Dopo aver contratto il Covid salì sul treno senza tampone negativo, assolto un 38enne. Era accusato di aver violato la quarantena disposta il 25 febbraio 2020.
Saranno tantissime le sentenze nel prossimo periodo relative alle violazioni delle misure restrittive attuate per arginare i contagi duranti le fasi più acute della pandemia.
Fermato sul treno Milano-Bari dopo tampone positivo
Quella che ha riguardato un 38enne di Milano è emblematica. Sembrerebbe propendere per l’incostituzionalità della limitazione alla mobilità personale, ma forse è importante capire il caso specifico.
Il reato contestato all’uomo era quello di falso ideologico. I fatti risalgono al 15 gennaio 2022, quando – come spiega Il Corriere della Sera – il 38enne fu costretto a scendere dal treno Milano – Bari. Non aveva, infatti, il tampone negativo, dopo un test positivo effettuato soltanto 3 giorni prima. Il pubblico ministero ha chiesto la condanna dell’imputato a 2 mesi di reclusione.
Non rappresentava un pericolo per la salute pubblica
Il giudice del Tribunale di Milano ha spiegato che il passeggero non poteva, in realtà, in quel momento, nuocere perché era completamente asintomatico ed è risultato negativo in farmacia a un test effettuato in farmacia due ore dopo. Non rappresentava, quindi, un pericolo per la salute pubblica.
Quarantena “illegittima violazione della libertà personale”
Il magistrato non si è, però, fermato qui. Ha, infatti, chiarito che l’azienda sanitaria competente non l’avrebbe mai messo in quarantena. Infatti la contravvenzione doveva presupporre un ordine non generalizzato, ma “ad personam”. Applicare una disposizione generale al caso singolo spetterebbe soltanto all’autorità giudiziaria. In caso contrario (com’è questo), rappresenterebbe un’illegittima violazione della libertà personale. Nella sentenza si legge, infatti: “un regolamento generale e indifferenziato che imponga la quarantena ai positivi Covid appare illegittimo e dunque incostituzionale, sicché può essere disapplicato e la sua violazione non può integrare ipotesi di reato”. Questo provvedimento potrebbe costituire un precedente ed essere richiamato anche in sentenze future.
L’Osservatorio nazionale amianto offre, tramite anche il suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, assistenza legale gratuita per chiunque ritenga di essere stato leso nei suoi diritti durante il Covid 19, anche in relazione ai vaccini.