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venerdì, Aprile 19, 2024

Malato a causa dell’amianto, Inps dovrà riconoscere la pensione

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Nonostante abbia lavorato per anni a contatto con l’amianto e sia malato di placche pleuriche, patologia asbesto correlata, Fabio Pastorelli si è dovuto rivolgere all’Osservatorio nazionale amianto per ottenere il prepensionamento.

Malato per l’amianto, Inps condannata al prepensionamento

Ora, dopo anni dalla diagnosi della malattia, arrivata nel 2014, il Tribunale di Firenze ha condannato l’Inps a concedere ad un addetto agli impianti di manutenzione Enel, di Castel del Piano e residente in provincia di Siena, i benefici amianto. L’uomo potrà andare in pensione prima del tempo previsto proprio per la sua malattia.

L’Inps aveva rigettato la domanda e così Pastorelli si era rivolto all’Ona e al suo presidente, l’avvocato Ezio Bonanni, che da anni è al fianco delle vittime amianto. La legge prevede che chi è stato esposto al terribile asbesto durante la via lavorativa e abbia contratto una qualsiasi patologia legata a questo minerale possa andare in pensione prima, secondo un calcolo stabilito. L’Inps, però, continua a rigettare le richieste e per ottenere i benefici è necessario un procedimento giudiziario che può durare anni.

Il manutentore meccanico esposto ad asbesto in impianti Enel

Per Pastorelli sono trascorsi 9 anni dalla scoperta della patologia e in tutto questo tempo non ha potuto godere dei benefici amianto. Nonostante ne avesse il diritto. Durante il procedimento l’avvocato Bonanni è riuscito a dimostrare che l’operaio ha lavorato venendo a contatto con l’amianto. Senza avere a disposizione dispositivi di protezione tipo tute speciali o mascherine. Sia quale addetto presso gli impianti di perforazione dal 1991, sia quale manutentore meccanico presso centrali geotermiche dal 1999 in poi.

Negli impianti di perforazione ha respirato le polveri dei ferodi dei freni e in occasione della rottura della coibentazione. Nelle centrali geotermiche, invece, durante la riparazione della coibentazione delle tubazioni delle valvole o delle turbine.

Il giudice Tommaso Maria Gualano ha inoltre spiegato che “il beneficio contributivo in esame consegue all’accertamento di una qualsiasi malattia correlata all’asbesto”. Così ha disposto che l’Inps rivaluti il periodo contributivo dal giugno 1991. Vale a dire da quando è iniziato il rapporto di lavoro con Enel.

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