Il mesotelioma pericardico è una neoplasia rara che colpisce il pericardio. È un organo membranoso che, come un sacco, riveste il cuore e l’origine dei grossi vasi. La patologia è causata dalla esposizione a fibre di amianto (asbesto).
Il tumore del mesotelio del pericardio, chiamato anche comunemente mesotelioma cardiaco, ha una latenza temporale che arriva fino a 50 anni ed è quasi sempre mortale. Il tumore del pericardio è causato dalle polveri e fibre di amianto. L’unico strumento di effettiva tutela, tenendo conto della prognosi infausta, è quello di evitare l’esposizione all’unico agente causale costituito dalle fibre dei minerali di amianto (prevenzione primaria).
L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA ha tra le sue finalità la prevenzione che si realizza evitando l’esposizione, e per chi, purtroppo, l’ha già subita, la sorveglianza sanitaria per ottenere la diagnosi precoce (prevenzione secondaria).
In più la prevenzione terziaria è la tutela di coloro che, purtroppo, hanno già ricevuto la diagnosi di mesotelioma, è affidata da un pool di legali, coordinati dall’Avv. Ezio Bonanni. L’assistenza legale gratuita, permette di districarsi per ottenere le prestazioni previdenziali e il risarcimento dei danni.
La strage causata dalla fibra killer continua. Il Presidente ONA, attraverso le segnalazioni arrivate all’associazione, ha denunciato questa situazione di emergenza in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia (Ed. 2022)“.
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Assistenza medica e legale per mesotelioma pericardico
I mesoteliomi, compreso quello del pericardio, sono causati dall’esposizione agli amianti, le cui fibre generano prima l’infiammazione e poi la neoplasia degli organi mesoteliali:
L’Avv. Ezio Bonanni e l’Osservatorio Nazionale Amianto assicurano un elevato standard di assistenza legale per le vittime del mesotelioma del cuore (mesotelioma pericardico malattia professionale), per gli indennizzi INAIL, il prepensionamento INPS e la rivalutazione dei ratei pensionistici, il riconoscimento della causa di servizio e dello status di vittima del dovere e il risarcimento dei danni.
Il mesotelioma pericardico e l’esposizione ad amianto
Con il termine amianto e con il suo sinonimo asbesto, sono indicati quei minerali che si dividono in fibre sempre più sottili, e si distinguono nei serpentini, tra i quali il crisotilo, e gli), e gli anfiboli, dei quali fanno parte l’actinolite,l’amosite, la crocidolite, la tremolite e l’antofillite. Le fibre di questi minerali sono l’unica, quasi esclusiva, causa di tutti i tipi di mesotelioma, tra i quali quello del pericardio. Ci sono poi altre fibre asbestiformi, come l’erionite e la fluoroedenite che sono allo stesso tempo cancerogeni per il mesotelio.
Ciò è confermato dall’ultima monografia IARC (Asbestos – chrysotile, amosite, crocidolite, tremolite, actinolite and anthophyllite):
“There is sufficient evidence in humans for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite, and anthophyllite). Asbestos causes mesothelioma and cancer of the lung, larynx, and ovary. Also positive associations have been observed between exposure to all forms of asbestos and cancer of the pharynx, stomach, and colorectum. For cancer of the colorectum, the Working Group was evenly divided as to whether the evidence was strong enough to warrant classification as sufficient. There is sufficient evidence in experimental animals for the carcinogenicity of all forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite and anthophyllite). All forms of asbestos (chrysotile, crocidolite, amosite, tremolite, actinolite and anthophyllite) are carcinogenic to humans (Group 1). Talc containing asbestiform fibres is carcino- genic to humans (Group 1)“.
L’epidemia dei mesoteliomi per amianto
L’OMS ha già, da tempo, rimarcato le capacità lesive dell’amianto ed il fatto che, ciò nonostante ci siano ancora 125mln di lavoratori esposti alla fibra killer:
“All type of asbestos cause lung cancer, mesothelioma, cancer of the larynx and ovary, and asbestosis (fibrosis of the lungs). Exposure to asbestos occurs through inhalation of fibres in air in the working environment, ambient air in the vicinity of point sources such as factories handling asbestos, or indoor air in housing and buildings containing friable (crumbly) asbestos materials” .
“Currently about 125 million people in the world are exposed to asbestos at the workplace. In 2004, asbestos-related lung cancer, mesothelioma and asbestosis from occupational exposures resulted in 107,000 deaths and 1,523,000 Disability Adjusted Life Years (DALYs). In addition, several thousands of deaths can be attributed to other asbestos-related diseases, as well as to nonoccupational exposures to asbestos”.
Prevenire il mesotelioma pericardico: necessario il bando
Gli interventi dell’OMS non sono sufficienti. Ci sono ancora produzioni di amianto e materiali contenenti amianto e, non a caso, l’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni hanno auspicato che le raccomandazioni si trasformano in un obbligo perentorio.
Tant’è vero che, anche dagli atti sintetizzati nella revisione del Consensus di Helsinki, si fa riferimento alla prevenzione primaria come unico strumento per sconfiggere il tumore al pericardio, della pleura, del peritoneo e della tunica vaginale del testicolo e tutte le altre patologie asbesto correlate.
Il pericardio che cos’è e a cosa serve
Il pericardio è la membrana che avvolge il cuore e i vasi sanguigni principali tra cui l’aorta, le arterie polmonari, le vene cave e le vene polmonari. Il cuore è quell’organo cavo che è suddiviso in quattro camere: due atri e due ventricoli, che sono sovrapposti nel lato sinistro e nel lato destro, e che sono suddivisi in pareti chiamate setti. Il cuore è avvolto dal pericardio, che si presenta da due strati, che sono separati dal liquido pericardico.
Il liquido pericardico è formato in primo luogo, da ultrafiltrato del plasma, e ha capacità lubrificante. Infatti riduce l’attrito tra le due superfici opposte dei foglietti del pericardio, nelle contrazioni del cuore per via del battito cardiaco. Il versamento pericardico è una raccolta di liquido che si trova nello spazio pericardico. Può essere sieroso e misto a filamenti di fibrina, ematico o purulento.
Sorveglianza sanitaria e diagnosi di mesotelioma pericardico
Tutti coloro che sono stati esposti agli amianti corrono il rischio di ammalarsi di mesotelioma, tra cui quello del pericardio, anche se, il mesotelioma pleurico è quello più frequente.
Con il sistema di sorveglianza sanitaria (art. 259 del D.lgs. 81/2008), i lavoratori esposti ad amianto sono sottoposti a degli screening sanitari, tra cui la TAC torace e dell’addome, che evidenziano i casi di ispessimento della pleura, di placche pleuriche e di fibrosi iniziale.
Infatti, le fibre di amianto hanno capacità, prima di tutto, infiammatorie, e poi generano quello stato displasico e precanceroso che provoca l’induzione e poi la promozione e la progressione del tumore del mesotelio, tra cui quello del pericardio, e, quindi, la diagnosi di mesotelioma pericardico.
Sintomi mesotelioma pericardico
Nello specifico, il mesotelioma è una neoplasia monofattoriale asbesto correlata e dose dipendente. Quindi, l’eventuale accelerazione dei tempi di latenza è proporzionale all’entità dell’esposizione per intensità e durata.
Uno dei parametri di valutazione dell’entità del rischio, in base all’entità dell’esposizione agli amianti, è, infatti, costituito dalla presenza o meno di placche ed ispessimenti pleurici.
Tra coloro che hanno ottenuto la diagnosi di placche ed ispessimenti pleurici, occorre verificare se è presente una eventuale sintomatologia, in modo tale da ottenere la diagnosi precoce di mesotelioma pericardico.
Mesotelioma pericardico: i sintomi iniziali
I sintomi iniziali mesotelioma pericardico sono:
- astenia;
- tosse;
- tachicardia;
- perdita di peso;
- ascite;
- febbre;
- stanchezza.
Mesotelioma pericardico: i sintomi più gravi
Nel mesotelioma sintomi iniziali sono poi destinati all’aggravarsi, con l’avanzare della neoplasia, che, solitamente, infiltra gli altri organi:
- sudorazione;
- tromboflebia;
- hypercoagulability;
- febbre dell’origine sconosciuta;
- lesioni infiammatorie acute.
In particolare, questi sintomi mesotelioma sono più gravi, e preludono lo stadio avanzato della neoplasia pericardica.
Lo sviluppo del mesotelioma pericardico
Per avviare la terapia più tempestiva è essenziale determinare lo stadio della patologia. In particolare, per quanto riguarda il mesotelioma pericardico, vengono identificati quattro stadi attraverso criteri TNM, ovvero l’estensione (T), il possibile coinvolgimento dei linfonodi (N) e le metastasi (M).
Il mesotelioma è una patologia molto complicata da trattare e, come tutte le neoplasie, minore è l’estensione e maggiori sono le probabilità di sopravvivenza e di successo delle terapie. Nella maggior parte dei casi, la diagnosi arriva quando la malattia è già agli stadi avanzati e, quindi, difficile da debellare.
In primo luogo, il mesotelioma pericardico infiltra gli organi circostanti e si diffonde con metastasi.
Diagnosi mesotelioma pericardico
Mesotelioma diagnosi si basa sulla biopsia pericardica e sulle tecniche di imaging (ecografia e tomografia computerizzata). In ogni caso, è necessario l’esame istologico sulla biopsia tissutale e sui risultati dell’immunocolorazione:
- esame istologico;
- tomografia computerizzata (esame TC);
- pericardiotomia, intervento chirurgico di incisione del sacco pericardico nel corso di interventi di chirurgia cardiaca;
- biopsia in corso di intervento chirurgico o con ago tranciante;
- ecografia addominale.
Mesotelioma pericardico: le cause
Identificare le cause del mesotelioma del pericardio è fondamentale, sia in chiave preventiva che diagnostica e, perciò, terapeutica. La conferma dell’origine asbesto correlata dose dipendente e monofattoriale dà forza a quelle istanze di prevenzione primaria che presuppongono la bonifica dei siti contaminati e l’assenza di esposizioni a polveri e fibre di amianto e, quindi, al bando globale dell’amianto.
Il fatto stesso che l’amianto sia stato utilizzato in maniera ubiquitaria, con 40mln di tonnellate solo in Italia, identifica il rischio, e impone delle misure drastiche ben oltre la messa al bando di cui alla L. 257/92, che non si è tradotto in un obbligo perentorio della bonifica.
L’ONA, per agevolare la segnalazione di aree a rischio e la bonifica, ha istituito l’App Amianto.
Queste acquisizioni sono, quindi, decisive per dimostrare l’origine professionale della neoplasia del cuore e ottenere, quindi, l’indennizzo INAIL, il riconoscimento di causa di servizio e vittima del dovere e il risarcimento danni.
La mappa del rischio di mesotelioma pericardico
Nel VI Rapporto Mesoteliomi sono stati censiti, fino al 31.12.2015, soltanto 58 casi di mesotelioma del pericardio. È, quindi, una neoplasia assolutamente rara, anche tra quelle del mesotelio.
Tuttavia, anche alla luce del fatto che il numero complessivo censito nel VI Rapporto Mesoteliomi è pari a 27.356,00, e la stima e per difetto, è di tutta evidenza che si impone la bonifica dei siti contaminati ed evitare, così, qualsiasi forma di esposizione alla fibra killer, anche perché non c’è una soglia al di sotto della quale il rischio si annulla.
I dati aggiornati del VII Rapporto Mesoteliomi ReNaM dell’INAIL indicano che le vittime stanno aumentando.
Stadiazione, terapie e trattamenti
Esistono diversi tipi di classificazione per il mesotelioma pericardico. Si parla di metodo Butchart quando invade il diaframma e il pericardio raggiungendo il cuore, la pleura controlaterale, il peritoneo o organi extratoracici. Invece si tratta di metodo Brigham, quando il mesotelioma maligno è confinato nella pleura parietale omolaterale alla zona colpita, al pericardio, al polmone e al diaframma omolaterali.
In generale, quanto più precoce è lo stadio del tumore all’inizio della terapia, tanto migliore è la prognosi e più alte le chance di sopravvivenza.
Tuttavia, nel caso del mesotelioma pericardico, la guarigione completa è molto rara, quindi, l’obiettivo primario della terapia è il controllo dei sintomi al fine di consentire una qualità di vita accettabile.
Terapie integrate del mesotelioma del pericardio
L’approccio con terapie integrate permette di ridurre la massa tumorale e, conseguentemente, prolungare la sopravvivenza del paziente. Le procedure di maggior successo sono quelle effettuate negli stadi iniziali della malattia (I e II stadio) che combinano chirurgia, radioterapia e chemioterapia (chemioterapia pre operatoria + intervento chirurgico + radioterapia post-operatoria).
Tuttavia, questo approccio può essere proposto solo a determinati pazienti, giovani, in ottime condizioni generali e non affetti da altre malattie. In ogni caso, non è da ritenersi un trattamento standard, perché non sono ancora disponibili studi adeguati che ne dimostrino un valido beneficio in termini di prolungamento della sopravvivenza rispetto alla sola chemioterapia.
Chirurgia del mesotelioma del pericardio
L’approccio chirurgico al mesotelioma pericardico non è tra quelli più consigliati in quanto non è considerato di grande successo, specialmente se utilizzato da solo, mentre le possibilità di successo aumentano se viene combinato con la radioterapia e chemioterapia. L’intervento chirurgico di riferimento per il mesotelioma pericardico è la cosiddetta pericardiotomia, ovvero l’intervento di incisione del sacco pericardico al fine di asportare le formazioni patologiche intrapericardiche.
Radioterapia nel mesotelioma pericardico
La radioterapia è solitamente impiegata successivamente all’intervento chirurgico, eventualmente se possibile in combinazione con la chemioterapia. Lo scopo del trattamento combinato con radioterapia e chemioterapia dopo l’intervento è quello di consolidare gli effetti della chirurgia e prolungare l’aspettativa di vita, che in alcuni casi può superare anche i 5 anni.
In ogni caso, la radioterapia può essere praticata anche a scopo palliativo, ma non può essere considerata l’unico trattamento terapeutico. La dose richiesta sarebbe molto elevata e dunque altamente tossica per qualunque paziente.
Chemioterapia nel mesotelioma del pericardio
La chemioterapiaconsiste nella somministrazione per infusione endovenosa (EV) di farmaci per ridurre o arrestare la progressione del cancro. In rari casi di efficacia e di riduzione della massa tumorale, favorisce l’approccio chirurgico, in altri casi, si limita soltanto a bloccare la crescita della malattia e favorisce il miglioramento dei sintomi.
Le cure sperimentali del mesotelioma del pericardio
L’ONA ha elaborato un protocollo per la cura del mesotelioma del pericardio e di tutti gli altri mesoteliomi. Le linee guida sono state recepite dall’Avv. Ezio Bonanni e dall’Osservatorio Nazionale Amianto.
L’ONA ha ottenuto, con il pool di medici oncologi significativi risultati. L’approccio chirurgico, moderato, nei soli casi in cui è utile, l’assenza di abuso della chemioterapia, hanno permesso, in qualche caso la guarigione mesotelioma, in tutti i casi un maggior periodo di sopravvivenza a migliori condizioni di salute.
Assistenza legale gratuita vittime mesotelioma pericardico
L’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’ONA, offre assistenza legale lavoratori e cittadini esposti all’asbesto vittime di tumore del mesotelio del pericardio e di altre patologie asbesto correlate. La tutela è assicurata anche alle vittime di mesotelioma per esposizione ambientale.
Mesotelioma pericardico: l’indennizzo INAIL
Il mesotelioma pericardico è una patologia asbesto correlata, inserita nella lista I dell’INAIL, per quanto riguarda le fibre di amianto, tant’è vero che nel D.M. 09.04.2008, si fa riferimento al numero 57 b) alle “lavorazioni che espongono alle fibre di asbesto“, per cui, è sufficiente dimostrare l’esposizione, anche indiretta, per ottenere l’indennizzo INAIL, cioè il riconoscimento dell’origine professionale della patologia.
È sufficiente la sola esposizione, anche indiretta e per contaminazione degli ambienti di lavoro, per ottenere il riconoscimento dell’origine occupazionale della neoplasia, cioè mesotelioma pericardico malattia professionale.
L’Avv. Ezio Bonanni ti guida nella tutela dei tuoi diritti previdenziali, ed è sufficiente chiedere la tutela legale dell’associazione per ottenere il riconoscimento dell’indennizzo INAIL per riconoscimento della malattia professionale.
Fondo Vittime Amianto mesotelioma pericardico
Il Fondo Vittime Amianto è una prestazione previdenziale riservata alle vittime dell’amianto, tra cui coloro che sono ammalati di mesotelioma pericardico. La prestazione per coloro che sono riconosciuti dall’INAIL per malattia professionale, si somma all’indennizzo INAIL.
In caso di mesotelioma peritoneale, la prestazione può essere richiesta anche da coloro che hanno subito un’esposizione ambientale e, in questo caso, la prestazione è erogata con un unico versamento, cioè una tantum Fondo Vittime Amianto mesotelioma pericardico.
In caso di decesso, le prestazioni del Fondo Vittime Amianto, in particolare dell’una tantum, possono essere richieste dai familiari.
Mesotelioma pericardico: prepensionamento INPS
L’ammalato di mesotelioma pericardico, che è una patologia asbesto correlata, mono fattoriale e dose dipendente, ha, quindi, diritto ai benefici contributivi amianto ai sensi dell’art. 13, co. 7, L. 257/92.
Consistono nel moltiplicare il periodo di esposizione ad amianto con il coefficiente 1,5, il che si traduce con la maggiorazione del 50% del periodo di contribuzione, utile, sia ai fini del prepensionamento, che di rivalutazione dei rateii in godimento per coloro che sono già in pensione.
La pensione di invalidità amianto per mesotelioma pericardico
Per i lavoratori che sono ancora molto giovani, sussiste la possibilità di presentare la domanda di pensione inabilità INPS, e poter, comunque, accedere al prepensionamento con la pensione inabilità amianto mesotelioma pericardico.
L’Avv. Ezio Bonanni ti guida nella tutela dei tuoi diritti per ottenere il prepensionamento amianto, sia con l’art. 13, co. 7, L. 257/92, sia la pensione di invalidità amianto, con l’art. 1, co. 250 L. 282/2016.
Mesotelioma pericardico e riconoscimento vittime del dovere
Per vittime del dovere si intendono tutti coloro del personale civile e militare, che hanno prestato servizio in esposizione ad amianto nelle Forze Armate .
In questi settori, l’incidenza dei casi di mesotelioma, tra cui quello pericardico, è molto alta, in particolar modo nella Marina Militare nel servizio a bordo e a terra, nell’Aviazione e nell’Aeronautica Militare. Questa patologia ha, infatti, come unico agente eziologico proprio l’amianto. In breve, coloro che hanno prestato servizio in esposizione ad asbesto e affetti da mesotelioma, hanno diritto al riconoscimento della causa di servizio e lo status di vittima del dovere.
- Relazione finale della Commissione Parlamentare di Inchiesta della Camera dei Deputati del 07.02.2018 sui rischi amianto nelle Forze Armate
Le attività che rientrano in questa tutela in caso di lesione, ivi compreso il mesotelioma del pericardio, sono quelle di cui all’art.1, comma 563, della Legge 266 del 2005 e in quelli di esposizione a sostanze cancerogene, tra cui l’amianto, con cui si fa riferimento alla normativa di cui all’art. 1 co. 564 L. 266/05, e art. 1, lettera c, del DPR 243/2006, per equiparazione a vittime del dovere.
I diritti dei superstiti delle vittime del dovere
In caso di decesso per causa di servizio, in particolari condizioni ambientali e operative quali l’esposizione ad asbesto in assenza di strumenti di prevenzione e protezione, le prestazioni sono dovute ai superstiti.
L’art. 6 della L. 466/1980 identifica i superstiti di vittima del dovere (moglie, figli, genitori e fratelli in ordine). Vi è un contrasto giurisprudenziale, poiché, il Ministero nega il diritto nel caso in cui l’orfano non sia a carico al momento del decesso del genitore. Le tesi del Ministero sono contestate e censurate dall’Avv. Ezio Bonanni, il quale sostiene che tutte le vittime hanno gli stessi diritti, a prescindere dall’essere o meno a carico del defunto. Il tutto è coerente con la disciplina di tutela delle vittime del terrorismo, che trova applicazione anche per le vittime del dovere, senza che ciò comporti un allargamento della platea.
Mesotelioma pericardico: equiparazione vittime del terrorismo
L’Avv. Ezio Bonanni ha ottenuto l’equiparazione alle vittime del terrorismo per le vittime del dovere mesotelioma pericardico. Non è irrilevante in quanto, per le vittime del terrorismo, l’assegno vitalizio mensile è di €500,00, rispetto al minor importo di €258,23. Poiché le SS. UU. 22753/2018, e la stessa precedente SS. UU. 7761/2017, fanno riferimento all’importo di €500.00, per le vittime del dovere, è ormai definito che la disciplina deve essere la medesima.
Risarcimento dei danni da mesotelioma pericardico
Sia la vittima primaria, malato di mesotelioma pericardico, sia i familiari hanno diritto ad essere risarciti di tutti i danni. Il risarcimento danni comprende i danni patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali (biologico, morale, esistenziale).
In caso di decesso, le somme maturate dalla vittima primaria debbono essere erogate in favore degli eredi.
Mesotelioma pericardico: manuale assistenza medica e legale
L’Avv. Ezio Bonanni, Presidente ONA, è il pioniere nella difesa dei lavoratori e cittadini esposti e vittime di tumore pericardico amianto.
Nella monografia “Come curare e sconfiggere il mesotelioma ed ottenere le tutele previdenziali ed il risarcimento danni“, ci sono tutte le istruzioni operative per poter ottenere il miglior risultato nella terapia e nella tutela legale per coloro che, purtroppo, si sono ammalati di mesotelioma, tra i quali quello pericardico.
Consulenza gratuita per vittime di mesotelioma pericardico
È possibile richiedere la consulenza gratuita legale e medica chiamando il numero verde o compilando il form.