Continua l’impegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto anche in provincia di Latina. È di questi giorni la notizia dell’apertura di una nuova sede e dell’appello al “rischio zero” rivolto dal suo presidente, Avv. Ezio Bonanni, a tutte le pubbliche istituzioni, sostenuto da tutti gli organi territoriali e quindi anche dal Sig. Antonio Dal Cin, del Coordinamento nazionale e responsabile del “Settore esposti e vittime amianto appartenenti alla Guardia di Finanza Ona Onlus.
La storia di questo intrepido servitore dello Stato è l’ennesimo emblema di ciò che non dovrebbe accadere: esposto lungamente ad amianto per motivi di servizio, contrae l’asbestosi e altre gravi patologie e la sua sorte sembra ormai segnata, eppure trova ancora la forza di lottare, di combattere anche per gli altri e per un mondo migliore.
Un mondo senza amianto: il sogno dell’ex finanziere Antonio Dal Cin
Antonio, che è ancora in attesa del provvedimento definitivo di riconoscimento di vittima del dovere proprio in virtù dei documenti che testimoniano la malattia invalidante causata dall’esposizione durante lo svolgimento delle sue mansioni militari, da anni porta avanti insieme a centinaia di persone in tutta Italia e all’Ona una battaglia importantissima per ottenere la bonifica nei siti dove è ancora presente amianto.
Un appello che era già stato rivolto nel 2012 all’allora sindaco Lucci dopo che il Consiglio Comunale aveva approvato all’unanimità, avvenuta l’anno prima, precisamente il 20 giugno 2011, una mozione in relazione al rischio amianto in cui sollecitava di verificare presenza di amianto e di materiali contenenti amianto, di qualunque matrice ed in qualsiasi quantità presso le scuole, a partire dalle materne, negli edifici pubblici, nelle abitazioni private, nei tetti delle stalle dove sono ricoverati gli animali, nei fienili, nelle tettoie e negli altri capannoni presenti nelle campagne, ma anche in città, e non in ultimo, nelle caserme ubicate sul territorio.
Ma il documento è rimasto lettera morta e negli l’Osservatorio Nazionale Amianto ha sempre sollecitato una maggiore attenzione sulla problematica amianto e recentemente, con la nomina del Commissario Prefettizio, Dott. Quarto, l’associazione è tornata ad insistere per“la mappatura e la bonifica di tutto il territorio, a Sabaudia come nel resto d’Italia, costituiscono l’unico strumento veramente effettivo ed efficace per impedire che i cittadini siano esposti e sviluppino nel tempo patologie asbesto correlate che sono quasi sempre ad esito infausto”.
Le richieste di Dal Cin e dell’ONA
«Rinnovo il mio appello e mi rivolgo a lei – scrive Dal Cin nella nota invita al commissario straordinario Antonio Quarto – ritenendo prioritario insistere per il censimento di tutto l’amianto presente sul territorio del Comune di Sabaudia». Questo «a tutela della salute dei cittadini, che debbono essere preservati dai pericoli connessi all’esposizione all’amianto, anche indiretta, così da impedire» tutti i rischi relativi.
Ad oggi, però, tutto ancora tace: “Si continua ad osservare questa consegna del silenzio e finora non ci è stata data nessuna risposta. Questo è un problema che riguarda non solo me, ma tutta la società. Io ho vissuto sulla mia pelle questo dramma e quindi, proprio perché conosco gli effetti dell’amianto sulla salute umana, anzi, sulla mia pelle, insisto per la bonifica” dichiara Antonio Dal Cin.
L’Osservatorio Nazionale Amianto nei prossimi giorni avrà una serie di incontri con le istituzioni e le forze sociali della provincia pontina, un ulteriore impegno che ha portato anche all’istituzione della sezione di Latina.
«Occorre non abbassare la guardia e affermare il rischio zero: cioè la rimozione dell’amianto attraverso opere di ammodernamento del sistema infrastrutturale e industriale, che quindi permetta di realizzare strutture nuove e perciò stesso prive di amianto, e sui siti ormai dismessi, numerosi in provincia, l’ONA chiederà al presidente, ai sindaci e a tutte le istituzioni di chiederne la confisca e la creazione di bandi per l’assegnazione in favore di consorzi di imprese che possano curare la bonifica avendone un cambio una parte, in modo tale da coniugare lo sviluppo con la bonifica. Il tutto sarà oggetto di un dossier che presto l’associazione renderà pubblico» dichiara l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto.