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domenica, Novembre 16, 2025

Bari, pericolo amianto per crollo di una palazzina

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Nel quartiere Carassi in via De Amicis a Bari è crollata una palazzina contenente amianto. Massima cautela consigliata dai Vigili del fuoco ai cittadini, invitati a indossare le mascherine FFP3. I pezzi di cemento amianto, infatti, contengono fibre pericolosissime per la salute. Per la giornata del 7 marzo Il comune ha confermato la rilevazione delle polveri. Nel luogo attive le centraline dell’Arpa Puglia – Agenzia Regionale per la Prevenzione e la Protezione dell’Ambiente.

L’amianto nelle case

La situazione a Bari mostra il fianco al dibattito sulla pericolosità di questo materiale, causa di numerose patologie gravissime come mesotelioma e cancro al polmone e sulla sua presenza nelle nostre case. Molte persone sono consapevoli dei rischi dell’amianto nei tetti. Meno diffusa è la consapevolezza della possibile presenza dello stesso nelle tubazioni, nei pavimenti e nei muri degli edifici.


Negli anni ’50 e ’60, l’amianto veniva comunemente utilizzato nei materiali da costruzione grazie alle sue proprietà isolanti. All’interno degli edifici, l’asbesto veniva incorporato in una varietà di materiali, inclusi i rivestimenti murari, il gesso, i pannelli di fibrocemento e le vernici. Per questo motivo i muri di alcune abitazioni ed edifici industriali costruiti durante questo periodo potrebbero contenere amianto, anche se non è sempre visibile o facilmente identificabile.


Il fibrocemento è una miscela di cemento e fibre di amianto che veniva utilizzata per la costruzione di pareti, soffitti e pannelli divisori. Inoltre, l’amianto veniva spesso mescolato con materiali come gesso o intonaco per migliorare l’isolamento termico e acustico. Veniva inserito nei rivestimenti murari come protezione contro il fuoco, dato che le sue fibre sono estremamente resistenti alle elevate temperature. Il suo utilizzo avveniva sia in ambito residenziale che commerciale, soprattutto in edifici costruiti tra gli anni ’50 e ’80. Solo nel 1992, infatti, è stato messo definitivamente al bando.

ONA – Osservatorio Nazionale Amianto, presieduta dall’Avv. Ezio Bonanni, è da oltre 30 anni in prima fila nella lotta a questo pericoloso materiale.

 

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