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mercoledì, Settembre 11, 2024

Alitalia, tecnici esposti all’amianto. Condannato l’INPS

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Il Tribunale di Bari accoglie le richieste della difesa e riconosce la prolungata esposizione all’amianto di due ex dipendenti di Alitalia S.p.A.

Un’altra vittoria per l’avv. Ezio Bonanni. Il Tribunale di Bari ha accolto le richieste del legale e dell’Osservatorio Nazionale Amianto e riconosciuto la prolungata esposizione all’amianto di due ex dipendenti di Alitalia. Nella causa amianto Alitalia, il giudice del Lavoro, dott.ssa Agnese Angiuli, ha condannato l’INPS al prepensionamento e alle maggiorazioni contributive.

Come decretato dalla “sentenza n. 2827 /2021 pubbl. il 12/10/20~ RG n. 628/201 “diritto alla maggiorazione contributiva per esposizione ad amianto, ai sensi della legge n. 257 /92, art. 13 comma B…”.

L’avvocato Ezio Bonanni

«Da anni abbiamo sollevato l’emergenza epidemiologica dell’impatto dell’amianto in questo settore. A fronte della quale chiediamo, proprio alla luce della sentenza del Tribunale di Bari – afferma l’avvocato Bonanni -, il prepensionamento di tutte le maestranze. In particolare di quelli ex Alitalia. Non solo. Va attivata la sorveglianza sanitaria, sia del personale di terra sia del personale di bordo, per coloro che hanno svolto servizio nell’aeronautica civile e in quella militare».

I due lavoratori, chiarisce Bonanni – presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto – sono stati esposti alla fibra killer per un periodo complessivo pari a 25 e 34 anni.

Esposizione prolungata amianto per due tecnici Alitalia

F.D., tecnico di aeromobili, riferisce l’ONA, ha maneggiato e lavorato materiali che contenevano l’amianto durante il servizio in Alitalia dal 1987 al 2008. Lo stesso ha ottenuto il riconoscimento anche per il periodo di lavoro nella Marina Militare dove, dal 1983 al 1987, ha svolto la mansione di motorista e tecnico elicotterista. È, ormai un fatto noto, la presenza dell’amianto a bordo degli aeromobili sia militari sia civili.

M.G. è stato esposto alla fibra killer per un periodo più lungo. Dal 1973 al 1982 ha svolto la mansione di meccanico nella Marina Militare Italiana.  In seguito, dal 1982 al 2008, ha lavorato in Alitalia come tecnico qualificato di aeromobili.

Bonanni ha anche messo sul piatto della giustizia il rischio dell’insorgenza di una patologia asbesto correlata.

Le stime dell’Osservatorio Nazionale Amianto

L’Osservatorio Nazionale Amianto stima che in Puglia, nel settore del trasporto aereo civile, risultano ad oggi cento casi di mesotelioma tra tecnici e piloti. Con un range di sopravvivenza di cinque anni dalla diagnosi, dal 5 al 12%.  Sono duecento, invece, i casi di tumori del polmone con incidenza di mortalità pari all’88% nei primi cinque anni dalla diagnosi.  A causa di altre patologie asbesto-correlate, (laringe, faringe, stomaco, colon), l’ONA segnala cento decessi.

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