Il XXIII Rapporto sulla Sicurezza a Scuola, pubblicato da Cittadinanzattiva, mostra una realtà ancora fragile per l’edilizia scolastica italiana.
Gran parte delle scuole è stata costruita oltre quarant’anni fa e non risponde pienamente agli standard di sicurezza richiesti oggi.
Secondo l’Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola, quasi la metà degli edifici risale a prima del 1976, quando non erano ancora in vigore le norme antisismiche.
Tra il 2024 e il 2025 sono stati registrati 71 episodi di crollo, con danni strutturali e disagi per studenti e personale.
Il numero è in lieve aumento rispetto all’anno precedente, a conferma di una manutenzione ancora criticae di un sistema che necessita di un piano di interventi stabile e coordinato.
Crolli e rischio sismico: il nodo dell’età degli edifici
La vetustà rappresenta uno dei punti deboli delle scuole italiane.
Molti edifici sorgono in zone ad alta sismicità, ma solo una parte ha ricevuto interventi di adeguamento o miglioramento strutturale.
Cittadinanzattiva sottolinea l’urgenza di introdurre verifiche statiche periodiche e di istituire un monitoraggio continuo, così da evitare che piccole crepe o infiltrazioni si trasformino in emergenze.
Un edificio scolastico sicuro, ricorda l’associazione, è il primo passo per garantire il diritto allo studio in condizioni adeguate.
Barriere architettoniche e accessibilità: la scuola per tutti
Oltre agli aspetti strutturali, il rapporto affronta il tema dell’accessibilità.
Molte scuole non sono pienamente accessibili agli studenti con disabilità motorie.
In molti edifici mancano rampe, ascensori o servizi igienici adeguati.
Secondo quanto dichiarato nel 2024 sono stati stanziati 186 milioni di euro per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma la copertura resta parziale.
Cittadinanzattiva invita le istituzioni a garantire che ogni scuola sia progettata o adeguata per accogliere tutti, senza esclusioni.
L’inclusione, infatti, è parte integrante del concetto di sicurezza.
Certificazioni e manutenzione ordinaria: un problema diffuso
Altre questioni importanti per il Rapporto sarebbero i certificati di agibilità e di prevenzione incendi.
Cittadinanzattiva chiede un piano nazionale di manutenzione programmata, con fondi dedicati e verifiche annuali, così da prevenire i rischi.
Amianto nelle scuole: il contributo dell’Osservatorio Nazionale Amianto
Tra le criticità più note, la presenza di amianto.
Il rapporto di Cittadinanzattiva richiama i dati dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA) presieduta dall’avv. Ezio Bonanni. Nel testo leggiamo:
“Nel 2021 l’ONA ha censito 2.292 edifici scolastici non ancora bonificati, rappresentando il 4,3% degli istituti contaminati. La contaminazione non riguarderebbe solo le coperture esterne, ma anche elementi interni come impianti elettrici, pavimentazioni in linoleum. Dal 2012, l’ONA ha censito circa 4.800 scuole, con circa 2.500 interventi di bonifica effettuati. L’Osservatorio Nazionale Amianto prosegue l’attività di monitoraggio e segnalazione del rischio amianto.
Cittadinanzattiva e ONA condividono un obiettivo comune: garantire che nessun edificio scolastico presenti materiali pericolosi per la salute di studenti e lavoratori.
Le proposte per il futuro
Il XXIII Rapporto di Cittadinanzattiva avanza anche proposte concrete.
L’associazione segnala la necessità di uno stanziamento triennale di 3 miliardi di euro per finanziare opere di messa in sicurezza, bonifiche, adeguamenti sismici e miglioramento energetico.
Al tempo stesso, propone di aggiornare regolarmente l’Anagrafe dell’edilizia scolastica, rendendola accessibile a cittadini e amministrazioni.
Solo una trasparenza totale dei dati, unita a una pianificazione costante, può garantire edifici sicuri e moderni.
Investire nella scuola significa, del reso, investire nella salute e nel futuro del Paese.
Una scuola sicura è una scuola che protegge
Gli interventi realizzati negli ultimi anni dimostrano che, con risorse adeguate e una gestione attenta, è possibile migliorare la qualità degli edifici e prevenire nuovi incidenti.
Garantire spazi sicuri, accessibili e privi di amianto è un atto di responsabilità collettiva verso studenti, insegnanti e famiglie.
Solo un impegno condiviso tra istituzioni, enti locali e cittadini potrà rendere ogni scuola un luogo davvero protetto e accogliente.



