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lunedì, Settembre 29, 2025

Amianto, avanti le bonifiche da edifici pubblici e strutture abusive

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Da nord a sud, oggi giungono notizie positive. Veniamo a conoscenza della rimozione dell’amianto da edifici pubblici e aree a rischio. Il tutto, possibile grazie a una serie di interventi mirati messi in atto da diverse amministrazioni locali. Emerge oggi l’impegno per restituire sicurezza e salubrità a luoghi frequentati dalla cittadinanza. Le operazioni, eseguite da ditte specializzate, rientrano in una più ampia strategia di risanamento ambientale e tutela della salute pubblica.

Scandiano (RE), rinnovata la copertura di un magazzino comunale

A Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, significativo l’intervento di riqualificazione su un edificio comunale utilizzato come magazzino. L’opera ha riguardato la rimozione totale del tetto in cemento-amianto. Sostituito con una nuova copertura realizzata in lamiera metallica grecata, per un’area complessiva di circa 1.000 metri quadrati.

Durante i lavori sono stati anche sostituiti tutti gli elementi di lattoneria e installato un sistema fisso di ancoraggio per garantire maggiore sicurezza durante le future manutenzioni.

Secondo la fonte il progetto, dal valore di circa 130.000 euro, è stato finanziato interamente grazie a fondi statali destinati all’efficientamento energetico e alla messa in sicurezza del patrimonio pubblico, nell’ambito del programma “Piccole Opere” previsto dalla Legge 160/2019.

Carini (PA), abbattuta costruzione abusiva con amianto

Proseguono gli interventi di riqualificazione ambientale sul lungomare Cristoforo Colombo a Carini, in provincia di Palermo. Lunedì è stata demolita un’altra abitazione  vicino a una spiaggia di circa seimila metri quadri già oggetto di bonifica. All’interno della villetta sarebbe stata rilevata la presenza di amianto, rimosso in sicurezza prima dell’abbattimento.

L’operazione si inserisce in un più ampio piano di recupero dell’area. Secondo Palermo Today per il sindaco Giovì Monteleone, la demolizione di questa seconda struttura segna un passaggio importante nel processo di liberazione della costa, che ha già restituito 30.000 metri quadrati di spiaggia, precedentemente occupati non solo da edifici, ma anche da infrastrutture sotterranee come pozzi neri e fondazioni.

Una volta completata la rimozione delle macerie, prevista entro la settimana, l’area sarà finalmente restituita alla comunità in condizioni completamente rigenerate.

Candelo (BI), eliminato il tetto in amianto al cimitero

A Candelo si è conclusa nei tempi previsti la rimozione del tetto in cemento-amianto dal corpo centrale del cimitero comunale.
La vecchia copertura, risalente a molti anni fa, è stata smontata seguendo le normative vigenti in materia di sicurezza ambientale e sanitaria. Le operazioni hanno incluso il trattamento e lo smaltimento controllato dei materiali pericolosi.

Successivamente, è stato installato un nuovo tetto in lamiera metallica, pensato per garantire maggiore resistenza nel tempo. I lavori hanno comportato la chiusura temporanea di alcune zone del cimitero, che sono ora nuovamente fruibili.

L’Assessore Michele Ansermino ha espresso soddisfazione per il risultato, sottolineando come l’intervento risponda a criteri di tutela della salute pubblica.

Il progetto è stato finanziato sia con risorse del Comune che con fondi regionali dedicati alla rimozione dell’amianto dagli edifici pubblici. L’Amministrazione ha inoltre annunciato che sono previsti ulteriori lavori di manutenzione nel complesso cimiteriale nei prossimi mesi, con l’obiettivo di gestire il patrimonio comunale in modo sempre più attento e sostenibile.

Il commento di ONA – Osservatorio Nazionale Amianto

Accogliamo con favore questi interventi di rimozione dell’amianto da edifici pubblici e aree sensibili come cimiteri e zone costiere, dichiara l’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto“Ogni bonifica rappresenta un passo concreto verso la tutela della salute pubblica e la prevenzione delle patologie amianto-correlate, che continuano a colpire in modo silenzioso ma grave. È fondamentale che le istituzioni proseguano su questa strada, investendo con decisione nella messa in sicurezza dei luoghi, nel rispetto dell’ambiente e della dignità dei cittadini. L’ONA continuerà a monitorare e sollecitare azioni incisive, affinché l’Italia possa finalmente liberarsi da questa minaccia persistente”.

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