L’intervista di Luigi Abbate all’avvocato Ezio Bonanni
Nel corso di un’intervista rilasciata al giornalista Luigi Abbate, l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), ha posto l’attenzione su un pericolo spesso sottovalutato: il gas radon.
Si tratta di un gas radioattivo naturale, inodore e invisibile, che può accumularsi in abitazioni e locali sotterranei.
Si forma dalla trasformazione dell’uranio presente nel suolo e nelle rocce. Non ha colore, odore né sapore, ed è per questo impossibile da percepire senza strumenti specifici. La sua presenza all’aperto non costituisce un problema, perché si disperde rapidamente nell’aria. Tuttavia, quando penetra all’interno degli edifici attraverso fessure, crepe, giunzioni nei pavimenti o nei muri a contatto con il terreno, può accumularsi raggiungendo concentrazioni significative.
Bonanni ha ricordato come le istituzioni sanitarie e scientifiche lo abbiano individuato tra le principali cause di tumore al polmone, subito dopo il fumo di sigaretta.
Questo rende fondamentale la misurazione della sua concentrazione negli ambienti chiusi, soprattutto in cantine, taverne e piani seminterrati.
Radon in Italia: le zone più a rischio
Secondo i dati richiamati dall’avvocato, ogni anno in Italia si stimerebbero tra 5.000 e 7.000 decessi attribuibili all’esposizione al radon. Alcune aree del Lazio così come in alcune zone del Trentino-Alto Adige, sono considerate alcune tra le più esposte.
Il problema riguarda soprattutto i locali sotterranei o seminterrati, spesso costruiti in tufo, dove la dispersione del gas risulta più elevata.
Prevenzione e buone pratiche
Durante l’intervista, Bonanni ha ricordato che ridurre l’esposizione al radon è possibile attraverso semplici comportamenti quotidiani e controlli mirati:
- Areare regolarmente gli ambienti sotterranei, aprendo finestre e garantendo un adeguato ricambio d’aria.
- Effettuare misurazioni con appositi strumenti di rilevazione del gas.
- Installare sistemi di ventilazione o deumidificazione nei casi di concentrazione elevata.
- Evitare esposizioni concomitanti ad altre sostanze cancerogene per i polmoni, come amianto, benzene, fumi di saldatura e diesel, oltre al fumo di sigaretta.



