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lunedì, Dicembre 2, 2024

Amianto nel porto di Trieste, danno psichico riconosciuto in Appello

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La Corte di Appello di Trieste ha riconosciuto il danno psichico di un operaio che aveva contratto una patologia legata all’amianto. Una grande vittoria dell’Osservatorio nazionale amianto e del suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni. Proprio il legale ha commentato: “Questa sentenza apre le porte ad una nuova frontiera del danno e riconosce che anche il danno psichico, oltre al danno morale, deve essere risarcito”.

Danno psichico dopo la scoperta delle placche pleuriche

Claudio Visintin aveva scoperto le placche pleuriche dopo anni di lavoro per la Compagnia portuale di Trieste. 71 anni, nato a Bue d’Istria, ha così subito una lesione psicobiologica e un disturbo dell’adattamento con umore depresso ad andamento cronico.

L’uomo ha lavorato per la Compagnia portuale dal 1970 al 1981, si occupava di facchinaggio. Durante il servizio è stato esposto a polveri e fibre di amianto. Spesso movimentava sacchi di juta contenenti l’asbesto e manipolava materiali friabili e compatti in amianto. Come tanti operai che poi si sono ammalati delle gravi patologie legate all’amianto, respirava le polveri killer senza protezioni e senza conoscerne il rischio.

L’Inail nel 2015 aveva accertato la malattia professionale di ispessimenti pleurici con una menomazione all’integrità psicofisica del 3%, spiegando così che l’operaio non avesse diritto ad alcun indennizzo. Per ottenerlo, infatti, per legge, sono necessari postumi invalidanti del 6%.

Danno psichico amianto, la paura di contrarre il mesotelioma

La sua quotidianità però era cambiata, in peggio. Soffre di difficoltà respiratoria e di stanchezza eccessiva che lo accompagna sempre. Inoltre avendo lavorato tutta la vita a contatto con l’amianto ha visto i suo colleghi ammalarsi e molti di loro morire. Sa perfettamente che le placche pleuriche potrebbero un giorno mutarsi in mesotelioma e il pensiero lo ha distrutto. Ha vissuto per anni nella paura di ammalarsi ancor più gravemente e di aver esposto anche i suoi familiari all’asbesto. Il 23 febbraio 2016, stremato, ha tentato il suicidio.

All’epoca i medici gli hanno certificato un disturbo post traumatico da stress subito per l’esposizione all’amianto e all’insorgenza delle placche pleuriche. Da qui il danno psichico amianto.

Vittoria in appello degli avvocati Bonanni e Calacione

Il Tribunale di Trieste nel 2021 – ha spiegato l’avvocato Ezio Bonanni – non aveva riconosciuto all’uomo il disturbo psichiatrico quale patologia professionale asbesto correlata, ora la Corte di Appello con questa sentenzanella quale ha quantificato un danno complessivo di 12.573 euro a cui vanno aggiunte le rivalutazioni annuali e gli interessi, apre le porte ad una nuova frontiera del danno e riconosce che deve essere risarcito anche il danno psichico, oltre al danno morale. 

Una vittoria storica perché Visintin non era dipendente dell’Autorità Portuale, bensì della Compagnia Portuale/Coop. Abbiamo ottenuto un significativo risultato che finalmente gli rende un po’ di giustizia, anche se questa somma è minima. Purtroppo questo rischio è sempre sottovalutato, anche in termini risarcitori, nonostante il flagello dell’amianto, che ha ucciso e continua ad uccidere in Trieste e nella Venezia Giulia”.

Claudio – ha aggiunto il legale del portuale, insieme all’avvocato Corrado Calacione – ha avuto il merito di non arrendersi all’ostruzionismo dell’Autorità Portuale, che cerca sempre di negare le sue responsabilità, e ha interpretato il suo impegno anche per rendere dignità e giustizia alle decine e decine di colleghi di lavoro che purtroppo sono deceduti”.

Friuli Venezia Giulia, 1346 i casi di mesotelioma

Il Friuli-Venezia Giulia conta molte vittime dell’amianto. Secondo il VII Rapporto ReNaM il numero dei casi di mesotelioma è di 1346 fino al 2018 (e i dati sono ancora parziali).

In provincia di Trieste deve essere ancora smaltito almeno 1 milione di tonnellate di amianto, rispetto ai circa 40 milioni del territorio nazionale, con 2.300.000 m² di coperture in cemento amianto ancora presenti.

L’Osservatorio nazionale amianto è operativo anche nel Friuli Venezia Giulia e a Trieste, si può richiedere l’assistenza anche allo sportello amianto on line o al numero verde gratuito 800 034 294.L’associazione sta lavorando alla mappatura dei siti contaminati, ed è per questo che è stata realizzata anche l’App Amianto, che permette di segnalare le zone a rischio. Per chi volesse conoscere più a fondo la storia dell’amianto e i danni che provoca alla salute, può leggere l’ultima pubblicazione dell’avvocato Ezio Bonanni: “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia – ed. 2022“.

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