14.9 C
Rome
domenica, Novembre 16, 2025

Amianto e crisi d’impresa: iniziative per abbattere lo stigma

Letto: 89 volte

Ultimi articoli

“Lo stigma legato al fallimento imprenditoriale è stato, per lungo tempo, vissuto come una terribile  condizione colpevolizzante. È grazie al superamento di questo paradigma attraverso il significante giuridico (e significato) di “liquidazione” in ambito aziendale che è stato possibile un cambiamento significativo nelle percezioni culturali, legali e sociali.” E’ uno degli argomenti affrontati nel cuore dell’Antica Biblioteca dell’Università degli Studi Link, lo scorso 23 aprile 2025. Al centro dell’incontro il suo libro dal titolo il Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza, curato dall’Avv. Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno, edito da Duepuntozero Edizioni, con il sostegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto – ONA APS e dell’Avv. Ezio Bonanni.

Il libro: un punto di riferimento per i professionisti

L’opera di Bonanni Saraceno presenta una disamina completa sui principi regolatori e sulla normativa contenuta nel codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza alla luce delle novità introdotte dal d.lgs. 14 settembre 2024, n. 136 (c.d. correttivo ter). Uno strumento completo per i professionisti con un’approfondita trattazione sulle singole norme, necessaria per orientarsi tra i vari istituti, le fattispecie sostanziali e processuali, oltreché sulla complessa e variegata casistica relativa alla crisi d’impresa.

Il sapere come responsabilità

Giuseppe Daloiso, CEO di Duepuntozero Edizioni, ha ricordato che anche l’editoria specialistica partecipa alla costruzione del sapere: un sapere che sostiene il lavoro dei professionisti e la diffusione della cultura giuridica.
Illuminante il punto di vista di del Dott. Francesco Bonanni docente all’Università Sapienza di Roma ha effettuato una introduzione sulla nascita del capitalismo e sulla necessità di rivedere l’attendibilità delle posizioni del sociologo Max Weber.

Crisi come processo

Non si è trattato soltanto di un evento giuridico, ma di un vero e proprio momento di riflessione collettiva sulla funzione dell’impresa e sul valore umano e sociale della giustizia. La presenza di avvocati, magistrati, economisti e rappresentanti delle istituzioni ha dato voce a una molteplicità di sguardi che hanno attraversato la complessità della crisi d’impresa.

L’Avv. Gianni Di Matteo ha chiarito che la crisi va affrontata riconoscendo limiti e possibilità, promuovendo soluzioni che portino a nuova vitalità, anche fiscale, grazie alla ripresa dell’attività produttiva.

Un passaggio epocale per il superamento dello stigma

“Il cambio della terminologia da fallimento e liquidazione è fondamentale nel senso del superamento dello stigma del fallimento derivante da una situazione che può essere fisiologica nello svolgimento di un’attività imprenditoriale.” ha affermato il Prof. Avv. Vincenzo Sanasi d’Arpe, esperto in amministrazione straordinaria e amministratore delegato della CONSAP, nonché attuale amministratore delegato della CONSAP

Un testo prezioso e necessario

Il Dott. Enea Franza (CONSOB) ha riconosciuto nel libro “un punto di riferimento degli operatori del diritto pur nel carattere interdisciplinare”, mentre il Dott. Giancarlo Sestini (Mediterranea S.p.A.) ha posto l’accento sugli strumenti concreti offerti dal nuovo Codice per la gestione della crisi.

La voce delle istituzioni

Il Senatore Pierantonio Zanettin, intervenuto da remoto, ha annunciato una proposta normativa che prevede l’autorizzazione preventiva del Tribunale per le ispezioni della Guardia di Finanza, segno di una volontà di equilibrio tra garanzie e controlli.
Il Dott. Renato Loiero ha ribadito “il ruolo centrale delle istituzioni e l’evoluzione della normativa in rapporto alla giurisprudenza”.
L’Avv. Alessandro Graziani, Consigliere Segretario dell’Ordine degli Avvocati di Roma, ha rimarcato “il ruolo centrale dell’Avvocatura nella gestione della crisi d’impresa”.

Il messaggio dell’Avv. Ezio Bonanni: impresa e funzione sociale

L’Avvocato Ezio Bonanni, instancabile nella lotta alle ingiustizie, ha scritto la storia della giurisprudenza con la vittoria di sentenze di valenza mondiale nella lotta all’amianto. In un passaggio carico di significato ha affermato:
“ Fare impresa non può essere contrapposta ad un’idea di ecologia, rispetto dell’ambiente e della dignità della persona umana come anche sancito dalla Costituzione. E’ importante superare vecchi concetti come lo scontro della lotta di classe tra lavoratore e padrone che si rifanno a ideologie ottocentesche. Dovremmo trovare dei parametri anche per la crisi d’impresa che debba tener conto anche di concetti etici coerenti con la nostra tradizione giudaico-cristiana. Vanno tutelati i posti di lavoro, come nel caso Parmalat, e l’aiuto agli imprenditori per risolvere momenti di crisi. Rimane fondamentale il diritto alla salute, anch’esso tutelato dalla Costituzione.
Attraverso le sue parole, l’amianto diventa simulacro del male assoluto da combattere.
“Abbiamo portato avanti le nostre battaglie coerentemente con questi valori che tutelano sia le imprese che i lavoratori. Il testo di Bonanni Saraceno segna un decisivo punto di svolta.” Ha dichiarato ‘Avvocato che ha inoltre indicato come modello di riferimento valoriale Papa Francesco, venuto dolorosamente mancare due giorni prima.

Tra il pubblico anche la cantante lirica Lucia Rubedo supporto di ONA – Osservatorio Nazionale Amianto.

Ezio Bonanni – ONA

Il punto di vista di Matteo Villanova, Università Roma Tre

Il Professore Matteo Villanova ha evidenziato l’importanza di modelli identitari valoriali e del ruolo primario dell’educazione tramite l’esempio. Un intervento significativo sull’etica della comunicazione e l’importanza della formazione dell’individuo, cellula di uno Stato che non dovrebbe essere orientato al profitto ma alle singole identità. “Il fallimento dell’educazione è il fallimento della politica interna e quando quest’ultima fallisce nel rapporto con altri Stati si arriva alla Guerra. La trasmissione televisiva che enfatizza il furbo ha una responsabilità. Vorrei una comunicazione dove chi non paga il biglietto non teme la multa, ma perché vuole contribuire al funzionamento dello Stato”.

Dott. Fabio Massimo Gallo: c’era una volta l’art. 18

L’abolizione dell’articolo 18 e l’introduzione del Jobs Act sono stati spesso presentati come mezzi verso una maggiore flessibilità del mercato del lavoro, ma sono stati passaggi volti allo smantellamento dei diritti dei lavoratori. L’articolo 18, che garantiva la reintegra nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo, rappresentava un’importante forma di tutela per i dipendenti, specialmente contro i licenziamenti arbitrari o discriminatori. La sua eliminazione ha reso più semplice il licenziamento e ha limitato le garanzie in particolare per i lavoratori con contratti precari o a termine. Nel ha parlato il Magistrato e Presidente di Sezione Lavoro presso la Corte d’Appello di Roma Fabio Massimo Gallo.

Fabio Massimo Gallo

Melissa Trombetta, riflessioni su Criminologia e crisi d’impresa

“Parlando di crisi d’impresa, il mio compito all’interno dell’Osservatorio Nazionale Amianto riguarda principalmente reati ambientali. Ciò che mi ha colpito oggi è stato il grande spazio dato alla didattica” ha affermato la criminologa Melissa Trombetta.

Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno, l’autore della necessità del superamento

“Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno dimostra non solo una straordinaria competenza giuridica, ma anche una rara sensibilità umana.” Ha affermato ’Avv. Alessandra Finocchio (TIF) sottolineando la necessità e l’importanza di quest’opera didattica.

Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno


Fabrizio Valerio Bonanni Saraceno è un avvocato iscritto all’Ordine degli avvocati di Roma. E’ gestore della crisi di impresa e da sovraindebitamento, oltre che legal advisor nelle procedure di risanamento aziendale. Ha inoltre, maturato significative esperienze professionali come consulente per diverse società finanziarie di rilievo nazionale e multinazionali. Attualmente svolge la sua attività legale nell’ambito del diritto societario, bancario e assicurativo, altresì specializzato nell’attività giudiziale a tutela delle vittime di amianto e del dovere per il riconoscimento del risarcimento del danno patrimoniale e non patrimoniale.

Il fallimento come possibilità

Saraceno Bonanni attraverso un’analisi lucida e appassionata, ha guidato i presenti nel riconoscere come il fallimento non debba essere considerato un marchio d’infamia, bensì una tappa possibile e a volte necessaria nel percorso di chi osa innovare, rischiare e costruire. con coraggio e visione, ha saputo trasformare l’esperienza dell’insuccesso in un punto di partenza per riflettere su un sistema economico e culturale che troppo spesso punisce chi cade, anziché valorizzare chi ha il coraggio di rialzarsi. Il suo contributo è un invito potente a cambiare gli stereotipi: a vedere nell’imprenditore non un colpevole, ma un protagonista resiliente del progresso.

“L’uomo nasce dal verbo e già dal punto di vista biblico e religioso abbiamo ben chiaro quanto sia importante la parola. I latini dicevano “Verba Volant Scripta Manent” La forma è connessa alla sostanza. Oscar Wilde diceva che la forma è tutto, è il segreto della vita. Dietro ogni termine c’è un concetto, il significato. Oggi che non si usa più il termine fallire, ma liquidare porta a pensare che errare umanum est. Quando un cittadino muore dal punto di vista imprenditoriale, muore anche da un punto di vista esistenziale.” ha dichiarato Fabrizio Saraceno Bonanni durante l’intervista post evento.

Il linguaggio, come teorizzato da Malinowsky e Sapir-Worf, non descrive soltanto la realtà, la plasma. Se cambiamo il modo in cui chiamiamo un evento, cambiamo anche il modo in cui lo pensiamo, lo sentiamo e lo viviamo. Pensiamo ad esempio a quanti imprenditori si sono suicidati in seguito ad un fallimento d’impresa: questo testo diviene quindi importante testimone di una rivoluzionaria trasformazione salvifica.

 

- Advertisement -spot_img

Numero verde ONA

spot_img

Chiedi assistenza gratuita