In Irlanda appello urgente per la rimozione dell’amianto vicino un sito industriale di Belfast
Nel sud di Belfast è stato dichiarato lo stato di emergenza in vista dell’accensione di un falò previsto per venerdì 11 luglio. Il fuoco fa parte delle tradizionali celebrazioni in Irlanda del Nord per commemorare la ricorrenza delle vittoria del re protestante Guglielmo d’Orange sul cattolico Giacomo II, nella battaglia del Boyne del 1690.
Le fiamme verranno accese vicino ad una sottostazione elettrica che alimenta gli ospedali vicini. Ciò ha destato serie preoccupazioni sulla sicurezza della rete elettrica. Inoltre, è stata segnalata la possibile presenza di amianto nell’area, ed un nastro è stato affisso davanti al sito.
Proseguono i colloqui con le autorità locali e i rappresentanti della comunità per la messa in sicurezza.
Passo indietro di Trump sull’amianto
L’amministrazione Trump ha deciso di non portare avanti il progetto di legge che avrebbe modificato il bando sull’amianto del tipo crisotilo negli Stati Uniti. Proibito in più di 50 nazioni per la sua correlazione con gravi malattie come il tumore dei polmoni e il mesotelioma.
Il divieto, introdotto sotto la presidenza Biden, costituisce una conquista importante per gli attivisti che da anni chiedono lo stop completo all’uso del minerale altamente pericoloso per la salute. Lo scorso mese, l’amministrazione Trump aveva annunciato l’intenzione di rivedere questa misura (vedi il link).
Tuttavia, lunedì sera, l’EPA (Agenzia per la Protezione dell’Ambiente) ha comunicato che è stato fatto un passo indietro.
Brasile, dall’amianto alle “terre rare”
Minaçu, una cittadina brasiliana un tempo nota per la sua miniera di amianto, sta ora puntando a diventare protagonista nell’estrazione delle “terre rare”. Queste ultime sono materiali essenziali per nuove tecnologie. La Cina domina da anni questo mercato, controllando gran parte della produzione mondiale dei supermagneti. Tuttavia, le recenti restrizioni all’esportazione imposte da Pechino hanno messo in allarme il mercato globale, aprendo opportunità a nuovi fornitori come il Brasile.
Minaçu, con una popolazione di 27.000 abitanti, in passato era fortemente legata alla produzione di amianto, messo al bando nel 2017 in Brasile.
La speranza è che le terre rare possano rilanciare l’economia, ma restano dubbi sull’impatto ambientale e sanitario. Il futuro di Minaçu dipende ora dalla capacità del Brasile di creare un’industria che vada oltre l’estrazione e includa anche raffinazione, tecnologia e soddisfi la domanda interna.