Nel Salento e non solo, il problema dell’abbandono dei rifiuti, tra cui amianto, resta tra le emergenze ambientali. Tra le fonti, la testata Lecce Prima. Nel 2024, la polizia provinciale ha sequestrato in questo territorio circa 274.000 tonnellate di rifiuti abbandonati lungo strade, piazzole di sosta e aree rurali, confermando l’entità della crisi.
Tra questi materiali, circa 19.000 tonnellate contenevano amianto, sostanza altamente tossica e cancerogena, mentre quasi 24.000 tonnellate erano rappresentate da rifiuti speciali, considerati pericolosi per la salute pubblica. Il restante quantitativo comprendeva quasi 79.000 tonnellate di rifiuti comuni e poco meno di 3.000 tonnellate di materiali inerti.
Rischi per l’ambiente e la salute
Un fenomeno particolarmente preoccupante, che non riguarda solo la Puglia, è l’incendio abusivo dei rifiuti, che contribuisce all’inquinamento dell’aria, del suolo e delle acque sotterranee.
Le maxi discariche abusive e gli impianti che gestiscono scarti in modo non corretto continuano a incidere negativamente da Nord a Sud Italia, dimostrando quanto sia urgente rafforzare i controlli e adottare strategie di prevenzione efficaci.
Verso una gestione più sicura
Tutelare la meraviglia del Salento
La Puglia, luogo magico sospeso tra leggende popolari, terre meravigliose, mare caraibico, ma anche di emergenze ambientali. Un territorio già ferito in passato dal batterio della Xylella che ha decimato gli uliveti secolari. Non dimentichiamo inoltre che Taranto è una città caratterizzata dalla presenza dell’Ex-Ilva e da tutte le problematiche che ne hanno caratterizzato parte della sua storia. Fondamentale quindi la tutela ecologica in questo luogo ricco di storia e tradizioni che intrecciano il mito con la vita quotidiana.



