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domenica, Novembre 16, 2025

Giappone finanzia l’Ucraina per gestione detriti di guerra con amianto

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Il Governo giapponese, in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), ha annunciato un nuovo finanziamento destinato a sostenere iniziative di recupero ambientale in Ucraina. E’ qui che il conflitto in corso continua a generare sfide significative per l’ambiente. Secondo la fonte, l’annuncio è stato effettuato durante la cerimonia di presentazione di una sovvenzione supplementare da 4 milioni di dollari USA destinata all’UNEP. L’obiettivo è promuovere la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile a livello globale.

Al centro strategie per i detriti contenenti amianto

In Ucraina, l’UNEP guiderà l’attuazione di un progetto intitolato “Potenziare le capacità di gestione dei rifiuti pericolosi”. Questa iniziativa si concentrerà su strategie per la gestione sostenibile dei detriti di guerra contenenti amianto. Un serio rischio per la salute pubblica e un ostacolo alla ricostruzione del paese. Il progetto sottolinea l’impegno del Giappone nel supportare la ripresa ambientale e nello sviluppo di competenze locali per affrontare in modo sostenibile le problematiche derivanti dal conflitto.

“Il recupero ambientale è un elemento chiave per la resilienza futura e lo sviluppo sostenibile dell’Ucraina,” ha affermato Cecilia Aipira, responsabile della divisione Disastri e Conflitti all’interno dell’Ecosystems Division di UNEP. “Il sostegno giapponese contribuirà ad affrontare problemi che impattano sulla salute umana e sulla ripresa degli ecosistemi nelle zone più colpite dalla guerra.”

L’Ucraina fa il bilancio dei danni causati dal conflitto

Ingenti danni si registrano nelle regioni settentrionali, orientali e sud-orientali.

Secondo una stima della Kyiv School of Economics aggiornata a gennaio 2024, sono state danneggiate almeno 250.000 strutture. Tra cui abitazioni private, edifici, dormitori. Oltre a numerose aziende, negozi, edifici amministrativi, asili, strutture sanitarie e culturali.

Oltre il 70% dei tetti di edifici residenziali e pubblici in Ucraina è costituito da lastre ondulate in cemento-amianto. Inoltre, lastre piane contenenti amianto, spesso recuperate da coperture precedenti, sono ampiamente utilizzate come recinzioni. Mentre tubazioni in cemento-amianto sono impiegate nei sistemi idrici e di riscaldamento.

Amianto, gestione sicura e riciclo dei detriti

L’iniziativa prevede una valutazione delle migliori pratiche per la gestione sicura di questi detriti contenenti amianto e il loro possibile riciclo.

Verranno ovviamente presi in considerazione i costi, lo spazio necessario per lo smaltimento e la tutela della salute pubblica. Verrà inoltre fornito supporto tecnico per l’applicazione di standard internazionali sui test dei materiali e sulla sicurezza dei lavoratori. Il tutto accompagnato da sperimentazioni sul campo per identificare le tecniche più efficaci per il trattamento dei materiali contaminati.

Un ulteriore obiettivo sarà aumentare la consapevolezza sulle normative necessarie per la gestione dell’amianto. Ciò permetterà di sviluppare un quadro giuridico per coinvolgere donatori internazionali. L’ufficio UNEP di Kiev coordinerà il progetto insieme alle autorità locali e a organizzazioni non governative attive nella gestione dei rifiuti e dei detriti.

Il diritto ad un ambiente pulito

“La ripresa sostenibile dell’Ucraina può realizzarsi solo integrando e promuovendo il diritto umano globale a un ambiente pulito, sano e sostenibile,” ha dichiarato Pier Carlo Sandei, responsabile programmi dell’ufficio UNEP di Kiev. “Il progetto finanziato dal Giappone contribuisce a garantire questo diritto riducendo l’esposizione della popolazione ucraina all’amianto.”

Il Giappone figura tra i quindici principali finanziatori dell’UNEP . I fondi giapponesi hanno già supportato progetti per il monitoraggio ambientale e la gestione dei rifiuti pericolosi nelle aree colpite dalla guerra, tra cui la valutazione dei danni causati dal cedimento della diga di Kakhovka nel 2023. Questo contributo continuo rappresenta un tassello importante nella più ampia strategia di ripresa verde dell’Ucraina dagli impatti ambientali del conflitto.

Durante la cerimonia di lancio tenutasi nella sede dell’UNEP a Nairobi, in Kenya, è stato inoltre annunciato che i fondi supplementari dal Giappone sosterranno anche altri interventi dell’UNEP per affrontare crisi ambientali in collaborazione con paesi quali Figi, Messico, Nigeria, Pakistan, Sud Sudan e Thailandia.

ONA: una conseguenza dei conflitti la dispersione di fibre di amianto

L’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, da sempre evidenziato i rischi di dispersione di fibre di asbesto durante le guerre.

“L’amianto continua a uccidere anche dopo la fine dei conflitti. Quando i palazzi contenenti amianto vengono abbattuti, i detriti e le fibre vengono inalate dalla popolazione portando con sé una scia di morte ulteriore a quella immediata della guerra e le popolazioni esposte a sostanze tossiche come l’asbesto rischiano di pagare un prezzo altissimo in termini di vite umane per molti anni.” Ha dichiarato il legale.

Infatti, le patologie asbesto correlate come il mesotelioma possono verificarsi anche dopo 30 anni dal momento dell’esposizione.

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