueale e infezione delle unghie.

Esistono poi degli effetti collaterali comuni, che possono verificarsi in più di 1 paziente su 100. Sono tossicità epatica e ridotta frequenza cardiaca. A questi si aggiungono effetti indesiderati rari, presenti in più di 1 paziente su 10.000, come la polmonite.

Inoltre è sconsigliato assumere determinati medicinali, se si è in terapia con Osimertinib. Questi sono:

  • fenitoina, carbamazepina o fenobarbital, usati per crisi epilettiche o convulsioni;
  • rifabutina o rifampicina, usati per il trattamento della tubercolosi (TBC);
  • erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), utile per il trattamento della depressione.
  • warfarin, usato per i coaguli di sangue;
  • alfentanil, fentanil e altri antidolorifici;
  • rosuvastatina, utile per abbassare il livello di colesterolo;
  • pillola contraccettiva orale ormonale.

Infine è consigliabile non generare figli durante il trattamento. Infatti Osimertinib potrebbe danneggiare lo sviluppo del bambino. Bisogna quindi usare un metodo contraccettivo valido per tutta la durata del trattamento. La contraccezione va proseguita per almeno 90 giorni dopo il completamento della terapia.

ONA e servizi di assistenza per vittime tumore al polmone

L’ONA fornisce servizi di tutela alle vittime di tumore al polmone, mesotelioma o altre malattie asbesto correlate. Si può far richiesta di assistenza medica gratuita. Grazie ad essa la vittima può ottenere una diagnosi precoce e terapie tempestive.

Avvocati specializzati, coordinati dall’Avv. Bonanni, forniscono tutela legale gratuita. In questo modo si possono vedere riconosciuti i propri diritti e ottenere il risarcimento dei danni.

È garantita la tutela anche delle vittime di malasanità. Si assicura così la responsabilità medica.

È possibile chiamare il numero verde o compilare il form per ricevere maggiori informazioni.

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