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martedì, Novembre 11, 2025

Amianto, Campobello di Licata(AG) Comune richiama alla responsabilità

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A Campobello di Licata l’amianto torna al centro dell’attenzione pubblica. Con un’ordinanza firmata dal sindaco Vito Terrana, l’amministrazione comunale sollecita con fermezza i cittadini a denunciare la presenza di materiali contenenti amianto all’interno di edifici, terreni, impianti e veicoli di loro proprietà. Si tratta di un obbligo preciso previsto dalla normativa nazionale in materia di tutela ambientale e sanitaria.

Secondo quanto riportato da Canicattì Web Notizie, l’iniziativa si inserisce in un quadro normativo ben più ampio che mira a bonificare il territorio dalle tracce del materiale cancerogeno.

Un dovere per i cittadini, una priorità per la salute pubblica

Il Comune ha chiarito che tutti i soggetti, pubblici e privati, in presenza di amianto all’interno di proprietà di qualsiasi genere, sono tenuti a trasmettere una comunicazione ufficiale agli uffici comunali. Questo adempimento non è solo un passaggio burocratico: è la condizione necessaria per poter accedere successivamente a contributi a fondo perduto previsti per la rimozione di materiali contaminati.

I fondi rientrano nelle risorse stanziate nell’ambito del Programma Operativo Complementare 2014–2020, un’iniziativa cofinanziata che mira alla rigenerazione del patrimonio edilizio e alla tutela della salute pubblica nelle aree a rischio.

Responsabilità dei cittadini verso un bene comune 

Per anni, il problema dell’amianto è rimasto ai margini del dibattito pubblico locale, affrontato quasi esclusivamente dalle famiglie colpite da patologie correlate o da poche associazioni specializzate, come l’Osservatorio Nazionale Amiantto da sempre in prima linea. “L’esposizione anche a basse dosi di fibre di amianto può essere letale nel lungo periodo. Mesotelioma, asbestosi, carcinoma polmonare sono solo alcune delle conseguenze documentate.” afferma da anni l’Avv. Ezio Bonanni presidente di ONA.

Tempistiche strette 

I cittadini hanno tempo fino al 31 dicembre 2025 per procedere con la demolizione dei materiali contenenti amianto.

La necessità di una bonifica culturale, prima ancora che edilizia

Oltre all’aspetto tecnico-amministrativo, questa iniziativa riporta in primo piano un tema più ampio: l’urgenza di una consapevolezza collettiva sul problema dell’amianto. In molte comunità locali, la presenza di eternit su tetti e fabbricati è vissuta ancora come un fatto “normale”, tollerato per abitudine o per mancanza di alternative economiche. Ma oggi non ci sono più scuse.

La normativa è chiara, le risorse ci sono e il rischio sanitario è inaccettabile. Occorre dunque una vera “bonifica culturale”, che passi per l’informazione, la partecipazione attiva dei cittadini e un maggiore senso civico.

Un’occasione da non sprecare

Spetta ora alla cittadinanza rispondere con responsabilità, sfruttando gli strumenti messi a disposizione e contribuendo attivamente a rendere il proprio territorio più sano e vivibile.
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