La Corte d’Appello di Cagliari sezione distaccata di Sassari, con la sentenza n. 146/2025, ha definito il giudizio di secondo grado promosso dagli eredi di un militare esposto all’amianto, accogliendo parzialmente l’impugnazione e riformando in parte la decisione del Tribunale di Tempio Pausania.
Giudizio di appello
I giudici hanno confermato alcuni benefici già riconosciuti in primo grado e ne hanno ampliato la portata sotto il profilo previdenziale e assistenziale.
Restano separati e tuttora in corso ulteriori giudizi civili, finalizzati alla valutazione delle domande risarcitorie complessive, che non rientrano nell’oggetto della sentenza di appello, che è esecutiva, salvo eventuale ricorso per Cassazione.
Pensione di reversibilità e benefici riconosciuti
Arretrati per circa 50mila euro alla vittima esposto amianto
Nel dettaglio, la Corte ha riconosciuto il diritto della vedova a due annualità di pensione di reversibilità per un importo complessivo stimato in circa 50mila euro.
È stata inoltre confermata la maggiorazione degli assegni vitalizi, già portati a circa 500 euro mensili in primo grado, ed è stata disposta l’estensione dell’esenzione dalla spesa farmaceutica anche in favore del figlio.
La vicenda è stata seguita dall’Osservatorio Nazionale Amianto.
La carriera del militare e il riconoscimento come vittima del dovere
Il militare aveva prestato servizio per oltre trent’anni come meccanico e motorista navale, operando su unità di vecchia generazione. Durante l’attività lavorativa avrebbe svolto mansioni in ambienti nei quali erano presenti materiali contenenti asbesto.
È deceduto all’età di 56 anni, il 29 agosto 2008, a causa di un carcinoma gastrico. Nel corso della carriera aveva ricevuto diverse onorificenze, tra cui la Croce d’Argento, la Croce d’Oro, la Medaglia d’Onore e riconoscimenti per la lunga navigazione. In seguito, è stato riconosciuto come vittima del dovere.
La dichiarazione dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto
“Questa sentenza è innovativa – dichiara l’avvocato Ezio Bonanni – perché è un ulteriore passo avanti verso il pieno riconoscimento dei diritti delle vittime del dovere che devono essere equiparate a quelle del terrorismo, e restituisce dignità a una storia segnata da dolore e sacrificio”
Prossimi sviluppi giudiziari
Attesa per l’esito delle cause risarcitorie
Secondo quanto riferito, il percorso giudiziario non si esaurisce con la decisione di appello. Rimangono infatti aperti procedimenti civili distinti, volti a una valutazione complessiva delle richieste risarcitorie, che saranno oggetto di autonome decisioni.



