Era stato rimosso l’amianto alla Torre dei Conti, crollata durante i lavori di restauro.
Oggi a Roma è stato indetto il lutto cittadino per Octav Stroici, l’operaio che ha perso la vita in seguito il cedimento della struttura. Ora la Procura ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e ha acquisito gli atti. Tra le disposizioni di sicurezza, avviato un piano tecnico ed evacuazioni precauzionali.
Un monumento con oltre otto secoli di storia
La Torre dei Conti, costruita nel XIII secolo dalla famiglia Conti di Segni, si trova nel cuore di Roma tra il Foro Romano e via Cavour. Per secoli ha rappresentato uno dei punti di riferimento del paesaggio urbano medievale della capitale. Tuttavia, già a causa dei danni strutturali e dei numerosi interventi subiti nel corso dei secoli, nel 2007 fu dichiarata inagibile.
Da allora, nonostante il suo grande valore storico e artistico, la torre era rimasta chiusa e priva di un piano di valorizzazione concreto.
Il drammatico crollo e il lutto cittadino
In seguito ai due crolli che ha subito la struttura in questi giorni, il 4 novembre è stato anche annullato il tradizionale sorvolo delle Frecce Tricolori. Iniziativa che tutti gli anni si svolge in occasione della cerimonia di deposizione della corona d’alloro al Sacello del Milite Ignoto, presso l’Altare della Patria.
La decisione è stata assunta per evitare anche la minima interferenza a quanti sono e saranno impegnati nelle attività di messa in sicurezza dell’area. La cerimonia si è comunque svolta secondo il programma.
Sul luogo sono arrivati anche il ministro della Cultura Alessandro Giuli e il sindaco Roberto Gualtieri.
Il primo cittadino ha deciso di proclamare il lutto cittadino per oggi 5 novembre, con le bandiere esposte a mezz’asta in tutte le strutture comunali.
Le dichiarazioni di Roberto Gualtieri – amianto alla Torre dei Conti
La Torre dei Conti era rimasta per anni in uno stato di abbandono a causa delle criticità strutturali e della presenza di materiali contenenti asbesto.
Sui lavori alla Torre dei Conti “si stava concludendo la fase preliminare di consolidamento, perché si era rivelata necessaria la rimozione dell’amianto. Quindi era stato rimosso l’amianto e il sito stava per essere consegnato”. Lo ha affermato il sindaco di Roma, a margine della deposizione di un mazzo di fiori alla Torre dei Conti. “Stava per partire la parte due, che prevedeva sulla base di un progetto dei tecnici, la messa in sicurezza per poi poterne fare un centro culturale dedicato alla storia dell’arte medievale in questa zona del centro archeologico romano e di una aula studio – ha aggiunto.
In un post sulla pagina Facebook di Gualtieri si legge: “La morte di Octav Stroici, l’operaio vittima del tragico crollo alla Torre dei Conti, ha profondamente ferito la nostra città.
Il dolore per la sua scomparsa ci unisce tutti. Il mio pensiero commosso, e quello di tutta Roma, va alla moglie, alla figlia, a tutta la sua famiglia, ai colleghi e agli amici e a tutta la comunità rumena, parte viva e preziosa della nostra città.
Non lasceremo soli i suoi cari che hanno scelto di celebrare i funerali in Romania
Un ringraziamento di cuore alle donne e agli uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco che con massima professionalità, coraggio e tenacia hanno lottato fino all’ultimo per salvarlo, alla Protezione civile, alle forze dell’ordine, ai sanitari e a tutti coloro che, in queste ore difficili, si sono spesi senza riserve. Roma vi è grata.”
La seconda fase interrotta
Con la bonifica completata, si progettava di avviare la fase due, che prevedeva la messa in sicurezza strutturale ed il recupero funzionale dell’edificio.
Il progetto, elaborato da un team di tecnici e storici dell’arte, mirava a trasformare la Torre dei Conti in un centro culturale dedicato alla storia dell’arte medievale e in una aula studio aperta a cittadini, studenti e ricercatori.
“Era un progetto tra i tanti previsti dal PNRR – ha affermato Gualtieri – e aveva come obiettivo la valorizzazione di un luogo simbolo del centro archeologico romano, ricco di storia e di stratificazioni architettoniche.”
Le dichiarazioni dell’Avv. Ezio Bonanni – Osservatorio Nazionale Amianto
“La rimozione dell’amianto alla Torre dei Conti avrebbe potuto segnare l’inizio di una nuova era per il monumento e un passo avanti verso una Roma consapevole del proprio patrimonio storico. Purtroppo la morte dell’operaio durante il crollo segna un trauma doloroso per la città. E costituisce l’ennesima morte sul lavoro: solo ieri la quota era di 777 lavoratori deceduti dall’inizio dell’anno. Ci uniamo al cordoglio per questa grave perdita.” Ha affermato l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Associazione Vittime del dovere.
Fonti: Ansa, Agenzia Nova, Rai News, Osservatorio Nazionale Amianto.



