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mercoledì, Dicembre 3, 2025

Amianto e radon, una proposta di legge del M5S nel Lazio

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Un disegno di legge che riguarda l’amianto e il radon presentato dal Movimento 5 Stelle del Lazio in Consiglio regionale.

Dati dall’Osservatorio Nazionale Amianto

Da anni l’Osservatorio Nazionale Amianto si muove non solo in ambito giuridico per la tutela delle vittime dell’amianto ed altri cancerogeni, ma chiede gesti concreti sul piano della prevenzione e delle bonifiche.
Nel territorio laziale restano ancora oltre 5 milioni di metri quadrati di strutture con coperture in amianto.
Come spesso l’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni hanno dichiarato, il rischio amianto serpeggia ma in numerosi edifici pubblici e privati.
Sebbene una legge nazionale del 1992 ne abbia vietato l’uso, non esiste un elenco pubblico aggiornato dei luoghi contaminati, né una mappa completa delle persone esposte.
I dati parlano chiaro: ogni anno si registrano centinaia di nuovi casi di mesotelioma maligno, una patologia che spesso è fatale, direttamente collegata all’amianto.

Il radon nel Lazio

Alla questione amianto si aggiunge il problema radon, gas radioattivo naturale.
È classificato tra le sostanze cancerogene e, secondo studi dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) rappresenta la seconda causa al mondo di tumore polmonare dopo il fumo. Si stima che in Europa il radon sia all’origine del 2% dei decessi per tumore.
Secondo dati ARPA, il Lazio risulta una delle regioni più critiche.

Cosa propone la legge per l’amianto

Il testo del M5S propone l’approvazione entro sei mesi del Piano Regionale Amianto, da aggiornare ogni due anni.
Inoltre richiede la creazione di registri pubblici dei siti contaminati e delle persone esposte per motivi ambientali o lavorativi.
Già da anni ONA ha creato da anni l’App Amianto e la Guardia Nazionale Amianto per mappare i siti contaminati, ma è ovvio che è necessaria una regolamentazione legislativa che non lasci da sole le realtà attive sul territorio.

Il disegno prevede inoltre l’attivazione di sportelli informativi nelle ASL e potenziamento dei centri sanitari specializzati nella diagnosi precoce.
Parla inoltre di cure gratuite per i malati, anche in attesa del riconoscimento da parte dell’INAIL. Istituzione di un fondo regionale di solidarietà per coprire spese legali, mediche e assistenziali dei pazienti. Contributi economici fino al 65% per chi rimuove l’amianto e lo sostituisce con impianti fotovoltaici.

Cosa prevede per il radon

Anche per il radon è richiesta una mappatura completa a livello regionale, campagne di sensibilizzazione, aiuti finanziari per le famiglie che devono effettuare interventi di risanamento.

Inoltre, l’estensione dell’elenco dei professionisti abilitati alla validazione dei progetti di bonifica, includendo anche i geologi iscritti all’albo con esperienza specifica nel rischio da radon.

Tra il dire e il fare occorrono soluzioni

Di proposte, promesse, iniziative teoriche, dichiarate intenzioni, nel corso degli anni ne sono state fatte moltissime da parte della politica e delle istituzioni.
Anche per quanto riguarda i disegni di leggi, assumono concretezza solo nel momento in cui la normativa viene effettivamente approvata.

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