Nel cuore del quartiere Pantano, a pochi passi dal frequentatissimo centro commerciale e dal Parco Miralfiore, si erge lo scheletro di un complesso industriale abbandonato da anni e oggi al centro dell’attenzione per la presenza di una copertura in cemento-amianto visibilmente deteriorata.
Secondo una delle fonti cittadini e comitati avevano già segnalato il rischio potenziale legato allo stato di degrado del tetto dell’edificio. Ma è con il cedimento di due lastre, avvenuto durante una violenta raffica di vento lo scorso 24 dicembre, che l’allarme è tornato a farsi urgente.
ONA, appello formale alle autorità per bonifica amianto
A richiamare l’attenzione pubblica è stato il comitato locale dell’Osservatorio Nazionale Amianto, che ha rivolto un appello formale alle autorità locali per l’immediata messa in sicurezza e bonifica dell’area.
«È fondamentale agire in fretta quando si è in presenza di coperture ammalorate in cemento-amianto» – ha dichiarato l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio –.
“Le fibre aerodisperse rappresentano un rischio concreto per la salute pubblica. In casi come questo, la bonifica non è più una scelta, ma un obbligo etico e giuridico. La prevenzione viene prima della cura”.
Nonostante la legge italiana vieti da oltre 30 anni l’uso e la commercializzazione dell’amianto (L. 257/1992), molte strutture costruite prima del divieto restano ancora in piedi, spesso in condizioni precarie, in attesa di interventi di bonifica che tardano ad arrivare.
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