Secondo i dati del Registro regionale mesoteliomi, tra il 1996 e il 2022, in Emilia-Romagna si sarebbero verificati 3.357 casi di persone affette da questa aggressiva e rara forma tumorale correlata all’esposizione ad amianto.
Per la CGIL Rimini “dal 1996 sono stati 165 i casi in provincia, ma manca ancora una mappatura dell’amianto”. Secondo l’articolo su Rimini Today i dati citati sarebbero di provenienza dal rapporto “Il mesotelioma maligno in Emilia-Romagna” di dicembre 2024.
Il mesotelioma causato da amianto
Il mesotelioma, terribile cancro causato dall’amianto, le cui fibre si insinuano negli alveoli polmonari e in tutto il corpo, è purtroppo quasi sempre causa di morte. I familiari delle vittime di mesotelioma debbono affrontare la tragedia della diagnosi e della prognosi sfavorevole. E’ fondamentale la tutela legale di chi è colpito dalla malattia, ma anche dei congiunti che spesso si ritrovano a dover affrontare un violento calvario.
Il lungo tempo di latenza
L’amianto è stato messo al bando nel 1992 con la legge 257, ma uno degli aspetti più inquietanti di questo cancro è che può manifestarsi anche molti anni dopo l’esposizione. Di questi 165 casi, ben 97 sarebbero di origine professionale provenienti da settori come edilizia, ferrovie, industria metalmeccanica ed alimentare.
L’Inail, tramite il bando Isi 2024, avrebbe stanziato 150 milioni di euro riservati alla bonifica dell’amianto e l’Emilia-Romagna dovrebbe ottenere circa 18 milioni di euro.
Ricordiamo che l’ONA-Osservatorio Nazionale Amianto e il presidente Avv. Ezio Bonanni sono in prima linea per la tutela non solo della vittima primaria ma anche dei suoi familiari.