JOHNSON & JOHNSON STA NEGOZIANDO UN ACCORDO FINANZIARIO SIGNIFICATIVO CON CYPRUS MINES CORPORATION E IMERYS TALC AMERICA, DUE SUOI IMPORTANTI EX FORNITORI DI TALCO. SE IL PIANO SARÀ APPROVATO, L’AZIENDA PREVEDE DI CORRISPONDERE UN PAGAMENTO INIZIALE DI 225 MILIONI DI DOLLARI, CON UN ULTERIORE VERSAMENTO DI 280 MILIONI DI DOLLARI PREVISTO ENTRO LA FINE DEL 2025. QUESTA “TERRIBILE INTESA” RAPPRESENTA UNA PARTE FONDAMENTALE NELLA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE LEGATE AL TALCO
Johnson & Johnson le tenta tutte
Le controversie legali contro J&J sono cominciate anni fa, con accuse che il talco utilizzato nei suoi prodotti contenesse amianto, noto cancerogeno. Imerys Talc America, un tempo sussidiaria di Cyprus Mines Corporation, era l’unico fornitore di talco per i prodotti di borotalco di J&J. Entrambe le società erano state citate in giudizio insieme a J&J.
Nel 2019, Imerys Talc America ha dichiarato bancarotta come parte di una strategia di risoluzione per affrontare le richieste di risarcimento derivanti dalle accuse di cancro causato dal talco contaminato. Cyprus Mines Corporation ha seguito l’esempio nel 2021, dichiarando bancarotta anch’essa in risposta alle stesse controversie legali, come risposta alle richieste di risarcimento per lesioni personali.
L’accordo per il fondo fiduciario: si brancola nel buio
Nel febbraio 2024, Imerys e Cyprus Mines hanno quindi istituito un fondo fiduciario di 862 milioni di dollari per risolvere le richieste di risarcimento per danni da amianto. Parte dell’accordo da 505 milioni di dollari proposto da J&J sarà destinato a questo fondo, così da coprire le richieste di risarcimento della multinazionale circa le dispute legate al talco.
La controversia legale si è incentrata anche sulle intese di indennizzo che Imerys e Cyprus Mines sostengono di avere con J&J, i quali, secondo loro, dovrebbero esonerarli da responsabilità per i danni causati dal talco. Johnson & Johnson, tuttavia, ha contestato l’esistenza degli stessi o i loro termini, complicando ulteriormente la risoluzione della questione.
L’offerta arriva in concomitanza con una scadenza imminente per un altro accordo proposto da J&J.
Strategie recenti e sfide legali
Negli ultimi mesi, J&J ha cercato in tutti i modi di risolvere le controversie legali. A maggio 2024, la sussidiaria LTL Management di J&J aveva proposto di pagare 6,475 miliardi di dollari per risolvere tutte le cause legali attuali e future relative al cancro alle ovaie, sostenendo che i suoi prodotti a base di talco ne fossero la causa. Il 26 luglio 2024, è arrivata una svolta importante nel caso legale.
L’accordo proposto da LTL Management è stato approvato.
Questo pagamento sarà quindi distribuito su un periodo di 25 anni.
Johnson & Johnson fra protezione legale e tentativi di fallimento
Questa intesa arriva in un contesto di tentativi precedenti del colosso americano di proteggersi dalla bancarotta, che i tribunali respingono. I giudici avevano stabilito che LTL Management, creata appositamente per gestire le responsabilità legali del talco, non era in difficoltà finanziaria sufficiente per giustificare una dichiarazione di fallimento sotto il Capitolo 11.
Nonostante i precedenti tentativi falliti di utilizzare la bancarotta come strumento di protezione, l’azienda continua a cercare soluzioni legali e finanziarie per affrontare le accuse.
Inoltre, continua a sostenere che la “Baby Powder” non poteva essere pericolosa per la salute.
Sta di fatto che, mentre il pagamento sarà distribuito su un lungo periodo, il focus rimane sulla risoluzione delle controversie e sulla gestione dei rischi associati al talco e all’asbesto.