Tumore allo stomaco o cancro gastrointestinale
Chi ha il tumore allo stomaco può usufruire dell’assistenza medica e tutela legale. Questo cancro gastrointestinale è multifattoriale e anche l’esposizione alle fibre di amianto lo può causare. Tanto é vero è inserito nella lista II dell’INAIL.
L’amianto e i suoi minerali causano danni alla salute. Tra le tante patologie che essi causano, troviamo proprio il carcinoma allo stomaco. Per questi motivi, l’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto ha istituito il servizio di assistenza legale e medica gratuita per garantire una più ampia tutela delle vittime.
Tramite questo notiziario, è possibile ottenere un parere legale gratuito. L’associazione offre la tutela necessaria all’ottenimento del prepensionamento, l’indennizzo INAIL e il risarcimento danni.
Tumore allo stomaco ed amianto – asbesto
I minerali di amianto sono dei cancerogeni perfetti. La monografia IARC , infatti, lo ribadisce, facendo riferimento anche ai tumori gastrointestinali.
In Italia è in atto una vera e propria strage di patologie asbesto correlate. A conferma di ciò, arriva l’ultima pubblicazione a cura dell’Avv. Ezio Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“.
I tumori dell’apparato gastrico e intestinale
Come già anticipato, anche le patologie stomaco sono patologie asbesto correlate, anche se é multifattoriale. Ne consegue che ci sono anche altri cancerogeni che lo provocano, e sono molto importanti pure gli stili di vita.
Quindi tra i tumori gastrointestinali, cioè del gruppo di tumori gastrici del sistema digestivo e del tratto intestinale, ci sono, oltra a quelli dello stomaco, altri le neoplasie dei seguenti organi:
- stomaco;
- pancreas;
- fegato;
- colecisti;
- colon e rettale;
- tumori stromali gastrointestinali (GIST) e alte neoplasie.
Le vittime che contraggono il cancro dello stomaco, sono oltre 250.000 ogni anno che, quindi, solo nel 2019 ha provocato circa 100.000 morti.
I servizi dell’ONA per le vittime di cancro allo stomaco
L’ONA offre assistenza medica grazie ai medici volontari. Il servizio di assistenza legale è fornito dall’Avv. Ezio Bonanni.
In ogni caso, il ruolo più importante è quello della prevenzione primaria, perché in questo modo si evita l’esposizione cancerogeni dello stomaco e quindi l’insorgenza di questa neoplasia.
Infatti, pur assumendone la natura multifattoriale, se non si è evita l’esposizione ad amianto e radiazioni ionizzanti, si abbatte il rischio di insorgenza.
Ma non solo, così si evita di abbreviarne la latenza, che si riduce in proporzione all’entità di queste esposizioni. In questo modo per cancro allo stomaco sopravvivenza è maggiore e migliori sono le condizioni di salute.
Un altro ruolo fondamentale è quello della prevenzione secondaria. Questa tutela consiste prima nella sorveglianza sanitaria di coloro che sono stati esposti ad amianto, radiazioni ionizzanti e altri cancerogeni. In caso di diagnosi precoce, le terapie immediate, dunque, più efficace, tra cui quella chirurgica.
Diritti delle vittime di tumore allo stomaco
È fondamentale anche la prevenzione terziaria. Con quest’ultima forma di tutela le vittime possono ottenere il riconoscimento di malattia professionale, e così l’indennizzo INAIL.
In più se l’origine professionale si lega all’esposizione ad asbesto, sono dovuti anche i cosiddetti benefici contributivi per esposizione ad amianto. Per riassumere, la posizione contributiva si rivaluta con il coefficiente 1,5 per il periodo di esposizione. In questo modo queste vittime hanno diritto al prepensionamento e alla rivalutazione della prestazione.
Nel caso in cui le rivalutazioni della posizione contributiva con il prestito 1,5 non fossero sufficienti per la maturazione del diritto a pensione, si potrà fare domanda di pensionamento anticipato ai sensi dell’articolo 1 comma 250, della legge 232 del 2016.
In caso di servizio nelle Forze Armate e nel pubblico impiego non privatizzato, le domande amministrative sono quelle di riconoscimento di causa di servizio, dell’equo indennizzo e riconoscimento di vittima del dovere.
Tutte le vittime e i loro famigliari hanno diritto al risarcimento dei danni. In caso di decesso, le somme sono liquidate ai familiari, loro eredi legittimi, i quali a loro volta hanno diritto diretti.
Tumore allo stomaco: avviare il percorso di tutela legale
La neoplasia allo stomaco è inserito nella Lista II dell’INAIL (tabella II, gruppo 6 -codice II.6.3) delle malattie professionali asbesto-correlate. Per poter avviare il percorso di assistenza legale, è necessario:
- diagnosi di tumore allo stomaco;
- documentazione relativa al rapporto di lavoro;
- identificazione degli agenti cancerogeni, eventualmente presenti, come nel caso di cancro gastrico da amianto;
- prove relative alle mansioni e alle condizioni di rischio;
Scheda delle tabelle INAIL per l’indennizzo
Ci sono diversi agenti eziologici di queste neoplasie, considerati dall’INAIL. Infatti, laddove il medico curante oppure il medico del lavoro riscontri l’esposizione ad una serie di cancerogeni, si deve porre il problema della denuncia.
La denuncia INAIL e il referto presuppongono la certificazione. Per tali motivi, o direttamente o con una consulenza di medicina del lavoro, va effettuata la verifica. In sostanza, si deve capire se la malattia dello stomaco diagnosticata, possa avere origine professionale.
Nel caso specifico, si deve tener conto del DD.MM. 09.04.2008 e 10.06.2014 e della lista e il relativo codice:
- Industria della gomma, periodo illimitato, lista I, codice, I.6.30.
- Radiazioni ionizzanti, periodo illimitato, lista I, codice I.6.15.
Per questi cancerogeni della lista I vi è la presunzione legale di origine.
Mentre, invece, poi ci sono gli altri cancerogeni della lista II:
- Asbesto, periodo illimitato, codice II.6.3.
- Vetri artistici, Contenitori di vetro, vetro stampato (manifattura), periodo illimitato, codice II.6.21.
- Piombo, Leghe E Composti, periodo illimitato, codice II.6.25.
Per quanto riguarda la lista III, è presente il Dicloroetano, periodo illimitato, con codice III.6.O7.
Per la denuncia di malattia professionale ex dm. 10/06/2014, nel gruppo 6 – C16, si deve tener conto di diverse lavorazioni e agenti causali.
La verifica presupposti INAIL per la domanda di indennizzo
Il percorso, elaborato dall’Avv. Ezio Bonanni, presuppone, dopo la verifica preliminare, affidata agli operatori ONA, di sottoporre il caso al medico legale. Debbono essere esibiti i seguenti documenti lavorativi:
- libretto attestanti i periodi lavorativi e i datori di lavoro;
- le buste paga (se in possesso);
- fotografie del sito lavorativo, eventualmente anche con lo stesso lavoratore;
- atti ASL consistenti nei piani di lavoro per la rimozione dell’amianto e la relazione ex art. 9, L. 257/92;
- copia del documento di valutazione del rischio;
- attestazioni della presenza di amianto nel sito lavorativo.
Documenti sanitari per la richiesta di indennizzo all’INAIL
Il medico ONA, richiede l’esibizione dei seguenti documenti sanitari:
- esami tecnico strumentali;
- certificazioni mediche;
- cartelle cliniche.
Il primo certificato di malattia professionale INAIL
Il medico legale o il curante (a libera scelta della vittima), verifica se ci sono i presupposti per la denuncia di malattia professionale. In caso positivo redige il certificato medico di sospetta malattia professionale (mod. 5SS bis predisposto dall’INAIL).
Lo stesso sanitario che redige il certificato ha l’obbligo di inoltrarlo telematicamente all’INAIL competente, oltre al referto (inoltro telematico).
Istruttoria INAIL tumore allo stomaco malattia professionale
L’INAIL, ricevuta la denuncia di malattia professionale, chiede il parere CON.T.A.R.P. (Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione centrale). Così c’è l’istruttoria tecnica, che deve confermare il rischio professionale.
In caso positivo il medico legale INAIL dovrà quindi formulare il suo parere. Si giunge così al primo provvedimento, che potrà essere positivo, o di rigetto. La fase amministrativa prosegue comunque.
Tumore dello stomaco tra lista I e lista II dell’INAIL
Non è di poco conto l’inserimento nella lista I dell’INAIL. Infatti, per gli agenti eziologici della lista I, vi è la presunzione legale di origine. In altri termini, dimostrata la presenza dell’agente eziologico della Lista I, si presume l’origine professionale della malattia, con diritto all’indennizzo INAIL.
Per quanto riguarda il tumore dello stomaco, occorre distinguere le esposizioni dell’industria della gomma (e i vari agenti chimici), e le radiazioni ionizzanti.
Infatti in questi casi la patologia è inserita nella Lista I. Mentre l’asbesto, il vetro, il piombo e le leghe, sono inseriti nella Lista II, e del dicloroetano, inserito nella Lista III, senza presunzione del nesso causale.
Tumore allo stomaco, la lista I INAIL
Nello stilare la certificazione, il sanitario ha indicato l’agente eziologico. Se nella certificazione è indicato almeno un agente eziologico della Lista I, si applica la presunzione legale di origine. In questo caso l’INAIL deve riconoscere e indennizzare le infermità.
Quindi, se la vittima è esposta a radiazioni ionizzanti, ovvero ha lavorato nell’industria della gomma, ed è affetta da malattia allo stomaco, l’INAIL deve riconoscerne l’origine professionale. Ne segue l’indennizzo, che può essere la rendita (per il grado invalidante pari ad almeno il 16%), oppure del solo danno biologico per lesioni dal 6% al 15%. Negli altri casi l’INAIL non indennizza.
È sufficiente la sola presenza di tale noxa patogena nell’ambiente lavorativo e quindi la sola e semplice esposizione di natura ambientale, di origine professionale, per il riconoscimento del diritto. L’INAIL, ove voglia disconoscerne l’origine professionale, dovrà eccepirlo e dimostrarlo.
Tumore allo stomaco: gli agenti della lista II e lista III
In caso di esposizione ad amianto, e agli altri agenti eziologici, è dimostrata l’origine professionale della neoplasia. In particolare, per l’industria della gomma, in cui vi sono anche altri agenti cancerogeni per lo stomaco, e la lavorazione è inserita nella Lista I, con presunzione legale di origine.
Così nel caso delle radiazioni ionizzanti. Ed allora, la strategia sarà quella di tener conto anche dei cancerogeni della lista I, e valorizzare la presenza dell’amianto per ottenere il riconoscimento della natura asbesto correlata della patologia.
Questo accertamento è fondamentale perché, con l’origine asbesto correlata, si matura il diritto ai benefici amianto ex art. 13, co. 7, L. 257/92. Quindi, con la moltiplicazione del periodo contributivo di esposizione con il coefficiente 1,5, valido per il prepensionamento e l’adeguamento della prestazione.
In questo caso è più difficile ottenere il riconoscimento dell’origine professionale del tumore allo stomaco. Infatti in questo caso l’onere della prova, ove non ci siano agenti eziologici della Lista I, è a carico dell’assicurato.
Per ottenere il riconoscimento della malattia professionale tumore dello stomaco per gli agenti eziologici della lista II o III, il paziente deve dimostrare la condizione di rischio.
In altre parole, occorre dimostrare che l’evento sia riconducibile all’esposizione lavorativa, diretta, indiretta e per contaminazione degli ambienti da amianto ed altri cancerogeni.
I principi sono quelli dettati dall’INAIL e cioè sono quelli della probabilità e della equivalenza causale.
- Circolare INAIL 7876 bis del 2006: “Criteri da seguire per l’accertamento della origine professionale delle malattie denunciate“
Sono rilevanti:
- il rischio (per l’amianto, l’aerodispersione delle fibre, anche per interazione, etc.);
- l’assenza di strumenti cautelari, per esempio di maschere respiratorie, aspiratori generalizzati e localizzati delle polveri, etc.;
- inadempimento dall’obbligo di sorveglianza sanitaria e di valutazione del rischio;
- le abitudini salutistiche e quindi senza uso tabagico e alcolico, per motivi extraprofessionali.
Le strategie per ottenere l’indennizzo tumore allo stomaco
Nel corso della procedura, sarà il medico legale, compresi i sanitari ONA, se ne sarà richiesta l’assistenza, a corredare la domanda amministrativa di tutta la documentazione necessaria.
Infatti, sulla base del protocollo elaborato dall’Avv. Ezio Bonanni, è fondamentale, specialmente con riferimento al rischio amianto, per cui il tumore allo stomaco è inserito nella Lista II.
Già in sede amministrativa sarà importante rendere tutta una serie di prove relative alla condizione di rischio asbesto. Non solo la manipolazione dei materiali di amianto ma anche l’esposizione indiretta e l’assenza di strumenti cautelari, e i dati epidemiologici.
Gli esiti dell’istruttoria INAIL tumore dello stomaco
In altre parole, se si dovrà discutere di un tumore dello stomaco in un dipendente, il fatto stesso che la mansione ne abbia comportato, per esempio, l’esposizione a radiazioni ionizzanti. Perché se c’è stata un’esposizione multipla, e qualcuno dei cancerogeni e quello della lista 1 INAIL, c’è la presunzione legale di origine.
Si pensi a chi ha svolto mansioni in esposizione a campi elettromagnetici, come per esempio il radarista o il telegrafista. In questi casi si sommano le diverse esposizioni per il fatto che per alcuni agenti cancerogeni la lista è 1, c’è la presunzione legale di origine.
Nel caso in cui la verifica escluda possano essere stati esposizione a cancerogeni della Lista I, a questo punto, per rimanere nell’esempio, bisogna dimostrare la presenza di amianto nelle unità navali, presso le quali ha navigato.
Con questa prova (anche con dichiarazioni di colleghi di lavoro), e magari escludendo decorsi alternativi, si potrà ottenere il riconoscimento INAIL di malattia professionale.
Ricorso amministrativo ex art. 104 del dpr 1124/65
In seguito al rigetto della domanda della malattia professionale, ovvero di una sottovalutazione dell’entità del grado invalidante, si potrà ricorrere, ex art. 104 del DPR 1124/65. Sulla base del ricorso, è riunita il Collegio, composto da due medici dell’INAIL e da un medico di fiducia dell’assicurato.
Il medico di fiducia dell’assicurato, sempre in minoranza, potrà concludere in dissenso, e a questo punto si avvia il percorso legale.
Tumore allo stomaco: ricorso al giudice del lavoro
L’avente diritto, in caso di rigetto della domanda amministrativa, ovvero di sottovalutazione dell’entità del danno, si può rivolgere allo studio legale di riferimento, e proporre ricorso al Giudice del lavoro, ed ottenere così il riconoscimento dei propri diritti.
L’ONA, Osservatorio Nazionale Amianto, ha costituito un pool di legali, per la tutela dei diritti di coloro che hanno subito dall’INAIL il rigetto della richiesta di riconoscimento di malattia professionale, per tumore dello stomaco, sia per quanto riguarda l’amianto che per gli altri agenti eziologici, e per il risarcimento dei danni.
Tumore allo stomaco: le prove per la tutela dei diritti
Per poter procedere al deposito del ricorso giudiziario è necessario elaborare una preventiva istruttoria, di natura tecnica e medico legale, con l’acquisizione:
- di consulenze tecniche e medico legali di parte;
- prove documentali del sito lavorativo;
- letteratura scientifica sulle condizioni di rischio dei diversi cancerogeni presenti;
- le generalità dei testimoni;
- i consulenti tecnici e medico legali.
Raccolta questa documentazione, si può procedere al deposito del ricorso giudiziario, presso il Giudice del lavoro del luogo ove ha sede l’INAIL competente. Nel corso del procedimento giudiziario, il Giudice del lavoro sentirà i testimoni, e disporrà accertamenti tecnici e medico legali.
Tutela legale lavoratori esposti amianto tumore stomaco
Il danno biologico e per ottenere accredito delle maggiorazioni contributive, il prepensionamento e il risarcimento dei danni.
Anche se non c’è la presunzione legale di origine di cui alla tabella INAIL I, è possibile ottenere il riconoscimento di malattia professionale, la rendita e i benefici amianto.
Il pool dei medici dell’ONA ti assiste nella diagnosi del tumore allo stomaco e delle altre patologie asbesto-correlate e il pool dei legali ti assiste per la procedura di riconoscimento della malattia professionale presso l’INAIL, per ottenere il prepensionamento, nonché i benefici contributivi e il risarcimento integrale di tutti i danni.
Tumore allo stomaco: la quantificazione dell’indennizzo INAIL
Le vittime del carcinoma dello stomaco hanno diritto al riconoscimento della malattia professionale e, quindi dell’indennizzo INAIL, con costituzione della rendita (nel caso in cui il grado di inabilità sia almeno del 16%) e indennizzo del danno biologico (nel caso di grado invalidante compreso dal 6% al 15%).
Fondo Vittime Amianto tumore allo stomaco
Se il grado di invalidità acquisito con il cancro gastrico è quantomeno pari al 16%, la vittima di tumore gastrointestinale ha diritto alla liquidazione del Fondo Vittime Amianto.
Queste prestazioni non vengono erogate nel caso in cui il riconoscimento della malattia professionale sia legato ad altri agenti cancerogeni. Infatti, se il riconoscimento INAIL è motivato sulla base dell’esposizione nell’industria della gomma (GoodYear di Cisterna di Latina, Bridgestone di Bari), oppure per onde ionizzanti, non sono accreditate le maggiorazioni del Fondo Vittime Amianto.
In questo caso sarà opportuno dimostrare la presenza anche dell’agente eziologico amianto, ed ottenere quindi, da una parte la presunzione legale di origine per gli agenti eziologici dell’industria della gomma e delle onde ionizzanti (Lista I), e dall’altro, le maggiorazioni del Fondo Vittime Amianto, che è riconosciuto solo per coloro che sono rimasti esposti ad amianto
Per questi motivi è fondamentale che nella certificazione di malattia professionale, il medico faccia riferimento a tutti gli agenti eziologici presenti, e quindi se vi sono sia quelli della Lista I, che l’amianto, che è della Lista II, ne faccia riferimento ugualmente.
Prepensionamento tumore allo stomaco
Infatti il riconoscimento, anche per effetto dell’esposizione ad amianto, comporta anche i benefici contributivi con il coefficiente 1,5, ai sensi dell’art. 13, co. 7, L. 257/92.
Con questo accredito di maggiorazioni contributive amianto, i periodi si conteggiano come se fossero maggiorati del 50%. In questo modo, sussiste il diritto al prepensionamento. Inoltre, per chi è già in pensione, vi è il diritto alla ricostituzione della posizione contributiva, e la riliquidazione della pensione, con adeguamento dei ratei.
I lavoratori ai quali è riconosciuta l’inabilità inferiore al 6%, per i quali non è previsto l’indennizzo INAIL, hanno, comunque, il diritto all’accredito delle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto, ove ci sia il riconoscimento per effetto dell’esposizione ad asbesto, e non solo ai cancerogeni della Lista I.
Se invece c’è il riconoscimento per i soli cancerogeni della Lista I, non si ha diritto alle maggiorazioni contributive per esposizione ad amianto.
Cancro allo stomaco e maggiorazioni amianto
Nel caso di riconoscimento di tumore allo stomaco per esposizione all’amianto, oltre all’indennizzo INAIL, sussiste il diritto alle maggiorazioni contributive ex art. 13, co. 7, L. 257/92. Con il diritto al prepensionamento il lavoratore otterrà la rivalutazione dell’intero periodo in esposizione ad amianto, che vale il 50% in più.
In questo modo, è possibile ottenere prima la maturazione del diritto a pensione.
Procedura benefici amianto tumore allo stomaco
Il lavoratore vittima di tumore allo stomaco, che è stato riconosciuto per malattia professionale asbesto correlata, deve chiedere all’INAIL il rilascio della certificazione amianto, e, quindi, depositare la domanda all’INPS per ottenere l’accredito delle maggiorazioni, secondo il seguente iter:
- richiesta di rilascio di certificazione amianto, ex art. 13 co. 7 L. 257/92, da depositare all’INAIL;
- domanda INPS con allegato il certificato, se già rilasciato;
- ricorso amministrativo, in caso di silenzio, anche per silenzio/rigetto;
- azione giudiziaria, cioè ricorso al Giudice del lavoro, entro i tre anni dalla definizione del procedimento amministrativo
La rivalutazione della posizione contributiva e il prepensionamento per un periodo pari al 50% di quello che riconosciuto dall’INAIL nel certificato, oltre alla rivalutazione della prestazione pensionistica in godimento.
Le maggiorazioni amianto possono essere riconosciute anche per periodi inferiori ai 10 anni, senza superamento della soglia delle 100 ff/l. È possibile ottenere i benefici amianto per i tumori gastrici anche se non si è presentata la domanda INAIL prima del 15.06.2005.
Pensione inabilità amianto INPS
Nel caso in cui, per età anagrafica, ovvero per anzianità contributiva, il lavoratore malato di tumore allo stomaco, che è stato riconosciuto di origine professionale, non ha maturato il diritto a pensione, pur dopo le maggiorazioni ex art. 13, co. 7, L. 257/92, vi è la possibilità di richiedere l’immediata collocazione in quiescenza con l’art. 1, co. 250 bis e ter, L. 232/2016, modificata dall’art. 41-bis, L. 58/2019 di conversione del D.L. 34/2019.
Il perimetro di applicazione di questa normativa è stato, quindi, esteso, con il riconoscimento della pensione inabilità amianto.
Con questo strumento tecnico giuridico, anche lavoratori molto giovani, che non hanno ancora raggiunto il requisito per il pensionamento, anche dopo l’accredito delle maggiorazioni contributive con il coefficiente 1,5, possono essere collocati in pensione.
Coloro che hanno ottenuto il riconoscimento di malattia professionale asbesto correlata, possono chiedere di essere collocati in prepensionamento, secondo le indicazioni dettate dall’INPS:
Letteratura scientifica sul nesso causale per esposizione ad amianto
Nella letteratura scientifica, il legame del tumore dello stomaco con l’esposizione ad amianto risulta confermato da diverse fonti.
“Stomach cancer and occupational exposure to asbestos: a meta-analysis of occupational cohort studies: In summary our results support the conclusion by IARC that exposure to asbestos is associated with a moderate increased risk of stomach cancer. Given the large number of workers exposed to asbestos worldwide, this may contribute to a substantial burden of mortality and morbidity”.
Prof. Selikoff: tumore allo stomaco amianto
Il Prof. Selikoff aveva ricondotto anche il tumore allo stomaco ad esposizione ad amianto, e ciò è riportato anche nella monografia IARC del 2012:
“Selikof f et al. (1964) reported a nearly 3-fold excess mortality for cancer of the stomach (12 observed versus 4.3 expected) in a population of 632 insulation workers in New York and New Jersey occupationally exposed to asbestos dust. Further analysis within this cohort found evidence of a dose–response relationship between duration of exposure to asbestos (in years), and risk of death from cancer of the stomach. The SMR for cancer of the stomach increased from 0.00 in workers exposed for < 20 years, to 4.00 (95%CI: 1.47 – 8.71) in those exposed for 20 −35 years, and to 3.42 (95%CI:1.82 – 5.85) in those exposed for > 35 years.
found a modest, non- significant increase in risk of death for cancer of the stomach: 34 observed v. 29.4 expected, (SMR = 1.16;95%CI: 0.92 – 1.78) in a larger cohort study of 17800 insulation workers across the USA and Canada. No data on dose–response for cancer of the stomach were presented in this analysis”.
Tumore stomaco amianto: Prof. Selikoff al New York Times
Il Prof. Irving Selikoff ha dimostrato che l’amianto è cancerogeno per gli organi gastrointestinali. Lo ha denunciato con l’articolo “Amianto, il salvatore di vite ha anche un lato mortale” (Asbestos, the saver of lives, has a deadly side – New York Times 21.01.1973).
Come si evince dal testo dell’articolo del New York Times si legge: “instead of the normal nine or 10 deaths from cancer of the stomach, colon or rectum, there were 29—“not so unexpected,” as Selikoff points out, for “anybody who inhales dust also ingests it“
Che si traduce: “invece delle normali nove o dieci morti per cancro dello stomaco, del colon o del retto, c’erano 29-“non così inaspettato”, come sottolinea Selikoff, per “chiunque inala e ingerisce le polveri“
Tumore allo stomaco: amianto nelle miniere
Tra coloro che hanno lavorato nelle miniere, vi è una più ampia incidenza di tumori da amianto, tra i quali anche quello allo stomaco. Tra le miniere di amianto, si ricordano quelle canadesi e quelle australiane, e se ne fa riferimento anche nell’ultima monografia IARC:
“Liddell et al. (1997) reported an overall SMR for cancer of the stomach of 1.24 (95%CI:1.07 −1.48) in a study of 10918 asbestos miners and millers exposed predominantly to chry- sotile asbestos, in Quebec, Canada. Within this cohort, a positive dose–response relationship was observed between cumulative exposure to asbestos dust (mcpf-year) and mortality for cancer of the stomach. Thus, for workers with cumulative dust exposure < 300, the SMR was 1.16; for workers with cumulative exposure of 300 – 400, the SMR was 1.29; for workers with cumulative exposure of 400 – 1000, the SMR was 1.21; and for workers in the highest exposure category, with cumulative exposure > 1000, the SMR was 3.21 (95%CI: 1.87 −5.14). An additional finding in this cohort was a modest interaction between cumulative asbestos exposure, ciga- rette smoking, and mortality from cancer of the stomach.
Musk et al. (2008) found an SMR for cancer of the stomach of 1.01 (95%CI: 0.71 – 1.40) in a cohort of 6943 asbestos miners and millers exposed predominantly to crocidolite asbestos in Wittenoom, Western Australia, followed through the end of 2000, and when all cohort members lost to follow-up were assumed to be alive. When the analysis was re-run censoring subjects at the date last known to be alive, the SMR was 1.71 (95%CI: 1.20–2.35)”
Tumore dello stomaco asbesto correlato e dose dipendente
Secondo le tesi del Prof. Selikoff, vi è una relazione diretta tra esposizione ad amianto e tumore allo stomaco con dose dipendenza.
Altri autori hanno, invece, negato questa relazione causale, assumendo che non ci sia una prova così certa:
“Reid et al. (2004) conducted a nested case– control study within this same Australian cohort, and found a positive exposure-response relationship between cancer of the stomach and cumulative exposure to asbestos (test for trend, P = 0.057). No association was seen between cancer of the stomach and either time since first exposure or year of starting work with asbestos. Smoking status was associated with cancer of the stomach, but not significantly.
Meurman et al. (1974) found a non-signifi- cant increase in SMR for cancer of the stomach: SMR = 1.42 (95%CI: 0.76 – 2.43) in a cohort of 736 asbestos miners in Finland exposed to anthophyllite asbestos”.
Tumore allo stomaco non significativo incremento
Berry et al. (2000) found a modest, non- significant increased risk for death from cancer of the stomach: 28 observed versus 23.1 expected (SMR, 1.21; 95%CI: 0.81–1.75) in a British study of factory workers producing asbestos insulation in the east end of London. Strongly positive dose–response associa- tions between cumulative asbestos response and cancer of the stomach were observed in two cohort studies of Chinese factory workers one in Beijing and the other in Qingdao; rela- tive risks for cancer of the stomach were 4.4 and 2.4, respectively (Zhu & Wang, 1993; Pang et al., 1997).
Raffn et al. (1989) observed 43 deaths from cancer of the stomach versus 30.09 expected (SMR, 1.43; 95%CI: 1.03 – 1.93) in a cohort of 7986 men employed from 1928–84 in the asbestos cement industry in Denmark.
Enterline et al. (1987) observed a SMR for cancer of the stomach of 1.80 (95%CI: 1.10–2.78) in a cohort of 1074 retired US asbestos workers.
Tumore allo stomaco: l’epidemiologia non conferma
Germani ed altri, non hanno confermato l’associazione tra l’esposizione ad amianto e una più alta incidenza di mortalità del tumore dello stomaco. Ciò è riportato nella stessa monografia IARC, nella quale si legge:
“Epidemiological studies of cohorts with asbestos-related diseases – asbestosis and benign pleural disease – have not found increased mortality for cancer of the stomach (Germani et al., 1999; Karjalainen et al., 1999; Szeszenia- Dabrowska et al., 2002)”.
Studi di caso controllo che escludono la riconducibilità
Questi studi hanno escluso la prova della riconducibilità causale del tumore dello stomaco all’esposizione ad amianto:
“Case–control studies exploring the relation- ship between asbestos exposure and cancer of the stomach yield inconsistent results. The Working Group reviewed five case–control studies. Notable findings are these:
A study from Poland (Krstev et al., 2005) found an OR for cancer of the stomach of 1.5 (95%CI: 0.9−2.4) for workers ever exposed to asbestos, and of 1.2 (95%CI: 0.6–2.3) for workers with 10 or more years of exposure to asbestos.
The largest case–control study to examine the association between asbestos and cancer of the stomach (Cocco et al., 1994) reported an odds ratio of 0.7 (95%CI: 0.5–1.1) for workers ever exposed to asbestos, and of 1.4 (95%CI: 0.6−3.0) for those with 21+ years of exposure to asbestos. The most strongly positive case–control study linking asbestos to cancer of the stomach is the case–control study, cited above, nested within the Western Australia mining cohort (Reid et al.,2004)”.
Tumore allo stomaco asbesto e meta-analisi
In diverse meta-analisi si fa riferimento alla patogenicità dell’amianto per quanto riguarda il tumore dello stomaco.
“A meta-analysis by Frumkin & Berlin (1988) stratified studies according to SMR for lung cancer and also according to percentage of deaths due to mesothelioma. Frumkin & Berlin found in cohorts where the SMR for lung cancer was < 2.00 that the SMR for cancer of the stomach was 0.91 (95%CI: 0.71–1.16). By contrast, when the SMR for lung cancer was > 2.00, the SMR for cancer of the stomach increased to 1.34 (95%CI: 1.07–1.67).
Gamble (2008) reported that point estimates for cancer of the stomach mortality tended towards 1.0 when the excess risk for lung cancer were less than 4-fold, but “tended to be somewhat elevated when lung cancer relative risks were 4-fold or greater.” Gamble observed further that “combined relative risks for cancer of the stomach stratified by lung cancer categories showed a suggestive trend, with a significant deficit (0.80) when lung cancer SMRs were <1.0 that increased monotonically to a significant 1.43-fold excess in the studies with lung cancer SMRs > 3.0.” Also observed no trend for increasing SMR for cancer of the stomach with increasing percentage of deaths from mesothelioma (Gamble, 2008)”.
Aumento dei casi con elevate esposizioni amianto
L’OIM ha condotto una meta-analisi dei cinque studi di controllo dei casi che ha portato ad un rischio relativo combinato di 1,11 (95%CI: 0,76-1,64). Il rapporto di quote di sintesi è aumentato quando è stata presa in considerazione solo l’esposizione estrema (OR, 1.42; 95%CI: 0.92-2.20). Si è osservata una tendenza positiva tra i due e il coefficiente di correlazione (r2) = 0,66, vedi fig. 2.1.
Conclusioni dello IARC sul tumore allo stomaco
Infatti, nel suo testo originale in inglese:
“The IOM (2006) conducted a meta-analysis of 42 cohort studies examining the association between asbestos exposure and cancer of the stomach. They noted that the “majority of cohort relative risk estimates for cancer of the stomach exceed the null value (1.0), indicating excesses, although estimates varied considerably in strength.” In cohorts that compared “any” versus no exposure, the summary relative risk was 1.17 (95%CI: 1.07–1.28). The notes that with respect to dose–response, the summary estimates were stable. Thus in the cohorts that compared “high” versus no exposure, the lower bound summary relative risk was 1.31 (95%CI: 0.97–1.76), and the higher bound summary rela- tive risk, 1.33 (95%CI: 0.98–1.79).
The IOM conducted a meta-analysis of the five case–control studies resulting in a combined rela- tive risk of 1.11 (95%CI: 0.76–1.64). The summary odds ratio increased when only extreme expo- sure was considered (OR, 1.42; 95%CI: 0.92–2.20) The Working Group developed a scatter plot comparing SMRs for lung cancer with SMRs for cancer of the stomach in the same cohorts. A positive trend was observed between the two, and the correlation coefficient (r2) = 0.66, see Fig. 2.1″.
Si conclude, quindi, che, in caso di elevata esposizione, vi è un significativo incremento dei casi di tumore dello stomaco.
Amianto nell’acqua e tumore dello stomaco
Il testo IARC riporta:
“Ecological correlational studies conducted from the 1960s into the early 1980s suggested an association between asbestos in drinking-water and cancer of the stomach. These studies corre- lated population exposure to asbestos in water supplies with population cancer rates.
Levy et al. (1976) reported an excess in cancer of the stomach among persons in Duluth, MN, USA exposed to taconite asbestos in drinking-water.
Wigle (1977) saw an excess of male cancer of the stomach among some exposed to asbestos in drinking-water in Quebec.
Conforti et al. (1981) saw a similar association in the San Francisco Bay area, USA.
Polissar et al. (1982) examined cancer incidence and mortality among residents of the Puget Sound area, USA, in relation to asbestos in regional drinking-water. They observed no asso- ciation between asbestos exposure and cancer of the stomach. A similarly negative study was observed in a study conducted in Woodstock, NY, USA (Howe et al., 1989).
Kjærheim et al. (2005) examined cancer of the stomach incidence in Norwegian light-house keepers exposed to asbestos in drinking-water. They found an SIR for cancer of the stomach in the entire cohort of 1.6 (95%CI: 1.0–2.3). In the subcohort with “definite” exposure to asbestos, the SIR was 2.5 (95%CI: 0.9–5.5). In those members of the definite exposure subcohort followed for 20+ years, the SIR was 1.7 (95%CI: 1.1–2.7)”.
Traduzione in italiano delle conclusioni IARC
Studi di correlazione ecologica condotti dagli anni ’60 ai primi anni ’80 hanno suggerito un’associazione tra l’amianto nell’acqua potabile e il cancro allo stomaco. Questi studi hanno correlato l’esposizione della popolazione all’amianto nell’approvvigionamento idrico con tassi di cancro della popolazione.
Levy et al. (1976) hanno segnalato un eccesso di cancro dello stomaco tra le persone a Duluth (MN, USA) esposti all’amianto in acqua potabile.
Wigle (1977) ha visto un eccesso di cancro maschile dello stomaco tra alcuni esposti all’amianto in acqua potabile in Quebec. Conforti et al. (1981) ha visto una simile associazione nella zona di San Francisco Bay (USA). Polissar et al. (1982) hanno esaminato l’incidenza e la mortalità del cancro tra i residenti della zona di Puget Sound, (USA), in relazione all’amianto nell’acqua potabile regionale. Non è stata osservata alcuna associazione tra l’esposizione all’amianto e il cancro allo stomaco.
Uno studio altrettanto negativo è stato osservato in uno studio condotto a Woodstock (Howe et al., 1989). Kjærheim et al. (2005) hanno esaminato il cancro dell’incidenza dello stomaco nei guardiani norvegesi esposti all’amianto nell’acqua potabile. Hanno trovato un SIR per il cancro allo stomaco in tutta la coorte di 1,6 (95%CI: 1,0-2,3).
Il SIR era 2,5 (95%CI: 0,9-5,5). Nei membri 20+ anni, il SIR era 1.7 (95%CI: 1.1-2.7).
Gli altri studi sul rischio amianto nell’acqua
Sempre nel testo IARC:
“Cantor (1997) conducted a systematic review of the epidemiological literature on exposure to asbestos in drinking-water and cancer of the stomach, and concluded that the available data were inadequate to evaluate the cancer risk of asbestos in drinking-water.
Che si traduce:
“Cantor (1997) ha condotto una revisione sistematica della letteratura epidemiologica sull’esposizione all’amianto nell’acqua potabile e sul cancro dello stomaco, e ha concluso che i dati disponibili erano inadeguati per valutare il rischio di cancro dell’amianto nell’acqua potabile”.
Ed ancora, nella stessa monografia si riporta:
“Marsh (1983) conducted a critical analysis of 13 epidemiological studies of asbestos and drinking-water conducted in the USA and Canada, and found no consistent pattern of association”.
Che si traduce:
“Marsh (1983) ha condotto un’analisi critica di 13 studi epidemiologici sull’amianto e l’acqua potabile condotti negli Stati Uniti e in Canada, e non ha trovato un modello coerente di associazione”.
Tumore allo stomaco è una malattia asbesto-correlata
Altra letteratura scientifica conferma che il tumore allo stomaco è malattia asbesto-correlata:
“The relationship between asbestos and stomach cancer is not well understood because of small number of cases. This study aimed to determine the incidence and mortality of stomach cancer among workers exposed to asbestos based on a systematic review and meta-analysis approach”.
“Chronic inflammation caused by infection with Helicobacter pylori and autoimmune gastritis increases an individual’s risk of developing gastric cancer. More than 90% of gastric cancers are adenocarcinomas, which originate from epithelial cells in the chronically inflamed gastric mucosa.
However, only a small subset of chronic gastritis patients develops gastric cancer, implying a role for genetic and environmental factors in cancer development. A number of DNA polymorphisms that increase gastric cancer risk have mapped to genes encoding cytokines.
Many different cytokines secreted by immune cells and epithelial cells during chronic gastritis have been identified, but a better understanding of how cytokines regulate the severity of gastritis, epithelial cell changes, and neoplastic transformation is needed.
This review summarizes studies in both human and mouse models, describing a number of different findings that implicate various cytokines in regulating the development of gastric cancer”.
Tumore allo stomaco e radiazioni ionizzanti
Le radiazioni ionizzanti sono un fattore di rischio riconosciuto per l’insorgenza del cancro. Come già evidenziato, le radiazioni ionizzanti sono inserite nella Lista I dell’INAIL, e ciò è molto importante per il riconoscimento dell’origine professionale, nel caso in cui la fonte sia stata quella lavorativa. In questo caso, la vittima ha diritto all’indennizzo da parte dell’INAIL. Per la gravità del quadro patologico, con un grado invalidante superiore al 15%, si ha diritto alla rendita mensile.
Sono in grado di indurre lo sviluppo di ogni forma di tumore, anche se tra l’esposizione alle radiazioni e l’insorgenza della malattia possono trascorrere molti anni, e varia da tumore a tumore.
Esistono le radiazioni prodotte dall’uomo. Da circa un secolo gli esseri umani sono in grado di sfruttare le proprietà delle radiazioni ionizzanti. Gli impieghi principali sono la produzione di armi e di energia (centrali nucleari).
Rilevanza della dose delle radiazioni
Diversi studi hanno ormai confermato che anche bassi livelli di esposizione possono dare origine alle trasformazioni delle cellule che portano allo sviluppo del cancro. La quantificazione di questo rischio, tuttavia, è molto complessa.
In generale oggi è noto che:
- il rischio di cancro aumenta al crescere della dose di radiazioni a cui si è esposti. Inoltre non è possibile determinare una dose al di sotto della quale l’aumento del rischio di sviluppare un tumore si azzeri;
- i tumori solidi associati all’esposizione a radiazioni impiegano molto tempo per svilupparsi. Le leucemie sono il tipo di cancro che insorge più rapidamente (anche dopo pochi anni), mentre i tumori solidi impiegano diversi decenni;
- il rischio di sviluppare una neoplasia come conseguenza dell’esposizione a radiazioni ionizzanti è diverso tra le leucemie e gli altri tumori del sistema emolinfopoietico (come alcuni linfomi) e quelli solidi.
Le radiazioni delle centrali nucleari
Quando si parla di armi nucleari si pensa immediatamente alle bombe atomiche sganciate su Hiroshima e Nagasaki, che esposero centinaia di migliaia di persone a raggi X, raggi gamma e neutroni.
Centinaia di migliaia di persone morirono a causa delle ustioni e della sindrome acuta da radiazioni. Tra i sopravvissuti fu riscontrato un aumento dell’1% circa dell’incidenza di diverse forme di tumore (leucemia, mieloma multiplo, cancro della tiroide, della vescica, del seno, del polmone, delle ovaie, del colon, dell’esofago, dello stomaco, del fegato, linfomi, tumori della pelle) per un totale cumulativo di un migliaio di decessi in più rispetto alla norma.
Le radiazioni nucleari dalle bombe atomiche
Le bombe di Hiroshima e Nagasaki, però, hanno contribuito soltanto per una minima parte alla produzione umana di radiazioni ionizzanti. La maggiore fonte di radiazioni disperse nell’ambiente dagli esseri umani è rappresentata dai test sulle armi atomiche, specie quelli realizzati in atmosfera.
Fino al 1963, quando i test nucleari in atmosfera furono vietati (alcuni Stati hanno continuato però fino agli anni Ottanta), ne sono stati effettuati oltre 500.
Ogni test nucleare ha disperso nell’atmosfera e poi al suolo (con quello che viene richiamato “fall-out” nucleare) consistenti quantità di materiali radioattivi che si sono diffusi su migliaia di chilometri quadrati.
Si stima che ancora oggi in tutto il mondo la contaminazione radioattiva conseguente a quei test sia una fonte di esposizione per gli esseri umani a causa dei lunghi tempi di decadimento di alcuni elementi utilizzati. Gli effetti sulla salute delle popolazioni esposte sono difficilmente quantificabili.
L’esposizione a radiazioni ionizzanti, unitamente all’asbesto, è un fattore di rischio anche per l’insorgenza del tumore maligno dell’esofago, come risulta dalla lista dei tumori professionali previsti dal DM 10 luglio 2014 (lista I, gruppo 6, cod. I.6.15.).
Quali sono i sintomi del cancro allo stomaco
Quali sono i sintomi del tumore allo stomaco? Il National Cancer Institute precisa che per alcuni pazienti non ci sono sintomi del tumore allo stomaco almeno nelle prime fasi.
L’assenza di tumore allo stomaco primi sintomi è molto rilevante. Ritarda per tumore allo stomaco diagnosi. Effettuare la diagnosi è molto importante per intervenire tempestivamente.
Tumore allo stomaco sintomi iniziali
I sintomi del tumore dello stomaco sono importanti per la diagnosi, e se possibile, per la diagnosi precoce. Per questo motivo, occorre molta attenzione su tumore stomaco sintomi iniziali.
Altri pazienti hanno, invece, sintomi di tumore allo stomaco anche nello stato inziale. Quindi, sarà opportuno verificare le condizioni del paziente.
Innanzitutto, il tumore allo stomaco sintomi iniziali. Infatti, si dovrà tener conto dei disturbi persistenti della digestione, inappetenza, difficoltà di deglutizione, perdita di peso. Altri sintomi tumore allo stomaco possono essere la sensazione di pienezza dopo i pasti e il senso di nausea e vomito.
Tumore dello stomaco: i sintomi frequenti
Cancro allo stomaco sintomi successivi sono pirosi, presenza di sangue nelle feci o feci nere, stanchezza dovuta ad anemia. Questi sono comuni al tumore gastrico sintomi. I sintomi cancro allo stomaco possono essere dovuti al sanguinamento dalla parete dello stomaco.
In caso di questi sintomi di cancro allo stomaco, occorre verificare lo stadio della patologia. Per questi motivi, occorre una sorveglianza sanitaria per coloro che sono stati esposti agli agenti eziologici per il tumore dello stomaco.
La diagnosi del tumore dello stomaco
Il primo passo per la diagnosi del cancro allo stomaco e delle altre malattie dello stomaco, consiste nell’effettuare una visita dal medico di base il quale valuterà l’anamnesi lavorativa, e quindi la sussistenza dell’esposizione professionale ad amianto, e gli altri cancerogeni.
Quindi, sarà importante anche la storia clinica del paziente, i sintomi riscontrati, ed eventuali ulteriori e più approfonditi accertamenti.
Sotto questo punto di vista, il sanitario potrà prescrivere esami più specifici, tra i quali:
- gastroscopia;
- tomografia computerizzata (TC);
- tomografia a emissione di positroni (PET);
- ecografia e radiografia del tubo digerente.
Tumore dello stomaco e gastroscopia
Il primo esame diagnostico frequentemente utilizzato all’insorgenza dei sintomi è la gastroscopia, una procedura invasiva che viene effettuata a digiuno ed alcune volte sotto sedazione. Un particolare tipo di gastroscopia utilizzata per la diagnosi delle malattie dello stomaco è la gastroscopia transnasale, molto meno invasiva rispetto alle altre, in quanto viene effettuata tramite delle sonde endoscopiche ultrasottili, di diametro di circa 4 mm.
Infatti, per effettuare questo tipo di esame, viene introdotto in gastroscopio attraverso il naso (anzichè attraverso la bocca) e quindi è necessaria l’anestesia. Tramite questo strumento diagnostico, il medico ha la possibilità di visualizzare la mucosa interna, catturare le immagini dell’interno dello stomaco (endoscopia) e, ove necessario, effettuare anche un prelievo di tessuto per analisi bioptica.
Effetti indesiderati della gastroscopia
La gastroscopia, pur essendo un esame invasivo per la tecnica utilizzata, può arrecare fastidio al paziente, ma non dolore e, una volta terminato l’effetto dell’anestesia, che dura qualche ora, il paziente può tornare alla sua giornata.
Non è consigliabile, tuttavia, guidare veicoli dopo l’esecuzione dell’esame, fino al completo smaltimento dell’effetto sedativo. Il paziente sottoposto a gastroscopia, una volta terminato l’esame, può provare una sensazione di fastidio alla gola, ma tale sensazione ha una durata molto limitata.
Tomografia computerizzata per diagnosi tumore allo stomaco
Un’altra tecnica diagnostica per la diagnosi delle malattie dello stomaco, è la tomografia computerizzata (TC), in grado di fornire immagini tridimensionali delle strutture interne di un organo, utile per localizzare esattamente il tumore all’interno dello stomaco e per verificare se la neoplasia si sia diffusa ad altri organi.
L’esame TC è indolore e dura circa 10-30 minuti e, in alcuni casi, viene eseguita con mezzo di contrasto.
Tomografia a emissione di positroni (PET)
Unitamente alla TC, spesso viene eseguita anche una PET, una tecnica radiologica che consiste nella somministrazione endovena di una piccola quantità di glucosio reattivo che ha il compito di evidenziare le cellule tumorali in rapida crescita e di rilevare alterazioni non visibili con altre metodiche, utile per la diagnosi delle tumore stomaco metastasi a distanza.
Ecografia allo stomaco per la diagnosi
Anche l’ecografia allo stomaco è una tecnica radiologica che per la rilevazione della massa tumorale, utilizza un fascio di ultrasuoni per formare un’immagine degli organi interni del corpo.
Infatti, questo l’ecografia allo stomaco, è utile anche per la misurazione del diametro della massa tumorale e per visualizzare la sua vascolarizzazione, queste informazioni sono molto utili perché la presenza di un tumore modifica il flusso sanguigno.
Effettuare la radiografia del tubo digerente
Questa è una tecnica radiografica di secondario utilizzo che prevede l’utilizzo di un mezzo di contrasto per avere un quadro più chiaro delle strutture interne dello stomaco e dell’intestino.
Quindi, in questo modo, il sanitario ha il quadro chiaro della situazione, e possono essere avviate le idonee scelte terapeutiche.
Cura e guarigione per pazienti di tumore gastrico amianto
La percentuale di possibilità della guarigione e la scelta del trattamento da adottare in pazienti con tumore gastrico, dipendono molto dalla stadiazione della neoplasia, della sua metastatizzazione e delle condizioni generali del paziente.
Tumore dello stomaco e l’intervento chirurgico
In alcuni casi è addirittura possibile asportare completamente il tumore per via endoscopica, tramite la dissezione della sottomucosa che se eseguita radicalmente può portare alla scomparsa totale del tumore.
Nei casi più gravi, invece, la chirurgia del tumore dello stomaco deve ricorrere all’asportazione dello stomaco o parte di esso, per l’eliminazione del tumore.
Tumore allo stomaco e scelta terapeutica
In caso di diagnosi precoce o comunque nelle prime fasi della neoplasia, è possibile intervenire chirurgicamente con l’asportazione di tutto lo stomaco o di una parte di esso (gastrectomia). Quindi, ove è possibile la gastrectomia totale, si asporta completamente lo stomaco, una piccola parte dell’esofago e i linfonodi vicini e a distanza.
Ove, invece, il tumore è ben localizzato e quindi è possibile eseguire la gastrectomia parziale, si asporterà soltanto la parte dello stomaco che contiene il tumore.
Chemioterapia del tumore dello stomaco
Prima di procedere chirurgicamente, in genere viene valutata la possibilità di intervenire con la cura chemioterapica (chemioterapia neoadiuvante). La chemioterapia per tumore allo stomaco può essere effettuata, altresì, dopo l’intervento chirurgico (chemioterapia adiuvante).
In ogni caso si sostanzia nella somministrazione di farmaci specifici che distruggono le cellule tumorali anche oltre la zona colpita da neoplasia e quindi anche se sono già presenti cancro allo stomaco metastasi in altri organi.
Una terapia innovativa prevede anche l’utilizzo di anticorpi monoclonali, farmaci intelligenti sviluppati per legare con elevata affinità alle cellule del tumore.
Tumore allo stomaco: gli stadi della malattia
Infatti, è necessario avere il quadro chiaro dello stato di avanzamento della neoplasia del tumore allo stomaco, e questo serve ad indirizzare le scelte terapeutiche.
Classe | Descrizione |
TX | Neoplasia primitivo non definibile |
T0 | Tumore primitivo non evidenziabile |
Tis | Carcinoma in situ: intraepiteliale o invasione della lamina propria [comprende cellule tumorali confinate all’interno della membrana basale ghiandolare o della lamina propria che non raggiungono la sottomucosa] |
T1 | Neoplasia che invade la sottomucosa |
T2 | Tumore che invade la muscolare propria |
T3 | Neoplasia con invasione attraverso la muscolare propria nella sottosierosa o nei tessuti pericolici e perirettali non ricoperti da peritoneo |
T4 | Tumore che invade direttamente altri organi o strutture e/o perfora il peritoneo viscerale |
T4a | Neoplasia che perfora il peritoneo viscerale |
T4b | Tumore che invade direttamente altri organi o strutture |
Tumore allo stomaco aspettative di vita
Il tumore allo stomaco e le altre malattie dello stomaco colpiscono circa il doppio degli uomini rispetto alle donne. La stragrande maggioranza dei tumori allo stomaco sono adenocarcinomi (90-95%), si tratta di neoplasie che si sviluppano lentamente.
Le lesioni premaligne e i tumori allo stato iniziale, colpiscono la mucosa o il rivestimento interno dello stomaco, provocando una progressiva mutazione delle cellule sane in cellule malate. Spesso, con la trasformazione maligna delle cellule sane, le malattie dello stomaco infiltrano la sottomucosa, la parete muscolare dello stomaco, fino ad estendersi, in alcuni casi, alla sottosierosa e alla sierosa dello stomaco.
Tumore allo stomaco e la presenza di metastasi
In molti casi, la neoplasia dello stomaco genera metastasi che colpiscono il fegato, i polmoni e le ossa. È evidente che, in caso di tumore dello stomaco metastasi le chance di sopravvivenza si assottigliano, e il tumore dello stomaco porta alla morte.
Dal tumore allo stomaco si può guarire? I pazienti che presentano metastasi che partono dal tumore allo stomaco, non sopravvivono più di 1 anno dalla data della diagnosi. Nei casi in cui il tumore viene diagnosticato in tempi celeri e prima che formi delle metastasi, la sopravvivenza di vita a 5 anni dalla diagnosi, è pari al 95% dei casi. Ove la diagnosi venga effettuata in uno stadio avanzato, la percentuale di sopravvivenza a 5 anni, scende radicalmente al 25%.
Consulenza gratuita per le vittime
L’ONA e l’Avvocato Bonanni mettono a disposizione delle vittime di tumore allo stomaco e dei familiari un servizio di consulenza gratuita. Si può ricevere assistenza medica e legale. È possibile avere maggiori informazioni chiamando il numero verde o compilando il form.