Il mesotelioma testicolare o mesotelioma della tunica vaginale del testicolo è una neoplasia rara della membrana che ricopre i testicoli. Il mesotelioma della tunica vaginale del testicolo è provocata dall’esposizione a fibre di amianto (asbesto).
Il tumore della tunica vaginale del testicolo ha una latenza temporale che può arrivare fino a 50 anni ed è quasi sempre mortale. L’unica forma di prevenzione è evitare le esposizioni ad amianto. In alcuni casi il cancro del mesotelio testicolare si diffonde nei tessuti limitrofi, come il peritoneo, e può contaminare organi sia vicini che distanti, formando metastasi.
L’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), insieme all’Avvocato Bonanni, assiste tutti coloro che hanno ricevuto la diagnosi di mesotelioma della tunica vaginale del testicolo, per la terapia e cura e la tutela dei loro diritti e quelli dei loro familiari.
L’associazione mette a disposizione delle vittime un servizio assistenza medico legale gratuita.
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Mesotelioma testicolare: malattia asbesto correlata
Il fattore di rischio principale è la esposizione ad asbesto, ambientale, lavorativa o domestica.
Nell’ultima monografia IARC “Asbestos (Chrysotile, Amosite, Crocidolite, Tremolite, Actinolite, and Anthophyllite)” si fa riferimento alle capacità cancerogene dell’amianto.
“There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite).
Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary. Also positive associations have been observed between exposure to all forms of asbestos and cancer of the pharynx, stomach, and colorectum.
For cancer of the colorectum, the Working Group was evenly divided as to whether the evidence was strong enough to warrant classification as sufficient.
There is sufficient evidence in experimental animals for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite and anthophyllite). All forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite and anthophyllite) are carcinogenic to humans (Group 1). Talc containing asbestiform fibres is carcino- genic to humans (Group 1)”.
Attività a rischio per il mesotelioma del testicolo
L’amianto, infatti, grazie alle sue caratteristiche tecniche, è stato ampiamente utilizzato per le coperture e l’isolamento di tetti (Eternit).
Allo stesso modo è stato adoperato nella costruzione e manutenzione di navi e treni, come per l’edilizia (tegole, pavimenti, vernici), nelle tute dei Vigili del Fuoco, nelle automobili (componenti meccaniche e vernici). In ogni caso, l’amianto sotto forma di Eternit è stato utilizzato in più di 3.000 applicazioni.
In altre parole, l’utilizzo e manipolazione di amianto determinano la riduzione allo stato pulverulento. Queste fibre, di dimensioni così piccole da essere impossibili da vedere a occhio nudo, possono essere inalate o ingerite, e provocano infiammazione. Successivamente, attraverso il flusso sanguigno, le fibre giungono nei diversi distretti dell’organismo umano.
L’epidemia dovuta all’asbesto è riportata nel VII Rapporto Mesoteliomi del ReNaM – INAIL
La prevenzione del cancro del testicolo
Il cancro del testicolo, ed in particolare, il mesotelioma, possono essere oggetto di una prevenzione efficace. Poiché, l’unico agente causale è l’asbesto, questo mesotelioma può essere prevenuto evitando l’esposizione.
Si tratta della prevenzione primaria. Lo stesso Consensus di Helsinki, nella sua revisione del 2014, raccomanda di evitare l’esposizione ad amianto come strumento per debellare tutte le malattie asbesto correlate, come il cancro della tunica vaginale del testicolo.
In più, la prevenzione secondaria consiste nella diagnosi precoce attraverso la sorveglianza sanitaria.
Poi c’è la prevenzione terziaria, che si sostanzia nell’epidemiologia e nella tutela dei diritti delle vittime.
Il mesotelioma sulla base delle altre localizzazioni
Questo tipo di neoplasia delle cellule mesoteliali colpisce, principalmente, la pleura, che è l’organo che avvolge i polmoni (nel 93% dei casi). In questo caso si sviluppa il mesotelioma pleurico.
Per il resto, colpisce il peritoneo, che avvolge lo stomaco circa il 5% dei casi (mesotelioma peritoneale) . Rimangono, poi, il mesotelioma del pericardio (1% dei casi), e, così, quello della tunica vaginale del testicolo.
Gli strumenti per la diagnosi del mesotelioma del testicolo
L’ultrasuono è un tipo di scansione per immagini preciso al 90% per rilevare i tumori testicolari e la loro diffusione del tumore. Per la conferma della diagnosi, è possibile raccogliere un campione di sangue. Cosi al fine di individuare i marcatori, sostanze rilasciate dal mesotelioma che aiutano a confermare la diagnosi.
Il metodo definitivo per confermare la mesotelioma diagnosi è la biopsia. Per effettuare questo tipo di esame è necessario rimuovere un campione di tessuto dal mesotelioma e l’invio al laboratorio per il test. La valutazione del campione avviene con una tecnica chiamata colorazione immunoistochimica.
I marcatori immunochimici per il cancro del mesotelio della tunica vaginale del testicolo comprendono la calretinina, la citocheratina 5/6 e il gene del tumore di Wilms 1, noto anche come WT1.
L’esame immunoistochimico è l’unico che permette di ottenere la certezza della diagnosi di cancro della tunica vaginale del testicolo.
Ecografia per la diagnosi di mesotelioma testicolare
Allo stesso modo, un ulteriore strumento per la diagnosi è l’ecografia transrettale.
In questo caso la diagnosi si basa sulle tecniche di imaging (ecografia e tomografia computerizzata toraco-addomino-pelvica – CAP-CT).
Un ritardo diagnostico favorisce l’evoluzione della malattia e ne compromette la prognosi. Le ricerche diagnostiche causano ritardo nella diagnosi e quindi potenzialmente un danno al paziente. Inoltre, ogni volta che una tumefazione intrascrotale è di incerta natura, bisogna anche ricorrere alla inguinotomia esplorativa al fine di ottenere una diagnosi certa il prima possibile.
Cura del mesotelioma della tunica vaginale del testicolo
Il tumore della tunica vaginale del testicolo è estremamente raro, quindi il personale medico dovrà valutare, in ogni caso, l’approccio più efficace.
Sostanza, il protocollo da applicare è deciso secondo le linee guida, lo stadio della neoplasia, il tipo istologico, le condizioni generali del paziente e la sua età.
Su questo notiziario amianto, l’Avv. Ezio Bonanni ha dettato le nuove linee guida per la cura del mesotelioma.
Oltre agli approcci classici, si prevedono casi nei quali è possibile l’uso di strumenti alternativi. Tuttavia, gli strumenti classici sono quelli ancora più efficaci: chirurgia, chemioterapia e radioterapia.
Chirurgia: intervento di Orchiectomia inguinale radicale
Orchiectomia inguinale radicale è un intervento chirurgico che rimuove il testicolo ed è il trattamento più efficace e più comune per i tumori testicolari.
Tuttavia, esistono anche ulteriori interventi chirurgici aggiuntivi, poiché, le mesotelioma diagnosi testicolare sono rarissime. Quindi il personale medico può prendere in considerazione altri interventi specifici per ciascun caso. Una procedura comune è la linfoadenectomia per rimuovere i linfonodi intorno al sito e verificare la diffusione del mesotelioma.
Radioterapia per mesotelioma testicolare
La radioterapia è un tipo di terapia utilizzata nel trattamento dei tumori, in particolare quelli confinati in una zona del corpo. Questo trattamento consiste nell’utilizzo di radiazioni ionizzanti.
Con questa tecnica un fascio di fotoni penetranti impedisce il proliferare delle cellule malate. Ciò si realizza danneggiando il loro patrimonio genetico, impedendo al tumore di crescere e riducendolo progressivamente.
La terapia radio è uno dei trattamenti utilizzati nella cura delle malattie da asbesto, anche del mesotelioma del testicolo e del tumore ai polmoni. In nel caso ci sono anche tutti gli altri strumenti, quelli già ricordati della chirurgia e chemioterapia, ai quali si aggiungono l’ormonoterapia e l’immunoterapia. Quest’ultimo è un trattamento emergente che si è rivelato efficace per altre forme di mesotelioma.
Trattamento medico tramite chemioterapia
La chemioterapia è un trattamento medico che consiste nel somministrare una o più sostanze in grado di distruggere, in modo quanto più possibile mirato, gli agenti responsabili delle malattie, anche in caso di tumore, le cellule tumorali durante il loro processo di replicazione.
La chemioterapia è quindi uno dei trattamenti più utilizzati nella cura delle malattie da asbesto.
Trattamento multidisciplinare (multimodale)
Questi approcci possono essere applicati da soli o in combinazione. Dal momento che negli ultimi 30 anni sono stati rilevati solo 73 casi di questa neoplasia, è ancora in corso la discussione scientifica e medica sulle diverse opzioni terapeutiche da adottare. Per questo motivo, l’approccio chirurgico rapido al momento è considerato il più efficace. È importante considerare che ogni paziente è un caso a sé, quindi il consulto con uno specialista resta il primo step fondamentale.
Manuale per l’assistenza medica e legale
L’Avv. Ezio Bonanni è il pioniere nella difesa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime di patologie asbesto correlate. È autore di diverse pubblicazioni scientifiche, tra cui la monografia “Come curare e sconfiggere il mesotelioma ed ottenere le tutele previdenziali ed il risarcimento danni“.
La consultazione di questa monografia permette di comprendere come poter dipanare tutti i nodi legati alla miglior approccio terapeutico sulla base delle condizioni cliniche del paziente e della tutela dei diritti sia della vittima primaria che dei familiari.
Inoltre i dati epidemiologici della strage causata dalla fibra killer sono presentati in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia (Ed. 2022)“.
Mesotelioma testicolare e la tutela legale
L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni assistono tutti quei lavoratori che, essendo stati esposti ad amianto che si sono ammalati di tumore della tunica vaginale del testicolo, al fine di garantirgli la più ampia tutela legale.
Indennizzo INAIL per mesotelioma testicolare
Il mesotelioma testicolare è una malattia asbesto correlata che è considerata dall’INAIL nella lista I, per l’esposizione ad amianto.
Infatti, il D.M. 09.04.2008, al numero 57 b), fa specifico riferimanto a “lavorazioni che espongono alle fibre di asbesto“, anche per il mesotelioma del testicolo.
Quindi, nel caso si è dimostrata un’esposizione, anche solo per contaminazione dell’ambiente di lavoro, il cancro del testicolo deve essere considerata malattia professionale. Quindi l’INAIL deve indennizzare il paziente, con la rendita INAIL mensile, in base al grado di invalidità.
L’Avv. Ezio Bonanni e l’ONA hanno ottenuto significativi risultati nella tutela e nel riconoscimento INAIL dei casi di mesotelioma testicolare. In più con l’aggiunta delle prestazioni del Fondo Vittime Amianto.
Mesotelioma testicolare: il prepensionamento INPS
In caso di patologia asbesto-correlata si ha diritto anche alle prestazioni INPS (benefici contributivi per esposizione ad amianto).
Poiché il mesotelioma testicolare è contemplato nella lista I dell’INAIL, il suo riconoscimento dà diritto alle maggiorazioni contributive amianto ex art. 13, co. 7, L. 257/92, con prepensionamento, ovvero con diritto alla riliquidazione della pensione per i lavoratori già in quiescenza.
Quei lavoratori che non hanno ancora maturato il diritto a pensione anche dopo la rivalutazione del 50%, possono, però, accedere al trattamento pensionistico di inabilità.
In quest’ultimo caso, la vittima di mesotelioma testicolare deve depositare la domanda all’INPS, entro la fine del mese di marzo di ogni anno:
Il termine attualmente è il 31 marzo 2022. Qualora la domanda venga inviata dopo tale data, la richiesta verrà esaminata l’anno successivo, a partire da aprile. La pensione d’inabilità non è cumulabile con la rendita INAIL.
Mesotelioma testicolare e le vittime del dovere
Il cancro testicolare ha una altissima incidenza nel personale civile e militare delle Forze Armate, in particolare per coloro che sono stati in servizio presso la Marina Militare, l’Esercito e l’Aeronautica Militare. Infatti, questo cancro al testicolo, ha la sua origine dalle fibre di amianto.
L’ONA è in prima fila nella tutela delle Vittime del Dovere che sono vittime per mesotelioma della pleura. Prima di tutto, la vittima ha diritto al risarcimento danni mesotelioma, anche nel caso di riconoscimento della qualità di vittima del dovere.
Per questo motivo, anche in questo caso, c’è un forte dibattito giuridico. Il Ministero nega il diritto al risarcimento. Si ritengono, infatti, sufficienti le prestazioni di vittima del dovere. La tesi non è condivisa dal presidente ONA, Avv. Ezio Bonanni, che, a tal proposito, ha ottenuto significativi risultati.
Risarcimento dei danni da mesotelioma testicolare
In caso di mesotelioma della tunica vaginale del testicolo, l’indennizzo INAIL e, in caso di decesso, la rendita in reversibilità, piuttosto che le prestazioni di causa di servizio e vittima del dovere nei dipendenti pubblici non privatizzati, non costituisce l’integrale risarcimento, cui hanno diritto tutte le vittime, che lo possono richiedere.
In caso di riconoscimento, e, quindi, di indennizzo INAIL, vi è anche il diritto al risarcimento del danno differenziale mesotelioma testicolare. Per questi motivi, la vittima può azionare la tutela nei confronti del datore di lavoro.
Il risarcimento danni comprende il totale dei danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e dei danni non patrimoniali (biologico, morale, esistenziale).
Consulenza gratuita vittime mesotelioma testicolare
È possibile ricevere l’assistenza legale e l’assistenza medica chiamando il numero verde o compilando il form.