Nel panorama della lotta all’amianto, ogni passo avanti rappresenta una conquista di civiltà e responsabilità. Ogni giorno pubblichiamo notizie riguardanti questa pericolosa sostanza per tenervi aggiornati su un tema cruciale per la salute pubblica.
Fondo amianto: per Bullian le risorse per le vittime o per la ricerca
Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Friuli Venezia Giulia, ha posto l’attenzione sul Fondo per le vittime dell’amianto, istituito dal Governo italiano con 20 milioni di euro all’anno per il periodo 2023-2026 (totale 80 milioni). Il Fondo, gestito dall’Inail, sarebbe stato congelato da oltre due anni a causa della Commissione europea. La sua proposta sarebbe quella di destinare le risorse al Fondo storico per le vittime dell’amianto o alla ricerca su malattie asbesto-correlate.
Amianto e prevenzione: un centro regionale nel cuore del Piemonte
Presso L’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria opera il Centro Regionale per la Ricerca, Sorveglianza e Prevenzione dei Rischi da Amianto. Questo centro è a capo del progetto Sintesi, finanziato dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari legato al PNRR. L’iniziativa coinvolge il Sito di Interesse Nazionale di Casale Monferrato, area storicamente colpita dall’inquinamento da amianto. Il progetto nasce da una rete sinergica che coinvolge enti sanitari, ambientali e accademici, tra cui ARPA Piemonte, le Università di Torino e del Piemonte Orientale, l’AOU e l’Asl di Alessandria.
Torino: il laboratorio ambientale di Amiat e Iren raddoppia spazi e personale per affrontare meglio l’emergenza amianto
A Torino, nella storica sede Amiat di via Germagnano è stato inaugurato il nuovo laboratorio ambientale del Gruppo Iren. Frutto di un importante intervento di ampliamento e rinnovamento tecnologico, il progetto, avviato nel 2023, ha richiesto un investimento di 3,5 milioni di euro. Iniziativa che ha portato al raddoppio di superficie e numero di impiegati. Infatti ora l’area raggiunge quasi 800 metri quadrati. I tecnici specializzati impiegati passano da 10 a 20 unità. Nel centro sarà sempre più centrale l’analisi dei rifiuti e la rilevazione di sostanze pericolose, in particolare dell’amianto. Fondamentale è infatti il ruolo del laboratorio nell’identificazione della presenza di amianto nei materiali raccolti. Un’attività poco conosciuta ma cruciale per la sicurezza ambientale e sanitaria. Solo infatti dopo accurate verifiche si autorizza l’uscita dei rifiuti dall’impianto.
Il commento di ONA – Osservatorio Nazionale Amianto
“Accogliamo con favore qualsiasi iniziativa volta al contrasto dell’amianto. Tuttavia, il compito non può dirsi concluso con investimenti o strutture: serve un impegno costante, legislazioni più incisiva e una bonifica reale e immediata dei siti contaminati. La salute dei cittadini non può aspettare. Gli strumenti ora ci sono, ma devono essere messi a sistema e guidati da una volontà precisa: quella di dire basta all’amianto, davvero. Ogni fibra inalata può essere fatale. Non possiamo permettere che si continui a fare vittime.” Ha affermato l’Avv. Ezio Bonanni, presidente di ONA.