Mesotelioma peritoneale: tutela legale e medica gratuita

Il mesotelioma peritoneale è una neoplasia rara del peritoneo. È una membrana sierosa che costituisce l’involucro degli organi addominali e il rivestimento interno delle pareti dell’addome. Il mesotelioma è causato dalla esposizione a fibre di amianto, anche detto asbesto.

L’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto tutela le vittime dell’amianto, anche grazie all’attività di difesa legale dell’Avv. Ezio Bonanni e dei legali ONA. L’Avv. Ezio Bonanni guida il pool di legali per la tutela dei diritti dei cittadini e lavoratori vittime di mesotelioma. L’associazione ha ottenuto importanti risultati nella tutela dei diritti delle vittime del mesotelioma peritoneale.

Tramite questo notiziario, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha istituito il servizio di assistenza medica e legale online, in modo da garantire una più ampia tutela dei diritti delle vittime. È possibile richiedere la consulenza gratuita per ottenere il prepensionamento, l’indennizzo INAIL e il risarcimento dei danni.

consulenza mesotelioma peritoneale

Indice

Tempo di lettura: 8 minuti

Che cos’è il mesotelioma del peritoneo

Il tumore peritoneo o mesotelioma peritoneale ha una latenza temporale che arriva fino a 50 anni. Tanto che questa neoplasia può essere prevenuta solo evitando tutte le esposizioni ad amianto. Con la diagnosi precoce si può avere tumore del peritoneo guarigione.

Oltre al tipo peritoneale, possiamo trovare anche i seguenti tipi di mesotelioma:

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha istituito un pool di medici oncologi per la diagnosi precoce del cancro del peritoneo. Infatti la prevenzione del mesotelioma tumore amianto è molto importante. 

Per la terapia e cura mesotelioma peritoneale, l’ONA ha istituito un servizio di assistenza medica gratuita

Sintomi mesotelioma peritoneale, tumore peritoneale sintomi

Il mesotelioma peritoneale si manifesta con diversi sintomi. In caso di sospetti tumore al peritoneo sintomi a causa di un peritoneo tumore è necessario recarsi dal proprio medico curante. Tumore peritoneo sintomi iniziali:

  • dolore e rigonfiamento addominale
  • diarrea
  • appetito difficile
  • perdita di peso
  • ascite
  • febbre
  • stanchezza

Mesotelioma peritoneale sintomi negli stadi più avanzati e metastasi peritoneo sintomi:

  • sudorazione
  • tromboflebia
  • hypercoagulability
  • febbre dell’origine sconosciuta
  • ostruzione intestinale
  • lesioni infiammatorie acute

Mesotelioma peritoneale e tumore peritoneale diagnosi

Il tumore del mesotelio del peritoneo è una malattia amianto aggressiva con diagnosi molto difficile.

Tant’è vero che il cancro peritoneo si presenta con sintomi che caratterizzano la fase di diffusa invasione metastatica dell’addome (mesotelioma addominale).

Inoltre, le metastasi peritoneo possono invadere il bacino e di compressione del tratto gastrointestinale. La diagnosi mesotelioma peritoneale si basa su:

  • tecniche di imaging (ecografia e tomografia computerizzata toraco-addomino-pelvica – CAP-CT);
  • esame istologico, che va eseguito sulla biopsia tissutale e sui risultati dell’immunocolorazione.

La diagnosi del mesotelioma peritoneale richiede l’esame bioptico, che può essere effettuato:

  • in corso di intervento chirurgico effettuato per altre ragioni;
  • radiologica peritoneale percutanea con ago tranciante;
  • in corso di laparoscopia diagnostica/stadiativa;

In ogni caso, quindi, la biopsia rimane l’unico strumento efficace per diagnosticare il carcinoma del peritoneo.

Inoltre, l’anamnesi è fondamentale in quanto permette di dedurre la diagnosi in relazione alla pregressa esposizione alle fibre di asbesto per motivi lavorativi ed escludere patologie diverse.

Cause mesotelioma peritoneale: i fattori di rischio

Il fattore di rischio principale è la esposizione ad asbesto (ambientale, lavorativa o domestica).

Infatti, l’asbesto, grazie alle sue caratteristiche tecniche, è stato ampiamente utilizzato per le coperture e l’isolamento di tetti (Eternit), nella costruzione e manutenzione di navi e treni, nell’edilizia (tegole, pavimenti, vernici, etc.), nelle tute dei Vigili del Fuoco, nelle automobili (componenti meccaniche e vernici) e complessivamente in più di 3.000 applicazioni.

L’utilizzo e la manipolazione di asbesto ne determinano la riduzione allo stato pulverulento e le fibre, di dimensioni così piccole da essere impossibili da vedere a occhio nudo, possono essere inalate o ingerite, depositandosi così all’interno dell’organismo umano.

Carcinosi peritoneale sintomi e cause

La carcinosi peritoneale è la diffusione del tumore dall’organo di origine al peritoneo, la membrana sierosa che riveste internamente la cavità addominale.

In più, non sempre la carcinosi peritoneale è dovuta al mesotelioma del peritoneo. È l’evoluzione del tumore primitivo causato dalle fibre di asbesto (carcinoma peritoneale).

Inoltre, per altri casi c’è l’infiltrazione, oppure dalle metastasi dei tumori nell’appendice (pseudo mixoma peritoneale), dal carcinoma colo-rettale e ovarico, o di altro tipo. In questo caso si ha quindi una carcinosi peritoneale metastasi.

La disseminazione di cellule neoplastiche all’interno della cavità peritoneale a partenza da neoplasia più frequentemente gastrointestinale, ginecologica o a primitività peritoneale. Il peritoneo è la sede di recidiva nel 10–35% dei pazienti con neoplasia colo-rettale, e nel 50% di quelli con neoplasia gastrica. 

Mesotelioma peritoneale: stadiazione, terapie e trattamenti

Per quanto riguarda il mesotelioma peritoneale, il sistema di stadiazione non è condiviso e, quindi, si applicano i principi del sistema TNM. In ogni caso, più è precoce la diagnosi e, quindi, lo stadio è meno elevato, e più si possono ottenere dei risultati terapeutici. La prognosi, quindi, è migliore con la diagnosi precoce.

In questi casi, vi è una più elevata per cancro peritoneo sopravvivenza, e, quindi, una prognosi migliore. Per garantire mesotelioma peritoneale sopravvivenza, l’approccio terapeutico dipende dalla stadiazione, dall’età e dallo stato di salute del paziente. Quindi, più il paziente è giovane ed è sano, più ci sono chance di tumore peritoneale sopravvivenza.

In ogni caso, però, la guarigione completa è quasi impossibile. Dunque, quello che si può ottenere una sopravvivenza maggiore e controllo dei sintomi tumore peritoneo. In questo caso, con il controllo dei sintomi, si ottiene una qualità di vita accettabile. La condizione più rischiosa è quella delle metastasi, che abbreviano il periodo di peritoneo tumore sopravvivenza.

Tant’è vero che, le metastasi peritoneali, ovvero del mesotelioma peritoneale, diminuiscono il periodo di sopravvivenza. L’obiettivo dei medici volontari dell’ONA è quello di aumentare il periodo di sopravvivenza delle vittime del tumore del peritoneo.

Metastasi del tumore peritoneale

Spesso, in molti casi, la neoplasia peritoneale si diffonde nei tessuti limitrofi. Infiltra la pleura, organo membranoso che riveste i polmoni. Le metastasi possono svilupparsi in tutti gli altri organi.

La terapia per i tumori del peritoneo prevede diverse approcci oppure una combinazione di diversi approcci al fine di per aumentare l’efficacia della terapia. È importante considerare che ogni paziente è un caso a sé, quindi il consulto con uno specialista resta il primo step fondamentale. Il trattamento del mesotelioma tumore del peritoneo si basa sulle tre metodologie tradizionali:

  • chirurgia;
  • radioterapia;
  • chemioterapia.

In materia di mesotelioma, l’Avv. Ezio Bonanni ha dettato le nuove linee guida per mesotelioma cura. Inoltre, l’Avv. Bonanni ha illustrato l’aumento di casi di mesotelioma e patologie asbesto correlate in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia (Ed. 2022)“.

Chirurgia nel mesotelioma peritoneale

L’approccio chirurgico non è tra quelli più consigliati in quanto non è considerato di grande successo, soprattutto se utilizzato da solo. Le possibilità di successo aumentano se viene praticato in combinazione con radioterapia e chemioterapia.

Il trattamento chirurgico comunemente utilizzato è quello citoriduttivo associato ad HIPEC (Hiperthermic IntraPEritoneal Chemotherapy), che ha mostrato notevoli risultati in termini di tumore peritoneo sopravvivenza.

A causa della sua rarità, non è presente un gran numero di studi in materia, ma la letteratura disponibile riporta risultati rassicuranti in termini di sopravvivenza, soprattutto per quanto riguarda metastasi peritoneo sopravvivenza.

Infatti, tramite il trattamento con citoriduzione associata a chemioipertermia in pazienti affetti da mesotelioma peritoneale vivono di più.

Tanto che, sono chiari i risultati positivi, con la sopravvivenza media tra 34 e 92 mesi e un tasso di sopravvivenza di 5 anni del 29-59% dei casi.

Mesotelioma peritoneale: radioterapia

La radioterapia è impiegata dopo l’intervento chirurgico per il cancro al peritoneo. Per tumore del peritoneo cure è anche in combinazione con la chemioterapia, in caso di mesotelioma localizzato e  se le condizioni del paziente favorevoli. Lo scopo del trattamento combinato con radioterapia e chemioterapia dopo l’intervento è quello di consolidare gli effetti della chirurgia, prolungando l’aspettativa di vita, che in alcuni casi può superare anche i 5 anni.

La radioterapia può avere anche scopo palliativo per evitare la crescita del tumore, l’ostruzione di un grosso vaso sanguigno o per ridurre il dolore dovuto all’infiltrazione della parete toracica.

Inoltre, la radioterapia non può essere considerata l’unico trattamento terapeutico, perché la dose richiesta sarebbe molto elevata e dunque altamente tossica per qualunque paziente.

Mesotelioma peritoneale: chemioterapia

Tra tumore al peritoneo cure, la chemioterapia può essere considerata come il solo trattamento in grado di prolungare e migliorare la vita del paziente.

I farmaci comunemente usati, singolarmente o in combinazione sono il pemetrexed (Alimta®) e il cisplatino, oltre a carboplatino, raltitrexed (Tomudex®), mitomicina, vinorelbina e gemcitabina.

Il medico oncologo dovrà, quindi, valutare sull’opportunità di iniziare subito il trattamento chemioterapico alla diagnosi o alla comparsa dei sintomi e sul numero di cicli da effettuare. 

La chemioterapia intraoperativa intraperitoneale ad alta temperatura è una procedura sperimentale che consiste nella somministrazione, direttamente nella cavità peritoneale dopo rimozione chirurgica quanto più ampia possibile della massa tumorale, di una soluzione di farmaci chemioterapici riscaldati a una temperatura compresa tra 40° e 48° C.

Il principio è che la temperatura elevata consente una maggiore concentrazione del farmaco, ne garantisce una sua migliore diffusione nei tessuti e ha anche un’azione dannosa sulle cellule neoplastiche, più suscettibili delle cellule normali al calore. Aumentano così le possibilità per tumore peritoneo sopravvivenza con terapia multimodale.

Tutela legale gratuita per mesotelioma peritoneale

L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni tutelano le vittime del mesotelioma peritoneale, ovvero la neoplasia peritoneo causata dall’amianto. Prima di tutto, è necessario ottenere la certezza della diagnosi, sia ai fini terapeutici che la tutela legale.

Indennizzo INAIL mesotelioma peritoneale

Il mesotelioma peritoneale è una patologia asbesto correlata, inserita nella lista I dell’INAIL. Infatti, nel D.M. 09.04.2008, si fa riferimento al numero 57 b) “lavorazioni che espongono alle fibre di asbesto“. Così ne consegue che, se dall’anamnesi lavorativa risulta un’esposizione diretta, indiretta e per contaminazione degli ambienti di lavoro, c’è il diritto all’indennizzo INAIL.

Infatti, l’unico onere probatorio del malato di mesotelioma peritoneale, è quello di avere la certezza della diagnosi e di aver lavorato con esposizione ad amianto senza selezione di mansioni e di attività, e, così, da ottenere il riconoscimento dell’origine professionale, in seguito alla presunzione legale di origine.

Infatti, la sola presenza della noxa nell’ambiente lavorativo (Cassazione, sezione lavoro, 23653/2016), giustifica la domanda di indennizzo INAIL (artt. 3, 139 e 211 del D.P.R. 1124/65 e art. 10 n. 3 del D.L.vo 38/2000), e, così, l’ente deve riconoscere il diritto alla vittima.

In caso di decesso, l’indennizzo INAIL è liquidato in favore del coniuge e degli altri superstiti, ai sensi dell’art. 85, D.P.R. 1124/65.

Fondo Vittime Amianto mesotelioma peritoneale

Nel caso in cui l’INAIL riconosce l’origine professionale del mesotelioma del peritoneo, al pari di qualsiasi altra patologia asbesto correlata, sussiste il diritto alle prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto (art. 1, co. 241/246 L. 244/2017).

Questa prestazione è erogata dall’INAIL che la somma alla rendita mensile.

In caso di decesso, le prestazioni aggiuntive del Fondo Vittime Amianto, sono erogate in aggiunta alla rendita in reversibilità in favore del coniuge e dei figli minorenni o studenti.

Per le vittime di mesotelioma, tra cui anche quello del peritoneo, anche ove l’INAIL rigettasse la domanda di riconoscimento di malattia professionale, sussistei il diritto a queste prestazioni, con un pagamento unico (una tantum mesotelioma peritoneale per esposizione ambientale).

Mesotelioma peritoneale: prepensionamento INPS

Poiché il mesotelioma del peritoneo è originato dall’amianto, per cui, con il riconoscimento INAIL, si matura il diritto ai benefici contributivi, detti maggiorazioni amianto.

Quindi, sulla base dell’art. 13, co. 7, L. 257/92, con il riconoscimento della natura professionale asbesto correlata del mesotelioma peritoneale, sussiste il diritto alle maggiorazioni contributive, con moltiplicazione del periodo di esposizione con il coefficiente 1,5, pari al 50%, per tutto il periodo di esposizione professionale.

Questi contributi aggiuntivi, quindi, permettono di ottenere il prepensionamento e, nel caso in cui un lavoratore già in pensione, di ricostituire la sua posizione previdenziale, e di riliquidare la pensione, con l’adeguamento dei ratei e la liquidazione delle differenze su quelli medio tempore maturati.

Nel caso in cui, pur con i contributi aggiuntivi e, cioè, con le maggiorazioni vittime amianto non si ha la maturazione del diritto a pensione, la vittima può chiedere la pensione inabilità amianto mesotelioma del peritoneo.

Mesotelioma peritoneale: lo status delle vittime del dovere

Il tumore del peritoneo incide nel personale civile e militare delle Forze Armate e del Comparto Sicurezza. Ciò è dovuto all’utilizzo di materiali di amianto, innanzitutto nelle unità navali della Marina Militare Italiana, e poi nelle basi a terra. Tant’è vero che, la sola Procura della Repubblica di Padova ha registrato n. 1.101 casi di malattie asbesto correlate tra i soli dipendenti del Ministero della Difesa, impiegati nella Marina Militare Italiana.

Pendono ben 3 procedimenti penali, per le vittime di mesotelioma nella Marina Militare Italiana. Con l’art. 20 L. 183/2010, le vittime dell’amianto in Marina Militare, sono state tutelate con il riconoscimento dello status di vittima del dovere.

Questo status è stato riconosciuto a tutte le vittime esposte ad amianto, anche a quelle delle altre Forze Armate, tra cui l’Esercito, l’Aeronautica e i Carabinieri e il Comparto Sicurezza.

Coloro che, per esposizione ad amianto, hanno subito lesioni o danni fisici in servizio, hanno diritto al riconoscimento dei loro diritti, in particolare alla causa di servizio.

Sulla base di quanto stabilito dall’art.1, comma 563, della Legge 266 del 2005, ovvero sulla base dell’art.1 co. 564 della L. 266/05, e ai sensi dell’art. 1, lettera c, del DPR 243/2006, nel caso di infermità per causa di servizio, per  esposizione ad amianto, sussiste il riconoscimento dello status di vittima del dovere.

Ciò è stato recentemente ribadito dalla Corte di Cassazione, sez. civ., VI sez., 07.07.2020 n. 14018, nel segno già delle precedenti, Cass. Sez. Lav., n. 4238/2019 e Cass. Sez. Lav., n. 20446/2019. In questo caso, oltre al riconoscimento dello status di vittima del dovere e all’indennizzo previdenziale, sussiste anche il diritto all’integrale risarcimento dei danni.

I diritti dei superstiti delle vittime del dovere

Nel caso di decesso per mesotelioma del peritoneo, i superstiti indicati nell’art. 6 della L. 466/1980 identifica i superstiti di vittima del dovere (moglie, figli, genitori e fratelli in ordine), hanno diritto al riconoscimento delle prestazioni previdenziali con decorrenza dalla data della morte del loro congiunto.

In alcuni casi, quando tra i superstiti c’è il coniuge, i figli non a carico fiscale al momento della morte, ricevono il rigetto della domanda di riconoscimento delle prestazioni previdenziali, legate al riconoscimento della loro qualità di orfani di vittima del dovere.

L’Avv. Ezio Bonanni ha già ottenuto significativi risultati nella tutela dei diritti degli orfani di vittima del dovere, tra i quali anche quelli per esposizione ad amianto, ed in particolare, per le vittime di mesotelioma peritoneale.

Mesotelioma peritoneale: assegno vitalizio di €500,00

L’Avv. Ezio Bonanni, poiché alle vittime del dovere era erogato l’assegno vitalizio inferiore e, cioè, pari ad €258,23, ha invocato la sussistenza del diritto, anche degli orfani e degli altri superstiti, ad ottenere l’erogazione dell’assegno di €500,00, coerentemente con i principi dettati dall’art. 3 Cost., peraltro richiamato anche da SS. UU. 7761/2017, ed in un ultimo confermato da SS. UU. 22753/2018.

Si avrebbe quindi diritto alla liquidazione degli stessi importi riconosciuti alle vittime del terrorismo, in favore delle vittime del dovere e ai loro superstiti.

Mesotelioma peritoneale: risarcimento danni

L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni tutelano le vittime di mesotelioma peritoneale, nell’adempimento dei servizi propri di cui all’art. 1, co. 563, L. 266/05  e, per i c.d. equiparati (art. 1, co. 564, L. 266/2005, e art. 1 del d.p.r. 243/2006), che hanno diritto anche al risarcimento integrale di tutti i danni.

Le sole prestazioni previdenziali, dall’indennizzo INAIL al prepensionamento, piuttosto che per i dipendenti pubblici non privatizzati, il riconoscimento di causa di servizio e/o di vittima del dovere, non costituiscono integrale risarcimento danni, sia della vittima primaria, che dei suoi familiari.

In caso di decesso, gli importi maturati dalla vittima del dovere, debbono essere erogati agli eredi.

I superstiti, oltre ad ottenere la liquidazione di quanto eventualmente maturato dal loro congiunto, hanno diritto a prescindere dall’accettazione o meno dell’eredità, al risarcimento del danno iure proprio.

Consulenza gratuita vittime mesotelioma peritoneale

L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA, ha scritto il manuale per l’assistenza delle vittime dell’amianto colpite da mesotelioma peritoneale, che è utile anche ai familiari.

Questo manuale di assistenza medica e legale per le vittime di mesotelioma del peritoneo permette di districarsi anche nei meandri della burocrazia, e di ottenere la tutela di tutti i diritti, anche quelli dei familiari.

A tal proposito ONA fornisce il servizio di tutela legale e assistenza medica. È possibile richiedere la consulenza gratuita chiamando il numero verde o compilando il form.

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