L’amianto è una fibra minerale naturale che, per decenni, è stato utilizzato in numerosi ambiti edilizi e industriali, tra cui la costruzione di scuole. Scelto in passato per la sua versatilità, resistenza al fuoco e il basso costo, l’amianto o asbesto è oggi riconosciuto come una sostanza altamente pericolosa per la salute, poiché l’esposizione a queste fibre può causare gravi malattie respiratorie, tra cui il mesotelioma pleurico, il cancro ai polmoni ed altre patologie polmonari. Il rischio che l’amianto presenti un pericolo in scuole, edifici pubblici e altre strutture è particolarmente preoccupante, soprattutto in Italia, dove molte scuole risalgono potrebbero contenere materiali contenenti amianto. Si stimano numeri intorno alle 52.000 scuole che potrebbero avere problemi, di cui 2400 attuali con amianto.
Le battaglie di ONA – Osservatorio Nazionale Amianto
L’ ONA – Osservatorio Nazionale Amianto è da sempre attivo nel promuovere la lotta all’amianto e per i diritti delle persone che si sono ammalate a causa di questo pericoloso minerale. L’11 febbraio si è svolto l’incontro tra il Vicepresidente della Camera Sergio Costa e l’Avv. Ezio Bonanni presidente dell’ONA.
“Noi come Associazione abbiamo usato l’azione penale per sollecitare la bonifica. Ad esempio mi sono recato in una scuola con dei giornalisti. Il Preside non pensava che avrei visto i bambini giocare in mezzo all’amianto e che la TV li avrebbe ripresi. Il giorno seguente presentai esposto alla procura della Repubblica. Due giorni dopo era stata effettuata la bonifica.” Ha confidato l’Avvocato Bonanni, in prima linea per i diritti della salute delle persone. E questa è solo una delle tante lotte che ONA ha portato avanti.
Il video dell’incontro è visibile anche sul Canale di ONA TV.
Il lavoro di Sergio Costa, Vicepresidente alla Camera ed ex Ministro dell’ambiente
Decisivo anche il lavoro di Sergio Costa, già Ministero dell’Ambiente, che nel 2022 istituì una Commissione parlamentare di inchiesta sull’uso dell’amianto e sulla bonifica dei siti contaminati” oltre alla modifica dell’ Art.41 della Costituzione, l’articolo 41 sulla libertà d’iniziativa economica privata che “non può essere esercitata in contrasto con l’utilità sociale o quando lede la sicurezza, la libertà, la dignità umana, la salute e l’ambiente, prevedendo adeguati programmi e controlli affinché le attività economiche pubbliche e private possano essere orientate e coordinate a fini sociali e ambientali”.
La presenza capillare dell’amianto
L’amianto veniva usato in una vasta gamma di materiali da costruzione, come coperture per tetti, pavimenti, tubazioni, intonaci, coibentazioni e persino elementi decorativi. Nonostante il divieto dell’uso dell’amianto dal 1992, molte scuole italiane, soprattutto quelle costruite o ristrutturate prima degli anni ’90, presentano ancora tracce di questo materiale nelle loro strutture.
Un aspetto preoccupante è che quando le strutture edilizie si deteriorano, o quando vengono effettuati lavori di ristrutturazione o manutenzione non adeguati, le fibre di amianto potrebbero essere rilasciate nell’ambiente, rappresentando un grave rischio per la salute di chi frequenta questi ambienti, in particolare bambini, insegnanti e personale scolastico.
Il rischio per la salute
Le fibre di amianto, se inalate, possono provocare danni gravi al sistema respiratorio, in quanto si depositano nei polmoni e, a lungo termine, possono causare malattie mortali. Tra queste ricordiamo il “mesotelioma pleurico”, un tipo di cancro che colpisce la pleura, il tessuto che riveste i polmoni.
L’amianto è un noto cancerogeno e l’esposizione prolungata può aumentare significativamente il rischio di sviluppare tumori.
Per approfondimento leggi qui. Un’altra malattia tipica è l’asbestosi, una patologia polmonare cronica causata dall’infiammazione e dalla formazione di cicatrici nei polmoni, che riduce la capacità respiratoria.
L’esposizione ad amianto nelle scuole è una minaccia silenziosa che si manifesta nel lungo termine, con il rischio che si sviluppino malattie anche dopo decenni dalla prima esposizione.
L’amianto, infatti, non è sempre facilmente identificabile e richiede indagini specifiche per essere rilevato. Spesso, la presenza di amianto viene scoperta solo durante lavori di ristrutturazione o quando si verificano incidenti, come il distacco di fibre a causa di danni o degrado dei materiali.
Il governo italiano ha implementato diverse normative e politiche per la gestione dell’amianto nelle scuole. La Legge 257 del 1992 ha vietato l’uso dell’amianto in Italia e ha stabilito le linee guida per la sua rimozione. Nonostante gli sforzi compiuti, la situazione rimane critica. Molte scuole non sono state ancora bonificate e i lavori di rimozione sono lenti e non sempre sistematici
L’importanza della prevenzione
Il rischio di esposizione all’amianto nelle scuole può essere ridotto attraverso una gestione adeguata e una continua sorveglianza. Ogni scuola deve essere sottoposta a una valutazione per determinare la presenza di amianto e monitorare il suo stato di conservazione. Quando il materiale è presente è necessario provvedere alla sua rimozione in modo sicuro.
Per segnalazioni
L’ONA fornisce alle vittime di amianto l’assistenza medica e l’assistenza legale. In questo modo è possibile conoscere le terapie più innovative che trattano le patologie asbesto correlate e salvaguardare i propri diritti. Per avere maggiori informazioni e richiedere la consulenza gratuita basta chiamare il numero verde 800 034 294
Per avere maggiori informazioni e richiedere la consulenza gratuita basta chiamare il numero verde 800 034 294