Radioterapia: a cosa serve, come funziona e i benefici

La radioterapia è un tipo di trattamento utilizzato nella cura dei tumori. È di comprovata efficacia radioterapia. Sfrutta fasci di radiazioni ionizzanti o fasci di particelle ionizzanti per danneggiare il materiale genetico (DNA) delle cellule maligne.

L’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA e l’Avvocato Bonanni assistono tutti i lavoratori e i cittadini per la diagnosi, terapia e la cura dei tumori correlati all’esposizione ad asbesto e ad altre sostanze cancerogene e per la tutela dei loro diritti.

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Tempo di lettura: 7 minuti

Radioterapia: a cosa serve e come utilizzarla

La radioterapia in cosa consiste? La radioterapia funziona da sola, o in combinazione con altri trattamenti come la chemioterapia, l’immunoterapia o la chirurgia. L’ultima frontiera per la lotta contro il cancro, invece, è l’immunoterapia.

Ma la radioterapia come si fa? Attraverso un macchinario specifico irradia radiazioni ionizzanti o fasci di particelle ionizzanti il materiale genetico delle cellule tumorali viene danneggiato. Il materiale genetico è fondamentale per la replicazione cellulare e per la crescita del tumore stesso ed il suo danneggiamento impedisce alle cellule tumorali di riprodursi andando incontro a morte cellulare.

La radioterapia a cosa serve? Lo scopo è quello di rallentare, e nella migliore ipotesi bloccare, la crescita e la diffusione cellulare incontrollate che caratterizzano i tumori maligni.

Come funziona la radioterapia: le particelle ionizzanti

La radioterapia come funzione? Essa consiste nell’indirizzare radiazioni o particelle ionizzanti verso la massa tumorale, in modo da danneggiare ed impedire la riproduzione delle cellule maligne che la costituiscono.

Le radiazioni ionizzanti impiegate sono raggi X e raggi Y a elevata energia. I primi sono prodotti da strumenti specifici chiamati acceleratori lineari, mentre i secondi sono emessi da isotopi radioattivi. I fasci di particelle ionizzanti possono essere invece costituiti da protoni, neutroni o ioni positivi.

Queste radiazioni o particelle, quando colpiscono la cellula, interferiscono con il materiale genetico, provocando un danno diretto, e con l’acqua contenuta all’interno della cellula, provocando un danno indiretto. A seguito dell’interazione delle radiazioni ionizzanti con l’acqua, si generano radicali liberi che sono in grado di danneggiare le molecole che compongono il DNA.

Mentre le cellule sane possiedono meccanismi di difesa in grado di riparare eventuali danni al loro DNA, le cellule tumorali hanno meccanismi di riparazione meno efficienti, perciò un danno al DNA può essere più facilmente letale.

Nella radioterapia mirata si cerca di colpire solo le cellule tumorali, ma purtroppo anche porzioni di cellule sane possono essere irradiate.

La TC di centraggio radioterapia è una fase molto importante. Con il centraggio per radioterapia si delimita con precisione la zona da irradiare, proteggendo dalle radiazioni gli organi sani vicini.

Effetti collaterali che può portare la radioterapia

L’innovazione tecnologica mira ad eliminare radioterapie effetti collaterali. Nonostante questo, però, non sono stati ancora eliminati del tutto. Le radiazioni o le particelle ionizzanti colpiscono, infatti, anche le cellule sane con effetti collaterali che variano a seconda del trattamento, del tipo di tumore e dello stato di salute del paziente. La maggior parte degli effetti collaterali radioterapia si manifesta nella zona in cui il trattamento radioterapico è stato eseguito. Alcuni effetti radioterapia si manifestano a breve termine, ovvero in un lasso temporale che va da poche ore a poche settimane dopo la fine del trattamento radioterapico.

Radioterapia effetti collaterali a breve termine

Citiamo qui sotto i più comuni effetti collaterali a breve termine:

  • stanchezza (tra i sintomi radioterapia questo può essere molto intenso soprattutto nei primi periodi di trattamento);
  • reazioni cutanee (in corrispondenza della zona trattata con arrossamenti, scottature ed irritazioni);
  • danni da radioterapia alle mucose;
  • per radioterapia sintomi come nausea e vomito (in caso di radioterapia effettuata a livello dell’addome o dello stomaco, collo e testa)
  • con radioterapia capelli e peli cutanei si perdono (le zone non trattate non subiscono alterazioni);
  • ferite e ulcerazioni a bocca e gola come radioterapia gola effetti collaterali;
  • disturbi intestinali;
  • gonfiore dei tessuti molli;

Radioterapia effetti collaterali a lungo termine

Gli effetti collaterali a lungo termine si manifestano dopo mesi o anni dalla fine del trattamento radioterapico. Anche in questo caso, di solito, sono limitati alla zona trattata. Fra questi troviamo:

  • fibrosi;linfedema (accumulo anomalo di liquido linfatico);
  • infertilità (quando la radioterapia avviene nella zona pelvica);
  • problemi alla cavità orale;
  • declino cognitivo (è tra radioterapia alla testa effetti collaterali, soprattutto in bambini dai 5 agli 11 anni);
  • cancro (dai venti ai trent’anni dopo la fine del trattamento radioterapico si può presentare un cancro secondario dovuto alle radiazioni).

Esistono diverse tipologie di radioterapie

La radioterapia tumori può essere impiegata per differenti scopi, a seconda del tipo di tumore da trattare, della sua localizzazione e delle condizioni generali di salute del paziente. Quindi le radioterapie cosa sono? La radioterapia cura può essere:

  • radicale

La radioterapia radicale viene utilizzata a scopo curativo. La radioterapia curativa serva a curare ed eliminare completamente il tumore.

  • esclusiva

È definita esclusiva se è l’unico trattamento impiegato nel trattamento di un tumore. Per il tumore radioterapia è utilizzata solo per certi tipi di cancro, con determinate caratteristiche. Ad esempio, è utilizzata per alcuni tipi di tumori della prostata, per alcuni tumori ginecologici e di linfomi non aggressivi.

  • neoadiuvante

La radioterapia neoadiuvante è impiegata prima di un intervento chirurgico per ridurre le dimensioni della massa tumorale che deve essere asportata, come terapia audiovante all’asportazione chirurgica. 

  • adiuvante

Il trattamento radioterapico avviene in questo caso post-operazione, in modo da eliminare ogni traccia residua del tumore ed evitare una recidiva.

  • intraoperatoria (o IORT)

La radioterapia intraoperatoria viene tilizzata durante l’operazione per attaccare porzioni di tumore non asportabili chirurgicamente, o per bombardare la zona in cui il tumore si è sviluppato in modo da evitare possibili recidive.

  • corporea totale (total body irradiation o TBI)

Questo tipo di trattamento viene effettuato in pazienti affetti da particolari tipi di linfomi o leucemie, che devono sottoporsi a trapianto di cellule staminali o di midollo osseo.

Lo scopo è quello di distruggere le cellule malate che saranno in seguito rimpiazzate da nuove cellule linfatiche o sanguigne dopo il trapianto.

  • a scopo palliativo

Questo trattamento ha lo scopo di ridurre il disagio e il dolore causati da alcuni tipi di tumori. Viene impiegata, per esempio, in alcuni tipi di metastasi ossee.

Quando si deve utilizzare la radioterapia?

La radioterapia quando si fa? Si utilizza da sola, in combinazione con la chemioterapia o come trattamento pre-operatorio, intra-operatorio o post-operatorio di diversi tipi di tumori maligni.

Nel caso di tumore alla laringe il trattamento di elezione è insieme alla chirurgia esportativa. È usata negli stadi più avanzati in associazione a chemioterapia per potenziare il trattamento.

In caso di tumore alla faringe, il trattamento principale è la radioterapia, associata a chemioterapia di potenziamento della radioterapia negli stadi più avanzati della malattia. Nei tumori nasofaringei si considera anche l’opzione di chemioterapia prima o dopo rispetto alla chemioradioterapia, per massimizzare le probabilità di guarigione.

Chemioterapia o radioterapia possono essere effettuate prima dell’operazione chirurgica di rimozione della neoplasia, per ridurre le dimensioni del tumore aumentando le probabilità di successo dell’intervento chirurgico.

Questa terapia è una delle scelte primarie nella cura e nel trattamento del mesotelioma pleurico. Si parla in questo caso di radioterapia emitoracica, che irradia solo la metà del torace interessata dalla malattia. 

In caso di tumore alle ovaie, questa terapia e la chemioterapia possono essere effettuate in forma audiovante prima dell’operazione chirurgica per ridurre le dimensioni del tumore aumentando le probabilità di successo dell’intervento chirurgico.

Le leucemie non sono mai trattate esclusivamente con questa terapia, ma di solito in combinazione a chemioterapia o ad altri farmaci mirati. La procedura prevede l’utilizzo di raggi X o ad alta energia allo scopo di danneggiare le cellule leucemiche e arrestarne la crescita.

Assistenza medica e tutela legale

L’ONA è un’associazione di utilità sociale, di tutela delle vittime dell’amianto e dei loro familiari, in prima linea per la prevenzione, la ricerca e la cura di tutte le patologie asbesto correlate.

Ogni anno, nel nostro Paese vengono denunciati migliaia di casi di vittime di amianto. L’ONA ha raccolto tutte le segnalazioni ricevute relative ai decessi dovuti alle patologie asbesto correlate. L’avv. Ezio Bonanni ha poi pubblicato i dati aggiornati nella seconda edizione di: Il libro bianco delle morti di amianto in Italia (Ed. 2022).

L’associazione di vittime amianto (ONA), assiste gratuitamente tutti i pazienti ed i loro familiari.

I pazienti con i tumori legati all’esposizione all’asbesto o crisotilo, se la loro esposizione ad amianto o ad altre sostanze correlate alla malattia è avvenuta per causa di servizio e/o nell’attività lavorativa, hanno diritto a:

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