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martedì, Settembre 10, 2024

Vittime del dovere nuova legge: le proposte dell’ONA

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Vittime del dovere nuova legge. La proposta nasce dall’esigenza emersa dai dubbi normativi. L’Avv. Ezio Bonanni lo ha ribadio sia nell’ambito della Commissione Uranio Impoverito (06.12.2017), sia durante la prima commissione Affari Costituzionali (29.10.2018).

Le vittime del dovere sono assistite dall’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto, che mette a disposizione un servizio di consulenza legale e medica gratuita.

Consulenza vittime del dovere nuova legge

Indice

Tempo di lettura: 6 minuti

Vittime del dovere nuova legge: testo unico

Molti problemi nascono dall’interpretazione delle norme, per questo serve un Testo Unico per dare ordine alla materia e parità di trattamento. A tale proposito l’Avv. Ezio Bonanni, sul disegno di legge Corbetta, è stato sentito dalla Prima Commissione Affari Costituzionali.

Le norme, che disciplinano la giurisprudenza pertinente alle vittime del dovere, vittime del servizio e vittime del terrorismo, sono frammentate e poco chiare. Pertanto, sono motivo di molteplici interpretazioni.

In più, ci sono dei casi di discriminazione, come per i casi degli orfani non a carico. Di recente, infatti, la sentenza 11181/2022 segna una battuta di arresto dei progressi fatti per la tutela dei loro diritti.

Epidemia di malattie neoplastiche nelle Forze Armate

Nel personale civile e militare delle Forze Armate, vi è un’alta incidenza di casi di neoplasie. Ciò è confermato dalla relazione finale della Commissione Parlamentare d’Inchiesta.

Le conclusioni della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sono fondamentali per la tutela dei diritti dei militari, come l’audizione dell’Avv. Ezio Bonanni presso la Commissione Parlamentare.

Per i nostri militari anche i minerali di amianto rappresentavano e rappresentano un grande rischio. Infatti, con i proiettili di uranio impoverito, veniva polverizzato anche l’amianto e, quindi, veniva determinato anche questo rischio.

Si registra, quindi, un potenziamento di cancerogeni, confermato anche dalla stessa Commissione d’Inchiesta per quanto riguarda l’uranio impoverito.

I danni alla salute causati da questo metallo pesante sono approfonditi dal Prof. Giancarlo Ugazio.

Non meno rilevanti sono i danni da vaccini. Questi vengono contaminati da metalli pesanti (come l’uranio impoverito), e sono somministrati tutti insieme e per di più poco prima della partenza per le missioni di pace.

Uranio impoverito e vaccini: linfoma di Hodgkin

Nella relazione finale della Commissione Parlamentare d’Inchiesta, è possibile approfondire i danni causati da radiazioni e nanoparticelle, ovvero il danno epidemiologico.

Come detto, non vi è solo il danno da amianto, ma anche quello da radiazioni, che causa il linfoma di Hodgkin.

L’Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, Avv. Ezio Bonanni, rafforzano la tutela e l’assistenza delle vittime. L’associazione è stata organizzatrice di numerosi e importanti convegni, come quello tenutosi in Toscana. Ha partecipato all’evento “Il rischio amianto e la presenza di altri cancerogeni nelle Forze Armate” anche il Ministero della Giustizia On.le Bonafede.

Errata interpretazione delle leggi o premeditazione?

Dal 1970 – anno in cui il legislatore ha definito per la prima volta le “vittime del dovere” e prevedeva solo la pensione di privilegio – a oggi, sono stati varati decreti ministeriali, decreti legislativi, disegni di legge. Sono stati emanati, però, il più delle volte, in seguito a episodi emergenziali.

E i testi non sempre sono molto chiari e hanno dato adito a interpretazioni e valutazioni della legge, sollevando in taluni casi giudizi anche di costituzionalità.

Aldilà delle intenzioni, molte norme sono rimaste spesso inattuate anche per motivi di contenimento della spesa pubblica.

La prima legge in materia di vittime del dovere

La prima legge emanata esclusivamente per le “vittime del dovere” è la 466 del 1980. È integrata, poi, con la legge 302 del 1990, per le “vittime della criminalità organizzata e del terrorismo”.

Bisogna aspettare il 2004 perché sia approvata una specifica legge – la 206 – per le “vittime del terrorismo”. Prevede benefici per fatti avvenuti dal 1961 in poi. E nel 2007 la legge finanziaria 244, estende alle “vittime del dovere” uno speciale assegno vitalizio previsto dalla 206/2004.

Nel 2005 la legge finanziaria 266 estende i benefìci già previsti in favore delle “vittime della criminalità e del terrorismo” a tutte le “vittime del dovere”, riconosciute ai sensi dei commi 563 e 564 che recitano:

“Per vittime del dovere devono intendersi i soggetti di cui all’articolo 3 della legge 13 agosto 1980, n. 466, e, in genere, gli altri dipendenti pubblici deceduti o che abbiano subìto un’invalidità permanente in attività di servizio o nell’espletamento delle funzioni di istituto per effetto diretto di lesioni riportate in conseguenza di eventi verificatisi:

  • nel contrasto ad ogni tipo di criminalità;
  • nello svolgimento di servizi di ordine pubblico;
  • nella vigilanza ad infrastrutture civili e militari;
  • in operazioni di soccorso;
  • in attività di tutela della pubblica incolumità;
  • a causa di azioni recate nei loro confronti in contesti di impiego internazionale non aventi, necessariamente, caratteristiche di ostilità”.

Invece “sono soggetti equiparati di cui al comma 563 coloro che abbiano contratto infermità permanentemente invalidanti o alle quali consegua il decesso, in occasione o a seguito di missioni di qualunque natura, effettuate dentro e fuori dai confini nazionali e che siano riconosciute dipendenti da causa di servizio per le particolari condizioni ambientali od operative”.

Pari dignità sociale e uguaglianza di tutti i cittadini

Si comincia, quindi, a tenere conto anche dei militari feriti o deceduti nelle missioni all’estero ma si apre la discussione sull’esistenza o meno del nesso di causalità tra l’uranio impoverito e i decessi – oggi sono saliti a 370 -, oppure le patologie che hanno colpito i nostri soldati – oltre i 7500. I vertici della Difesa, però, negano il nesso causa effetto dell’UI e, di conseguenza, negano sia gli indennizzi sia i risarcimenti.

Le norme su quantificazione del danno, istituto dell’aggravamento, causa di servizio, pensione privilegiata, assegno vitalizio, esenzione IRPEF per le vedove etc., come già accennato, sono frammentate e poco chiare e, quindi, alimentano i contenziosi.

I ricorrenti si uniscono in associazioni che danno inizio ad azioni giudiziarie nei confronti dello Stato soprattutto o degli enti preposti. Sono centinaia i ricorsi.

Una quantità notevole di materiale giuridico prodotto negli anni che, riordinato, potrebbe risolversi in un Testo Unico sulla materia.

Quindi, se fino a questo momento, il Parlamento ha legiferato in maniera disorganica, è imprescindibile promulgare una legge che rispetti l’articolo 3 della Costituzione: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Vittime del dovere nuova legge: commento dell’Avv. Bonanni

«È necessario che si eviti la condizione paradossale del contenzioso della vittima e dei familiari col ministero della Difesa – commenta l’avv. Ezio Bonanni, componente della Commissione di studio sulla riforma della normativa sull’amianto –  per le prestazioni previdenziali e quelle risarcitorie ed è per questo motivo, che l’ONA ha proposto e propone l’integrale risarcimento del danno, secondo tabelle prestabilite ed in assenza di contenzioso.

In caso contrario – conclude il presidente dell’ONA -, ci vedremo costretti a continuare nell’azione di tutela delle vittime per il riconoscimento del loro stato giuridico di “vittime del dovere”, con riferimento alla condizione di rischio amianto, uranio impoverito e altri agenti cancerogeni in esposizione per motivi di servizio».

Consulenza ONA per le vittime del dovere

Le vittime del dovere e i loro familiari possono richiedere l’assistenza legale e l’assistenza medica chiamando il numero verde o compilando il form.

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