Crizotinib Xalkori, come cura del tumore al polmone, è un farmaco che viene somministrato durante la chemioterapia.
La chemioterapia antineoplastica è uno degli approcci terapeutici che garantiscono maggiori possibilità di sopravvivenza. Essa trova impiego nel trattamento del carcinoma polmonare sia non a piccole cellule (adenocarcinoma o NSCLC) sia a piccole cellule (microcitoma o SCLC).
La principale causa di questa neoplasia è il fumo di sigaretta. Tuttavia ci sono altri agenti che possono determinare l’insorgenza del cancro al polmone. Tra questi vi è l’amianto. Le capacità cancerogene dell’asbesto sono state confermate dallo IARC, nella sua ultima monografia.
Secondo le statistiche, già nel 2015 erano 17,5 milioni i nuovi casi diagnosticati di tumore del polmone e 8,7 i milioni di decessi.
L’alta incidenza del tumore del polmone è dovuta alle diverse condizioni di rischio. Tra queste troviamo: fumo di sigaretta, esposizione ad amianto, radiazioni ionizzanti e radiazioni non ionizzanti, fumi di saldatura e il benzene.
A confermare i dati anche la pubblicazione a cura di Jama Oncology: Report del Global Burden of Desease Cancer Collaboration.
Inoltre Richard Doll, nella sua pubblicazione “A Study of Lung Cancer Mortality in Asbestos Workers“, ha dimostrato come vi sia un effetto sinergico tra fumo di sigaretta e amianto, che porta ad aumentare di 5 volte il rischio di insorgenza di tumore polmonare.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, l’Avv. Ezio Bonanni, assistono le vittime di tumore al polmone e di tutte le patologie asbesto correlate. È possibile ricevere servizi di assistenza medica e legale gratuita.
INDICE – Terapia con Crizotinib per vittime tumore del polmone – Studi sull’efficacia del trattamento: farmaco inibitore di ALK e ROS1 – Effetti indesiderati e interazioni con altri farmaci Tempo stimato di lettura: 8 minuti |
Crizotinib Xalkori: cura chemioterapica tumore al polmone
Crizotinib è un farmaco inibitore di ALK e ROS1. Il suo scopo è bloccare l’attività di ALK o di ROS1, riducendo così la crescita e la proliferazione del tumore.
Questo farmaco è stato il primo inibitore di ALK ad essere registrato per il trattamento di questi pazienti. Attualmente, due ulteriori opzioni terapeutiche sono disponibili in prima linea: Alectinib e Brigatinib.
Inoltre Crizotinib polmone è anche un inibitore del gene MET e risulta efficace nei pazienti con mutazione skipping dell’esone 14 del gene MET.
Crizotinib Xalkori, in monoterapia, è indicato per:
- il trattamento di prima linea di pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) positivo per ALK (chinasi del linfoma anaplastico) in stadio avanzato;
- la terapia di pazienti adulti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) positivo per ROS1 in stadio avanzato.
Il Crizotinib può essere prescritto come trattamento iniziale, se il carcinoma si trova in stadio avanzato. In più può essere prescritto per trattare quei carcinomi in stadio avanzato per i quali i precedenti trattamenti non si sono rivelati efficaci nell’arrestare la progressione della malattia.
La somministrazione del farmaco avviene per via orale e le compresse devono essere ingerite intere. Si può assumere Crizotinib a stomaco pieno o al di fuori dei pasti.
Altri farmaci chemioterapici sono Atezolizumab, Carboplatino, Ceritinib, Cisplatino, Dabrafenib, Durvalumab, Etoposide, Gemcitabina, Gefitinib, Erlotinib, Afatinib, Osimertinib, Nintedanib, Nivolumab, Pembrolizumab, Pemetrexed, Taxolo, Taxotere, Trametinib, Vinorelbina.
Efficacia di Crizotinib: studi scientifici
Il gene EML4-ALK è un riarrangiamento cromosomico. Una parte del gene EML4 (la sua porzione N-terminale) si stacca e si unisce al gene ALK adenocarcinoma polmonare, contenente il dominio chinasico. Il risultato è un nuovo gene. Questo può dare origine allo sviluppo di un adenocarcinoma del polmone.
La traslocazione del gene ALK (Anaplastic Lymphome Kinase – Chinasi del Linfoma Anaplastico) riguarda solo il 3-5% dei pazienti con adenocarcinoma polmonare. Si tratta di un tumore maligno che colpisce soprattutto le persone tra i 45 e 50 anni di età. A differenza di altri tipi di tumore al polmone, il tumore ALK positivo si riscontra generalmente nei non fumatori.
Sulla base dei risultati di uno studio di Fase I, il Crizotinib Xalkori, ha ricevuto l’approvazione per il trattamento dei pazienti con adenocarcinoma del polmone e traslocazione del gene ALK.
Lo studio di Fase I, PROFILE 1001, aveva infatti dimostrato che il farmaco determina una riduzione delle dimensioni del tumore nel 60% dei pazienti e una sopravvivenza libera da progressione di quasi 10 mesi.
Grazie allo studio di Fase III, PROFILE 1007, si è autorizzato l’uso di Crizotinib per i pazienti con tumore polmonare non a piccole cellule e traslocazione EML4-ALK, in progressione a una prima linea chemioterapica. Lo studio aveva confrontato l’efficacia del farmaco con quella della chemioterapia di seconda linea (Docetaxel o Pemetrexed) in 347 pazienti, precedentemente sottoposti a terapia di prima linea con doppietta a sali di platino.
I risultati hanno dimostrato che Crizotinib Xalkori triplica la percentuale di risposte obiettive e raddoppia la sopravvivenza libera da progressione.
Successivamente, lo studio PROFILE 1014 ha permesso di estendere l’utilizzo del farmaco come terapia di prima linea. Anche in questo caso, il farmaco ha raddoppiato la percentuale di risposte obiettive e ha aumentato la sopravvivenza libera da progressione.
Crizotinib, farmaco inibitore di ROS1: sviluppo scientifico
ROS1 è un gene che codifica per un recettore con attività tirosino-chinasica. A causa di eventi casuali, una parte del gene ROS1 (la sua porzione con attività tyrosine chinasica) si stacca. Poi si unisce alla porzione di un altro gene. Il risultato è la formazione di un nuovo gene che può dare origine allo sviluppo di un adenocarcinoma del polmone.
Il riarrangiamento del gene ROS1 si osserva in circa 1-2% dei pazienti con diagnosi di tumore polmonare non a piccole cellule, non fumatori e con età inferiore a 40 anni. Ad oggi l’unico trattamento approvato per la terapia dei pazienti con riarrangiamento del gene ROS1 è il Crizotinib.
Le prime evidenze di efficacia del Crizotinib nei pazienti ROS1 positivi derivano dalla fase di espansione dello studio di fase I/II PROFILE 1001. Nei 50 pazienti ROS1 positivi arruolati, il farmaco ha determinato una percentuale di risposte obiettive del 72%, con una sopravvivenza libera da progressione di circa 19 mesi.
Successivamente diversi studi di fase 2 hanno confermato l’efficacia del Crizotinib Xalkori in questo sottogruppo di pazienti. Tra questi anche lo studio italiano METROS, in cui sono stati arruolati 26 pazienti. È stata registrata una percentuale di risposte obiettive del 65% e una sopravvivenza libera da progressione di circa 22 mesi.
Crizotinib: effetti collaterali cura del tumore al polmone
Il Crizotinib può causare in alcuni pazienti effetti indesiderati. Questi sono alterazioni della funzionalità del fegato, infiammazione ai polmoni, alterazioni nell’attività elettrica e del ritmo cardiaco.
Gli effetti collaterali molto comuni si verificano in più di 1 paziente su 10. Ci sono disturbi visivi, visione offuscata o visione doppia, neuropatia, capogiri, stanchezza, edema. Inoltre si possono presentare disturbi allo stomaco, inclusi nausea, vomito, diarrea, stipsi e disturbi esofagei, riduzione dell’appetito, alterazione del senso del gusto e rash cutaneo.
Altri effetti indesiderati comuni possono verificarsi da 1 a 10 pazienti su 100. Sono riduzione del numero dei globuli rossi, dei globuli bianchi o delle piastrine, indigestione e ridotta frequenza cardiaca
Infine ci sono le controindicazioni non comuni, che possono coinvolgere da 1 a 10 pazienti su 1.000, come le cisti renali complicate.
Durante il trattamento con Crizotinib Xalkori, è importante non consumare il pompelmo o il suo succo, in quanto potrebbe modificare la quantità del farmaco presente nell’organismo.
In più si raccomanda di non allattare al seno e di non generare figli se sottoposti alla terapia, poiché il farmaco potrebbe compromettere lo sviluppo fetale. Per questo è necessario usare un metodo contraccettivo valido per tutta la durata del trattamento e per almeno 90 giorni dopo il completamento della terapia. I contraccettivi orali potrebbero non essere efficaci se assunti in concomitanza con Crizotinib.
Interazioni con altri farmaci: effetti indesiderati
Alcuni medicinali possono incrementare il rischio di effetti indesiderati se assunti contemporaneamente con Crizotinib Xalkori.
Per esempio è sconsigliato l’uso di antibiotici come claritromicina, telitromicina, eritromicina, di antifungini come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo, voriconazolo e di farmaci adoperati per il trattamento delle infezioni da HIV e AIDS come atazanavir, ritonavir, cobicistat.
Ci sono poi dei farmaci che possono ridurre l’effetto del Crizotinib. Questi sono:
- antitubercolari come rifabutina e rifampicina;
- antiepilettici come carbamazepina, fenitoina e fenobarbital;
- iperico o erba di San Giovanni.
Il Crizotinib, però, può anche causare l’aumento degli effetti indesiderati associati ad alcuni medicinali. Tra questi vi sono:
- oppiacei (alfentanil e fentanil);
- chinidina, digossina, disopiramide, amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide, verapamil, diltiazem, i quali sono usati per il trattamento di problemi cardiaci;
- betabloccanti (atenololo, propranololo, labetalolo), impiegati nel trattamento dell’ipertensione;
- clonidina e guanfacina;
- antipsicotici (pimozide);
- antidiabetici (metformina);
- procainamide, usata per il trattamento dell’aritmia cardiaca;
- cisapride, usata per il trattamento di disturbi allo stomaco;
- immunosoppressori (ciclosporina, sirolimus e tacrolimus);
- alcaloidi dell’ergot (ergotamina e diidroergotamina), adatti al trattamento dell’emicrania;
- dabigatran, che è un anticoagulante;
- colchicina, impiegata nel trattamento della gotta;
- pravastatina, usata per ridurre i livelli di colesterolo;
- meflochina, usata per la prevenzione della malaria;
- pilocarpina, impiegata nel trattamento del glaucoma;
- anticolinesterasici;
- moxifloxacina, chinolone di quarta generazione (fluorochinolone);
- metadone, usato per il trattamento del dolore e della dipendenza da oppiacei;
- efavirenz e raltegravir, impiegati per il trattamento delle infezioni da HIV;
- irinotecan, un farmaco chemioterapico usato per il trattamento del tumore al colon e al retto;
- morfina;
- bupropione, utilizzato per il trattamento della depressione e per smettere di fumare;
- naloxone, usato per il trattamento della dipendenza e della sospensione da oppiacei.
Assistenza medica e legale ONA: tumore al polmone
L’ONA fornisce assistenza a tutte le vittime di tumore al polmone, mesotelioma o altre malattie asbesto correlate.
È possibile fare richiesta di assistenza medica gratuita per ottenere una diagnosi precoce, terapie tempestive e sorveglianza sanitaria.
Grazie al team di avvocati, coordinati dall’Avv. Bonanni, si offre anche un servizio di assistenza legale gratuito. Le vittime possono così ottenere il riconoscimento di tutti i diritti e benefici previsti dalla legge, come il risarcimento dei danni.
Infine l’ONA fornisce la tutela anche per coloro che sono vittime di malasanità, assicurando la responsabilità medica.