Placche pleuriche asbesto: sintomi, assistenza e difesa

Le placche pleuriche sono lesioni della pleura e sono tra le patologie asbesto correlate. Le placche pleuriche asbesto sono infiammazioni della pleura, una membrana sottile che riveste i polmoni. Queste lesioni di natura cicatriziale sono spesso sottovalutate. Ma, se diagnosticate con RX e TC del torace, anticipano ben altre e più gravi patologie.

L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e l’Avv. Ezio Bonanni sono da sempre molto attenti a queste manifestazioni infiammatorie perché anticipano il mesotelioma pleurico. Per questo offrono un servizio di assistenza medica. Inoltre tutelano i diritti dei lavoratori che si sono ammalati a causa dell’esposizione professionale attraverso l’assistenza legale.

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Che cosa sono le placche pleuriche?

Quali sono le placche pleuriche cause? La presenza di queste lesioni sulla superficie della pleura testimonia l’esposizione prolungata nella vita alle fibre di amianto. Queste ultime causano dei microtraumi nella pleura, che si ripetono e quindi si formano le lesioni. Queste sono lesioni cicatriziali irritative della pleura parietale di natura fibrotica.

In alcuni casi, ci sono le placche pleuriche calcifiche, che compaiono dopo quelle fibrose e, spesso, sono associate ad asbestosi parenchimale. Infatti le placche pleuriche possono calcificarsi. 

Le placche pleuriche sono in alcuni casi asintomatiche. Tuttavia devono essere tenute costantemente sotto controllo. Infatti  nelle 10% dei casi evolvono in tumore della pleura. In altri casi, le placche pleuriche sono associate all’ispessimento pleurico  e  all’asbestosi. Quest’ultima costituisce quell’infiammazione dei polmoni da asbesto, che è contigua alla pleura, e, quindi, associata anche alla fibrosi pleurica.

Placche pleuriche: i sintomi

I sintomi delle placche pleuriche sono difficoltà respiratorie e senso di soffocamento. In particolare, le placche pleuriche provocano un ingabbiamento del polmone e ostacolano la respirazione. Per questo, tra i sintomi placche, vi è il senso di soffocamento.

Vi può essere anche l’assenza di sintomi placche pleuriche. In alternativa, un altro sintomo placche pleuriche è costituito dal versamento pleurico. Inoltre tutti i sintomi placche pleuriche anticipano spesso la diagnosi di mesotelioma pleurico. Infatti inizialmente i sintomi possono risultare minimi, ma successivamente possono insorgere il versamento pleurico, più marcate difficoltà respiratorie e pleurite.

In altri casi, poiché le placche della pleura e gli ispessimenti pleurici sono provocate da elevate esposizioni ai minerali di asbesto, questi sintomi anticipano anche la diagnosi di asbestosi e di tumore del polmone.

Perciò anche i sintomi lievi placche pleuriche non  devono essere trascurati dal medico pneumologo, specialista in malattie asbesto correlate, e dall’oncologo clinico, che dovrà essere tempestivo nell’eventuale diagnosi di mesotelioma della pleura.

La pleura e le sue funzioni nella respirazione

La pleura è  quella membrana che ricopre i polmoni. Questa membrana è formata da due foglietti:

  • foglietto pleurico parietale, che riveste all’esterno i polmoni e li divide dalla parete del torace;
  • pleura viscerale, aderente alla superficie interna del polmone.

Questa membrana, composta dai due foglietti pleurici, che sono in contatto continuo tra di loro, svolge la funzione di assicurare, con lo scorrimento, la fluidità dei movimenti dei muscoli toracici per la respirazione. Aiuta lo scorrimento il liquido pleurico.

Con l’infiammazione della pleura provocata dalle fibre di asbesto, quest’ultima si infiamma e quindi c’è il versamento pleurico. Il liquido è molto fastidioso e danneggia la respirazione.

inoltre questi foglietti pleurici delimitano la cavità pleurica e permettono ai polmoni di rimanere distinti dal resto degli organi, garantendo loro l’espansione e quindi la respirazione.

Le fibre di amianto e le infiammazioni della pleura

Tra i minerali di amianto ci sono il crisotilo di amianto, cioè il tipo di minerale di amianto più utilizzato, e gli anfiboli. Questi comprendono l’amosite di amianto, la crocidolite di amianto, l’antofillite di amianto, la tremolite di amianto e l’actinolite di amianto. Tutti i minerali di asbesto sono cancerogeni, come confermato anche nell’ultima monografia IARC.

Il meccanismo patogenetico delle fibre di amianto inizia con l’infiammazione. Poi  vi è l’iniziazione, la promozione e infine la progressione. Queste sono le fasi della cancerogenesi e dello sviluppo del cancro. In Italia, ogni anno, vengono diagnosticati migliaia di casi di placche pleuriche e altre patologie asbesto correlate. I numeri aggiornati sulla strage di amianto sono riportati nella pubblicazione dell’Avvocato Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia (Ed. 2022).

La stessa Corte di Cassazione, IV sezione penale, sentenza n. 45935/2019, ha ribadito che la malattia pleurica ha inizio con l’infiammazione. Infatti subito dopo l’inizio dell’esposizione, la pleura si infiamma e si manifesta anche  il versamento pleurico.

Placche pleuriche come malattia asbesto correlata

La membrana  che riveste i polmoni è il primo obiettivo delle fibre di asbesto. Queste ultime hanno elevato potere cancerogeno e giungono nella pleura attraverso i polmoni.  In altri casi si muovono verso lo spazio pleurico, in particolare nella pleura parietale con il drenaggio linfatico.

Le lesioni pleuriche, precancerose, sono state diagnosticate nel 60% dei lavoratori che sono stati esposti ad asbesto, in modo proporzionale all’entità dell’esposizione. Infatti, i lavoratori che sono stati esposti in modo più elevato a polveri e fibre di asbesto, presentano gli ispessimenti e le placche pleuriche, tipicamente nella pleura parietale. In particolare la pleure parietale, tra la 5a e la 9a costa bilateralmente e vicino al diaframma.

Le placche pleuriche possono essere causate da:

  • origine professionale;
  • esposizione ambientale (vicinanza a cave aperte di amianto);
  • esposizione professionale inconsapevole, in caso di soggetti impegnati in attività lavorative non esplicitamente connesse alla presenza dell’asbesto. 

L’importanza della prevenzione primaria

È evidente che per evitare che l’infiammazione evolva nel tumore pleurico oppure nel tumore del polmone, è necessario evitare tutte le altre esposizioni ai minerali di amianto attraverso la prevenzione primaria. Inoltre, bisogna evitare il fumo di sigaretta perché agisce in sinergia con le fibre di asbesto e ne moltiplica gli effetti.

Infatti, la prevenzione primaria è l’unico strumento di effettiva ed efficace tutela della salute rispetto al rischio amianto ed altri cancerogeni. Le tesi dell’Avv. Ezio Bonanni sono state confermate, nella loro validità scientifica, dal documento di revisione del Consensus di Helsinki(2014).

La diagnosi delle placche pleuriche e terapia

Quei lavoratori che hanno subito una più elevata esposizione a fibre di amianto hanno il rischio concreto di ammalarsi. Per questo motivo occorre sottoporsi alla sorveglianza sanitaria (prevenzione secondaria). Infatti le placche pleuriche incarcerano il polmone e peggiorano la capacità respiratoria, anticipando anche la diagnosi di mesotelioma pleurico.

Alcuni esami, in molte occasioni, permettono la diagnosi delle placche pleuriche:

  • TAC torace (Tomografia Assiale Computerizzata) è una procedura diagnostica che consiste in un’indagine digitale del corpo umano analizzato secondo sezioni;
  • PET (Positron Emission Tomography) è una metodica di diagnostica per immagini che consente di individuare precocemente i tumori;
  • RMN (Nuclear Magnetic Resonance) è una tecnica di indagine sulla materia basata sulla misura della precessione dello spin di protoni o di altri nuclei, che sono dotati di un momento magnetico quando sono sottoposti a un campo magnetico;
  • esami funzionali;
  • endoscopia;
  • biopsia, al fine di eseguire gli esami istologici e immunoistochimici.

Tuttavia, essendo la calcificazione della placca e calcificazione al polmone abbastanza frequente, può condurre a un’errata diagnosi di malattia polmonare grave, quando è sovrapposta radio-logicamente ai campi polmonari.

La TC è lo strumento diagnostico ideale per differenziare la malattia pleurica dalla patologia parenchimale e per distinguere la malattia pleurica dal grasso, che può essere difficilmente distinguibile con RX toracica.

Importanza degli esami diagnostici per escludere il cancro

Solo eseguendo questo tipo di esami è possibile escludere la malignità della lesione e circoscriverla nel perimetro della semplice infiammazione ancora non neoplastica. Tuttavia, anche con l’esclusione della malignità della lesione indotta dalle placche e ispessimenti pleurici, sarà necessario tenere sotto controllo la lesione infiammatoria, per verificarne un’eventuale degenerazione neoplastica.

Come si curano le placche? Il processo infiammatorio e la sintomatologia possono essere, in qualche modo, attenuati con dei farmaci. Però, questo processo precanceroso della pleura non può essere arrestato e costituisce la prima fase del mesotelioma della pleura.

Altre patologie: fibrosi retroperitoneale 

La fibrosi retroperitoneale o Malattia di Ormond è una malattia caratterizzata dalla moltiplicazione delle cellule di tessuto fibroso nella zona retro-peritoneale.

Questa patologia sussiste quando ci sono i segni radiologici pleurici o nel parenchima, che sono la conseguenza dell’esposizione a polveri e fibre di asbesto. Tale fibrosi è asbesto correlata anche se non ci sono i classici segni delle fibre asbestiformi, a condizione che risulti confermata l’esposizione e che si escludano altri fattori di rischio.

Versamento pleurico benigno per fibre di asbesto

Tra le conseguenze della elevata esposizione ad asbesto vi sono i versamenti pleurici benigni da amianti. Difatti, oltre all’ispessimento e alle placche nella pleura, le fibre provocano il versamento pleurico.

In breve, il versamento pleurico è l’accumulo patologico di liquido che invade la cavità pleurica, che si trova tra i due strati della sottile membrana, detta pleura, che avvolge i polmoni. Il versamento pleurico, di solito, è unilaterale, e si manifesta dopo i 15 anni  e non oltre i 45 anni dalla prima esposizione.

Con la TC torace, con la biopsia e con l’esame citologico è possibile distinguere la causa del versamento pleurico. Così si stabilisce se sia legata a un semplice fenomeno infiammatorio della pleura oppure se sia il sintomo del mesotelioma pleurico.

In ogni caso l’esame TC torace permette anche la verifica della storia espositiva del paziente, perché evidenzia anche lo stato di fibrosi e di disventilazione che è alla base delle successive manifestazioni fibrotiche (asbestosi) e cancerogene (tumore del polmone).

L’analisi del versamento pleurico dimostra il processo essudativo, che può essere sieroso, sieroematico o francamente ematico.

Un ispessimento diffuso colpisce la pleura viscerale insieme a quella parietale. Può essere un’estensione della fibrosi polmonare dal parenchima verso la pleura o una reazione aspecifica al versamento pleurico. 

Per poter alleviare le conseguenze del versamento pleurico, è necessario svuotare la pleura del liquido. Al tempo stesso occorre sottoporlo a un esame citologico, per verificare se ci siano cellule mesoteliali, che possono anticipare la diagnosi di mesotelioma pleurico.

Atelettasia rotondeggiante asbesto correlata

L’atelettasia rotondeggiante è una manifestazione benigna dell’ispessimento pleurico, in cui un’invaginazione della pleura all’interno del parenchima può intrappolare del tessuto polmonare, causando atelettasia.

In sintesi, sulla RX e sulla TC torace, appare tipicamente come una massa cicatriziale curvilinea, spesso nei campi polmonari inferiori, e può essere confusa con una neoplasia polmonare.

Placche pleuriche: assistenza e tutela legale

In caso di diagnosi di placche pleuriche, secondo il protocollo stabilito dal Dott. Arturo Cianciosi, è necessario redigere la prima certificazione di malattia professionale da inoltrare all’INAIL per avviare la procedura di riconoscimento.

Le placche pleuriche sono inserite nella Lista I dell’INAIL. Quindi, deve essere effettuata la denuncia di malattia professionale ai sensi del dm. 10/06/2014, in relazione all’art. 139 del D.P.R. 1124/65. In più, le placche pleuriche sono inserite nella Lista I dell’INAIL, con riferimento all’agente eziologico erionite.

Vi è la presunzione legale d’origine. Quindi è sufficiente la presenza della noxa patogena nell’ambiente di lavoro, per ottenere con l’applicazione della presunzione legale di origine e il riconoscimento delle placche pleuriche malattia professionale (artt. 3, 139 e 211 del D.P.R. 1124/65 e art. 10 n. 3 del D.L.vo 38/2000 e Cassazione, sezione lavoro, 23653/2016).

Nel caso in cui siano state diagnosticate placche pleuriche, in seguito all’esposizione da amianto dovuta all’attività lavorativa, si ha diritto alla rendita INAIL (nel caso di riconoscimento di patologia a partire dal 16%) e indennizzo INAIL (nel caso in cui fosse riconosciuta una lesione dal 6% al 15%).

Alla rendita si aggiunge la prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto.

Placche e benefici contributivi per esposizione ad amianto

I lavoratori che sono stati esposti a polveri e fibre di amianto hanno diritto ai benefici contributivi per esposizione ad amianto (art. 13 co. 7 della L. 257/92).

In sintesi, i benefici contributivi per esposizione ad amianto sono delle maggiorazioni contributive, che consistono nella rivalutazione del periodo contributivo di esposizione ad asbesto, con il coefficiente 1,5. Queste maggiorazioni contributive, aumentano l’anzianità contributiva INPS e il valore della contribuzione INPS del 50%.

Infatti, non si applica alla fattispecie dell’art. 13, co. 7, L. 257/92 (benefici contributivi amianto per lavoratori con malattie asbesto correlate), la successiva modifica normativa dell’art. 47, L. 326/2003. Quest’ultima aveva ridotto il coefficiente a 1,25, valido solo per l’adeguamento della prestazione.

Questi contributi aggiuntivi sono utili sia per anticipare il diritto a pensione (prepensionamento) sia per ricostituire la posizione previdenziale e la riliquidazione della pensione in godimento. Quindi la pensione è riliquidata, con adeguamento dei ratei maturandi, e liquidazione delle differenze dovute sui ratei arretrati.

Placche pleuriche: pensione invalidità per malattia asbesto

Se il lavoratore malato che ha ottenuto il riconoscimento di malattia professionale non ha maturato il diritto a pensione, è possibile ottenere la pensione invalidità amianto.

Inizialmente, il problema della pensione amianto per coloro che con l’accredito delle maggiorazioni non avessero maturato il diritto al trattamento di quiescenza, si è posto, per motivi di bilancio, solo per le vittime di mesotelioma, tumore del polmone e asbestosi.

Successivamente, grazie all’impegno dell’Avv. Ezio Bonanni e dell’ONA, è stato possibile modificare il dettato normativo ed estendere il diritto alla pensione amianto per coloro che avessero ottenuto il riconoscimento della patologia come asbesto correlata.

Quindi, con l’art. 41 bis, L. 58/2019, convertito con il D.L. 34/2019, sono stati introdotti il co. 250 bis e 250 ter, ad integrazione dell’art. 1, co. 250, L. 232/2016.

Benefici amianto e pensione amianto INPS: come richiederli

Le maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto per lavoratori malati di placche pleuriche malattia professionale vanno chieste con domanda amministrativa INPS. A questo punto, si verifica l’anzianità contributiva. In caso di rigetto, va presentato il ricorso amministrativo INPS Comitato Provinciale INPS e, in caso di successivo rigetto, si propone il ricorso al Giudice del Lavoro.

Invece la domanda per la pensione d’invalidità può essere inoltrata entro il 31.03.2022. Qualora non si rispettasse questo termine la domanda verrà esaminata l’anno successivo, a partire da aprile. 

Così si può chiedere di essere collocato in pensione, senza limiti di anzianità anagrafica e con almeno 5 anni di contributi, di cui 3 negli ultimi 5. Tuttavia occorre aver chiaro che il riconoscimento della pensione esclude la vittima dal riconoscimento anche della rendita. Infatti le due prestazioni non sono cumulabili.

Placche pleuriche: risarcimento danni e vittime del dovere

Il lavoratore affetto da placche pleuriche dipendente delle Forze armate e Comparto Sicurezza ha diritto al riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere.

In caso di diagnosi di placche pleuriche, anche nel caso in cui l’INAIL riconoscesse un grado invalidante inferiore al 6%, è dovuto sempre e comunque il risarcimento del danno.

La stessa giurisprudenza, con Cass., sez. lav., n. 2491/2008, ha confermato la sentenza di condanna a carico del datore di lavoratore a risarcire i danni del lavoratore malato di placche pleuriche per malattia professionale.

Nel caso di placche ed ispessimenti pleurici, che provano anche l’elevata esposizione ad asbesto,  vi è un rischio concreto di evoluzione neoplastica dello stato infiammatorio iniziale. Per tali motivi, nel quantificare l’entità del risarcimento, con il criterio equitativo e con personalizzazione, nei termini spiegati dall’Avv. Ezio Bonanni nella sua intervista sulla quantificazione dei danni da amianto, si dovrà tener conto di tutti i danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali (danno morale della paura di ammalarsi, esistenziale e biologico).Ciò è confermato dalla Corte di Cassazione, sez. lav., n. 24217/2017.

Consulenza gratuita per le vittime di placche pleuriche

L’Osservatorio Nazionale Amianto assiste tutti i lavoratori e i cittadini per la diagnosi e la cura delle placche pleuriche, e per la tutela dei loro diritti.

Per avere una consulenza gratuita è possibile chiamare il numero verde o compilare il form.

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