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mercoledì, Dicembre 3, 2025

Amianto e Governo: nuove misure protezione lavoratori esposti

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Nella seduta n. 144 dell’8 ottobre 2025, il Consiglio dei Ministri ha approvato in esame preliminare un importante decreto legislativo che rafforza la protezione dei lavoratori contro i rischi connessi all’esposizione all’amianto.
Il provvedimento dà attuazione alla direttiva (UE) 2023/2668 del Parlamento europeo e del Consiglio. Il quale modifica la precedente direttiva 2009/148/CE in materia di sicurezza sul lavoro.

Il decreto rappresenta un deciso passo avanti nella tutela della salute nei luoghi di lavoro, introducendo standard più stringenti e nuovi obblighi.

Nuovo decreto: limiti di esposizione alle fibre drasticamente ridotti

Uno degli elementi centrali del nuovo decreto riguarda l’abbassamento dei limiti di esposizione professionale all’amianto.
Il valore limite scende da 100.000 a 2.000 fibre per metro cubo. Una riduzione significativa che riflette l’orientamento dell’Unione Europea verso la tolleranza zero nei confronti delle fibre di amianto.

Questo cambiamento determina nuove imposizioni a tutte le aziende e agli enti pubblici coinvolti in lavori su edifici o strutture potenzialmente contaminate. Questo consiste nell’aggiornamento di protocolli, strumenti di misurazione e dispositivi di protezione individuale. Il nuovo limite si traduce in una maggiore attenzione alla sicurezza, anche in contesti precedentemente considerati a basso rischio.

Priorità alla rimozione dell’amianto

Il decreto introduce l’obbligo di valutare la priorità di rimozione dell’amianto presente in edifici, navi e impianti industriali.
Si tratta di un orientamento chiaro alla bonifica preventiva. Questa mira a ridurre progressivamente la presenza di amianto in strutture pubbliche e private, accelerando il processo di decontaminazione ambientale.

In questo contesto, gli enti territoriali e le aziende dovranno aggiornare i censimenti dell’amianto e pianificare, secondo criteri oggettivi di rischio, gli interventi di rimozione e messa in sicurezza.

Formazione obbligatoria e tracciabilità a lungo termine

Il testo normativo prevede anche una formazione specifica e adeguata per tutti i lavoratori che possono essere esposti all’amianto durante le loro mansioni.
La formazione dovrà essere documentata e aggiornata, con particolare attenzione agli operatori del settore edilizio, marittimo e delle bonifiche ambientali.

Altro elemento di rilievo è l’estensione dell’obbligo di conservazione delle cartelle sanitarie e della documentazione sulla formazione e sull’esposizione: il nuovo termine passa da 30 a 40 anni dalla fine dell’esposizione.
Questa disposizione mira a garantire tutela anche nel lungo periodo, tenendo conto della latenza delle malattie asbesto-correlate, come il mesotelioma o l’asbestosi.

In attesa dell’approvazione del decreto protezione lavoratori amianto

“Con questo decreto, il governo italiano si allinea alle più recenti normative europee, dimostrando una rinnovata attenzione per la salute e la sicurezza dei lavoratori.
La riduzione dei limiti, l’obbligo di rimozione e la maggiore tracciabilità rappresentano strumenti concreti per prevenire i rischi, proteggere i lavoratori esposti e intervenire tempestivamente nelle situazioni di pericolo. Ovviamente c’è ancora tanta strada da fare”. Ha affermato l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dellOsservatorio Nazionale Amianto.

Il provvedimento, approvato in via preliminare, sarà ora sottoposto a confronto con le parti sociali, Regioni e autorità competenti, in vista della definitiva entrata in vigore.

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