Vittime di mafia e del terrorismo: riconoscimento e tutele

Le vittime di mafia e del terrorismo sono coloro che sono deceduti o che hanno subito un’invalidità permanente per effetto di ferite o lesioni causate da:

  • azioni di eversione dell’ordine democratico;
  • atti di terrorismo e stragi di tale matrice;
  • atti di criminalità organizzata di tipo mafioso.

Le vittime e, in caso di decesso, i familiari possono ottenere determinati benefici di natura economica, previdenziale e assistenziale.

L’ONA–Osservatorio Nazionale Amianto e il suo presidente, l’Avvocato Bonanni, forniscono vari servizi di assistenza a tutte queste vittime. La loro azione è rivolta anche alla difesa dei lavoratori esposti ad agenti cancerogeni, come l’amianto.

Consulenza vittime di mafia
Indice dei contenuti

  • L’evoluzione della normativa

  • Chi ha diritto al riconoscimento

  • Procedura per fare richiesta di riconoscimento

  • Prestazioni a cui hanno diritto le vittime


  • Tempo di lettura: 7 minuti

    Normativa per riconoscimento vittime di mafia e terrorismo

    La Legge 466/1980, “Speciali elargizioni a favore di categorie di dipendenti pubblici e di cittadini vittime del dovere o di azioni terroristiche”, è la prima a tutelare le vittime del terrorismo. Questa è stata emanata a seguito della strage avvenuta alla stazione di Bologna, il 2 agosto 1980.

    Gli atti di terrorismo sono definiti nell’art.34, comma 3, L. 222/2007. “Ai fini della presente legge, sono ricomprese fra gli atti di terrorismo le azioni criminose compiute sul territorio nazionale in via ripetitiva, rivolte a soggetti indeterminati e poste in essere in luoghi pubblici o aperti al pubblico”.

    L’Italia, durante i cosiddetti Anni di piombo, è stata segnata da diverse stragi a opera del terrorismo politico di entrambe le matrici. Nello specifico gli Anni di piombo identificano un periodo storico compreso tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni ottanta del XX secolo, in cui si verificò un’estremizzazione della dialettica politica che produsse violenze di piazza, lotta armata e terrorismo.

    Successivamente, con la Legge 302/1990, “Norme a favore delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata”, sono stati previsti benefici economici e assistenziali anche in favore delle vittime della criminalità organizzata di stampo mafioso.

    Un’associazione mafiosa è qualsiasi organizzazione di persone dedite ad attività illecite, segreta e duratura, che impone la propria volontà con mezzi illegali e violenti. I suoi fini sono conseguire interessi privati e di arricchimento illegale, anche a danno degli interessi pubblici. Tra le diverse organizzazioni mafiose la più conosciuta è “Cosa Nostra“, colpevole della serie di attentati realizzati in Italia tra il 1992 e il 1993, tra le cui vittime ci sono i giudici Falcone e Borsellino.

    Chi sono le vittime terrorismo e criminalità organizzata?

    La Legge 302/1990 delinea che possono richiedere il riconoscimento di vittima di mafia e del terrorismo tutti i cittadini, compresi gli appartenenti alle Forze Armate e Comparto Sicurezza, che hanno subito un’invalidità permanente non inferiore a un quarto della capacità lavorativa.

    Le lesioni devono essere una conseguenza dello svolgersi nel territorio dello Stato di:

    • atti di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico, a condizione che il soggetto leso non abbia concorso alla commissione di questi atti;
    • fatti delittuosi commessi per il perseguimento delle finalità delle associazioni (art. 416-bis del codice penale);
    • operazioni di prevenzione o repressione dei fatti delittuosi, a condizione che il soggetto leso sia del tutto estraneo alle attività criminose oggetto delle operazioni;
    • dell’assistenza prestata (legalmente richiesta) a ufficiali e agenti di polizia giudiziaria o ad autorità, ufficiali e agenti di pubblica sicurezza.

    La vittima del terrorismo e della criminalità organizzata ha diritto a ottenere determinati benefici. In caso di decesso, le prestazioni possono essere richieste dai superstiti della vittima secondo l’ordine indicato dall’art.6, L.466/1980 e dall’art.82, L. 388/2000:

    1. coniuge e figli se a carico all’epoca dell’evento;
    2. figli anche non a carico fiscale all’epoca dell’evento, in mancanza del coniuge superstite o se lo stesso non abbia diritto a pensione;
    3. genitori;
    4. fratelli e sorelle, se conviventi e a carico all’epoca dell’evento;
    5. fratelli e sorelle, non conviventi e non a carico
    6. conviventi more uxorio.

    Domanda di riconoscimento vittime di mafia e terrorismo

    La domanda per il riconoscimento può essere presentata da chi ha subito un’invalidità permanente o dai superstiti della vittima.

    Per richiedere la concessione dei benefici economici, essa deve essere indirizzata al Ministero competente e inoltrata tramite:

    • Prefetto della provincia di residenza;
    • Prefetto della provincia in cui si è verificato l’evento;
    • Console del luogo di residenza, per coloro che risiedono all’estero.

    Inoltre il Prefetto rilascia anche, su richiesta degli aventi diritto, la certificazione attestante la condizione di caduto a causa di atti di terrorismo o di criminalità organizzata. Questa è necessaria per ottenere i benefici non economici previsti dalla legislazione vigente.

    Infine l’Ufficio V provvede al pagamento degli assegni di competenza entro 90 giorni dal ricevimento del provvedimento autorizzativo da parte del Ministero competente. In caso di decesso del beneficiario, l’Ufficio V provvede anche alla liquidazione del rateo rimasto insoluto ai familiari della vittima.

    Le amministrazioni che erogano le prestazioni sono:

    • Ministero dell’Interno – Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione, per le vittime civili;
    • il Ministero dell’Interno – Dipartimento di Pubblica Sicurezza, per gli appartenenti alla Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia penitenziaria, Polizie municipali e persone che abbiano prestato assistenza, su richiesta, alle Forze dell’Ordine;
    • il Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa Civile, per i vigili del fuoco;
    • Ministero della Giustizia, per i magistrati, i giudici popolari e dipendenti civili dell’amministrazione penitenziaria;
    • Ministero della Difesa, per gli appartenenti alle Forze armate.

    Benefici e agevolazioni vittime di mafia e terrorismo

    Le vittime di terrorismo e criminalità organizzata e i familiari hanno diritto a determinate prestazioni. Esistono delle agevolazioni di natura assistenziale, come:

    • assunzione per chiamata diretta con precedenza assoluta rispetto a ogni altra categoria;
    • esenzione dal pagamento del ticket sanitario e delle elargizioni dalle imposte e imposta di bollo;
    • accesso alle borse di studio;
    • assistenza psicologica;
    • rivalutazione delle percentuali di invalidità;
    • equiparazione ai grandi invalidi di guerra per le vittime con invalidità permanente pari almeno all’80%.

    In più ci sono altri benefici economici, anche di natura previdenziale, come:

    • due annualità una tantum del trattamento di pensione di reversibilità;
    • esenzione IRPEF sul trattamento speciale di reversibilità e sulle pensioni privilegiate dirette di prima categoria per i Grandi Invalidi;
    • indennità integrativa speciale;
    • aumento del 7,5% della retribuzione pensionabile;
    • aumento figurativo di dieci anni dei versamenti contributivi;
    • pensione vitalizia pari all’ultima retribuzione interamente percepita (per chi ha un’invalidità pari almeno all’80% o per chi ha un’invalidità non inferiore a un quarto della capacità lavorativa ma che abbia raggiunto il periodo massimo pensionabile);
    • speciale elargizione;
    • speciale assegno vitalizio e assegno vitalizio mensile.

    Tutti questi benefici sono cumulabili tra loro e con pensioni e stipendi ulteriori.

    Infine il Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’Interno, può conferire l’onorificenza di vittima del terrorismo e consegnare una medaglia in oro.

    Equiparazione vittime del terrorismo per vittime del dovere

    Grazie all’azione dell’Avvocato Bonanni, hanno ottenuto l’equiparazione alle vittime del terrorismo le vittime del dovere (SS.UU. 7761/2017). In questo modo hanno avuto diritto a prestazioni ulteriori.

    Le vittime del dovere sono tutti i dipendenti pubblici e appartenenti alle Forze Armate e Comparto Sicurezza che sono deceduti o hanno contratto infermità permanentemente invalidanti per causa di servizio.

    Inoltre si sono ottenuti significativi risultati anche per gli orfani e le vedove non fiscalmente a carico del deceduto. Infatti molto spesso in questi casi i diritti vengono negati. approfondisce la problematica il sesto appuntamento di ONA News: “Orfani delle vittime del dovere, dimenticati o discriminati?“.

    ONA TV orfani-vittime di mafia e terrorismo

    Testimonia anche la sua esperienza, durante una conferenza del 6 novembre 2018, l’orfana di vittima del dovere, la Dott.ssa Renata Roffeni.

    Assistenza per le vittime di mafia e terrorismo

    L’ONA e l’Avvocato Bonanni assistono tutte le vittime, comprese quelle di mafia e del terrorismo.

    La loro lotta si estende anche alla difesa dei cittadini e lavoratori che sono esposti ad agenti cancerogeni, come l’amianto, anche sul luogo di lavoro. La sicurezza sul lavoro è infatti fondamentale per preservare la salute.

    Tra i servizi offerti, è possibile richiedere una consulenza medica gratuita, grazie a medici volontari, coordinati dal Dott. Cianciosi. Inoltre, lo studio legale dell’Avv. Bonanni fornisce una consulenza legale per salvaguardare il lavoratore e i suoi diritti.

    Numero ONA vittime di mafia
    Whatsapp ONA