I vari tipi di inquinamento (inquinamento termico, atmosferico, acustico, elettromagnetico, del suolo, idrico e marino) sono diverse sfaccettature dello stesso problema che coinvolge l’ambiente. La salubrità dell’ambiente è legata al benessere e alla salute degli esseri umani.
L‘inquinamento è una problematica grave che coinvolge l’intero globo e che necessita di politiche efficaci e tempestive. Per questo motivo una tutela efficace della salute e sempre legata alla tutela dell’ambiente come diritto del singolo e della collettività.
L’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto da anni porta avanti la battaglia per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente a favore della prevenzione e di chi ha riportato danni alla propria salute fisica e psicologica. A loro offre un servizio di consulenza gratuita medica e legale.
In questa guida scopriamo cos’è l’inquinamento termico e quali sono le sue conseguenze e i danni ad ambiente e salute. Scopriamo anche quali ne sono le cause e i rimedi più efficaci.
Indice
Inquinamento termico: cos’è?
L’inquinamento termico è un’anomalia delle temperature causata nella maggior parte dei casi dall’uomo. Consiste nell’immissione nell’ambiente di sostanze inquinanti che hanno come effetto quello del cambiamento di temperatura di un dato ambiente.
Possiamo distinguere due tipi di inquinamento termico. Nel primo caso la sorgente inquinante agisce direttamente. Come? Immettendo energia termica nell’ecosistema in cui è ubicata e provocando, così, un importante innalzamento di temperatura istantaneo. Pensiamo per esempio all’acqua ad alte temperature riversata dalle industrie nei fiumi e nei piccoli corsi d’acqua.
In un secondo caso gli effetti delle sorgenti inquinanti si ripercuotono invece indirettamente su scala globale. In questo caso le sorgenti inquinanti sono costituite da gas come l’anidride carbonica, il metano e gli idrocarburi alogenati. Esse concorrono a causare il cosiddetto cambiamento climatico. In effetti il riscaldamento globale a cui stiamo assistendo con effetti catastrofici già a breve termine è causato dall’inquinamento termico insieme a deforestazione, desertificazione e altre forme di inquinamento ambientale.
Un’altra causa non trascurabile di inquinamento termico, che influisce sulle temperature dell’ambiente è l’isola di calore urbana. Nei centri urbani, infatti, la temperatura risulta essere maggiore di 3,5-8 °C rispetto alle periferie o alla campagna a causa della cementificazione, dell’uso del riscaldamento e del traffico congestionato.
Cause dell’inquinamento termico
Ricapitolando, tra le cause dell’inquinamento termico sono quindi rintracciabili cause dirette ed indirette. Tra le prime citiamo le immissioni nell’ambiente e negli ecosistemi di acqua e altre sostanze a temperature che alterano la normale temperatura di quegli ambienti. Questo tipo di inquinamento è causato da industrie e fabbriche in primis.
Fra le fonti indirette ci sono i gas, come l’anidride carbonica e gli inquinanti derivanti dai processi di combustione, che attraverso modalità indirette, come l’effetto serra, aumentano la temperatura dell’intero globo. Ad esse si aggiunge il calore generato dalle isole urbane, sempre più grandi e cementificate.
Le cause dell’inquinamento termico sono quindi sempre legate all’attività dell’uomo e dei paesi industrializzati o in fase di industrializzazione. Anche i vulcani, le sorgenti geotemiche e termali producono calore, ma lo fanno in misura più ridotta e localizzata.
Inquinamento termico: quali sono le conseguenze?
Le conseguenze dell’inquinamento termico sull’ambiente e sulla salute dell’uomo hanno una portata che senza rischio di esagerare possiamo definire catastrofica. Qui di seguito analizziamo le conseguenze ambientali e sulla salute delle specie viventi nei vari ambienti.
Inquinamento termico nell’ambiente marino
Per quanto riguarda l’ambiente marino c’è da dire che a temperatura dell’acqua nei mari e negli oceani cambia molto lentamente, grazie alle enormi masse di acqua che possono ricevere grandi quantità di calore senza registrare grandi variazioni termiche. Nonostante questo le specie viventi che vivono nei mari sono minacciate dal cambiamento di temperatura. Assistiamo a perdita di biodiversità e stravolgimento degli equilibri degli ecosistemi. Le specie abituate a temperature superiori si spostano in mari un tempo più freschi, stravolgendo l’intera catena alimentare e l’equilibrio delicato tra le specie.
La mancanza di ossigeno inoltre (derivante dal calore) e dall’innalzamento delle temperature determina la sofferenza di molte specie acquatiche. Cambia così la biosfera acquatica, le fonti di cibo, i periodi di riproduzione delle specie, si diffondono parassiti e nuove malattie.
Inquinamento termico in acqua dolce o salmastra
La stessa cosa succede negli ambienti acquatici di acqua dolce e salmastra (nei fiumi laghi e torrenti) dove vengono distrutti interi habitat. Ad essere minacciati non sono solo gli organismi che ci vivono ma anche le specie come uccelli, anfibi e invertebrati che si cibano di quelle specie o svolgono l’importante funzione riproduttiva in quelle acque.
Riscaldamento globale: inquinamento ed effetto serra
L’inquinamento termico genera quello che notoriamente è conosciuto come effetto serra e riscaldamento globale. L’elevazione preoccupante delle temperature del pianeta è legata all’effetto dell’azione dei cosiddetti gas serra. Questi particolari gas permettono alle radiazioni solari di passare attraverso l’atmosfera, nello stesso tempo però ostacolano il passaggio verso lo spazio di parte delle radiazioni infrarosse che dovrebbero fuoriuscire dall’atmosfera terrestre, proprio come farebbe una serra.
Le conseguenze del cambiamento climatico sono devastanti: scioglimento die ghiacci, innalzamento delle acque, fenomeni atmosferici estremi e stravolgimento dell’intero ciclo dell’acqua e dei venti che comporta la scomparsa della vita sulla Terra così come la conosciamo oggi.
Conseguenze sulla salute
Gli ultimi dodici anni sono stati tra i più caldi mai registrati. Da qui derivano svariate problematiche di salute che coinvolgono l’essere umano e che aggravano patologie pregresse. Pensiamo per esempio ai problemi cardiovascolari: le temperature alte provocano un maggior lavoro a carico del sistema respiratorio, e una maggiore attività per il mantenimento costante della temperatura corporea.
A lungo termine invece il benessere e la salute dell’uomo potrebbe essere minacciato da un completo stravolgimento delle risorse idriche e alimentari e degli equilibri degli ecosistemi, con proliferazione di nuove malattie e pandemie.
Quali sono i rimedi inquinamento termico?
Le forze politiche in gioco hanno emanato normative a livello nazionale e locale per fronteggiare il fenomeno dell’inquinamento termico.
Per gli scarichi idrici, le vigenti leggi in materia impongono il rispetto dei seguenti termini:
- nel punto di immissione nelle acque la temperatura non deve essere superiore ai 35 °C;
- entro i mille metri dal punto di immissione dello scarico, la variazione di sovralzo termico deve essere al massimo di 3 °C rispetto alla temperatura del corpo naturale.
L’utilizzo di impianti di raffreddamento è essenziale al mantenimento delle temperature, connesso all’utilizzo di energie rinnovabili. Gli incentivi e le politiche nazionali in Europa si stanno muovendo nella direzione dell’utilizzo delle rinnovabili a scapito delle non rinnovabili e dei combustibili fossili. La strada da fare però nella riduzione del traffico e nel passaggio a una mobilità sostenibile, degli scarichi, dell’inquinamento da combustione e nella diminuzione della produzione industriale a favore di un’industria etica centrata sul riutilizzo e la manutenzione sono ancora molti.
L’impegno di ONA e la tutela della salute
La recente pandemia e le vicende legate alle malattie derivanti dall’utilizzo di amianto e dall’esposizione ancora in corso in questi anni, dimostra che dove non c’è tutela ambientale non può essere tutelata la salute dei cittadini. La transizione ecologica è necessaria: questo argomento è approfondito nel corso dell’episodio del notiziario di ONA TV: Ambiente, amianto: Transizione ecologica opportunità per un modello di sviluppo sostenibile.
L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, attraverso l’impegno del suo Presidente l’Avv. Ezio Bonanni, è impegnata da decenni nella prevenzione primaria, unica forma di prevenzione in gradi di ridurre a zero il rischio connesso a cancerogeni e asbesto. Infatti evitare ogni esposizione è l’unico modo per non sviluppare danni alla salute. Per agevolare la segnalazione di siti contaminati e favorire la bonifica, l’ONA ha anche istituito l’App Amianto.
Si occupa inoltre di tutela medica e assistenza legale degli esposti a sostanze nocive che hanno contratto malattie professionali. È possibile avere maggiori informazioni chiamando il numero verde o compilando il form.