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domenica, Novembre 16, 2025

In ricordo dei Caduti nelle Missioni Internazionali per la Pace

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Il 12 novembre è stata celebrata la Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, istituita con la Legge 12 novembre 2009, n. 162. Questa ricorrenza coincide con l’anniversario della tragica strage di Nassiriya, avvenuta nel 2003 Iraq. E’ qui che persero la vita 28 persone, tra cui 12 Carabinieri, 5 militari dell’Esercito e 2 civili italiani. La memoria di quell’evento rappresenta un momento di profonda riflessione sulla responsabilità e sul sacrificio legati al servizio nelle missioni internazionali.

Il significato della Giornata del Ricordo

La giornata è un’occasione per promuovere la cultura della pace, della democrazia e del rispetto dei diritti umani. Essa invita la comunità a riflettere sulla complessità e sull’importanza delle missioni internazionali. Durante queste occasioni il personale militare e civile si impegna per garantire stabilità e sicurezza in contesti di conflitto.

Strumento educativo nelle scuole

Le istituzioni scolastiche svolgono un ruolo fondamentale nel trasmettere la memoria storica e civica. Attraverso percorsi didattici e attività di approfondimento, gli studenti possono comprendere meglio il significato delle missioni di pace e l’importanza della cittadinanza attiva. Raccontare le storie dei caduti permette di sviluppare nei giovani sensibilità e valori fondamentali come il rispetto della vita, la solidarietà e l’impegno civile. L’educazione alla memoria contribuisce anche a prevenire la rimozione di eventi storici significativi e a stimolare un pensiero critico sulla partecipazione dell’Italia nel contesto internazionale.

Comprendere il significato delle missioni di pace e delle azioni che hanno portato ai tragici eventi di Nassiriya aiuta a costruire cittadini consapevoli e impegnati, capaci di valorizzare la collaborazione internazionale e la protezione dei diritti umani.

La storia dei caduti per il dialogo e la riflessione

Attraverso la storia, la società può rafforzare il proprio impegno verso il dialogo tra culture, la prevenzione dei conflitti e la promozione dei diritti fondamentali. Ogni istituzione, comunità e cittadino può contribuire a diffondere consapevolezza, trasformando il ricordo dei caduti in un’opportunità di crescita civica e morale.

L’impegno nella tutela delle vittime

Come Osservatorio Nazionale Amianto e Osservatorio Vittime del Dovere è fondamentale quindi ricordare chi ha dato la vita o si è ammalato in questi contesti.
Invitiamo pertanto a leggere a questo link gli approfondimenti sul lavoro dell’ONA e dell’Avv. Ezio Bonanni a tutela delle vittime del dovere, in particolare dell’uranio impoverito. 

Il messaggio del Presidente Sergio Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il seguente messaggio:

«Nella Giornata del Ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace, la Repubblica rinnova il suo commosso pensiero a quanti hanno sacrificato la vita al servizio dell’Italia e della comunità internazionale, testimoniando con coraggio e dedizione il valore della solidarietà e dell’impegno per la pace tra i popoli.

Dalle vittime in Congo nel 1961 a Nassiriya e sino ai conflitti più recenti, hanno operato per la Patria e per la causa della solidarietà internazionale, portando aiuto e speranza a popolazioni oppresse da guerre, povertà e ingiustizie.

Oggi il mondo è attraversato da nuove e dolorose ferite: dall’area del Sahel al conflitto che coinvolge tutta l’area mediorientale, alla guerra che da oltre tre anni insanguina il suolo ucraino, continuano a cadere vittime civili innocenti.

Queste tragedie, alimentate da odio e contrapposizioni, rischiano di allargarsi, di rinfocolare conflitti sopiti e di travolgere intere regioni, generando instabilità, forme di neocolonialismo e nuovi pericoli per la sicurezza internazionale.

L’Italia, fedele alla propria tradizione di dialogo e di cooperazione, continuerà a contribuire con determinazione alle missioni internazionali mettendo a disposizione, nelle aree di crisi, il proprio personale militare e civile. Un impegno che riflette i valori sanciti dalla nostra Costituzione e il profondo senso di umanità che anima la nostra comunità nazionale.

I militari e i civili impegnati oggi nelle zone di conflitto sanno di poter contare sul sostegno e sull’affetto degli italiani.

A loro, e alla memoria di quanti hanno donato la vita per il bene comune, va la riconoscenza della Repubblica».

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