IL 27 SETTEMBRE 2024, NELLA PRESTIGIOSA CORNICE DI PALAZZO CAMPANELLA A REGGIO CALABRIA, SI È TENUTO UN IMPORTANTE CONVEGNO INTITOLATO “QUALITÀ DELL’AMBIENTE E RISCHI PER LA SALUTE” AL CENTRO DELL’ATTENZIONE IL TEMA URGENTE DELLA TUTELA AMBIENTALE E DEI PERICOLI PER LA SALUTE DERIVANTI DA INQUINAMENTO E ABBANDONO DI RIFIUTI TOSSICI. SIGLATO UN PROTOCOLLO D’INTESA TRA L’UFFICIO DEL GARANTE REGIONALE DELLA SALUTE E L’OSSERVATORIO NAZIONALE AMIANTO (ONA) DI REGGIO CALABRIA, COORDINATO DA MASSIMO ALAMPI. L’ATTO SANCISCE UNA NUOVA ALLEANZA PER AFFRONTARE LE EMERGENZE AMBIENTALI E SANITARIE CHE AFFLIGGONO IL TERRITORIO
Personaggi di spicco a convegno
L’incontro calabrese, coordinato dalla Garante Anna Maria Stanganelli, ha visto la presenza di figure di spicco come il dr. Giovanni Tripepi del CNR, che ha aperto i lavori. La discussione ha toccato i gravi danni provocati dagli incendi tossici, spesso causati dall’abbandono di rifiuti pericolosi nei quartieri di San Gregorio, Marconi e Mosorrofa. Il Comitato di Quartiere Mosorrofa, rappresentato da Pasquale Andidero, ha portato alla luce il punto di vista dei cittadini, costretti a convivere con una situazione di degrado ambientale che mina la loro salute.
La firma del Protocollo d’intesa tra il Garante e l’ONA, rappresenta un ulteriore passo avanti nella battaglia contro l’asbesto, un pericolo silenzioso ma letale per la salute pubblica. Massimo Alampi, impegnato da tempo nella sensibilizzazione delle istituzioni locali, ha sottolineato l’importanza di questo accordo, che pone le basi per interventi più efficaci nella bonifica e nella tutela delle comunità colpite.
Tra gli altri interventi significativi, il dr. Ivan Ammoscato del CNR di Lamezia Terme ha analizzato le conseguenze nocive degli incendi tossici, mentre il dr. Ferdinando Laghi, vicepresidente dell’International Society of Doctors for the Environment (ISDE), ha discusso la correlazione tra ambiente e salute, con un particolare focus sui processi di combustione. Il dr. Francesco Caridi dell’Università di Messina ha invece chiuso i lavori con una relazione sul rischio radiologico e la radioattività, argomenti strettamente legati alla protezione ambientale.
Intervista al coordinatore regionale ONA Calabria, Massimo Alampi
Per approfondire ulteriormente il ruolo nevralgico svolto dall’Osservatorio Nazionale Amianto in Calabria e l’importanza della recente firma del protocollo con il Garante regionale della Salute, abbiamo intervistato Massimo Alampi, coordinatore dell’ONA nella regione, figura di spicco nella lotta contro il pericoloso minerale e nella tutela della salute pubblica. Attraverso le sue parole, esploreremo in dettaglio le sfide affrontate dalle comunità locali, il percorso che ha portato alla sigla di questo accordo, e le prospettive future di questo importante impegno per la sostenibilità e la prevenzione ambientale
Quali circostanze specifiche hanno portato alla nascita del protocollo d’intesa tra il Garante della Salute Regione Calabria e l’ONA e da chi è partita l’iniziativa di affrontare in modo più sistematico il problema dell’esposizione all’amianto e alle altre sostanze tossiche?
L’intesa tra l’Ufficio del Garante regionale della Salute e l’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) nasce da un obiettivo comune e imprescindibile: la tutela della salute pubblica, un valore che deve rimanere prioritario in ogni ambito. Il percorso che ha condotto alla firma del protocollo è iniziato con una richiesta formale da parte dell’ONA di Reggio Calabria, che ha sollecitato un intervento autorevole e deciso della Garante per affrontare una grave problematica legata alla presenza di amianto nel territorio reggino.
Nel corso del primo incontro, l’urgenza di intervenire sulle aree più esposte è stata riconosciuta e discussa con attenzione. Da questo confronto è emersa l’esigenza di formalizzare un’azione congiunta che potesse garantire un intervento sistematico e continuativo. Successivamente, durante un secondo incontro ravvicinato, è stata avanzata la proposta di un protocollo d’intesa da parte del Garante, un passaggio fondamentale che ha segnato l’inizio di una collaborazione volta a rafforzare le attività di bonifica e prevenzione sul territorio.
Il protocollo siglato fra il Garante della salute e ONA: un’iniziativa replicabile?
Il protocollo appena siglato è una risposta a una necessità locale o un modello che potrebbe essere esportato in altre regioni?
Questa è una bella domanda, in molte dichiarazioni, ho definito la città di Reggio Calabria, “La Repubblica dell’amianto”, ma non aggiungo altro, dobbiamo andare oltre, le criticità si devono affrontare.
Non sono stanco dalla battaglia che ogni giorno mi trovo davanti, ma sicuramente sono provato dal peso della scia di vittime e malati a Reggio Calabria ancora oggi nel 2024.
Misure e azioni da mettere in campo
Quali sono le specifiche misure previste nel protocollo d’intesa per garantire un monitoraggio efficace della salute pubblica in Calabria?
Innanzitutto, vorrei evidenziare quanto scritto nell’articolo de “Il Quotidiano del Sud” del 28 settembre 2024. «Storicamente rilevante è stata la firma del protocollo d’intesa tra il Garante della Salute della Regione Calabria e l’ONA di Reggio Calabria». È la verità, «hanno vinto i cittadini». Cosa cambierà? Ci sarà una rivoluzione.
L’uragano Anna Maria Stanganelli come da protocollo, avrà accesso a tutte le segnalazioni che perverranno all’ONA di RC, partendo da quelle pervenute sull’app dedicata “Mappatura Amianto” (scaricabile gratuitamente su PlayStore), via mail ona.reggiocalabria@gmail.com, via PEC onareggiocalabria@pec.it, via whatsapp con numero dedicato +39 350 081 2399 coinvolgendo e segnalando a tutte le Istituzioni preposte, con l’obbiettivo di sensibilizzare le stesse ai provvedimenti del caso. Avremo la certezza che le istanze dei cittadini saranno prese in considerazione. Ribadisco, che è una vittoria dei cittadini.
Il coinvolgimento delle comunità locali
In che modo il protocollo prevede di coinvolgere le comunità locali nella gestione delle problematiche legate all’amianto?
La sensibilizzazione dei cittadini è la base di partenza, anche se tutti sanno della nocività e tossicità di questo micidiale cancerogeno c’è la necessità di partecipazione attiva e coinvolgimento della popolazione con campagne di sensibilizzazione e convegni specifici sulla problematica.
Per questo motivo verrà inaugurato uno sportello amianto, promosso dall’ONA, un’iniziativa pensata per rispondere in modo concreto alle richieste e alle esigenze dei cittadini riguardo alle problematiche legate all’asbesto. Questo nuovo punto di riferimento rappresenterà non solo un servizio di consulenza e supporto, ma anche un’opportunità per rafforzare la sinergia con la Garante della Salute. Insieme, queste istituzioni lavoreranno per garantire una maggiore tutela e sensibilizzazione in materia di salute pubblica, ponendo particolare attenzione ai rischi legati all’esposizione al cancerogeno.
Ritiene che la collaborazione tra ONA e istituzioni locali possa portare a un reale cambiamento nella gestione delle malattie professionali?
La volontà di coinvolgere le Istituzioni c’è sempre stata, le proposte sono state già ampiamente fatte in questi anni, sempre nel rispetto dei ruoli e senza mai prevaricare la sovranità delle stesse, ma non sono state prese in considerazione fino a questo momento, chissà…
Risorse finanziarie
Che tipo di risorse e finanziamenti sono necessari per attuare le strategie delineate nel protocollo?
Nessuna risorsa e nessun finanziamento, l’ONA di Reggio Calabria svolge la mission gratuitamente, confidiamo solo nelle risorse umane per contribuire a rendere l’ambiente più vivibile.
Aspettative future
Quali sono le sue aspettative riguardo alla sensibilizzazione del pubblico e delle istituzioni sul tema delle malattie legate alle esposizioni tossiche?
La strada da percorrere è tortuosa, ma, sulla problematica amianto e cancerogeni, ci sarà un cambiamento importante che comunque c’è già stato. Infatti, è di pochi giorni fa, la notizia della bonifica amianto nel quartiere di Arghillà (RC) a seguito di un autorevole intervento della Garante della Salute della regione Calabria. La prevenzione primaria quindi la bonifica, è il primo passo fondamentale. «L’unica fibra di amianto che non fa male, è quella che non respiri».
Qual è la sua visione a lungo termine per la Calabria in relazione all’amianto e alla salute pubblica?
Non sono un visionario, si parte da Reggio Calabria, si farà un passo alla volta ma saranno tanti i passi.
Dall’altra parte, è certo che gli enti e le Istituzioni preposte dovranno tenere lo stesso passo della Garante della Salute e dell’Osservatorio Nazionale Amianto.
Il commento dell’avv. Ezio Bonanni, presidente ONA
«Sono lieto che sia stato siglato questo protocollo d’intesa che costituisce un momento importante e centrale per la prevenzione primaria, la salvaguardia della salute pubblica e la protezione ambientale – dichiara il presidente ONA, avv. Ezio Bonanni -. È fondamentale la bonifica per evitare altre esposizioni e quindi altri danni alla salute. Questa collaborazione non è solo una dimostrazione di responsabilità istituzionale, ma un intervento concreto in difesa delle comunità locali, che da tempo subiscono le conseguenze dell’amianto e dell’inquinamento da sostanze nocive. L’intesa conferma che la lotta per un territorio più sicuro e la prevenzione delle patologie legate a esposizioni tossiche è non solo possibile, ma necessaria. Grazie all’impegno congiunto, e con il supporto attivo della cittadinanza, possiamo davvero avviare un cambiamento significativo per il futuro della Calabria».