Segnalazioni mappatura amianto è lo strumento di prevenzione del rischio individuale e per la bonifica. Infatti, con la mappatura è possibile individuare i siti contaminati e evitare l’esposizione. La prevenzione primaria annulla il rischio amianto. Si tutela, così, la salute e l’ambiente.
Questo è l’obiettivo principale perseguito dall’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e dal suo presidente, l’Avvocato Bonanni. Inoltre, per chi purtroppo è stato già esposto ad amianto e ha subito danni alla propria salute, è stato creato il servizio di consulenza gratuita medica e legale.
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Le fibre cancerogene e i danni alla salute
Tutte le fibre di amianto danno origine a infiammazione e cancro, compreso il crisotilo (serpentini). Gli altri minerali di amianto, cioè gli anfiboli, sono i più dannosi: actinolite, amosite, antofillite, crocidolite e tremolite. Le fibre dei minerali di asbesto provocano prima di tutto malattie infiammatorie (asbestosi, placche pleuriche ispessimenti pleurici) e poi cancerogene, come conferma l’ultima monografia IARC.
Queste malattie asbesto correlate di natura fibrotica hanno un tempo di latenza inferiore e si manifestano prima. Poi ci sono quelle neoplastiche, tra le quali i mesoteliomi, che sono quelle più aggressive. Poi il tumore del polmone, della laringe e delle ovaie, con certezza ricondotte all’asbesto. Infine, altri tumori come quello della faringe, dello stomaco e del colon retto, per i quali ci sono delle evidenze, così come per quello dell’esofago. Ci sono poi le leucemie e altri tumori.
Segnalazioni mappatura amianto: prevenzione primaria
L’Osservatorio Nazionale Amianto permette la segnalazione dei siti contenenti amianto. In questo modo, tutti i cittadini e lavoratori possono segnalare siti con sospetto della presenza dei materiali di asbesto.
Così, risultano mappati i luoghi di vita e di lavoro, come edifici pubblici, scuole, ospedali e si evita in questo modo l’esposizione ad amianto. In più si permette di mettere in sicurezza i siti e prevenire le malattie amianto.
La mappa ONA per le segnalazioni amianto
L’Osservatorio Nazionale Amianto, oltre a mettere a disposizione un’apposita APP per la segnalazione dei siti contaminati, ha inserito anche una mappa interattiva dove trovare regione per regione l’elenco delle segnalazioni amianto Italia effettuate dai nostri lettori.
I lavoratori dei siti di atto di indirizzo hanno diritto ai benefici contributivi per il prepensionamento e rivalutazione della pensione oppure alla pensione d’invalidità amianto.
La segnalazione dei siti contaminati o contenenti amianto permette l’aggiornamento della mappatura amianto. Con le segnalazioni mappatura amianto è possibile evidenziare il rischio ed evitare che ci siano esposizioni a queste fibre cancerogene. In più favorisce una più efficace e tempestiva bonifica.
Siti contaminati oggetto di atti di indirizzo ministeriali
Gli atti di indirizzo del Ministero del Lavoro sono stati indirizzati all’INAIL per il rilascio delle certificazioni di esposizione. Successivamente, hanno avuto una loro consacrazione normativa, con l’art. 18, co. 8, L. 179/2002, cui ha fatto seguito l’art. 1, co. 20, 21 e 22 L. 247/2007.
La consultazione di questa mappa è molto importante. Infatti, è possibile così capire quali sono i siti contaminati da amianto identificati dal Ministero del Lavoro. Così i lavoratori possono evitare le esposizioni alla fibra killer. In più, gli stessi lavoratori possono ottenere l’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizioni amianto.
Questi atti di indirizzo sono importanti per l’accredito delle maggiorazioni amianto perché sono una prova dell’esposizione e permettono anche la tutela del danno biologico.
Infatti, in caso di mesotelioma, asbestosi, placche pleuriche, ispessimenti pleurici e altre neoplasie come il tumore del polmone, della faringe, della laringe, dello stomaco, delle ovaie e del colon, si può dimostrare il rischio amianto proprio con l’atto di indirizzo del Ministero del Lavoro.
Atti di indirizzo e tutela legale delle vittime
Quindi, l’INAIL ha già ricevuto dal Ministero gli atti di indirizzo che doveva utilizzare per rilasciare la certificazione di esposizione. Se c’è un lavoratore di questi siti con malattia amianto, è evidente che la prova della presenza dell’agente dannoso è già presso l’INAIL.
Se l’ente nega il riconoscimento della malattia professionale il lavoratore può agire facendo valere la prova documentale della presenza di amianto con l’atto di indirizzo. Questo è molto importante per i casi di mesotelioma e delle altre malattie asbesto correlate lista I INAIL, poiché per queste ultime si presume il nesso causale.
Per le malattie della lista I INAIL, è sufficiente la presenza dell’agente cancerogeno asbesto. Quindi la sola presenza, attiva la presunzione legale di origine. Quindi l’atto di indirizzo è la prova decisiva, utilizzata dall’avv. Ezio Bonanni per ottenere l’indennizzo INAIL malattia professionale. Il lavoratore può procedere così con la domanda amministrativa.
Segnalazioni mappatura amianto: eternit dove si trova?
L’amianto, anche detto asbesto (dal greco asbestos = indistruttibile o inestinguibile) è un minerale anticamente utilizzato soprattutto per la sua capacità di non prendere fuoco.
Nel nostro Paese fino al 1992 fu utilizzato in più di 3000 applicazioni. Finché la Legge 257 del 1992 ne vietò la produzione, lavorazione e commercializzazione.
In molti Stati è utilizzato, estratto e commercializzato tutt’oggi, con danni gravissimi per chi ne resta esposto. L’amianto killer è stato utilizzato in diversi settori, in Italia in particolare tra il 1959 e il 1993. Il primo passo per tutelarsi da questo pericoloso minerale, è sicuramente individuarne l’utilizzo.
Segnalazioni mappatura amianto: edilizia
Una delle caratteristiche principali dell’amianto è che si presta a essere lavorato in diversi modi, in particolare con il cemento. Si tratta dell’amianto compatto. In questo caso siamo di fronte al cosiddetto eternit. Può infatti essere impastato con il calcestruzzo per fornire più resistenza alle tegole.
La forma più comune che è possibile incontrare è quella a lastre ondulate, tipica delle coperture degli edifici. È stato impiegato anche nella costruzione di tubature, canne fumarie e fognature, e, in questo caso, si presenta invece con la forma di lastre piane.
Segnalazioni mappatura amianto: industria e trasporti
L’amianto è un minerale che è stato utilizzato in tutti i settori, in particolare nell’industria. Oltre a quella del cemento amianto, è stato utilizzato in tutte le strutture, gli impianti e prodotti. Laddove vi fosse calore lì si trova l’amianto. Le alte temperature erano sempre associate all’utilizzo dei minerali di asbesto.
Così le industrie chimiche e siderurgiche lo utilizzavano nei frigoriferi, nei condizionatori, nei forni, nelle stufe. L’amianto è stato utilizzato anche nella produzione di oggetti di uso comune come asciuga capelli e tendaggi.
Nel settore dei trasporti l’amianto è stato utilizzato soprattutto per la realizzazione dei ferodi dei freni e delle frizioni degli autoveicoli. Era presente inoltre nelle coperture interne delle navi e dei treni delle Ferrovie dello Stato.
Le malattie amianto correlate e l’importanza delle segnalazioni
L’Osservatorio Nazionale Amianto permette anche la segnalazione dei casi di patologie asbesto correlate nella pagina Segnala Malattie Amianto. Attraverso questi strumenti informativi l’Osservatorio Nazionale Amianto è in grado di aggiornare costantemente i dati epidemiologici.
Questi dati sono relativi ai casi di malattie amianto correlate in Italia, anche di quelle non inserite nelle tabelle. Ne delinea un quadro completo l’Avv. Ezio Bonanni in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – Ed.2022“.
Epidemia di malattie amianto in Italia
L’ONA ha registrato circa 1900 casi di mesotelioma fino al 2019. Attualmente sono in costante aumento. Questi dati sono in linea con i precedenti due rapporti, redatti dall’ONA.
I dati del secondo rapporto mesoteliomi ONA sono in linea anche con quelli riportati nel VII Rapporto Mesoteliomi del ReNaM – INAIL.
Il numero dei mesoteliomi è in aumento. Inoltre, non si può circoscrivere l’epidemia al solo mesotelioma. Occorre censire tutti i casi di malattie asbesto e, grazie alla segnalazione mappatura amianto, la presenza di minerali di asbesto, che permette di dimostrare il nesso causale.
Oltre alla prevenzione primaria, svolge un importante ruolo nella tutela della salute dei lavoratori esposti la prevenzione secondaria. Infatti la sorveglianza sanitaria è essenziale per giungere a una diagnosi precoce e sottoporsi a terapie tempestive. Inoltre tutti questi dati sono fondamentali per provare il rischio e ottenere il riconoscimento dei propri diritti, attraverso la prevenzione terziaria.
Patologie asbesto correlate riconosciute dall’INAIL
Segnalare i casi di malattie amianto correlate permette l’integrazione e l’aggiornamento delle tabelle INAIL delle malattie professionali, che prevedono 3 liste. Il tumore della laringe e delle ovaie, per esempio, sono patologie asbesto correlate inserite solo nel 2014 nella Lista I dell’INAIL. Ciò è potuto accadere perché ci sono state le segnalazioni e in seguito all’aggiornamento dello IARC.
L’INAIL ha inserito le malattie da amianto in 3 liste. La lista I racchiude le malattie di elevata probabilità di origine professionale e comprende:
- Asbestosi polmonare (I.4.03);
- Placche pleuriche (I.4.03);
- Ispessimenti pleurici (I.4.03);
- Mesotelioma della pleura (I.4.03);
- Tumore del pericardico (I.6.03);
- Mesotelioma peritoneale (I.6.03);
- Mesotelioma della tunica vaginale del testicolo(I.6.03);
- Tumore del polmone (I.4.03);
- Cancro della laringe (I.6.03);
- Tumore alle ovaie (I.6.03).
Nella lista II sono incluse le malattie con limitata probabilità di origine professionale:
- Tumore alla faringe (c10-c13);
- Cancro dello stomaco (c16);
- Cancro del colon retto (c18-c20);
La lista III delle malattie di possibile origine professionale include esclusivamente il cancro all’esofago.
I servizi gratuiti di assistenza legale per le vittime
L’associazione tutela tutti i cittadini e lavoratori che corrono il rischio di esporsi all’amianto. E quindi l’azione principale è quella della prevenzione primaria. Poi per coloro che, purtroppo, sono stati già esposte all’asbesto a questo punto non rimane che la prevenzione secondaria e terziaria.
Sotto il profilo della tutela dei diritti, questi lavoratori possono chiedere i benefici contributivi per esposizione amianto, con l’art. 13 co 8 L. 257/92. Questo diritto sussiste anche in assenza di malattia. Poi ci sono tutti i casi nei quali l’amianto ha provocato dei danni alla salute, cioè un danno biologico amianto.
In questi altri casi, l’azione di tutela legale dell’ONA è più specifica. La mappatura attraverso le segnalazioni permette di avere la prova del rischio. Questa prova è fondamentale per la dimostrazione del nesso causale patologie asbesto correlate.
Mappatura amianto: riconoscimento indennizzo malattia professionale
L’Osservatorio Nazionale Amianto assiste tutte le vittime dell’esposizione amianto per la diagnosi precoce e la cura delle patologie asbesto correlate.
Ci sono sia le malattie riconosciute nelle tabelle INAIL sia quelle non inserite. In particolare per le patologie delle liste 2 e 3, non c’è il diritto sulla base della presunzione legale di origine. In questo caso occorre che la vittima dimostri l’origine professionale della sua malattia. Tuttavia anche coloro che sono ammalati di patologie non inserite nella lista 1 possono ottenere tutela giuridica.
Quindi con l’assistenza legale si ottiene il riconoscimento della rendita INAIL o dell’indennizzo per malattia professionale. In più possono richiedere anche la liquidazione delle prestazioni del Fondo Vittime Amianto. Queste prestazioni si aggiungono alla rendita INAIL. Per il mesotelioma c’è anche il riconoscimento in favore delle vittime per esposizione ambientale.
Benefici contributivi amianto lavoratori malati
Il riconoscimento INAIL delle malattie asbesto correlate di origine professionale da diritto al rilascio della certificazione di esposizione ad amianto (ex art. 13 comma 7 L. 257/92).
In buona sostanza, anche se l’INAIL rifiutasse la certificazione, sussiste il diritto ai cosiddetti benefici amianto. Si tratta, infatti, di maggiorazioni contributive legate all’esposizione ad amianto. In questo modo esibendo tale certificazione in allegato alla domanda amministrativa, l’INPS deve riconoscere l’accredito di queste contribuzioni.
Si tratta di maggiorazioni contributive pari al 50% del periodo di esposizione. Con il coefficiente 1,5 si matura anticipatamente il diritto alla pensione e l’aumento della prestazione pensionistica (per i lavoratori già in pensione).
Quindi la mappatura permette di acquisire delle prove, sia quelle riferite al singolo sito o settore, sia quelli per analogia. Dunque su questa base le vittime danno la prova del rischi amianto. Così è possibile ottenere il riconoscimento delle origini professionale della malattia.
Mappatura amianto: risarcimento danni
Il risarcimento dei danni è sempre dovuto alle vittime. Infatti, le prestazioni INAIL sono degli indennizzi. Il risarcimento è l’integrale ristoro del danno in seguito a responsabilità civile. L’indennizzo, invece, non consegue alla responsabilità civile. Infatti, ha finalità previdenziali e assistenziali. Il suo importo è di solito inferiore, come nel caso di quello INAIL. Pertanto, le vittime hanno diritto al danno differenziale.
Questo diritto si può ottenere proprio grazie alle prove del rischio che si acquisiscono con le segnalazioni mappatura amianto. Infatti, in seguito alla segnalazione mappatura amianto è possibile acquisire la prova della presenza dei minerali di amianto. Quindi dell’esposizione, che può essere diretta, indiretta e per contaminazione degli ambienti di lavoro.
Tutti hanno diritto al risarcimento di tutti i danni. Possono essere di natura patrimoniale (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniale (biologico, morale ed esistenziale).
Consulenza gratuita e assistenza ONA
L’ONA fornisce alle vittime di amianto l’assistenza medica e l’assistenza legale. In questo modo è possibile conoscere le terapie più innovative che trattano le patologie asbesto correlate e salvaguardare i propri diritti.
Per avere maggiori informazioni e richiedere la consulenza gratuita basta chiamare il numero verde 800 034 294 o compilare il form. Attraverso il form si può anche segnalare all’Osservatorio Nazionale Amianto la presenza di amianto, materiali contenenti amianto o siti contaminati da amianto.