Nintedanib, come cura del tumore al polmone, è un farmaco somministrato ai pazienti sottoposti alla chemioterapia.
Il paziente può essere sottoposto a questo approccio terapeutico in esclusiva, o può essere combinato con la chirurgia e con la radioterapia. La chemioterapia, però, riesce a prolungare la sopravvivenza anche nei soggetti con malattia allo stadio avanzato.
Il cancro polmonare è una neoplasia multifattoriale. Il fumo di sigaretta è il fattore principale di formazione di questo carcinoma. Tuttavia altri agenti cancerogeni potenziano il suo effetto, diventando la concausa del tumore del polmone. Tra questi vi è l’amianto. La sua capacità di provocare danni alla salute è stata evidenziata dallo IARC.
“All forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite and anthophyllite) are carcinogenic to humans”. (Volume 100C – IARC Monographs)
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, assistono le vittime di tumore al polmone e di tutte le patologie asbesto correlate.
Per non insorgere in danni alla salute, l’unica soluzione è evitare ogni esposizione. Ciò è sostenuto anche dalla revisione del Consensus di Helsinki (Commento del Prof. Philip J Landrigan).
Inoltre l’ONA fornisce servizi di assistenza medica e legale gratuita.
INDICE – Terapia di Nintedanib come cura – L’efficacia del farmaco e gli studi clinici – Quali sono gli effetti collaterali della terapia? Tempo stimato di lettura: 5 minuti |
Nintedanib Ofev: chemioterapia come cura tumore al polmone
Nintedanib Ofev è un farmaco antitumorale. Nel 2015 la Commissione europea ha rilasciato l’autorizzazione al farmaco, valida in tutta l’Unione europea.
Esso agisce su diversi recettori coinvolti nella crescita cellulare e nell’angiogenesi del tumore. La sua azione blocca l’attività di alcuni enzimi noti come tirosin-chinasi. Questi enzimi sono presenti in recettori, tra cui VEGF, FGF e PDGF, nelle cellule polmonari.
Nintedanib è un farmaco orale. Si somministra in associazione a Taxotere/Docetaxel. È usato per il trattamento dell’adenocarcinoma, in progressione alla prima linea chemioterapica con sali di platino (Cisplatino e Carboplatino).
La dose da somministrare è di 200 mg. Va assunta a stomaco pieno due volte al giorno, con una distanza di somministrazione di 12 ore. Nel caso di tossicità di grado 2 prolungata o di grado 3, il medico può decidere di ridurre la dose.
Si possono eseguire due riduzioni di dose. La prima passa da 200 a 150 mg. La seconda va da 150 a 100 mg. Entrambe sono da assumere due volte al giorno.
Altri farmaci chemioterapici sono Alectinib, Atezolizumab, Brigatinib, Ceritinib, Crizotinib, Dabrafenib, Durvalumab, Etoposide, Gemcitabina, Gefitinib, Erlotinib, Afatinib, Osimertinib, Nivolumab, Pembrolizumab, Pemetrexed, Taxolo, Trametinib, Vinorelbina.
Studi clinici sull’efficacia di Nintedanib come cura
Nintedanib è un farmaco che può essere prescritto non solo alle vittime di tumore al polmone. Infatti viene assunto anche da chi ha la fibrosi polmonare idiopatica (IPF).
Più di uno studio ha confrontato l’efficacia di Nintedanib Ofev con un placebo su un totale di 1.066 soggetti affetti da IPF. In entrambi gli studi il principale parametro dell’efficacia era il peggioramento della funzione polmonare dei pazienti durante un periodo di trattamento di 1 anno.
Esso è stato misurato dalla “capacità vitale forzata” (FVC). La FVC è il volume totale d’aria che il paziente è in grado di espirare in maniera forzata, dopo una profonda inspirazione. Il valore diminuisce con il peggiorare dell’affezione.
Nei pazienti che assumevano il farmaco si è osservata una minore riduzione della FVC rispetto ai soggetti trattati con placebo. Ciò dimostra che Nintedanib Ofev ha rallentato il peggioramento della condizione.
Nel primo studio, la riduzione media della FVC in 1 anno è stata di 115 ml nei pazienti che assumevano Nintedanib. La riduzione è stata, invece, di 240 ml nei soggetti trattati con placebo. Nel secondo studio, la riduzione media è stata di 114 ml con il farmaco rispetto a 207 ml con placebo.
Nintedanib: effetti collaterali chemioterapia tumore polmone
La terapia con Nintedanib può causare degli effetti indesiderati. Ci sono effetti collaterali molto comuni, che si riscontrano in più di 1 paziente su 100. Essi sono diarrea, vomito, stanchezza e neutropenia.
Inoltre si può verificare l’incremento degli enzimi epatici (alanina aminotransferasi, aspartato aminotransferasi, fosfatasi al-calina ematica). In più vi sono inappetenza, squilibrio elettrolitico, neuropatia periferica, mucosite e rash cutaneo.
Ci sono poi effetti indesiderati comuni, che si manifestano in più di 1 paziente su 100. Sono ipertensione arteriosa e aumento della bilirubina.
Infine si riscontrano anche effetti collaterali non comuni, presenti in più di 1 paziente su 1000. Tra questi c’è la perforazione gastrointestinale, soprattutto dopo la chirurgia addominale.
Nintedanib è prevalentemente metabolizzato dagli enzimi epatici ed eliminato dal sistema biliare. È solo in minima parte metabolizzato dal sistema del citocromo CYP3A4.
Però, essendo un substrato della P-gp, la sua concentrazione può diminuire fino al 60%, quando assunto in associazione a induttori della P-gp. Questi sono la rifampicina, la carbamezepina, la feritoina o l’Erba di San Giovanni. Invece la concentrazione può aumentare, se associato a inibitori di P-gp, come il ketoconazolo.
Vittime tumore al polmone: assistenza medica e legale ONA
L’ONA si occupa di assistere tutte le vittime di tumore al polmone, mesotelioma o altre malattie asbesto correlate.
Si può fare richiesta di assistenza medica gratuita per ottenere una diagnosi precoce, terapie tempestive e sorveglianza sanitaria. L’ONA fornisce la tutela anche per coloro che sono vittime di malasanità, assicurando la responsabilità medica.
Grazie al team di avvocati, coordinati dall’Avv. Bonanni, si offre anche un servizio di assistenza legale gratuito. Le vittime possono così ottenere il riconoscimento di tutti i diritti e benefici previsti dalla legge, come il risarcimento dei danni.
È possibile fare richiesta specifica attraverso il formulario nella pagina oppure chiamando il numero verde gratuito.