Il lupo, una specie vulnerabile che va protetta

Il lupo era presente in Italia, negli anni ’70, con soli 100 individui. Sebbene oggi le cose siano migliorate e ce ne siano circa 2000, la specie è considerata ancora vulnerabile. Lo Iucn, che raccoglie le specie in via di estinzione, usa questa parola per definire il pericolo che gli esemplari possano di nuovo diminuire.

lupo

L’inquinamento e il surriscaldamento globale mettono a rischio le specie animali. L’Ona – Osservatorio nazionale amianto, attraverso il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, cerca ogni giorno di contribuire alla tutela dell’ambiente. Facendo rete con associazioni che si occupano di preservare il territorio e anche con la lotta all’amianto e l’impegno per le bonifiche. In questo senso ha anche realizzato una App per segnalare i siti contaminati.

L’ONA e il suo presidente sono quindi in prima linea per la difesa dell’ambiente e della salute. Per tutelare i cittadini si mette a disposizione un servizio di consulenza gratuita.

Consulenza

Indice dei contenuti

Lupo, animale vulnerabile
Le caratteristiche del lupo
Cosa mangia il lupo
Il lupo nel mondo
Paura dei lupi
Predazioni contro gli animali domestici
Incrocio del lupo con i cani randagi

Lupo, animale vulnerabile

Il lupo è una specie protetta secondo la lista rossa dei vertebrati italiani dello IUCN, che raccoglie gli animali a rischio estinzione.

“I mammiferi italiani offrono un apparente paradosso – si può leggere nella Lista rossa del 2013 – a chi osserva solo le specie più facilmente visibili: gran parte delle specie sono infatti in marcato aumento numerico e alcune stanno anche ampliando il loro areale di distribuzione. Il lupo è raddoppiato nel numero e ora è fermamente insediato sulle Alpi occidentali e muove alla volta delle Alpi centrali”.

Questo però porta a nuove minacce, perché nelle zone in cui è ricomparso la popolazione non è abituata e le reazioni sono spesso avverse.

Le caratteristiche del lupo

Il mantello del lupo cambia a seconda dell’età e delle stagioni. In generale è bruno-fulvo con delle sfumature più chiare al centro della testa, sulle orecchie e sulle zampe. Qui è anche presente una striscia scura.

Il lupo vive di solito in branchi e il suo peso e le sue dimensioni variano in base alla disponibilità di cibo e alle condizioni ecologiche. In Italia, i branchi sono costituiti da 2 a 7 individui. Il branco è composto dal nucleo familiare, che insieme caccia, alleva la prole e difende il territorio.

Prima si credeva che all’interno del branco ci fosse un maschio e una femmina dominanti (individui “alfa”). Erano considerati gli unici a potersi riprodurre, mentre gli altri individui collaborano attivamente alla crescita dei cuccioli e alla caccia.

Nuovi studi hanno, invece, dimostrato che i branchi allo stato naturale sono semplicemente famiglie composte da una coppia seguita dai suoi cuccioli degli ultimi 1-3 anni. Il branco medio è composto da una famiglia di 5-11 animali (1-2 adulti, 3-6 adolescenti e 1-3 cuccioli).

Quando gli esemplari crescono e diventano adulti lasciano il branco, per la concorrenza con gli altri adulti per il cibo e perché con la maturità sessuale cercheranno un compagno.

Cosa mangia il lupo

Il lupo caccia cinghiali, caprioli, cervi, o anche animali di taglia più piccola, come lepri, conigli e talpe. Ha la vista e l’udito sono molto sviluppati. Il fenomenale olfatto gli permette di sentire la presenza di prede o di pericoli, come la presenza dell’uomo, anche a grandi distanze.

Il lupo nel mondo

Per il Medio Oriente non ci sono dati affidabili sulla presenza del lupo, se non per Israele e in Arabia Saudita. Qui il numero dei lupi è stabile, ci sono, infatti, leggi ambientali ben applicate e vaste regioni deserte che consentono all’animale di vivere in pace. In Arabia Saudita ci sono almeno 300-600 esemplari.

In Turchia le montagne hanno dato rifugio agli ultimi lupi rimasti in Siria. Una piccola popolazione si trova nelle Alture del Golan, protette dall’esercito. I lupi che abitano nel Negev meridionale sono vicini alle popolazioni del Sinai e della Giordania.

Afghanistan e Pakistan sono aree importanti per la conservazione della specie. In India ci sono da 800 a 3000 esemplari di lupi isolati.

lupo

Non si sa nulla di concreto sulle popolazioni di lupi in Asia settentrionale e centrale, ma si pensa che siano circa 100 000. Sin dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica, i lupi sono cresciuti di numero fino a raggiungere i 25 000-30 000 esemplari. In Cina e in Mongolia, i lupi sono protetti solo nelle riserve. Ve ne sono almeno 10 000-30 000 in Mongolia, ma non si sa quanti ve ne siano in Cina. Si stima che ve ne siano 400 nella Cina settentrionale, 10 000 nello Xinjiang e 2 000 in Tibet.

In Nordamerica è presente soprattutto in Alaska e in Canada. Così come nel Minnesota settentrionale, nel Wisconsin settentrionale, nella penisola superiore del Michigan, in parte negli Stati di Washington e Idaho, in Oregon settentrionale e in Montana. Nel 1995-96 alcuni esemplari sono stati liberati nel Parco nazionale di Yellowstone e in Idaho. Dal 2016, una famiglia di lupi, divenuto effettivo branco nel 2020, e conosciuto come Lassen Pack, si è stanziata in California, Stato nel quale mancavano dal 1924.

Nel 1998 alcuni animali sono stati reintrodotti in Arizona e nel Nuovo Messico.

Paura dei lupi

Da sempre gli uomini hanno avuto paura dei lupi, sebbene non siano una delle prede naturali di questi animali.

Un’analisi statistica di ScienceAlert del 28 febbraio 2018, i lupi ogni anno provocano solo 10 morti umane, contro un numero assai maggiori di morti provocate da altri animali. Spesso questi ultimi non sono ritenuti altrettanto pericolosi. Tra questi ci sono le zanzare (750.000), gli stessi esseri umani (437.000), i serpenti (100.000), i cani (35.000), le lumache (20.000), le cimici (11.0000), le mosche (10.000), i lombrichi (4.500), i coccodrilli (1.000), i vermi parassiti (700), gli elefanti (500), gli ippopotami (500) e i leoni (22).

I lupi attaccano l’uomo quando sono affetti da rabbia. Quando qualcuno cerca di ucciderli oppure di entrare in una tana con i cuccioli. Quando l’ambiente è stato modificato e non ci sono prede a sufficienza. Oppure quando i ragazzi vengono lasciati soli o utilizzati come pastori. L’ultima aggressione in Italia, in questo contesto, però risale al 1825. Ci sono poi anche casi di lupi predatori, ma sono rari.

Predazioni contro gli animali domestici

Nonostante non rappresenti, quindi, a parte casi particolari, una minaccia diretta per l’uomo, i lupi possono aggredire e uccidere il bestiame domestico. Questo causa ancora reazioni persecutorie e il WWF stima che ogni anno, tra i 200 e i 500 esemplari muoiano uccisi da fucilate, veleno e trappole o investiti dalle auto.

Incrocio del lupo con i cani randagi

L’incrocio del lupo con i cani randagi è un elemento di rischio perché fa perdere, da una generazione all’altra, gli adattamenti acquisiti nel corso di migliaia di anni e rischia di creare un animale poco timoroso dell’uomo e con maggiore propensione ad aggredire il bestiame domestico. Un pericolo anche nelle zone periferiche di Roma dove si stanno studiando soluzioni.

Oltre alla perdita di biodiversità, infatti, il rischio è che venga mancare il ruolo di ‘carnivoro regolatore’ di altre specie (cinghiali, ad esempio) svolto dai lupi. Cosa che non fanno, invece, gli ibridi.

Consulenza ONA e tutela dell’ambiente

L’Osservatorio Nazionale Amianto ha tra i suoi obiettivi la tutela dell’ambiente. Inoltre fornisce un servizio di assistenza gratuita per le vittime di agenti cancerogeni, come l’amianto.

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