L’ispessimento pleurico è una malattia asbesto correlata. Ispessimento pleurico cosa significa? Costituisce l’infiammazione provocata dalle fibre di asbesto, che ispessiscono la pleura. Si tratta della prima fase del processo neoplastico, che può dar vita a tumori pleurici, tra i quali il mesotelioma della pleura, detto anche mesotelioma pleurico.
L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto fornisce il servizio di assistenza medica e legale per la tutela dei lavoratori esposti ad amianto. I lavoratori, che sono esposti alle fibre dei minerali di asbesto, presentano, il più delle volte, anche solamente un lieve ispessimento pleurico. In ogni caso siamo in presenza di infiammazioni, spesso accompagnata da placche pleuriche, che anticipano l’insorgenza del mesotelioma della pleura.
Per questo l’ONA e il suo presidente, l’Avvocato Bonanni, sono in prima linea nella tutela delle vittime e offrono loro un servizio di consulenza medica e legale gratuita.
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Le fibre di asbesto e l’infiammazione della pleura
Le fibre di amianto, negli alveoli polmonari e, per contiguità, nella pleura, causano infiammazione. Si configura, quindi, con l’ispessimento pleurico bilaterale. In alternativa ci può essere un ispessimento pleurico apicale e ispessimento pleurico apicale bilaterale, descritto anche come ispessimenti pleurici biapicali.
Cosa significa ispessimento? La pleura ispessita è in una fase precancerosa, che si può manifestare con la pleurite e con altri sintomi, che poi possono dar vita alle classiche neoplasie dell’amianto.
L’ispessimento polmonare è quasi sempre provocato dalla inalazione di fibre asbesto. Infatti è tra pleura ispessita cause principali. I minerali di asbesto sono ispessimento polmonare cause e possono essere classificati in serpentini, tra i quali il crisotilo, e in anfiboli (dal greco αμφίβολος e dal latino amphibolus = ambiguo). Sono classificati tra gli anfiboli: l’actinolite, l’amosite di amianto, la crocidolite di amianto, la tremolite di amianto e l’antofillite.
Le fibre di questi minerali penetrano negli alveoli polmonari, raggiungendo la pleura. In questo modo si genera l’infiammazione pleurica. L’amianto è quindi la principale tra ispessimento della pleura cause
Ispessimento pleurico cause e sintomi
In caso di esposizione elevata a polveri e fibre di amianto, i lavoratori debbono essere sottoposti a dei controlli sanitari periodici e alla sorveglianza sanitaria (prevenzione secondaria). In molti casi, tra questi lavoratori, vi è la diagnosi di ispessimento pleurico e di placche pleuriche, che costituiscono un segno biologico di esposizione e, allo stesso tempo, una vera e propria malattia asbesto correlata.
I sintomi lievi di ispessimento pleurico sono più blandi rispetto a quelli ordinari, che consistono nella difficoltà a respirare, astenia e facile affaticabilità.
Questi sintomi sono più evidenti negli ispessimenti pleurici apicali, cioè quelli caratterizzati da una più estesa infiammazione e, quindi, da una più elevata esposizioni ad amianti.
Negli ispessimenti della pleura con fibrosi massiva, si associa una sindrome respiratoria restrittiva con tosse secca e dolore toracico come ispessimento polmonare sintomi. In alcuni casi di focale ispessimento pleurico si aggiungono le atelettasie rotonde, lesioni pleuroparenchimali conseguenti a versamenti pleurici che portano al collasso polmonare.
Versamento pleurico da ispessimenti causati da asbesto
Il versamento pleurico è costituito dall’accumulo di liquido all’interno della cavità pleurica, in seguito all’infiammazione causata dalle fibre di asbesto.
La pleura è quella membrana che è formata dalla pleura viscerale. È quella parte di membrana che aderisce alla parete del polmone nella sua parte esterna, che si interpone tra gli organi del mediastino e i polmoni. Inoltre la membrana è composta anche dalla pleura parietale, che è la membrana sierosa che avvolge la cavità toracica dall’interno verso la parete toracica ostemuscolare e i polmoni esternamente. In questo caso si forma ispessimento pleurico parietale.
Quando la pleura è aggredita dalle fibre di asbesto si infiamma, causa quell’accumulo di liquido eccessivo all’interno della cavità pleurica, che provoca tra i sintomi, il senso di ingabbiamento e la difficoltà di respirazione.
Ispessimento pleurico: diagnosi malattia asbesto correlata
Il lavoratore che manifesta i primi sintomi dell’ispessimento pleurico presenta subito difficoltà respiratoria, facile stancabilità e senso di costrizione ai polmoni. Così deve rivolgersi al medico curante oppure al medico del lavoro e riferire della sua esposizione professionale ad amianto.
Se il medico curante oppure il medico del lavoro della ASL ravvisa la condizione di rischio per esposizione da asbesto, deve disporre di accertamenti tecnico strumentali, in modo coerente con quanto stabilito dall’art. 259 D.L. 81/2008.
Per poter verificare se siamo di fronte ad ispessimenti della pleura è necessario eseguire una serie di di controlli tecnico-strumentali:
- TAC torace e addome, strumento con indagine digitale che realizza delle immagini del corpo umano a sezioni;
- PET (Positron Emission Tomography), strumento che identifica un maggior consumo glucidico e diagnosi precoce dei tumori;
- RMN (Nuclear Magnetic Resonance), tecnica che permette di ottenere immagini dettagliate del torace e dell’addome con campi magnetici, senza radiazioni ionizzanti;
- endoscopia;
- biopsia, così che il materiale acquisito può essere sottoposto agli esami istologici e immunoistochimici.
Esatta diagnosi distintiva rispetto al mesotelioma pleurico
In sede clinica, è fondamentale accertare la natura degli ispessimenti, se siano quindi maligni oppure benigni, cioè una semplice infiammazione.
Anche in presenza di semplici ispessimenti pleurici di cui si dovesse escludere il carattere di lesione maligna e, quindi, la natura neoplastica del processo, le condizioni del paziente non devono essere trascurate. Infatti deve essere sottoposto a continui controlli sanitari.
Tutte le malattie asbesto correlate, compreso l’ispessimento polmone, sono ingravescenti e, in molti casi, evolvono in neoplasia, come il tumore pleurico e il cancro del polmone. Infatti le fibre di asbesto aumentano il rischio di carcinoma bronchiale e di tumore al polmone, che hanno tempi di latenza anche di 30 anni dalla prima esposizione.
Le infiammazioni pleura, come la pleurite bilaterale, almeno nel 7/10% dei casi si evolvono in tumori pleurici, come il mesotelioma pleurico, malattia amianto tra le più aggressive.
Il mesotelioma pleurico può insorgere anche dopo 40-50 anni dalla prima esposizione. I tempi di latenza delle placche pleuriche e degli ispessimenti pleurici sono invece inferiori (10-15 anni dall’inizio dell’esposizione).
È necessario attivare il percorso di denuncia di malattia professionale asbesto correlata presso l’INAIL e attivare la sorveglianza sanitaria, per ottenere la diagnosi precoce di un’eventuale neoplasia.
La pleurite: che cos’è e quali sono i rischi
La pleurite è l’infiammazione della sierosa pleurica (infiammazione pleura). Diversi ne sono i fattori, ma quello più importante è l’esposizione a fibre di asbesto, che causa questa fase infiammatoria, con i versamenti pleurici.
Il versamento pleurico, in molti casi, si riassorbe in seguito ad aspirazione e ad uso di antibiotici se la pleurite ha natura infettiva. Tuttavia può occorrere il drenaggio con la toracentesi.
Successivamente, è necessario l’esame del liquido pleurico acquisito dalla parete toracica, anche per verificare la malignità delle lesioni. Infatti la pleurite deve essere distinta dal mesotelioma pleurico. Quindi, l’esame del campione del liquido pleurico è molto importante. Se i versamenti sono chiusi (saccati), spesso si ricorre alla chirurgia e al drenaggio a cielo aperto per evitare sepsi.
La diagnosi di pleurite: come ottenerla
Sempre con gli stessi esami resici necessari per l’ispessimento del polmone (TC, biopsia, etc.), è possibile verificare se l’infiammazione della pleura, ovvero la pleurite. Può essere di natura maligna, cioè precedere i cancri da amianto come il mesotelioma della pleura, oppure può essere una semplice infiammazione di natura infettiva. Se la pleurite è infettiva, è importante somministrare degli antibiotici.
La diagnosi pleurite parte dalla anamnesi e quindi viene valutata l’eventuale esposizione del paziente ad agenti patologici, come l’asbesto o a traumi. Si procede poi all’ispezione, palpazione, percussione ed ascoltazione, eseguite in quest’ordine, ed infine l’accertamento radiologico per completare e confermare la diagnosi pleurite.
Le diverse cause della pleurite
Le pleuriti tubercolari per anni sono state le più frequenti e ancora oggi sono tutt’altro che rare. Le cause pleurite sono molteplici e possono essere:
- fibre di asbesto;
- fenomeni immunitari o allergici;
- agenti infettivi;
- fattori metabolici (pleuriti colesteroliche);
- traumi;
- fattori cardio-circolatori e malattie cardio-circolatorie o cardio-polmonari;
- tumori primitivi pleurici (mesotelioma);
- neoplasie maligne polmonari e metastasi pleuriche di tumori maligni a insorgenza extrapolmonare (cancro della mammella, linfoma).
Pleurite: i sintomi più frequenti
I sintomi pleurite dipendono dal tipo. In caso di pleurite secca, spesso non ci sono sintomi o comunque sono molto lievi. Infatti, spesso vengono diagnosticate a distanza di anni e durante controlli effettuati per altri motivi.
Per la pleurite sintomi più evidenti sono dolore toracico, peggiorato dai colpi di tosse, dalle inspirazioni profonde e dal decubito sul lato affetto, febbre non elevata, compromissione delle condizioni generali e tosse secca insistente.
Le pleuriti essudative, forme infettive, hanno come altri sintomi brividi e brusco aumento della temperatura (39°-40°) costante per 4-5 giorni. La pleurite reumatica provoca abbondante sudorazione soprattutto notturna, oltre a dolore toracico, tachipnea e dispnea.
Cura pleurite e trattamenti terapeutici
La terapia pleurite deve colpire le cause scatenanti. Quindi, alla terapia pleurite possono essere associati interventi di cura antidolorifica e antinfiammatoria per alleviare i sintomi pleurite.
Per la pleurite secca il trattamento farmacologico va orientato contro il micobatterio, quindi si ricorre agli antibiotici. In concomitanza va impostata una terapia anti-infiammatoria e di sostegno per le condizioni generali del paziente per affrontare pleurite essudativa cause. La cura pleurite essudativa prevede la somministrazione di antibiotici e antinfiammatori oltre all’intervento di toracentesi pleurite. L’accesso diretto nel cavo pleurico consente l’immissione di farmaci direttamente nella sede del processo pleuritico. Ciò accelera per pleurite tempi di guarigione.
Tutela legale per ispessimento pleurico
Nel caso di diagnosi di ispessimento pleurico sussiste il diritto all’indennizzo INAIL, ai benefici contributivi amianto, alla pensione inabilità amianto e al totale risarcimento danni da parte del datore di lavoro.
I lavoratori malati di ispessimento pleura hanno diritto all’indennizzo INAIL malattia professionale. Il percorso deve essere attivato con la certificazione di malattia professionale che deve essere redatto su modello 5ss bis dell’INAIL ed inoltrato, per via telematica, all’ente che avvia il percorso all’esito del quale emette un primo provvedimento.
Nel caso in cui il provvedimento dell’INAIL non fosse ritenuto soddisfacente, può essere formulato ricorso amministrativo ai sensi dell’art. 104, D.P.R. 1124/65, e, quindi, ottenere la fissazione della visita collegiale, all’esito del quale, in caso negativo, può essere proposto il ricorso giudiziario.
L’INAIL riconosce l’origine occupazionale della patologia assegnando la percentuale di grado invalidante, a cui corrisponde una determinata prestazione:
- meno del 6%, l’INAIL non liquida alcuna prestazione, il lavoratore deve ottenere il risarcimento danni dal datore di lavoro;
- tra il 6% e il 15%, l’INAIL indennizza il solo danno biologico;
- a partire dal 16% si ha diritto alla rendita INAIL e il calcolo rendita INAIL varia in base al grado invalidante e alla retribuzione.
Benefici contributivi amianto ispessimento pleurico
I lavoratori che sono stati esposti a polveri e fibre di asbesto per motivi professionali, anche in assenza di malattia asbesto correlata, hanno diritto ai benefici contributivi per esposizione ad amianto.
In tal modo, questi lavoratori hanno diritto ad una maggiorazione contributiva, ai sensi dell’art. 13, co. 8, L. 257/92. Tuttavia, nel caso in cui ci sia una malattia asbesto correlata, tra cui gli ispessimenti pleurici, è possibile ottenere l’accredito in modo più semplice. Occorre infatti solamente il riconoscimento da parte dell’INAIL dell’origine professionale di questo danno biologico.
I benefici amianto consistono in maggiorazioni contributive con il coefficiente 1,5 per l’intero periodo di esposizione professionale ad amianto. Queste sono utili sia per il prepensionamento sia per la rivalutazione del trattamento pensionistico in godimento.
In quest’ultimo caso, la pensione è riliquidata, con adeguamento dei ratei maturandi e liquidazione delle differenze dovute sui ratei arretrati. Quindi avviene il pagamento di somme per rivalutazione contributiva amianto.
Ispessimento pleure: pensione di invalidità per amianto
Per quei lavoratori che non hanno ancora maturato il diritto a pensione con l’accredito di queste maggiorazioni contributive amianto, si può presentare la domanda di pensione d’inabilità amianto.
Perciò il problema della collocazione in quiescenza del lavoratore è risolto con la pensione di invalidità amianto, che è un pensionamento anticipato per effetto del riconoscimento dell’origine professionale della malattia asbesto correlata.
La pensione amianto è stata riconosciuta, inizialmente, solo per coloro che erano malati di mesotelioma, tumore del polmone e asbestosi (art. 1, co. 250, L. 232/2016). Successivamente, per effetto dell’art. 41 bis della L. 58/2019, convertito con il D.L. 34/2019, la platea degli aventi diritto alla pensione di invalidità amianto e alla pensione anticipata amianto è stata ampliata.
Infatti, l’originario impianto normativo è stato integrato con il co. 250 bis e 250 ter. Quindi, tutti coloro che hanno ottenuto il riconoscimento di una malattia professionale asbesto correlata, compreso l’ispessimento polmoni, hanno diritto ad essere collocati in quiescenza con pensione di invalidità amianto.
È uno dei risultati più importanti ottenuti dall’Avv. Ezio Bonanni e dall’ONA. Grazie alla loro azione, si permette l’immediato pensionamento di quei lavoratori che hanno già la malattia, anche se non è ancora di natura neoplastica, in modo da evitare altre esposizioni e non accelerare l’insorgenza del mesotelioma della pleura.
La domanda va presentata entro il prossimo 31.03.2022. L’invio dopo il termine fa sì che la domanda sia valutata direttamente l’anno successivo, cioè a partire da aprile 2023.
Per ottenere il collocamento in quiescenza senza limiti di anzianità anagrafica, è necessario aver maturato almeno 5 anni contributivi, di cui 3 negli ultimi 5.
Come ottenere l’accredito delle maggiorazioni amianto
È necessaria la domanda amministrativa da depositare all’INPS, nella quale indicare i periodi di esposizione e accludendovi la documentazione medica di malattia asbesto correlata e di riconoscimento dell’INAIL o dell’ente detentore della posizione assicurativa.
Successivamente l’INPS può accogliere o rigettare, anche con silenzio rigetto. A questo punto, l’avente diritto deve proporre il ricorso amministrativo INPS e, in caso di successivo rigetto, presentare il ricorso ex art. 442 c.p.c. al Giudice del Lavoro.
Il ricorso deve essere formulato esclusivamente nei confronti dell’INPS, al fine di ottenere la condanna all’accredito delle maggiorazioni contributive per coloro che sono vittime di ispessimenti pleurici riconosciuti per motivi professionali.
Non c’è un limite minimo di soglia, di anni di esposizione e un minimo di danno biologico, essendo sufficiente anche l’1% per ottenere il diritto all’accredito delle maggiorazioni amianto, sempre con il coefficiente 1,5. Ciò è stato ribadito dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione, sez. lav., n. 30438/2018. In questi casi, sussiste il diritto, sempre e comunque, alla rivalutazione ex art. 13, co. 7, L. 257/92.
Ispessimento pleurico: risarcimento danni
Nel caso di ispessimenti pleurici malattia di origine professionale, il lavoratore malato può chiedere il risarcimento dei danni, al di là di quella che sarà la quantificazione INAIL. Infatti solitamente è sempre al di sotto del 6% perché l’ente tende a minimizzare la gravità di queste lesioni di natura infiammatoria, anche al fine di evitare l’erogazione di indennizzi e rendite.
Cass., sez. lav., n. 2491/2008 ha confermato la sentenza di condanna a carico del datore di lavoro a risarcire i danni del lavoratore malato di ispessimento pleurico.
Gli ispessimenti della pleura sono sempre causati dalle fibre di amianto e preludono al mesotelioma della pleura, di cui costituiscono una conditio sine qua non. Ne consegue che nel determinare l’entità dei danni da amianto per ispessimento pleurico, va considerato anche il pregiudizio morale, che discende dalla consapevolezza che tale patologia infiammatoria è il primo stadio del processo neoplastico.
Nella quantificazione dell’entità del danno non patrimoniale, oltre alla lesione biologica, si dovrà tener conto dei pregiudizi morali, esistenziali e del danno psichico. La Corte di Cassazione, sez. lav., n. 24217/2017 ha ribadito come, nella quantificazione dell’entità del pregiudizio, il criterio equitativo deve essere ispirato e orientato sul presupposto di valorizzare il turbamento e la sofferenza fisica e morale che la vittima subisce nella prospettiva di correre il rischio di ammalarsi anche di mesotelioma e di tumore del polmone.
Assistenza medica gratuita ispessimento pleurico
L’ONA consiglia di sottoporsi a sorveglianza sanitaria in caso di ispessimento della pleura, per la diagnosi precoce. La diagnosi precoce permette prima di tutto di sottoporsi alle migliori terapie in caso di tumori pleurici e tumori amianto e quindi avere maggiori aspettative di vita e chance di guarigione.
Per questo l’associazione e il suo presidente, l’Avvocato Bonanni, mettono a disposizione un servizio di consulenza e ottenere l’assistenza medica. Inoltre per salvaguardare i propri diritti si può richiedere anche l’assistenza legale.
Per avere maggiori informazioni occorre chiamare il numero verde o compilare il form.