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domenica, Novembre 16, 2025

Amianto e Ferrovie : intervista di Luigi Abbate all’Avv. Ezio Bonanni

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L’amianto  continua a lasciare una lunga scia di vittime in diversi settori lavorativi. Ne ha parlato l’Avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA). In una nuova intervista rilasciata al giornalista Luigi Abbate.
L’incontro ha offerto uno spaccato delle problematiche ancora oggi connesse all’esposizione alla fibra killer nei luoghi di lavoro.
Bonanni ha ribadito come l’ONA sia da anni impegnata a 360 gradi nella difesa delle vittime dell’amianto. Siano esse impiegate in ambito pubblico o privato, comprese le Forze Armate. Dopo aver portato alla luce, nelle precedenti puntate, i casi di esposizione nell’Esercito, nei dipendenti della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri, l’attenzione si concentra ora su un altro ambito. I lavoratori delle Ferrovie dello Stato esposti in passato all’amianto.

“Anche in questo settore – ha spiegato l’Avvocato – l’amianto  si è annidato in passato pericolosamente, causando danni alla salute che in numerosi casi hanno portato a esiti fatali”.

Secondo quanto riportato da Bonanni, nonostante iniziali resistenze, sono state ottenute importanti pronunce giudiziarie a favore di lavoratori ferroviari colpiti da malattie asbesto-correlate, come il mesotelioma pleurico.

È il caso, ad esempio, di un tecnico impiegato sui traghetti delle Ferrovie tra Messina e Reggio Calabria, per il quale, secondo le dichiarazioni, la responsabilità dell’esposizione all’amianto è stata riconosciuta già nel 2020.

Le fonti dell’esposizione

Bonanni ha richiamato l’attenzione su alcune situazioni specifiche di rischio documentate nel tempo: la presenza di amianto nei rotabili ferroviari, confermata da documenti ufficiali.

L’ONA, attraverso la guida del suo presidente, ha avviato numerose azioni legali sia per il riconoscimento delle malattie professionali che per ottenere risarcimenti per danni subiti dai lavoratori e dai loro familiari. In alcuni casi, si è riusciti anche ad ottenere lo status di vittima del dovere, una qualificazione importante che può aprire a maggiori tutele.

“È una battaglia di civiltà – ha concluso Bonanni – affinché venga riconosciuta la verità dei fatti e si garantisca giustizia a chi ha pagato con la salute o la vita il prezzo dell’amianto”.

Il tema dell’amianto resta attuale e aperto

Le testimonianze, i documenti e le sentenze finora ottenute dimostrano l’importanza di continuare l’attività di monitoraggio, informazione e sostegno legale. L’azione dell’ONA punta sia al riconoscimento delle vittime, che alla prevenzione. Un impegno che prosegue giorno dopo giorno nella tutela della salute e dei diritti dei lavoratori.

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Informazioni dell’Osservatorio Nazionale Amianto e dell’Avv. Ezio Bonanni

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