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venerdì, Luglio 11, 2025

Amianto nell’Esercito, ONA: il tempo della giustizia è adesso (VIDEO)

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“Ci sono categorie di militari, come motoristi, mortaisti e tecnici della manutenzione, che sono stati esposti in modo diretto e sistematico all’amianto. E oggi ne pagano il prezzo in malattia e silenzio.”
– Avv. Ezio Bonanni, presidente Osservatorio Nazionale Amianto (ONA)

Nel quadro delle attività dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’avvocato Ezio Bonanni torna a fare il punto sull’esposizione all’amianto tra alcuni militari dell’Esercito italiano.
Lo fa con una nuova intervista di Luigi Abbate, giornalista e figlio di vittima del dovere.

Esposizioni e rischi da amianto 

Secondo l’ONA alcune categorie, come diversi motoristi, macchinisti e mortaisti sono risultati esposti a materiali contenenti amianto.  Tra i mortaisti, ad esempio, è capitato l’impiego di guanti e teli contenenti la fibra killer e lo sviluppo del mesotelioma pleurico – tumore maligno asbesto correlato.

La giurisprudenza riconosce i diritti

Come ribadito da Bonanni, numerose sentenze, tra cui quelle del Tribunale e della Corte d’Appello di Milano, Torino e Roma, hanno riconosciuto la correlazione tra servizio e malattia, consolidando la giurisprudenza in favore dei militari esposti.

È essenziale, afferma il presidente dell’ONA, che tutti coloro che sono stati esposti vengano formalmente riconosciuti come vittime del dovere, con diritto all’equiparazione giuridica e al risarcimento.”

il rischio delle missioni all’estero

“Nelle missioni internazionali – dichiara Bonanni – l’uso di proiettili all’uranio impoverito avrebbe contribuito a frantumare strutture contenenti amianto. In tali condizioni operative, alcuni militari avrebbero inalato fibre d’amianto e radiazioni in modo simultaneo, aggravando il rischio per la salute.”

Il fenomeno sarebbe noto come effetto sinergico: l’interazione tra esposizione ad amianto e radiazioni aumenterebbe la probabilità di sviluppare patologie, rendendo ancora più urgente un intervento normativo e sanitario strutturato.

La battaglia dell’ONA: tutela e riconoscimento

L’Osservatorio Nazionale Amianto, da anni impegnato su questo fronte, chiede con forza che venga ampliata la platea dei militari tutelati, non solo per motivi legati al passato, ma anche per prevenire future esposizioni e per tutelare le famiglie dei deceduti e dei malati.

Bonanni ribadisce che “non si può accettare il sacrificio silenzioso. Non si può più ignorare chi ha servito con onore e oggi combatte contro una malattia causata dal proprio lavoro. Il tempo della verità e della giustizia è adesso.”

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