Roma rischio amianto scuole: riflettori puntati sulla capitale, presso cui l’ONA è operativa già dal 2008. Molti edifici scolastici sono stati oggetto di bonifica nella città di Roma.
È stato così premiato lo sforzo dell’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Avv. Ezio Bonanni. Un lavoro, quello della bonifica delle scuole, necessario. Inoltre l’ONA continua a tutelare le vittime esposte alla fibra killer con il servizio di consulenza gratuita legale e medica.
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Roma rischio amianto scuole: XI Commissione Capitolina
Nonostante l’impegno dell’ONA e dell’Avv. Ezio Bonanni, la problematica dell’amianto nelle scuole non sembrerebbe ancora arginata. Molti cittadini, però, iniziano a riconoscere la gravità del problema e temono per la vita dei propri figli.
L’Osservatorio Nazionale Amianto parteciperà all’iniziativa e prenderà parte ai lavori per risolvere la situazione amianto, presente ancora in molti edifici scolastici della Capitale.
Situazione, denunciata dall’associazione stessa dal lontano 2009, e che tutt’oggi non sembra trovare spazio per scrivervi la parola fine.
Questo appuntamento è stato fortemente voluto dall’On.le Francesco Figliomeni, nonché Consigliere del Comune di Roma con Fratelli d’Italia. Un incontro necessario per spronare a riaprire un dibattito che sembrerebbe ormai dormiente, sulla presenza di materiali cancerogeni all’interno di edifici scolastici ancora frequentati.
Il fine dell’On.le Figliomeni infatti, è quello di sollecitare le istituzioni ad eseguire operazioni di bonifica e messa in sicurezza delle strutture pubbliche. Anche queste, richieste avanzate da lungo tempo dall’ONA, proprio per tutelare i cittadini.
Roma rischio amianto scuole: parla l’Avv. Ezio Bonanni
«Ci auguriamo che dalle parole seguano i fatti. Per l’amianto nelle scuole, come per le buche nelle strade di Roma. Noi il prossimo 20 marzo saremo presenti per continuare a chiedere prima di tutto la messa in sicurezza degli edifici scolastici, e poi la rimozione dei materiali di amianto e contenenti amianto» dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
La bonifica degli edifici pubblici rappresenta infatti per l’ONA uno degli obiettivi primari, per il quale bisogna insistere fino ad ottenere la vittoria. È infatti preoccupante pensare che i nostri figli possano un domani contrarre una patologia asbesto correlata, facendo un’azione così comune come stare seduti tra i banchi di scuola.
“Daremo il nostro contributo e per chiedere al Comune di Roma e all’amministrazione Raggi l’adeguata applicazione delle norme finalizzate allo smantellamento di amianto dalle strutture pubbliche e scolastiche, eliminando le criticità che possono essere adottate in una logica di superamento del problema”, dichiara Michele Rucco, Segretario Generale dell’ONA, che sarà presente all’incontro di domani rappresentando l’associazione ed incalzando così l’impegno dell’associazione nella lotta contro l’amianto.
Focus di approfondimento sul rischio amianto
In seguito alle numerose denunce esposte dall’ONA, è stata effettuata una verifica del numero dei casi di mesotelioma tra il personale docente e non docente e sono stati registrati 63 casi nel comparto istruzione: 41 uomini e 22 donne. A scorrere le categorie professionali, c’è da restare di sasso: 25 insegnanti, 6 bidelli, 5 tecnici di laboratorio e così via.
Questo lancia un serio allarme non solo per i bambini, adolescenti che frequentano le strutture pubbliche contaminate, la minaccia infatti incombe anche sul personale degli edifici scolastici.
Nel corso degli anni, il numero dei casi di mesotelioma è aumentato. L’ amianto nelle scuole era presente perché veniva adoperato come isolante termico e antincendio, come è avvenuto a lungo in tutti gli edifici pubblici.
Nelle scuole, l’amianto era presente anche nei cartoni e nei tessuti d’amianto nei laboratori tecnici e artigianali e prima che venisse commercializzato sotto forma di panetto premiscelato e pronto all’uso perfino il Das, nel quale è stato trovato il crisotilo.
Speriamo quindi che alla luce dell’incontro che avverrà domani, qualcosa possa cambiare in modo da tranquillizzare le famiglie, gli insegnanti e il resto del personale impiegato nelle scuole, costretti a convivere con l’incubo di doversi ammalare pur avendo come unica colpa quella di compiere il proprio dovere.
Scuole amianto, condannato il Ministero dell’Istruzione
La professoressa Olga Mariasofia D’Emilio, ha inalato la fibra killer dove insegnava, nella scuola media Farini di Bologna, per oltre 10 anni. Il 17 maggio 2002 gli è stato diagnosticato un mesotelioma pleurico. L’esposizione all’amianto è stata identificata da dottor Arturo Cianciosi, medico legale ONA. Da qui si è partiti per il ricorso.
La sentenza è arrivata nel dicembre 2021, quasi 4 anni dopo la morte della donna. La famiglia della professoressa è stata risarcita per 930mila euro. Il Tribunale di Bologna ha condannato il Ministero dell’Istruzione a pagare l’ingente somma, proprio per la mancata bonifica dell’istituto scolastico.
“Una sentenza storica“, ha dichiarato il presidente dell’ONA, che è sicuro che questo risultato sarà utilizzato in tanti procedimenti simili, anche a Roma.
Consulenza gratuita ONA dedicata alle vittime
L’ONA e l’Avvocato Bonanni garantiscono alle vittime esposte ad amianto e ai loro familiari l’assistenza medica e l’assistenza legale. Per avere maggiori informazioni e richiedere la consulenza basta chiamare il numero verde o compilare il form.