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martedì, Dicembre 30, 2025

Vedova militare esposto amianto: arretrati pensione per circa 50mila euro

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La Corte d’Appello di Cagliari sezione distaccata di Sassari, con la sentenza n. 146/2025, ha definito il giudizio di secondo grado promosso dagli eredi di un militare esposto all’amianto, accogliendo parzialmente l’impugnazione e riformando in parte la decisione del Tribunale di Tempio Pausania.

Giudizio di appello

I giudici hanno confermato alcuni benefici già riconosciuti in primo grado e ne hanno ampliato la portata sotto il profilo previdenziale e assistenziale.

Restano separati e tuttora in corso ulteriori giudizi civili, finalizzati alla valutazione delle domande risarcitorie complessive, che non rientrano nell’oggetto della sentenza di appello, che è esecutiva, salvo eventuale ricorso per Cassazione.

Pensione di reversibilità e benefici riconosciuti

Arretrati per circa 50mila euro alla vittima esposto amianto

Nel dettaglio, la Corte ha riconosciuto il diritto della vedova a due annualità di pensione di reversibilità per un importo complessivo stimato in circa 50mila euro.

È stata inoltre confermata la maggiorazione degli assegni vitalizi, già portati a circa 500 euro mensili in primo grado, ed è stata disposta l’estensione dell’esenzione dalla spesa farmaceutica anche in favore del figlio.

La vicenda è stata seguita dall’Osservatorio Nazionale Amianto.

La carriera del militare e il riconoscimento come vittima del dovere

Il militare aveva prestato servizio per oltre trent’anni come meccanico e motorista navale, operando su unità di vecchia generazione. Durante l’attività lavorativa avrebbe svolto mansioni in ambienti nei quali erano presenti materiali contenenti asbesto.

È deceduto all’età di 56 anni, il 29 agosto 2008, a causa di un carcinoma gastrico. Nel corso della carriera aveva ricevuto diverse onorificenze, tra cui la Croce d’Argento, la Croce d’Oro, la Medaglia d’Onore e riconoscimenti per la lunga navigazione. In seguito, è stato riconosciuto come vittima del dovere.

La dichiarazione dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto

“Questa sentenza è innovativa – dichiara l’avvocato Ezio Bonanni – perché è un ulteriore passo avanti verso il pieno riconoscimento dei diritti delle vittime del dovere che devono essere equiparate a quelle del terrorismo, e restituisce dignità a una storia segnata da dolore e sacrificio”

Prossimi sviluppi giudiziari

Attesa per l’esito delle cause risarcitorie

Secondo quanto riferito, il percorso giudiziario non si esaurisce con la decisione di appello. Rimangono infatti aperti procedimenti civili distinti, volti a una valutazione complessiva delle richieste risarcitorie, che saranno oggetto di autonome decisioni.

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