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lunedì, Novembre 4, 2024

Amianto in Rai: misure di sicurezza insufficienti, dipendenti a rischio

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DOPO QUELLO ECLATANTE DI FRANCO DI MARE, LA RAI SOTTO OSSERVAZIONE PER NUOVI CASI DI EX DIPENDENTI GRAVEMENTE AMMALATI O DECEDUTI. MARIUSZ MARIAN SODKIEWICZ, EX LAVORATORE DI RADIOTELEVISIONE ITALIANA SPA È SPIRATO IL 13 MAGGIO 2024, ALL’ETÀ DI 62 ANNI, A CAUSA DEL MESOTELIOMA PLEURICO, UNA MALATTIA DERIVANTE DALL’ESPOSIZIONE ALL’AMIANTO DURANTE IL SUO LUNGO SERVIZIO NELLA SEDE ROMANA DELL’EMITTENTE PUBBLICA

Morto “Mariusz” per esposizione all’amianto in Rai

Qualche giorno fa, Mariusz Sodkiewicz aveva raccontato a La Repubblica che l’azienda statale aveva destinato considerevoli fondi nel corso degli anni per tentare di risolvere un problema di cui era a conoscenza da tempo: «Facevano regolari controlli per monitorare la quantità di fibre di amianto presenti nell’aria. La mia esposizione è avvenuta soltanto all’interno dell’ufficio».

Pertanto Sodkiewicz si era rivolto all’avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, da tempo impegnato a fare chiarezza sulla presenza del “killer silente” negli edifici della televisione di Stato italiana.

Lo scorso marzo, il rappresentante legale della famiglia, aveva presentato una denuncia querela alla Procura della Repubblica di Roma. «Si chiede che vengano individuati e giudicati i responsabili, compresi i dirigenti e i responsabili della sicurezza della Rai, per la mancata protezione dei dipendenti esposti all’amianto» scriveva Bonanni nell’atto di denuncia/querela.

«La sua morte è una delle tante e dolorose testimonianze delle conseguenze devastanti dell’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro».

Ricostruiamo i fatti

Mariusz Marian Sodkiewicz, nato il 29 giugno 1962 a Lubsko, in Polonia, aveva trascorso gran parte della sua vita lavorativa in Rai. Per ventidue anni, a partire dal 2002, aveva svolto svariate mansioni in diverse sedi aziendali, compreso l’ufficio stampa del Prix Italia, il progetto Digitale Terrestre, la Direzione Risorse Umane e la Direzione Tecnologie.

Nel luglio del 2023, l’uomo aveva iniziato a manifestare i sintomi caratteristici del mesotelioma pleurico: difficoltà respiratoria, tosse persistente e dolore toracico. Successivi accertamenti clinici avevano confermato la presenza della malattia, attribuendola alla sua esposizione continuata all’amianto.

Il minerale era infatti presente negli edifici e negli impianti dell’emittente. Negli anni 2010-2012, la Rai aveva disposto il piano di bonifica, ma le misure di sicurezza durante le operazioni di risanamento sono risultate insufficienti.

Diversi dipendenti, compreso Mariusz, hanno subito l’esposizione diretta e indiretta alle pericolose fibre aerodisperse durante le attività lavorative. Sodkiewicz, aveva assistito personalmente alle attività di bonifica dell’asbesto durante il suo normale orario di lavoro, notandone anche lo sgretolamento.

Tra l’altro, aveva segnalato l’assenza di strumenti adeguati di prevenzione tecnica e di protezione individuale, durante le procedure di bonifica. Ciononostante, Mariusz era stato costantemente rassicurato dal suo datore di lavoro che non vi fosse alcun rischio per la sua salute e che non erano stati superati i limiti di esposizione alle fibre di amianto.

Non si può morire di amianto

«Mariusz Marian Sodkiewicz ha fatto parte di una generazione di dipendenti che ha dedicato la propria vita al servizio pubblico attraverso la Rai. La sua prematura scomparsa non solo è una tragedia per la sua famiglia e i suoi cari, ma solleva anche interrogativi sulla sicurezza sul lavoro e la responsabilità delle istituzioni», conclude Bonanni.

Per poter accedere al servizio di assistenza legale è sufficiente chiamare il numero verde 800 034 294, oppure scrivere attraverso il sito dell’ ONA

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