La leucemia è un tumore o cancro nel sangue. Infatti colpisce i globuli bianchi. Infatti vi è una correlazione tra leucemia e globuli bianchi troppo alti. In alcuni casi, è provocata dall’amianto e da altri cancerogeni, anche per esposizioni professionali.
Perciò l’Osservatorio Nazionale Amianto-ONA e l’Avvocato Bonanni assistono le vittime di questa malattia. Mettono a disposizione un servizio di consulenza gratuita medica e legale. In questo modo i cittadini possono ottenere tutte le informazioni sulle terapie più innovative ed efficaci e ottenere la salvaguardia dei propri diritti.
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La leucemia: il cancro del sangue
Questa neoplasia, di solito colpisce i globuli bianchi, ovvero quelle cellule che hanno lo scopo di proteggerci da infezioni e che, normalmente, si moltiplicano in base alle esigenze di difesa dell’organismo.
Nella leucemia globuli bianchi sono alti. Nelle persone affette da leucemia vi è una proliferazione incontrollata di queste cellule, che interferisce con la crescita e con lo sviluppo delle normali cellule del sangue.
In caso di malattia leucemia sangue, il midollo osseo, cioè il tessuto spugnoso contenuto all’interno delle ossa lunghe e di alcune ossa piatte del corpo umano, avvia una proliferazione neoplastica di una cellula staminale emopoietica.
Che cos’è una cellula staminale emopoietica? È una di quelle cellule da cui hanno origine tutte le cellule del nostro sangue. La loro proliferazione neoplastica si traduce nella presenza di un numero elevato di globuli bianchi anormali.
Queste cellule bianche del sangue anormali e non pienamente sviluppate sono chiamate blasti o cellule leucemiche.
La loro proliferazione incontrollata interferisce con lo sviluppo delle altre cellule prodotte dal midollo osseo (globuli rossi e piastrine). Causa una serie di conseguenze all’organismo, tra cui l’insorgenza di infezioni, di stanchezza e di emorragie.
Tipi di leucemia cancro e classificazione
Esistono diversi tipi di tumore al sangue. Alcune forme sono più comuni nel bambino, altre nell’adulto.
Le leucemie sono classificate in relazione al tipo di cellule interessato dal processo tumorale, al grado di maturazione raggiunto dalle cellule leucemiche, al decorso della malattia e alle caratteristiche della sintomatologia clinica.
Dal punto di vista dell’andamento clinico e cancro al sangue sintomi, le leucemie sono classificate come:
- acute, cioè a decorso molto rapido e prognosi più severa, perciò richiedono leucemia terapia tempestiva e aggressiva;
- croniche, a decorso lento e progressivo, controllabile con la terapia farmacologica.
Nelle leucemie croniche i globuli bianchi maturano in modo quasi normale, ma si accumulano nel sangue, nel midollo osseo, nella milza e spesso nei linfonodi in quanto sopravvivono troppo a lungo. Spesso, in fase iniziale, le leucemie croniche non danno sintomi. L’assenza leucemia sintomi rende la leucemia asintomatica, anche per un lungo periodo prima della diagnosi.
In base alle cellule interessate dalla proliferazione si distinguono:
- linfoidi o linfatiche, quando il tumore colpisce i linfociti o le cellule della linea linfoide che fanno parte del nostro sistema immunitario e che si trovano nel sangue circolante e nel tessuto linfatico;
- mieloidi, quando la trasformazione maligna riguarda le componenti della linea mieloide (eritrociti, piastrine e leucociti).
I quattro tipi principali di tumore del sangue
Ci sono quattro tipi di tumori principali del sangue:
- linfoblastica acuta (LLA) è la leucemia acuta più frequente nei bambini, anche se può verificarsi anche nell’adulto;
- mieloide acuta (LMA) è una forma molto comune ed è la più frequente nell’adulto, anche se può colpire anche i bambini;
- linfatica cronica (LLC) è la forma di leucemia cronica più frequente nell’adulto e può avere un decorso indolente e asintomatico per lungo tempo;
- mieloide cronica (LMC) colpisce prevalentemente gli adulti, può essere asintomatica per mesi o anni prima di passare a una fase di malattia in cui le cellule iniziano a crescere molto più rapidamente.
Cause leucemia e fattori di rischio
La causa di questo tumore del sangue è ancora sconosciuta. Sono state individuate però condizioni che aumentano il rischio di svilupparla.
Gli studi al momento disponibili su leucemia cause hanno rilevato che la maggior parte delle persone esposte a fattori di rischio non sviluppa la malattia. Invece molte persone malate non sembrano avere per leucemia cause e fattori di rischio conosciuti.
Quali sono i fattori di rischio per la leucemia del sangue? Le principali cause sono:
- Disordini genetici congeniti, cioè le anomalie genetiche presenti dalla nascita, come la sindrome di Down (leucemia congenita);
- storia familiare di leucemia malattia;
- fumo di sigaretta è correlato a un aumentato rischio di leucemia acuta mieloide;
- esposizione ad alte dosi di radiazioni;
- esposizione a sostanze chimiche come il benzene e l’uranio impoverito.
Leucemia da esposizione a benzene
Il benzene è un idrocarburo aromatico monociclico, che ha formula C6H6. È un costituente del petrolio e ha capacità solventi. Questo componente della benzina è anche una sostanza utilizzata nell’industria chimica. In più è altamente volatile e infiammabile. Ha un odore caratteristico proprio di tutti i materiali del petrolio.
Quindi, il benzene, quale agente chimico composto che è un liquido volatile, incolore, e altamente infiammabile, provoca la leucemia.
Perciò, nel caso di insorgenza di leucemia, occorre verificare se la vittima è stata esposta a benzene e altri prodotti benzoici. È inserito nella lista I dell’INAIL, gruppo 6, codice I.6.04 degli agenti eziologici responsabili della leucemia. Questo si traduce nella presunzione legale di origine.
Quindi, l’INAIL deve riconoscere e indennizzare tale neoplasia del sangue se vi è stata esposizione professionale a benzene, come per i benzinai.
Leucemia: radiazioni ionizzanti proiettili uranio impoverito
Una delle cause della leucemia è l’esposizione a radiazioni ionizzanti per l’uso dei proiettili ad uranio impoverito. Infatti, nel corso delle missioni di pace, i militari italiani sono stati impiegati in territori nei quali erano stati utilizzati proiettili uranio impoverito.
In questo caso, questi militari sono stati esposti sia a nanoparticelle di metalli pesanti sia a radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Per questo hanno contratto leucemia.
Il meccanismo patogenetico delle radiazioni ionizzanti e non ionizzanti dei proiettili all’uranio impoverito è spiegato dal Prof. Giancarlo Ugazio.
Tra i nostri militari impiegati nelle missioni, vi è stato un incremento non giustificato delle leucemie e dei tumori del sistema emolinfopoietico. Infatti, queste patologie sono in continuo aumento tra coloro che sono rientrati dalle missioni nei Balcani.
Uno dei casi più emblematici è quello del Maresciallo Luigi Sanna, che è deceduto per leucemia per causa servizio.
In questi casi, sussiste il diritto al riconoscimento anche della qualità di vittima del dovere o, quantomeno, al riconoscimento dello status di equiparato a vittima del dovere.
I risultati della Commissione d’Inchiesta
Le patologie tumorali riguardanti il sistema emolinfopoietico e i tessuti molli, sono correlate all’interazione con il processo di immunizzazione vaccinale.
In questo contesto, la Commissione Parlamentare d’Inchiesta ha confermato, con la relazione finale, che vi è il collegamento eziologico tra le esposizioni e la leucemia. Infatti, tra coloro che sono stati impiegati in missione, vi è un’epidemia di cancri.
Nel dettaglio, per 236 casi di leucemia, di cui 97 deceduti, tra coloro che sono stati impiegati nelle missioni di pace solo nei Balcani.
Le leucemie tra coloro che sono stati impiegati nelle Forze Armate, è riconosciuta per causa di servizio nei casi di missione, anche in altri ambiti. Tra i tanti casi, anche quello di Lorenzo Motta, che ha il linfoma di Hodgkin, che è una patologia sempre del sistema emolinfopoietico.
Infatti, a pag. 198 della relazione finale della Commissione Parlamentare d’Inchiesta della Camera dei Deputati in materia di rischio da uranio impoverito:
“Dalla una prima lettura dei dati si ritiene di dover evidenziare le patologie tumorali riguardanti il sistema linfopoietico e i tessuti molli, che sono interessati da interazioni con il processo di immunizzazione vaccinale.
Queste appaiono essere in numero molto elevato rispetto alle patologie tumorali che hanno interessato altri organi.
In particolare, per leucemia risultano ammalati 236 militari e morti 97. Per patologie neoplastiche del sistema linfatico risultano ammalati 27 e morti 3. Invece per linfomi/linfoma 846, morti 91. Per neoplasie del sangue risultano ammalati 22 militari e morti 3. Infine per patologie neoplastiche dei tessuti molli risultano ammalati 118 militari e morti 21“.
Leucemia ed esposizione all’amianto
Recenti studi clinici hanno dimostrato che esiste una maggiore incidenza del mieloma e delle leucemie nelle popolazioni che sono state esposte all’amianto.
Una ricerca italo-tedesca ha preso in esame sei zone della Germania e due della Sardegna (Nuoro e Cagliari), rilevando una correlazione tra l’amianto e l’insorgere di linfomi e di amianto leucemia. Nel midollo di alcuni pazienti leucemici sono state infatti trovate fibre di amianto che sappiamo funzionare da immunodepressore e che è inoltre colpevole di danni molecolari del Dna.
Un rischio elevato fu in particolare rinvenuto per l’associazione tra l’esposizione a più di 2,6 fibre per anno e il mieloma multiplo.
In Italia, ogni anno vengono diagnosticate migliaia di patologie asbesto correlate. L’avv. Ezio Bonanni, grazie alle segnalazioni ricevute all’ONA, ha raccolto tutti i dati e li ha riassunti in “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia (Ed. 2022)“.
Leucemia e radiazioni ionizzanti e non ionizzanti
I tipi di radiazioni ionizzanti sono molteplici, corpuscolari o one elettromagnetiche, cariche o neutre, direttamente o indirettamente ionizzanti.
Le radiazioni neutre (raggi X, gamma e neutroni), che, seppure con grado diverso a seconda della loro energia e del tipo di materiale attraversato, si spingono a profondità consistenti anche nei tessuti dell’organismo, inducendo modificazioni e danni.
La minore capacità di assorbimento della radiazione da parte dell’acqua (simile ai tessuti molli) rispetto alle ossa, permette l’utilizzo dei raggi X in radiodiagnostica.
Val la pena di ricordare che le radiazioni ionizzanti di energia sufficientemente elevata sono in grado, per mezzo di reazioni nucleari, di attivare gli atomi dei materiali che attraversano o addirittura di fissionarne i nuclei, dando luogo a produzione di radioattività all’interno del materiale irraggiato e dunque anche all’interno del corpo umano.
Le apparecchiature radiogene sono sorgenti di radiazioni alimentate (elettricamente), quali tubi a raggi X ed acceleratori di particelle.
Oltre al benzene, anche le radiazioni ionizzanti sono inserite nella lista I dell’INAIL per la leucemia. In altre parole, nel caso in cui un malato di leucemia sia stato esposto a queste radiazioni per motivi professionali, ha diritto all’indennizzo INAIL.
Anche in questo caso, vi è la presunzione legale di origine, quindi, il nesso causale si presume. Infatti, per le leucemie, le radiazioni ionizzanti sono inserite nella lista I dell’INAIL, gruppo 6, codice n. I.2.07.
Cure per leucemia: diagnosi e trattamenti
La leucemia come si scopre? La diagnosi di leucemia avviene in seguito a visita medica, in cui il medico ricerca segni della malattia come pallore, linfonodi ingrossati, aumento delle dimensioni del fegato e della milza.
Si effettuano anche esami del sangue e del midollo osseo. L’emocromo evidenzia l’eventuale presenza di valori anomali di globuli bianchi, globuli rossi e piastrine.
Mentre, l’analisi per leucemia midollo osseo avviene prelevando un campione di midollo osseo dall’osso del bacino in anestesia locale, con un ago sottile in procedura ambulatoriale. Una volte fatta la diagnosi è possibile stabilire come curare leucemia.
Cura della leucemia e trattamento terapeutico
Qual è la cura e il trattamento della leucemia? La cura leucemia dipende dal tipo di leucemia (leucemia acuta o cronica, mieloide o leucemia linfoide cronica), dall’età del paziente e dalle sue condizioni fisiche.
Come si cura la leucemia? Le principali forme di terapia e cure leucemia comprendono:
- chemioterapia come cura per la leucemia;
- terapia bersaglio con uso di farmaci mirati a specifiche alterazioni presenti nelle cellule neoplastiche con lo scopo di bloccare la proliferazione cellulare;
- biologica con farmaci che aiutano il sistema immunitario a riconoscere le cellule leucemiche e a controllare la malattia;
- radioterapia, con radiazioni ionizzanti spesso mirate al midollo osseo;
- trapianto di cellule staminali.
La chemioterapia, trattamento di prima scelta come leucemia cura, viene di solito somministrata per via intratecale. Nei casi di Leucemia Mieloide Acuta e di Leucemia Mieloide Cronica i chemioterapici servono a distruggere indifferentemente le cellule del sangue e sono somministrati in dosi tali da non permettere al midollo di riprendersi da solo.
A differenza delle altre leucemia cure, questo trattamento è sempre seguito dal trapianto di midollo osseo. La leucemia si cura in questo modo perché ha lo scopo di sostituire il midollo osseo malato con midollo osseo sano.
Tutela legale vittime leucemia per amianto e altri veleni
Le vittime di leucemia, per esposizione a uranio impoverito, ad amianto e a qualsiasi altro fattore eziologico, hanno diritto al riconoscimento di malattia professionale e alla tutela previdenziale e risarcitoria.
Coloro che hanno svolto servizio in attività e per impieghi di lavoro privato e pubblico privatizzato possono chiedere la tutela INAIL. In base al grado d’invalidità si può ottenere l’indennizzo INAIL o la rendita, se superiore al 15%.
Inoltre si ha diritto al Fondo Vittime Amianto, prestazione aggiuntiva alla rendita INAIL. Recentemente tale prestazione è riconosciuta anche a coloro che sono vittime ambientali.
I malati leucemia in seguito a missioni, tra cui quelle di pace all’estero, possono ottenere il riconoscimento di causa di servizio e lo status di vittima del dovere. In questo modo possono ottenere prestazioni aggiuntive come equo indennizzo e la pensione privilegiata.
Diritti delle vittime: prepensionamento e risarcimento danni
I pazienti malati di leucemia correlata all’esposizione all’asbesto possono richiedere i benefici contributivi (art. 13, comma 7, Legge 257/1992). Grazie alle maggiorazioni contributive si può accedere al prepensionamento e alla rivalutazione della propria pensione. Se, nonostante l’accredito, non si ottiene il diritto a pensione, si può fare domanda per la pensione d’invalidità amianto.
Inoltre la vittima può richiedere al datore di lavoro il risarcimento danni di tutti i pregiudizi patrimoniali (danno emergente e lucro cessante) e non patrimoniali (biologico, morale, esistenziale).
Assistenza legale gratuita vittime leucemia
L’ONA e il suo presidente, l’Avvocato Ezio Bonanni, hanno istituito il servizio di assistenza medica e di assistenza legale. Per richiedere la consulenza gratuita occorre chiamare il numero verde o compilare il form.