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domenica, Gennaio 26, 2025

Priolo, sit-in ONA Siracusa

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Di protesta per chiedere un maggiore intervento delle autorità locali.

Si è tenuto oggi, in mattinata, il sit in organizzato dall’Osservatorio Nazionale Amianto Siracusa, davanti la Portineria dello stabilimento di Priolo Gargallo  in contrada Vallone del Feudo, come prima fase della mobilitazione generale delle vittime dell’amianto.

Vedove, orfani, lavoratori malati di patologie asbesto correlate e tutti gli ex dipendenti delle Industrie Meccaniche Siciliane – Iniziativa Sicilia – Si.Te.Co, si sono riuniti in un sit-in con l’obiettivo di sensibilizzare le istituzioni regionali e locali, nonché i cittadini, sulla problematica della presenza di amianto nell’impianto industriale e per rilanciare l’attenzione su un territorio che è posto nell’ombra dell’indifferenza delle autorità amministrative.

Sul posto sono giunte le telecamere della Rai, dell’edizione del Tg regionale “Buongiorno Sicilia”, per ascoltare le voci e le richieste avanzate dal coordinatore regionale dell’ONA, Calogero Vicario, intervenuto in diretta per denunciare il danno all’ambiente e alla salute dei cittadini a causa di continui sversamenti e della presenza di amianto nella zona del triangolo “Priolo Gargallo/Augusta-Ragusa-Gela”, dove si sono registrate alte percentuali di mortalità.

Il rischio alla salute dell’amianto

“L’amianto è la principale causa di mesotelioma e i lavoratori del sito industriale, nonché i loro familiari e tutti i cittadini, sono stati esposti per anni alle fibre killer e molti sono divenuti vittime di patologie asbesto correlate. La ragione di questa dimostrazione pubblica è la richiesta di applicazione del rifinanziamento della cosiddetta ‘Legge Gianni’ del 2014 sui rischi derivanti dall’amianto, per consentire anche il rilancio delle attività produttive nei siti contaminati d’amianto”, ha affermato Calogero Vicario ai microfoni del TGRai.

Le incalzanti richieste sono rivolte all’amministrazione locale e regionale che da anni si nascondono dietro promesse mancate, lasciando la cittadinanza in un’immutata e tragica situazione.

Per questo, Calogero Vicario, assieme ad altri esponenti dell’ONA Siracusa, tra cui Fabio La Ferla, orfano di vittima di mesotelioma, denuncia la necessità del rilancio delle attività produttive dei siti contaminati da amianto attraverso le operazioni di bonifica e, soprattutto, il riconoscimento dei benefici previdenziali per i lavoratori esposti ad amianto, utili al prepensionamento.

Nel territorio siciliano ogni anno si registrano centinaia di casi di decessi per mesotelioma e poco è stato fatto dalle amministrazioni locali al fine di garantire la tutela della salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente.

Proprio sulla base della tragica e critica situazione del territorio siciliano, l’ONA Siracusa, con il sostegno dell’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Amianto Nazionale, richiede alle amministrazione regionale in carica la garanzia di una immediata e obbligatoria sorveglianza sanitaria presso l’Ospedale “Muscatello” di Augusta, quale centro di riferimento regionale per amianto, riservata ai lavoratori che hanno operato presso il sito con presenza di amianto ubicato in C/da Vallone del Feudo di Priolo Gargallo e per tutti i lavoratori dei petrolchimici della Regione Sicilia.

“E’ necessario fermare la mattanza dei lavoratori esposti ad amianto e dei loro familiari che si sta verificando nel triangolo della morte (Priolo Gargallo/Augusta-Ragusa-Gela)”, sostiene il Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, l’Avv. Ezio Bonanni.

Grazie all’attivismo e all’intervento delle associazioni ambientali locali e dell’Osservatorio Nazionale Amianto, la Procura di Siracusa ha aperto un fascicolo sugli sversamenti di oleodotti nelle acque della rada di Augusta: l’ONA, per bocca del Presidente Bonanni, preannuncia la costituzione di parte civile non appena ci sarà l’inizio del procedimento penale.

Serena Console

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