La chemioterapia Ceritinib è un protocollo di cura efficace per diverse forme di tumore. Si tratta di un inibitore ora le altamente selettivo per le mutazioni ALK. Il farmaco è somministrato in monoterapia per il trattamento dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule.
Beneficiano del trattamento sia coloro che non sono mai stati sottoposti a trattamento, sia coloro che hanno il tumore in stadio avanzato. In particolare, il farmaco appartiene ad una nuova classe di farmaci antitumorali mirati in grado di bloccare la replicazione e la crescita del tumore. Si tratta di farmaci a bersaglio molecolare che stanno rivoluzionando il campo della medicina oncologia.
L’Osservatorio Nazionale Amianto, da anni impegnato nella lotta contro il tumore, sostiene la ricerca nella lotta contro il cancro affinché sempre più persone possano avere una chance di vita in più.
L’ONA sostiene tutti i malati di cancro, soprattutto coloro che ricevono una diagnosi di patologia asbesto correlata. Inoltre, grazie allo sportello online, offre assistenza legale e medica gratuita non solo alle vittime primarie, ma anche ai loro familiari.
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Chemioterapia come cura per i tumori
La chemioterapia rappresenta il protocollo di cura maggiormente utilizzato per la cura dei tumori. Si tratta di una terapia sistemica che ha effetti generalizzati su un gruppo di cellule caratterizzate tutte dalla rapida capacità di replicazione.
Il termine “chemioterapia” è stato utilizzato per la prima volta dal medico tedesco Paul Ehrlich nei primi anni del 1900. I farmaci chemioterapici sono identificati anche come farmaci antineoplastici.
Questi agiscono a livello del patrimonio genetico, sulle strutture molecolari e direttamente su alcuni enzimi o proteine indispensabili per la divisione cellulare.
Una volta somministrati, i farmaci antineoplastici interferiscono con la sintesi del DNA o l’assemblaggio del fuso mitotico, impedendo la replicazione e divisione cellulare. Per questo motivo, la chemioterapia ha un effetto benefico per tutti quei tumori che hanno un alto indice di proliferazione cellulare.
Risultati analoghi, purtroppo, non sono stati riscontrati in tumori con basso indice di proliferazione. In base alle condizioni di salute del paziente, allo stadio della neoplasia e ad altri fattori, il paziente può ricorrere alla chirurgia, radioterapia e immunoterapia, oltre alla chemioterapia. Inoltre, in alcuni rari casi, vi sono alcune patologie che possono beneficiare della combinazione di più protocolli di cura.
Ceritinib per la mutazione del recettore ALK
Il ceritinib è una sostanza che appartiene a una nuova classe di farmaci antitumorali mirati, i cosiddetti inibitori della crescita tumorale. Questa classe di molecole agisce contro i tumori in modo più selettivo rispetto alla chemioterapia tradizionale. Gli inibitori della crescita tumorale possono uccidere le cellule tumorali o solamente impedire che si sviluppino.
Ceritinib, commercializzato con il nome di Zykadia, è un farmaco inibitore umano che inibisce l’auto fosforilazione del linfoma anaplastico a grandi cellule (ALK). Si tratta del gene che codifica il recettore tirosin-chinasico del linfoma anaplastico.
Eventuali mutazioni e riarrangiamenti del gene ALK sono causa di trasformazione neoplastica. In particolare, il gene ALK codifica per una proteina il cui ruolo è proprio quello di indurre le cellule a divisione e moltiplicazione cellulare. La terapia può essere iniziata solamente in presenza della mutazione.
Infatti, i pazienti candidabili alla terapia sono selezionati attraverso dei test diagnostici in grado di rivelare la presenza o meno della mutazione. Nel caso in cui la mutazione non si rilevi nel paziente, quest’ultimo può ricorrere ad altre pratiche terapeutiche.
Farmaci antitumorali per la lotta contro il tumore
Tuttavia, la chemioterapia può essere applicata mediante la somministrazione di ulteriori farmaci, tra cui: Actinomicina, Alectinib, Alimta, Capecitabina, Carboplatino, Cisplatino, Docetaxel, Etoposide, Fluoracile, Gemcitabina, Taxolo e Vinorelbina.
Somministrazione e posologia del farmaco Ceritinib
La somministrazione di farmaci chemioterapici deve avvenire sotto la stretta supervisione di personale medico specializzato nell’utilizzo di medicinali citotossici. Inoltre, prima di iniziare la terapia, i pazienti devono essere accuratamente valutati al fine di identificare il protocollo di cura più idoneo per la persona.
La somministrazione del farmaco avviene per via orale, una volta al giorno, sempre alla stessa ora. L’assunzione del farmaco può essere accompagnata con l’ausilio di cibo ed acqua, purché il farmaco non venga frantumato o masticato. Infatti, nel caso in cui il farmaco non si presenti integro nella sua confezione, non deve essere assolutamente assunto. Il contatto tra le mucose ed il principio attivo dell’inibitore potrebbe avere delle conseguenze gravi per la persona.
Per quanto riguarda la posologia, invece, la dose raccomandata di Ceritinib è di 450 mg. L’assunzione può avvenire in maniera ciclica fino a quando il paziente non osserva un beneficio clinico. Inoltre, se la persona dimentica di assumere una dose, deve recuperarla a meno che la successiva non sia prevista entro le 12 ore.
Tuttavia, in caso di reazioni avverse gravi, il medico oncologo può prevedere una modificazione della dose precedentemente prescritta. Va ribadito, però, che l’aggiustamento della dose non può mai essere maggiore rispetto a quella prescritta prima.
Effetti collaterali della chemioterapia Ceritinib
L’effetto citotossico dei farmaci antiblastici è ormai noto. La chemioterapia ha effetti generalizzati poiché non è in grado di distinguere le cellule trasformate da quelle che normalmente presentano un elevato tasso di replicazione. Infatti, gli organi maggiormente colpiti dai farmaci chemioterapici sono proprio quelli che si rinnovano in continuazione.
Ad esempio, tra gli effetti collaterali vi sono:
- Epatotossicità, il cui effetto collaterale può essere gestito mediante la sospensione del farmaco e/o la riduzione della sua dose;
- Infiammazione polmonare e polmonite, che se non diagnosticate tempestivamente possono avere un esito fatale per le persone;
- bradicardia, con abbassamento della frequenza cardiaca o battito irregolare, che se non diagnosticata tempestivamente potrebbe avere un esito infausto;
- reazioni avverse gastrointestinali, come nausea, vomito, diarrea, etc., che possono essere modulati mediante la somministrazione di farmaci generici di utilizzo quotidiano;
- ipoglicemia, un effetto collaterale raro, ma comunque riscontrato in alcuni pazienti con diabete mellito e/o uso concomitante di steroidi.
Ulteriori informazioni per la chemioterapia con Ceritinib
La chemioterapia con Ceritinib presenta ulteriori controindicazioni per la sua assunzione. I medici, per le donne in età fertile consigliano l’utilizzo di metodi contraccettivi validi al fine di non riscontrare problemi durante la gravidanza. Infatti, la chemioterapia potrebbe rappresentare un rischio non solo per la madre ma anche per il feto.
Di conseguenza, anche coloro che ricevono una diagnosi di tumore durante la gestazione, devono posticipare il più possibile l’inizio di un percorso chemioterapico. I medici raccomandano un tempo di attesa di almeno 5 mesi prima di intraprendere un percorso di gravidanza.
Le stesse raccomandazioni valgono anche per gli uomini. Coloro che si sottopongono a chemioterapia con Ceritinib devono utilizzare metodi contraccettivi per almeno 3 mesi dopo l’ultimo ciclo di somministrazione. Inoltre, gli uomini possono ricorrere alla pratica di congelamento del liquido seminale prima di iniziare la terapia.
L’assunzione di farmaci chemioterapici può incidere sulla fertilità della donna e dell’uomo.
Tumore del polmone e chemioterapia Ceritinib
Il tumore del polmone è una neoplasia particolarmente invalidante. Colpisce le strutture interne degli organi deputati alla respirazione, quali alveoli, bronchi e bronchioli. La neoplasia a livello di queste strutture anatomiche è responsabile della sintomatologia, come: dolore al petto, difficoltà respiratoria, etc.
In base alle strutture anatomiche interessate dalla patologia è possibile distinguere due differenti forme neoplastiche, comunemente definite come tumore del polmone. Il microcitoma è una neoplasia che si sviluppa quasi esclusivamente a livello delle strutture centrali e terminazioni nervose del polmone. Questa patologia, detta anche tumore del polmone non a piccole cellule, si sviluppa solo raramente.
La forma di tumore maggiormente frequente è il tumore del polmone non a piccole cellule, detto anche adenocarcinoma polmonare. Questa patologia interessa la maggior parte delle persone che ricevono una diagnosi di tumore al polmone e si sviluppa prevalentemente a livello dei tessuti epiteliali e nel parenchima polmonare.
Generalmente, per il tumore del polmone la chemioterapia rappresenta il protocollo di cura maggiormente utilizzato. Infatti, il tumore del polmone è una patologia che sviluppa molto velocemente e la diagnosi è spesso tardiva. A maggior ragione, quando l’agente cancerogeno è rappresentato dall’amianto.
Patologie asbesto correlate e tutela medico legale
Le patologie asbesto correlate sono tutte quelle patologie che si sviluppano per esposizione a polveri e fibre di amianto. Quest’ultime sono particolarmente lesive per la salute umana in quanto, il sistema immunitario non è in grado di eliminarle dal nostro organismo.
Per questo motivo, una volta che le fibre di amianto entrano a contatto con gli organi, sono responsabili di una lunga risposta infiammatoria, responsabile per la trasformazione neoplastica delle cellule interessate. Le patologie asbesto correlate si caratterizzano per i lunghi tempi di latenza che intercorre dal momento dell’esposizione all’agente cancerogeno al momento in cui la persona riceve la diagnosi.
Data l’elevata lesività delle fibre di amianto e i lunghi tempi di latenza, le persone, spesso, ricevono una diagnosi infausta ed hanno pochissime possibilità di sopravvivenza. L’asbestosi polmonare, le placche pleuriche e gli ispessimenti pleurici rappresentano lo stato infiammatorio che anticipano la trasformazione neoplastica. In particolare, il tumore del polmone, il cancro della laringe, il tumore alle ovaie, tumore della faringe, del cancro dello stomaco, del colon-retto ed il tumore dell’esofago sono le neoplasie che insorgono in seguito all’infiammazione da asbesto.
Il mesotelioma, invece, è quella neoplasia asbesto correlata e monofattoriale la cui causa è da ricercare solo ed esclusivamente per esposizione ad amianto. Sulla base delle membrane coinvolte, si distingue il mesotelioma:
Per approfondire di più sul mesotelioma, clicca sul link.
Osservatorio Nazionale Amianto e la tutela medico-legale
L’Osservatorio Nazionale Amianto, coordinato dal suo Presidente, Avv. Ezio Bonanni, da anni offre assistenza medica e legale gratuita a tutti coloro che ricevono una diagnosi di patologia asbesto correlata. Rivolgersi all’ONA permette di accedere ai benefici economici ed assistenziali previsti dall’INAIL, l’Istituto nazionale Assicurazione Infortuni sul Lavoro.
Infatti, l’associazione è impegnata da oltre un decennio in attività di sensibilizzazione e supporto non sono per le vittime primarie, ma anche per i loro familiari. Tra queste, le azioni legali intraprese per evitare l’esposizione a qualsiasi cancerogeno, oltre l’amianto.
Tra gli impegni dell’ONA, associazione non lucrativa, vi sono anche le attività di sensibilizzazione alla sorveglianza sanitaria, in particolar modo per coloro che lavorano in ambienti non sicuri. Infatti, secondo uno studio europeo, i lavoratori esposti a cancerogeni in Italia, sono circa 4.200.000 su 21.8 milioni di lavoratori complessivi.
Per questo motivo, l’Avv. Ezio Bonanni ribadisce l’importanza della sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavoro e di investire nella ricerca scientifica. In questo modo, le attività di prevenzione, i protocolli di cura terapeutici e le patologie asbesto correlate potranno beneficiare dei nuovi risultati scientifici.
Assistenza ONA e chemioterapia con Ceritinib
La tutela della salute rappresenta una delle maggiori finalità dell’ONA. Accedi al servizio di assistenza medica gratuita e assistenza legale gratuita compilando il form nella pagina con tutte le info richieste, oppure telefona il numero verde allo 800 034 294.
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